PS4 Assassin's Creed IV: Black Flag

  • Autore discussione Autore discussione Hell
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//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.pngOh, non è che chi conosce il gioco da solo valutazioni positive, eh. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Sugli attrezzi di leonardo e l'ambientazione, c'è poco da discutere. E logico che gli attrezzi di Leonardo sono dei gadget che aumentano le abilità di Ezio nel portare al termine la missione. L'ambientazione è ininfluente.

La battaglia navale è proprio l'opposto della filosofia stealth di un Assassino.

Ah, quindi confermi? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Kamie, non c'è bisogno di giocarlo. Basta prendere in esame AC III. Ancora non ho trovato un collegamento logico del perchè un Assassino Indo-Inglese debba mettersi su una nave ed affondare le fregate inglesi, quando l'obbiettivo erano Haytam e Charles Lee.

Non sarebbe meglio un titolo sugli Assassini in cui si evitano tutte ste battaglie campali e casiniste, in favore di un approccio puramente stealth, notturno, nel quale il combattimento alle armi bianche è riservato solo alle boss fight, con tanto di filmato introduttivo epico? (grazie Ryo)
Dimenticavo proprio ciò che ha detto Kamie.

Dato che non voglio rovinare l'esperienza a chi vuole giocarlo, spiego in spoiler.

Premetto che ancora non sono molto avanti nel gioco, però è ben chiaro che, per ora, ad Edward non interessano assassini e ca**ate varie, lui vuole solo soldi per fare la bella vita con la moglie //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Comunque, secondo te ne sa più chi ci gioca oppure chi, per non si sa quale motivo, butta soltanto fango sul gioco? Avrà i suoi difetti, ma è innegabile che è un bel gioco.

 
Ehm... veramente quello che ho scritto non l'ho fatto per confermare le tue parole, ma anzi vanno contro a quanto hai affermato! Tu pensi che Edward, in quanto Assassino, si metta a fare scorrerie con la bandiera nera e simbolo degli Assassini al vento, mentre ti sbagli di grosso :rickds: Ed ecco perchè si vede benissimo che il titolo non lo stai giocando, altrimenti vedresti la coerenza del Credo ANCHE in questo Black Flag.
Metto sotto spoiler perché non si sa mai. Non è spoiler, ma non voglio rischiare:

Edward non è un Assassino in questo gioco, almeno non fino a dove sono arrivato io (Sequenza VII). Gli Assassini presenti in Black Flag seguono alla lettera il Credo quasi come faceva Altair, e si guardano bene dal fare azioni che possano scoprire la loro presenza in maniera plateale. E difatti disconoscono Edward come Assassino, il quale appunto non lo è pur indossandone le vesti che ha semplicemente rubato ad un Assassino che ha ucciso all'inizio del gioco

Ripeto, moon: il tuo giudizio sulla saga è alquanto di parte, e lo si è capito sin dal thread di Assasin's Creed III! :.bip:
Se leggessi anche i miei commenti nei topic dei primi AC, forse cambieresti idea sulla qualità del mio giudizio. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Quindi praticamente....non interpretiamo un Assassino? :morristend:
 
Se leggessi anche i miei commenti nei topic dei primi AC, forse cambieresti idea sulla qualità del mio giudizio. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ma è evidente che da un certo punto in avanti il tuo giudizio è diventato abbastanza di parte, amico mio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

Quindi praticamente....non interpretiamo un Assassino? :morristend:
Sì e no! :kep88: La storia è molto stratificata e devi giocarla per capire tutte le motivazioni che ci sono dietro al personaggio di Edward e agli Assassini! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

[/QUOTE]
 
Ragazzi non pensate che questo AC sia banale, giocatelo prima di giudicare, fidatevi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Cosa c'entrano gli attrezzi di Leonardo da Vinci con gli assassini? Cosa c'entra Gerusalemme e cosa c'entrano le crociate con gli assassini? Non capisco perché chi non conosce la saga (e dato quello che hai scritto non la conosci), e tanto meno il gioco, debba commentare.

Dato che gli assassini ci sono fin dai tempi delle crociate, mi chiedo perché non dovrebbero esserci nell'era della pirateria.

