I smell fear
Sul rapporto con il gameplay dei primi DooM ci soffermeremo tra un attimo, per il momento ci basta dire che adesso non esiste più il dover crivellare decine di mostri contemporaneamente per tutto il gioco. In alcuni frangenti, infatti, bisogna essere concentrati su quello che ci circonda o che ci potrebbe circondare. Gli spazi bui adesso si sono moltiplicati, qualsiasi insidia potrebbe venire da uno di essi. Come dicevamo, quindi, il termine adatto per descrivere l'atmosfera di DooM 3 è claustrofobico. I corridoi della base su Marte sono angustissimi, sempre uguali fra loro, pieni di elementi tecnologici ma, ormai, anche dei più incredibili mostri. L'unico nostro conforto è una misera torcia, l'unica in grado di squarciare il buio. Elemento senz'altro portante di questi primi attimi di gioco è, inoltre, la penuria di proiettili. Scordatevi di sparare a tutto quello che si muove senza pensarci prima su: saremo, infatti, costretti a centellinare ogni proiettile a nostra disposizione. In realtà, non si tratta di una caratteristica esclusiva dei primi minuti di gioco, ma di tutta l'esperienza di DooM 3. Usare lo shotgun per gli scontri ravvicinati, una bomba a mano quando ci sono troppi mostri addensati in uno stesso luogo, avventurarsi in scontri corpo a corpo con i mostri meno violenti (anche se questa è certamente una bella sfida) sono tutte accortezze che imparerete presto ad utilizzare. Avere tanti proiettili e qualche secondo dopo rimanerne a secco è infatti una cosa che si ripeterà puntualmente quando sbaglieremo anche un singolo scontro a fuoco. Fondamentale è, in tutto questo, mirare alle zone letali dei vari mostri: in questo modo risparmieremo munizioni e faremo fuori in minor tempo il nemico di turno. DooM 3 vanta un ottimo sistema di locazione danni che oltre a garantire zone più letali di altre si rivela in termini di animazioni, sempre differenti a seconda della parte del corpo nella quale colpiamo il nostro avversario.
Ma è arrivato il momento di parlare di armi. Come al solito si tratta dell'elemento centrale di ogni shooter 3D degno di questo nome, ma in DooM 3 acquisiscono un fascino superiore, vediamo il perché. La maggior parte delle armi è mutuata direttamente dai primi DooM. Per chi non avesse giocato a questi grandi capolavori del passato o semplicemente chi non ricordasse questo aspetto, diciamo subito che i due giochi in questione inventarono il modello perfetto di armi da shooter 3D. Infatti, se oggi certi canoni si sono affermati, il merito è in buona parte di quei due grandi capolavori. Armi come il Chain gun, il fucile a pompa, il plasma gun si vedono, di fatto, in moltissimi shooter 3D moderni. Rivedere le vecchie armi di DooM in questa nuova impressionante veste grafica e con un motore fisico al passo con i tempi è da una parte un colpo al cuore, dall'altra un'esperienza videoludica tutta da vivere. Tra le varie armi ritroviamo la pistola, lo shotgun, la mitraglietta, il Chain gun, l'intramontabile motosega, le bombe a mano, il plasma gun, il lanciarazzi e lo storico BFG. Come dicevamo, le differenze con i precedenti DooM sono minime: ad esempio, lo shotgun ha una sola canna anziché due e, soprattutto, un aspetto decisamente più futuristico. Anche il plasma gun ha subito un restyling in direzione del futuristico, ma devo dire di preferirlo rispetto al passato. Mentre nei primi DooM era una delle armi che meno digerivo, adesso ha un fascino decisamente unico e spesso saremo portati ad utilizzarla solo per il suo effetto grafico o lo splendido audio che contraddistingue i suoi colpi. Il fascino che ha ogni arma è quindi assolutamente centrale in DooM 3 ponendo, come è giusto che sia in uno shooter 3D, molta enfasi sulle armi stesse. Ad esempio, per prendere per la prima volta una nuova arma spesso accade di dover seguire dei percorsi alternativi. Il Chain gun si trova in un luogo molto angusto, che normalmente mai e mai ci saremmo immaginati di percorrere per portare avanti il gioco. Una volta raggiunta la nostra arma, mentre tutto sembra tranquillo attorno a noi, improvvisamente tutte le porte che ci circondano si chiudono e ordate di mostri appaiono dal nulla, correndo a gambe levate verso di noi e verso la nostra sudatissima carne. I più fra voi sicuramente saranno sobbalzati sulla sedia perché tutto ciò ha ricordato loro immancabilmente i vecchi DooM. In effetti è proprio così. In questi momenti la sensazione di trovarsi in un vecchio DooM con grafica rifatta è elevatissima. Ma, come abbiamo più volte detto, si tratta solo di una sensazione relegata ad alcune piccole parti del gioco. Adesso, DooM 3 è un'esperienza molto più