
Firefox OS è un sistema operativo mobile sviluppato da Mozilla, la società creatrice del celeberrimo browser web Firefox, da cui il sistema riprende scaltramente il nome. Il sistema è stato sviluppato perseguendo lo scopo di fornire un'alternativa gratuita e open source per gli smartphone entry level e di potersi quindi affermare nelle aree del mondo in via di sviluppo. La nascita del progetto, che inizialmente prese il nome di 'Boot to Getko', risale al luglio del 2011, quando Andreas Gal, esponente di Mozilla, lo annunciò pubblicamente. Esattamente un anno dopo, il progetto del futuro sistema operativo venne rinominato 'Firefox OS' - per conferire ulteriore visibilità al progetto - mentre nell'agosto del 2012 iniziarono ad apparire anche i primi screenshot del nuovo sistema. Nel frattempo Mozilla iniziò anche a lavorare agli accordi con gli operatori telefonici e i produttori di smartphone, in vista del piano di commercializzazione globale, che venne annunciato ufficialmente il 24 febbraio 2013, in contemporanea col rilascio della prima versione stabile del sistema, la 1.0.0. Nel corso del mese di dicembre stesso anno, TIM iniziò la commercializzazione italiana del primo smartphone basati su Firefox OS, l'Alcatel One Touch Fire. Firefox OS è basato sul kernel Linux, ha natura open source e il parco software è formato da web app scritte in HTML5. L'interfaccia utente si chiama Gaia e, esteticamente, riprende aspetti dei più famosi sistemi operativi mobili, in particolare Android e iOS. È programmata in HTML e si interfaccia col sistema operativo attraverso le Open Web API; dal momento che utilizza solo API standard, può lavorare anche su altri sistemi operativi e altri browser. Sebbene Firefox OS si ponga l'obiettivo di girare su smartphone entry level, quindi con hardware poco potenti, attualmente appare ancora poco ottimizzato, tanto da risultare meno fluido e reattivo di Android, installato su uno stesso dispositivo. Inoltre l'implementazione software è ancora quasi completamente assente. Tutto ciò comporta un'esperienza d'uso ancora insufficiente e non in grado di competere con sistemi operativi come Android e Windows Phone, che nella fascia bassa del mercato stanno riscuotendo grande successo, in virtù dell'usabilità e dei software di terze parti messi a disposizione di utenti che non intendono sborsare grosse cifre per uno smartphone. Verso la fine del 2015, Mozilla ha ufficializzato la chiusura del progetto Firefox OS, a causa degli scarsi risultati ottenuti. La release corrente, la 2.2.0, è stata rilasciata il 29 aprile 2015 e non riceverà ulteriori aggiornamenti in futuro.

Blackberry OS 10 è un sistema operativo proprietario, sviluppato da RIM – ora rinominata Blackberry – a partire dal lontano 1999. Il brand Blackberry, e il suo omonimo sistema, riscossero un enorme successo durante gli anni Duemila, soprattutto fra l'utenza business, conquistando la fiducia della clientela, dalle più grandi multinazionali, alle più piccole realtà d'impresa, fino ai semplici utenti. Dopo l'affermazione di iOS, Blackberry sprofondò in un lungo periodo di crisi, che piano piano erose l'enorme quota di mercato che si era conquistato negli anni. Così, nel corso del 2012, l'azienda lavorò incessantemente al rinnovamento totale del proprio sistema, presentandolo al mondo il 30 gennaio del 2013, contemporaneamente alla commercializzazione dei primi device basati sul nuovo sistema: Blackberry Z10 e Blackberry Q10. Il risultato degli sforzi di Blackberry è un sistema originale sotto molti aspetti: il controllo e la navigazione nello smartphone si basano su un'innovativa serie di gesture. Sempre tramite gesture si puà accedere al menu del task manager, da cui si può gestire il multitasking e passare da un'app all'altra. In particolare, la gestione del multitasking di Blackberry OS 10 è davvero profonda e ben realizzata, superando persino quella di Android, che prima di allora vantava il primato di possedere un 'vero' multitasking, in opposizione al 'finto' multitasking di iOS. Altre feature interessanti del nuovo sistema sono il Blackberry Hub, che non funge semplicemente da centro notifiche, ma fornisce anche una totale integrazione, in un'unica app, di tutte le informazioni 'social', dall'email, alle notifiche Facebook, Twitter e LinkedIn passando per SMS, MMS e messaggi di Blackberry Messenger. Inoltre, gli sviluppatori di terze parti sono liberi di progettare le proprie app in modo che si integrino a loro volta nell'Hub. Un'altra killer application del nuovo Blackberry OS 10 è certamente la tastiera virtuale, che promette (promessa assolutamente mantenuta!) di imparare il modo di scrivere dell'utente, offrendo un sistema di autopredizione e autocorrezione, in tempo reale, del testo che si sta scrivendo. Detta a parole può non sembrare nulla di diverso rispetto alle tastiere avanzate disponibili da anni su Android, ma chi ha provato la tastiera di Blackberry OS 10 sa quanto il risultato sia ancora migliore. L'ultima versione software del sistema, la 10.3.3.2163, è uscita il 16 dicembre 2016, migliorando ulteriormente la stabilità e aggiungendo alcune nuove feature. Ormai il sistema sarebbe maturo, funzionale e sicuramente ben fatto, tuttavia la scarsità del parco software e la decisione di Blackberry di non commercializzare più device con questo OS gli hanno ormai fatto imboccare un vicolo cieco.