Sullo stealth sono d'accordo, sarebbe da migliorare, mentre i combattimenti li hanno un minimo migliorati. In più, come hai detto, ci sono le battaglie navali ed anche esse hanno una difficoltà, in certi casi anche elevata (navi leggendarie, ad esempio), quindi non hai di che lamentarti.
Ma è del tutto inutile continuare a parlare con gente chiaramente di parte, e che per altro non ha neanche il gioco..perché parlano per sentito dire, molti sono rimasti fermi a Revelation. Quindi semplicemente evitate di rispondere.

 
Ultima modifica da un moderatore:
L'impronta che Ubisoft ha voluto dare a queste figure mitologiche in realtà è chiara fin dal primo capitolo. Gli Assassini e i Templari sono "sette segrete" che si sono poste come pilastri del mondo, come due ideali che esistono sempre e ovunque. In ogni luogo questi due credi si sono diffusi e esistono fino ad i giorni nostri, quindi per forza di cose hanno fatto parte di qualsiasi periodo storico, perché ci sono sempre stati. Su Assassin's Creed possono fare un gioco su qualsiasi periodo, non è quello il loro problema. Purtroppo, dato che comunque parliamo di una saga che possiede un'unica trama rischia l'effetto, e a parer mio già ci è dentro, di un qualcosa tirata troppo per le lunghe. Tralasciando i difetti storici, che per me è colpa della cadenza annuale (d'accordo, magari riescono a fare comunque un prodotto valido, ma è un accontentarsi rispetto a ciò che davvero potrebbero fare, perché anche questo Black Flag ha difetti che nel 2013 sono scandalosi, e andrebbero rivisti più quelli che aggiunta di altri contenuti) però se un giorno togliessero il filone narrativo del presente e decidessero di fare ogni gioco completamente a se stante, potrebbero continuare in eterno perché la trama è strutturata in modo da permetterlo.

 


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Sto punto non l'ho mai capito.Se una cosa fa schifo, fa schifo, che piaccia o meno.

Sono cose oggettive, i combattimenti sono per decerebrati (questo è assodato, non lo si può negare). Lo stealth in un gioco che dovrebbe essere basato sullo stealth sembra sviluppato da un bambino di 3 anni e....le battaglie navali? ***** c'entrano le battaglie navali con gli Assassini?
Completamente d'accordo. Lo stealth dovrebbe essere il fulcro di questo gioco, invece cercano sempre di aggiungere e migliorare tutto fuorché quello. Lo stealth è troppo bozzato e scriptato per essere degno di altri titoli del genere ed è un aspetto che devono assolutamente rivedere invece di pensare alle battaglie navali.

Va bene l'Assassino pirata, però ludicamente parlando devono cambiare rotta, per fare un gioco di parole.

Ancora non ho trovato un collegamento logico del perchè un Assassino Indo-Inglese debba mettersi su una nave ed affondare le fregate inglesi, quando l'obbiettivo erano Haytam e Charles Lee.

In realtà lì era più giustificato perché Connor voleva creare il diversivo giusto per potersi infiltrare nel forte e poter eliminare Lee. Ribadisco, Connor agisce come un Assassino ed è proprio quell'ultima sequenza a dimostrarlo principalmente.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Completamente d'accordo. Lo stealth dovrebbe essere il fulcro di questo gioco, invece cercano sempre di aggiungere e migliorare tutto fuorché quello. Lo stealth è troppo bozzato e scriptato per essere degno di altri titoli del genere ed è un aspetto che devono assolutamente rivedere invece di pensare alle battaglie navali.
Va bene l'Assassino pirata, però ludicamente parlando devono cambiare rotta, per fare un gioco di parole.
Il problema è sempre il poco tempo a disposizione. E' difficile rimettere mani all'intero impianto di gioco in così poco tempo. Sopratutto se si parla di un gioco così vasto.

Speriamo bene nella prossima gen a questo punto.