angosciante, nella quale invece che crivellare decine e decine di corpi, dovremo stare attenti a ripararci, a osservare bene una locazione prima di transitarla e a non farci cogliere impreparati dal buio. Certo, non mancheranno sezioni come quella appena descritta nelle quali decine e decine di mostri ci attaccheranno contemporaneamente (e in questi momenti è davvero impressionante il fatto che il motore grafico non perda tantissimo in frame rate visto il crescente numero di poligoni presenti su schermo), ma si tratta appunto solo di piccole sezioni. Per chiudere il discorso relativo alle armi, dobbiamo ovviamente parlare anche della torcia elettrica. Beh si, non ho detto una castroneria inserendola tra le armi. John Carmack e soci hanno, infatti, pensato di inserirla come una semplice arma. La selezioneremo come facciamo per le altre armi e la utilizzeremo nel medesimo modo. Questo vorrà dire che non possiamo utilizzare la torcia insieme a una qualsiasi delle altre armi. Questo cosa comporta? Che saremo costretti dapprima a individuare correttamente la conformazione della stanza in cui ci troviamo, capire dove sono i vari mostri e poi dare sfogo alla nostra verve crivellatrice. Alcune locazioni sono talmente buie che le uniche cose di cui ci accorgeremo sono i nostri passi e quelli dei nemici che ci stanno intorno. L'unica è utilizzare la torcia per vedere almeno la direzione nella quale sono disposti i nemici di turno, chiuderla e imbracciare l'immancabile shotgun, quindi sparare nella direzione che abbiamo precedentemente inquadrato. Provate un po' ad immaginare la scena. Nemici che ci vengono incontro, ansimando e mugolando come cani, buio più totale e solo uno shotgun nelle nostre mani. Solo grazie all'ampia rosa che lo sparo di quest'arma vanta potremo far fuori i nostri nemici. Sentiremo solamente i loro gemiti allorquando sono colpiti dai proiettili e il loro corpo cadere a terra se avremo la meglio.
Altro elemento sul quale è stata naturalmente riposta tanta attenzione è quello relativo ai mostri. Anche questi ricordano da vicino quelli visti nei vecchi DooM. Ovviamente, adesso hanno modelli poligonali e animazioni che li rendono molto presenti e, addirittura visto che si tratta di mostri, realistici. La violenza che sprigionano è veramente constatabile. I loro attacchi sono incessanti, poderosi, incontenibili dando una sensazione di grande rabbia, la quale è celata sotto il loro manto di carne putrefatta. Le splendide animazioni rendono, inoltre, i loro movimenti molto realistici. Vedere sgattaiolare un mostro per le mura di un corridoio o vederlo gettarsi senza timori contro il nostro indifeso corpo sono esperienze uniche, che solo DooM 3 nell'ambito videoludico ha saputo fin'ora darci. Tra i mostri troviamo i vecchi Pinky Demon e Imp Demon, i Lost Soul, gli Hell Knight, i Trite, i Tick, i Cherub, i Wraith, i Mancubus, i Maggot, gli Archvile, i Revenant e i Cacodemon per una varietà veramente impressionante. Proprio come per le armi, nuovi mostri li vedremo solo andando avanti nel gioco. Quindi si inizierà combattendo contro certi mostri, superata una certa parte di gioco ne vedremo di altri e così via. I più esperti di voi avranno riconosciuto moltissime vecchie conoscenze nella lista che ho appena fatto. Ad esempio i Pinky Demon o i Cacodemon li avevamo già visti nei vecchi DooM. Ma la forza con la quale appaiono in DooM 3 è tutt'altra cosa. Adesso sono, infatti, composti da moltissimi poligoni e, come dicevamo, vantano animazioni mai viste prima. Insomma, sono realmente paurosi e realistici, una vera e propria manna per chi ha amato i mostri dei vecchi DooM. Ogni tipo di mostro attacca secondo modalità che ne favoriscono le proprie caratteristiche fisiche. Ad esempio, i Pinky Demon attaccano con velocità cercando di avvicinarsi il prima possibile al nostro corpo, i Trite o i Lost Soul attaccano in branchi e cercano di accerchiarci. Insomma, avere la meglio dinnanzi a queste ordate di creature infernali non è spesso facile e più di una volta il gioco ci farà sudare le proverbiali sette camicie. Ai demoni si aggiungono poi anche gli zombie. Questi sono molto più facili da uccidere ma spesso si trovano in posti bui o cercano di coglierci di sorpresa. A parte gli zombie veri e propri, ne incontreremo anche armati di mitragliatori, fucili a pompa o motoseghe. Questi ultimi sono più tosti da far fuori, perché sono in grado di ripararsi negli ostacoli e di aggirarci. Insomma, come avete capito non solo i vari mostri sono veramente molto belli da vedere, ma si ha una varietà veramente impressionante il che rende questo aspetto uno dei più riusciti dell'intera produzione.