Tizen è un sistema operativo mobile open source, basato su kernel Linux, ma con SDK (Software Development Kit) proprietaria. Il progetto è sponsorizzato dalla Linux Foundation e dalla LiMo Foundation e sviluppato in particolare da Samsung e Intel. Tizen porta avanti il progetto iniziato con Maemo prima e con MeeGo poi, inglobando anche il progetto Moblin di Intel e Bada di Samsung. Attualmente è il team di Samsung a guidarne prevalentemente lo sviluppo, si dice perché abbia intenzione di crearsi in casa una valida alternativa ad Android, nel caso la presenza di Google si facesse troppo ingombrante e limitante per Samsung. Tuttavia, Samsung ha recentemente affermato che lo sviluppo di Tizen rimarrà comunque aperto. Come già si è capito, Tizen è un progetto con origini lontane e diverse fra loro, ma il vero e proprio inizio del progetto Tizen, conosciuto con questo nome, possiamo individuarlo nei primi mesi del 2012, quando la LiMo Foundation venne rinominata in Tizen Association, dando ufficialmente il via al nuovo corso, capeggiato da Samsung e Intel. Il lavoro, coordinato da Linux Foundation, portò al rilascio della prima release del neonato sistema, la 1.0, il 30 aprile dello stesso anno. Il 25 settembre 2012 venne rilasciata la versione alpha della 2.0 di Tizen, portando numerosi miglioramenti sotto praticamente ogni punto di di vista del sistema. Una delle prime release di Tizen capace di girare su uno smartphone fu invece la 2.2.1, rilasciata il 9 novembre 2013 e mostrata diffusamente nel febbraio del 2014 presso il Mobile World Congress di Barcellona, su un prototipo marchiato Samsung. Per quanto concerne l'interfaccia utente di Tizen, possiamo prendere spunto proprio dal prototipo in mostra presso il MWC: come sottolineato da molti commentatori, il Tizen proposto da Samsung è apparso quasi completamente indistinguibile da Android, con cui condivide la stessa interfaccia utente proprietaria, la TouchWiz. Le home, i widget, la barra di stato, il centro notifiche, i menu di impostazioni, tutto praticamente uguale all'Android targato Samsung. L'ipotesi che Samsung voglia - presto o tardi - abbandonare Android in favore di Tizen, senza modificarne di una virgola l'esperienza utente, pare non essere più una sparata sensazionalistica. Il sistema infatti appare ormai stabile e maturo, quindi pronto ad essere ufficialmente commercializzato. Una prima commercializzazione di device Tizen based in realtà è già avvenuta, nell'aprile del 2014, quando Samsung ha messo in commercio la seconda generazione di smartwatch: Samsung Gear 2 e Samsung Gear Neo. Rispetto al primo modello, il Samsung Galaxy Gear, è appunto scomparsa la dicitura 'Galaxy', che da sempre caratterizza la gamma di prodotti Samsung su base Android. Infatti Gear 2 e Gear Neo hanno Tizen come sistema operativo, anche se ovviamente adattato all'uso smartwatch. Attualmente Tizen si può considerare ancora vivo e vegeto, ma solamente nel segmento degli wearable device, dimostrandosi ben più maturo e funzionale di Android Wear in device come il Gear S3 e il Fit 2. La realese corrente di Tizen è la 3.0, rilasciata il 1° settembre 2016.

Nato dalle ceneri di MeeGo, Sailfish OS è un sistema operativo mobile Linux based nato nel 2012 da Jolla, società fondata nel 2011 da sx sviluppatori Nokia licenziati dopo la chiusura del progetto MeeGo (OS nato dalla collaborazione di Nokia ed Intel) che ha visto una sua parziale (perché ancora basato su Maemo) incarnazione nel mai troppo apprezzato Nokia N9 (MeeGo Harmattan). Ha visto la sua prima incarnazione ufficiale nello smartphone Jolla, device dal dubbio rapporto qualità/prezzo vista la scheda tecnica:
Processore - Qualcomm Dual Core 1,4 Ghz Memoria RAM - 1 GB Storage - 16 GB espandibili tramite MicroSD Modem - HSDPA, 42.2 Mbps; HSUPA, 5.76 Mbps; LTE, Cat4, 50 Mbps, 150 Mbps, WiFi 802.11 b/g/n Batteria - 2100 mAh Fotocamera - 8 Megapixel con flash Led Display - 4.5" IPS LCD con risoluzione 960x540 a 244 ppi, vetro anteriore Gorilla Glass 2 Connettività - Bluetooth 4.0, NFC, MicroUSB 2.0 Software - Sailfish OS
Credits:
ipsedixit per Firefox OS, BB10 e Tizen. AudioSculpt per Sailfish OS.
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