 
Ho proseguito oggi, davvero bello, mi sta piacendo molto, trama compresaOra non ricordo che sequenza sono, diciamo che è meglio se non aprite se non siete alla sequenza 5, per sicurezza :rickds:

L'introduzione degli assassini l'ho amata, con Kid fedele adepto che spiega il credo, oltretutto come personaggio l'ho amato da subito :rickds:

Ecco cosa mancava al 3, una confraternita che potesse insegnare e guidare Connor

Poi vabbè, datemi rovine Maya da esplorare e muoio subito, quindi... //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif

Non vedo l'ora di continuare //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif

Ed è proprio questo che mi piaceva di Assassin's Creed III. La confraternita devota al credo l'abbiamo vista tante volte. C'è questa tendenza di voler vedere sempre le stesse cose e non accettare il cambiamento. In ACIII c'è una confraternita distrutta e un Assassino solo, che impara da Achille (un Assassino privato dei suoi ideali) e da suo padre (Templare).

Più che altro, ai Templari è sempre stata data una figura negativa ed hanno sempre interpretato ruoli negativi nella storia, come il fatto che fossero proprio i Borgia.

C'è questa convinzione, sbagliata, che l'Assassino deve per forza essere quello dalla parte giusta, vigile e disilluso dal proprio credo. Ed è questo il bello, disintegrare quel credo come una qualsiasi religione, solo una convinzione esasperata di uomini mossi dalla speranza di un mondo migliore che non può esistere. È questo che incarna Connor ed infatti io lo definisco la massimo forma dell'Assassino, perché lo è proprio per personalità naturale e non perché gli è imposto o insegnato. Al col tempo, lo reggono l'affetto del mentore e il vissuto del padre, che benché un Templare ha decisamente più i piedi per terra e non ha l'arroganza di seguire un'utopia, perché sa a differenza del figlio come gira il mondo. Infatti, anche un Assassino può imparare da un Templare o viceversa. Gli stessi giocatori mettono ai due poli queste due fazioni, dimenticando che dietro ci sono degli uomini, che non sono "Assassini" o "Templari", ma persone che in fondo non possono dividere il mondo in due parti. Lo stesso Altaìr alla fine di Reveletions, parlando col figlio da anziano, pare rendersene conto svelandogli le illuse convinzioni che aveva sul credo.

Inviterei a vedere questa famosa mancanza di ACIII sotto un'altra chiave, che è proprio la forzata presenza di questo credo in modo positivo e oltre ogni fedeltà ad essere in realtà un difetto. Sono convinzioni che possono essere messe in discussioni e anche gli Assassini hanno il loro contro.

Quindi dico io, ha proprio senso che il protagonista debba essere un Assassino in tutto e per tutto? Cosa ci sarebbe di male ad essere un Templare? Ad essere un Assassino che perde lungo la strada fede verso le propri convinzioni. Perché devono essere tutti, come Ezio, ragazzi che devono seguire un percorso che li porti nella stessa direzione? Dov'è la ricerca di unicità e differenza, come se le cose debbano per forza essere impostate in questo modo. Così come Edward, che da non-assassino deve diventare tale. È divertente questa ripetizione? Per me no. Il credo deve essere contestualizzato e il fatto che il gioco si chiami "Assassin's Creed" non significa che allora debba essere ciò che è nel giusto oppure il protagonista debba agire per loro. "Metal Gear" non si chiama così perché usiamo una macchina, dopotutto. In Legacy of Kain nei giochi in cui non usiamo Kain, ma ci è nemico, non perde il suo significato. Un qualcosa può essere "protagonista" senza essere sempre posta allo stesso identico modo, sennò addio evoluzione.

Magari se si vedesse su quest'ottica, le cose sarebbero diverse. Ci rinuncio però se si preferisce la stessa cosa. Già uno mi disse in questo threat "Edward piace perché somiglia più ad Ezio". Ed è questo il punto, Ezio è piaciuto anche a me ma basta, adesso non deve creare "cloni" dal suo successo. Cioè se la gente non si apre a vedere le novità ma si focalizza sul "vecchio", allora ci credo che questa saga ha un marchio di poca innovazione in generale. Perché oramai all'interno di questa storia si sono creati stereotipi fini a se stessi.

Il problema è sempre il poco tempo a disposizione. E' difficile rimettere mani all'intero impianto di gioco in così poco tempo. Sopratutto se si parla di un gioco così vasto.Speriamo bene nella prossima gen a questo punto.
È quello che dico io. È inutile che si giustifichi il fatto che il gioco esca una volta all'anno con la storia che il gioco piace ed offra qualcos'altro. Si parla sempre di accontentarsi e non esigere da Ubisoft un lavoro più accurato. Ovvio che in un anno invece di revedere il vecchio materiale cercano di aggiungerne dell'altro per reggere il "nuovo gioco uscito solo un anno dopo" e far dire alla gente "wow, vabbè comunque ci sono delle cose nuove" così da evitare polemiche. Per me non dovrebbero permettersi di far uscire un nuovo gioco fino a quando le guardie smetteranno di essere soldatini miopi che si muovono con un albero nel sedere con un'IA pari al Metal Gear uscito per MGSX nel 1987.

 
Ed è proprio questo che mi piaceva di Assassin's Creed III. La confraternita devota al credo l'abbiamo vista tante volte. C'è questa tendenza di voler vedere sempre le stesse cose e non accettare il cambiamento. In ACIII c'è una confraternita distrutta e un Assassino solo, che impara da Achille (un Assassino privato dei suoi ideali) e da suo padre (Templare).

Più che altro, ai Templari è sempre stata data una figura negativa ed hanno sempre interpretato ruoli negativi nella storia, come il fatto che fossero proprio i Borgia.

C'è questa convinzione, sbagliata, che l'Assassino deve per forza essere quello dalla parte giusta, vigile e disilluso dal proprio credo. Ed è questo il bello, disintegrare quel credo come una qualsiasi religione, solo una convinzione esasperata di uomini mossi dalla speranza di un mondo migliore che non può esistere. È questo che incarna Connor ed infatti io lo definisco la massimo forma dell'Assassino, perché lo è proprio per personalità naturale e non perché gli è imposto o insegnato. Al col tempo, lo reggono l'affetto del mentore e il vissuto del padre, che benché un Templare ha decisamente più i piedi per terra e non ha l'arroganza di seguire un'utopia, perché sa a differenza del figlio come gira il mondo. Infatti, anche un Assassino può imparare da un Templare o viceversa. Gli stessi giocatori mettono ai due poli queste due fazioni, dimenticando che dietro ci sono degli uomini, che non sono "Assassini" o "Templari", ma persone che in fondo non possono dividere il mondo in due parti. Lo stesso Altaìr alla fine di Reveletions, parlando col figlio da anziano, pare rendersene conto svelandogli le illuse convinzioni che aveva sul credo.

Inviterei a vedere questa famosa mancanza di ACIII sotto un'altra chiave, che è proprio la forzata presenza di questo credo in modo positivo e oltre ogni fedeltà ad essere in realtà un difetto. Sono convinzioni che possono essere messe in discussioni e anche gli Assassini hanno il loro contro.

Quindi dico io, ha proprio senso che il protagonista debba essere un Assassino in tutto e per tutto? Cosa ci sarebbe di male ad essere un Templare? Ad essere un Assassino che perde lungo la strada fede verso le propri convinzioni. Perché devono essere tutti, come Ezio, ragazzi che devono seguire un percorso che li porti nella stessa direzione? Dov'è la ricerca di unicità e differenza, come se le cose debbano per forza essere impostate in questo modo. Così come Edward, che da non-assassino deve diventare tale. È divertente questa ripetizione? Per me no. Il credo deve essere contestualizzato e il fatto che il gioco si chiami "Assassin's Creed" non significa che allora debba essere ciò che è nel giusto oppure il protagonista debba agire per loro. "Metal Gear" non si chiama così perché usiamo una macchina, dopotutto. In Legacy of Kain nei giochi in cui non usiamo Kain, ma ci è nemico, non perde il suo significato. Un qualcosa può essere "protagonista" senza essere sempre posta allo stesso identico modo, sennò addio evoluzione.

Magari se si vedesse su quest'ottica, le cose sarebbero diverse. Ci rinuncio però se si preferisce la stessa cosa. Già uno mi disse in questo threat "Edward piace perché somiglia più ad Ezio". Ed è questo il punto, Ezio è piaciuto anche a me ma basta, adesso non deve creare "cloni" dal suo successo. Cioè se la gente non si apre a vedere le novità ma si focalizza sul "vecchio", allora ci credo che questa saga ha un marchio di poca innovazione in generale. Perché oramai all'interno di questa storia si sono creati stereotipi fini a se stessi.

È quello che dico io. È inutile che si giustifichi il fatto che il gioco esca una volta all'anno con la storia che il gioco piace ed offra qualcos'altro. Si parla sempre di accontentarsi e non esigere da Ubisoft un lavoro più accurato. Ovvio che in un anno invece di revedere il vecchio materiale cercano di aggiungerne dell'altro per reggere il "nuovo gioco uscito solo un anno dopo" e far dire alla gente "wow, vabbè comunque ci sono delle cose nuove" così da evitare polemiche. Per me non dovrebbero permettersi di far uscire un nuovo gioco fino a quando le guardie smetteranno di essere soldatini miopi che si muovono con un albero nel sedere con un'IA pari al Metal Gear uscito per MGSX nel 1987.
Totalmente d'accordo su tutto.

Te lo ripeto, su Connor la disamina che fai è interessante, e probabilmente anche corretta...ma di tutto quello, nel gioco, si vede poco. Il personaggio è stato sviluppato male e le sue vicende narrate peggio, con molto supeficialità.

Cioè, è dall'annuncio del gioco che leggo di persone che lo comprano perchè amano i pirati, o perchè le battaglie navali sono strafighe. Ok, ma tutte queste cazzatelle dovrebbero essere proprio eliminate in favore di un editing, di una miglioria, delle meccaniche base della serie, vergognosamente scadenti nel 2013.

Ma dico io, ti ricordi il sistema di AC 1? Un target da assassinare, e missioni di ricognizione e investigazione, con tanto di informazioni da studiare nel menù di pausa e scegliere l'approccio migliore in stealth in base ad esse, a discrezione del giocatore. Sistema fantastico, bastava migliorare lo stealth, rendere i nemici più forti del protagonista (in modo da scongiurare gli approcci diretti e far cadere il senso dello stealth), e migliorare le missioni di investigazione.

Invece no, sin da AC 2 hanno eliminato tutto questo in favore di un banalissimo sistema di missioni standard per gli open world.

 
Ed è proprio questo che mi piaceva di Assassin's Creed III. La confraternita devota al credo l'abbiamo vista tante volte. C'è questa tendenza di voler vedere sempre le stesse cose e non accettare il cambiamento. In ACIII c'è una confraternita distrutta e un Assassino solo, che impara da Achille (un Assassino privato dei suoi ideali) e da suo padre (Templare).

Più che altro, ai Templari è sempre stata data una figura negativa ed hanno sempre interpretato ruoli negativi nella storia, come il fatto che fossero proprio i Borgia.

C'è questa convinzione, sbagliata, che l'Assassino deve per forza essere quello dalla parte giusta, vigile e disilluso dal proprio credo. Ed è questo il bello, disintegrare quel credo come una qualsiasi religione, solo una convinzione esasperata di uomini mossi dalla speranza di un mondo migliore che non può esistere. È questo che incarna Connor ed infatti io lo definisco la massimo forma dell'Assassino, perché lo è proprio per personalità naturale e non perché gli è imposto o insegnato. Al col tempo, lo reggono l'affetto del mentore e il vissuto del padre, che benché un Templare ha decisamente più i piedi per terra e non ha l'arroganza di seguire un'utopia, perché sa a differenza del figlio come gira il mondo. Infatti, anche un Assassino può imparare da un Templare o viceversa. Gli stessi giocatori mettono ai due poli queste due fazioni, dimenticando che dietro ci sono degli uomini, che non sono "Assassini" o "Templari", ma persone che in fondo non possono dividere il mondo in due parti. Lo stesso Altaìr alla fine di Reveletions, parlando col figlio da anziano, pare rendersene conto svelandogli le illuse convinzioni che aveva sul credo.

Inviterei a vedere questa famosa mancanza di ACIII sotto un'altra chiave, che è proprio la forzata presenza di questo credo in modo positivo e oltre ogni fedeltà ad essere in realtà un difetto. Sono convinzioni che possono essere messe in discussioni e anche gli Assassini hanno il loro contro.
Specifico che mi sono spiegato male

Manca nel 3 perché non c'è, ma non la ritengo una mancanza del gioco

Era per dire "ecco perché Connor non è come Ezio o Altair, lui non ha una guida ferma, non c'è un ordine ad addestrarlo"

E a me nel 3 questo piace molto, proprio per quello che crea

Così come nel 4 mi piace che ci sia qualcosa di diverso ancora una volta

E per inciso la penso allo stesso modo, non c'è niente di male nell'usare templari, o nel giocare con persone che assassini non sono

Si chiama Assassin's Creed sì, ma per me va bene anche seguire le vicende Assassini-Templari con persone comuni, che ci capitano in mezzo per caso

Che è dopotutto ciò che sta facendo l'abstergo, analizzando ricordi di ogni persona abbia un minimo di legame con le fazioni

Comunque su questo sono d'accordo, pur amando la saga di AC (delusione 3 a parte, ero uno di quelli che punta sul presente), spero che comincino a prendersi del tempo in più

E son fiducioso che avverrà con WD, alternando i due

 
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Totalmente d'accordo su tutto.Te lo ripeto, su Connor la disamina che fai è interessante, e probabilmente anche corretta...ma di tutto quello, nel gioco, si vede poco. Il personaggio è stato sviluppato male e le sue vicende narrate peggio, con molto supeficialità.

Cioè, è dall'annuncio del gioco che leggo di persone che lo comprano perchè amano i pirati, o perchè le battaglie navali sono strafighe. Ok, ma tutte queste cazzatelle dovrebbero essere proprio eliminate in favore di un editing, di una miglioria, delle meccaniche base della serie, vergognosamente scadenti nel 2013.

Ma dico io, ti ricordi il sistema di AC 1? Un target da assassinare, e missioni di ricognizione e investigazione, con tanto di informazioni da studiare nel menù di pausa e scegliere l'approccio migliore in stealth in base ad esse, a discrezione del giocatore. Sistema fantastico, bastava migliorare lo stealth, rendere i nemici più forti del protagonista (in modo da scongiurare gli approcci diretti e far cadere il senso dello stealth), e migliorare le missioni di investigazione.

Invece no, sin da AC 2 hanno eliminato tutto questo in favore di un banalissimo sistema di missioni standard per gli open world.
Infatti a me sarebbe piaciuto molto che avesse preso uno sviluppo più similare a quello di Hitman, invece è mirato tutt'altro. Il fatto di avere dei target e aggiungere l'idea di dover cercare personalmente le informazioni necessarie per eliminarlo già di per se potevano mirare a molto. Ciò che doveva esserci è a parer mio un approfondimento di questo aspetto, evolverlo in ogni forma e così come nel già citato Hitman rendere il gioco un "cacciare il bersaglio" ponendo al giocatore vari modi di agire e più possibilità per eliminare la preda.

Avrei preferito lavorassero su questo, invece si è puntati su altro rendendo sempre il tutto scriptato e creando la varietà tramite situazioni che approccio d'assassinio (distruggi tot casse - pedina tizio - esplora il tempio - naviga - trova gli oggetti - proteggi tizio) e si è creata quindi più un approccio da GTA, se vogliamo dirla tutta, cercando di creare missioni variegate l'una diversa dall'altra e lineari, invece di impuntarsi sull'Assassinare vittime come si era cominciato nel primo. È sempre stato un amaro per me, perché a parer mio la saga avrebbe offerto molto di più in questo contesto. Già in Assassin's Creed 3 effettivamente sono solo due le vittime che si possono assassinare alla vecchia maniera, senza nemmeno comunque chissà che evoluzioni rispetto al primo. La saga ha la tendenza di aggiungere e aggiungere contenuti, ma quelli di base restano sempre uguali anche nei loro problemi.

Quindi, per quanto riguarda le scelte ludiche sono d'accordo. Su quelle narrative anche. Ho apprezzato la storia di Connor, mi piacciono i suoi contenuti e moltissimi (eh si, ammetto che è narrata un po' superficialmente altrimenti non farei tutte queste analisi se il gioco le avesse rese chiare per conto suo) però Assassin's Creed III doveva essere incentrato solo su Desmond.

Ora come ora, per com'è andata avanti la cosa, giocherò Assassin's Creed IV e valuterò solo Edward e la sua storia, lasciando perdere ed ignorando ciò che AC doveva essere (come ho fatto con AC3 dopotutto)

 
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Infatti a me sarebbe piaciuto molto che avesse preso uno sviluppo più similare a quello di Hitman, invece è mirato tutt'altro. Il fatto di avere dei target e aggiungere l'idea di dover cercare personalmente le informazioni necessarie per eliminarlo già di per se potevano mirare a molto. Ciò che doveva esserci è a parer mio un approfondimento di questo aspetto, evolverlo in ogni forma e così come nel già citato Hitman rendere il gioco un "cacciare il bersaglio" ponendo al giocatore vari modi di agire e più possibilità per eliminare la preda.
Avrei preferito lavorassero su questo, invece si è puntati su altro rendendo sempre il tutto scriptato e creando la varietà tramite situazioni che approccio d'assassinio (distruggi tot casse - pedina tizio - esplora il tempio - naviga - trova gli oggetti - proteggi tizio) e si è creata quindi più un approccio da GTA, se vogliamo dirla tutta, cercando di creare missioni variegate l'una diversa dall'altra e lineari, invece di impuntarsi sull'Assassinare vittime come si era cominciato nel primo. È sempre stato un amaro per me, perché a parer mio la saga avrebbe offerto molto di più in questo contesto. Già in Assassin's Creed 3 effettivamente sono solo due le vittime che si possono assassinare alla vecchia maniera, senza nemmeno comunque chissà che evoluzioni rispetto al primo. La saga ha la tendenza di aggiungere e aggiungere contenuti, ma quelli di base restano sempre uguali anche nei loro problemi.

Quindi, per quanto riguarda le scelte ludiche sono d'accordo. Su quelle narrative anche. Ho apprezzato la storia di Connor, mi piacciono i suoi contenuti e moltissimi (eh si, ammetto che è narrata un po' superficialmente altrimenti non farei tutte queste analisi se il gioco le avesse rese chiare per conto suo) però Assassin's Creed III doveva essere incentrato solo su Desmond.
This. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

La pensiamo allo stesso modo allora.

Anche sulla parte ludica, la struttura di AC1 è la migliore di tutta la serie, nonostante gli evidentissimi problemi.

Una struttura acerba che meritava di essere portata a maturazione. Cosa che non è stata fatta.

Ora come ora, per com'è andata avanti la cosa, giocherò Assassin's Creed IV e valuterò solo Edward e la sua storia, lasciando perdere ed ignorando ciò che AC doveva essere (come ho fatto con AC3 dopotutto)
Come si fa? Non si può ignorare le potenzialità di una saga andate in frantumi per mere scelte commerciali nauseanti.

 
Quindi, per quanto riguarda le scelte ludiche sono d'accordo. Su quelle narrative anche. Ho apprezzato la storia di Connor, mi piacciono i suoi contenuti e moltissimi (eh si, ammetto che è narrata un po' superficialmente altrimenti non farei tutte queste analisi se il gioco le avesse rese chiare per conto suo) però Assassin's Creed III doveva essere incentrato solo su Desmond.
Siamo in 3 allora, stesso identico pensiero //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Io sinceramente penso che il fatto che certe cose non vengano migliorate non dipendano dalla cadenza annuale ma da altre cose ovvero se continuano a vendere non gli importa un fico secco di cambiarle(siamo qua a criticarlo ma poi lo si compra lo stesso...) e anzi imho hanno paura di cambiarle rischiando di perdere quei clienti che si lagnerebbero per una difficoltà troppo elevata(e salterebbero fuori ne sono sicuro).

 
Cioè, è dall'annuncio del gioco che leggo di persone che lo comprano perchè amano i pirati, o perchè le battaglie navali sono strafighe. Ok, ma tutte queste cazzatelle dovrebbero essere proprio eliminate in favore di un editing, di una miglioria, delle meccaniche base della serie, vergognosamente scadenti nel 2013.
Ma LOL! Sono tante features che arricchiscono tantissimo l'esperienza di gioco, e oltretutto ti lasciano immergere perfettamente nell'epoca storica che stai visitando. Ca**o siamo nell'Epoca d'Oro della pirateria e non impersoniamo un pirata con tanto di scorrerie, saccheggi e quant'altro? Ma scherzi? :rickds:

Ma dico io, ti ricordi il sistema di AC 1? Un target da assassinare, e missioni di ricognizione e investigazione, con tanto di informazioni da studiare nel menù di pausa e scegliere l'approccio migliore in stealth in base ad esse, a discrezione del giocatore.
Ma dove hai visto tutte 'ste cose nel primo titolo? :pffs: A parte scegliere le varie tipologie di investigazione, ok... ma poi? Le informazioni da studiare nel menù di pausa? Per far cosa? Per scegliere la metodologia migliore per penetrare nel palazzo o in uno dei mercati? Perché, negli altri Assasin's Creed questa libertà ti è stata negata e hai solo un'unica strada per poter raggiunger il bersaglio?

Poi "poter scegliere il miglior approccio stealth". Ma se il primo AC è il peggiore fra questi, e solo con ACIII (ed un pò con il Revelations grazie al sistema di bombe) si è iniziato ad usare varie tipologie di stealth, seppur semi scriptate... ed il IV migliora in tutto lo stealth dei precedenti (e se dico che lo migliora in tutto, immagina quanto pessimo fosse in Brotherhood, nel II e soprattutto nel primo!).

Sistema fantastico, bastava migliorare lo stealth, rendere i nemici più forti del protagonista (in modo da scongiurare gli approcci diretti e far cadere il senso dello stealth), e migliorare le missioni di investigazione.
Hai detto niente, amico mio! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Invece no, sin da AC 2 hanno eliminato tutto questo in favore di un banalissimo sistema di missioni standard per gli open world.
Ma "tutto questo" cosa? :morristend: Hanno eliminato le missioni investigative, dove tu potevi scegliere come indagare, e abbassato la difficoltà dei nemici (a mio parere recuperata in gran parte con Black Flag). Stop! Finito! Non c'è nient'altro! Per il resto, il primo Assassin's Creed è ricordato come l'emblema della ripetitività, con missioni sempre le stesse e con lo stesso approccio (Al Mualim-città-investigazione-assassinio-Al Mualim-città-investigazione-assassinio-Al Mualim-città-investigazione-assassinio... devo continuare? :pffs:).

Il cosiddetto "banalissimo sistema di missioni standard" come tu lo chiami ha arricchito di tantissimo i titoli successivi, che altrimenti rischiavano di essere noiosi come il primo Assasin's Creed. Intanto si è deciso di dare una vita VERA ai protagonisti, ed una caratterizzazione molto più profonda (persino Connor è migliore del primo Altair in quanto a caratterizzazione. O se vogliamo dirne un'altra: l'Altair del Revelations fa tranquillamente le scarpe all'Altair del primo). Inoltre hai non solo una varietà di missioni secondarie da fare che esulano dal raccogliere le bandierine templari o saracene come nel primo (roba da far ammattire anche il Cappellaio Matto), ma un sistema di missioni principali che dal Brotherhood in poi ti permettono di risolverle o nella più completa libertà, o con le azioni perfette come un vero assassino dovrebbe fare.

Vogliamo poi parlare degli approcci stealth del primo? Oltre a mimetizzarti con i monaci, usare le balle di fieno/tendine e liberare i quartieri, cos'altro si poteva fare? Nient'altro. Non potevi nemmeno uccidere nei punti in cui ti nascondevi :rickds: Ma ce le ricordiamo queste limitazioni oppure no?

Dal II al Black Flag hanno aggiunto/migliorato:

- sistema di combattimento in generale, potendo switchare in tempo reale varie armi e utilizzare i diversi oggetti per facilitare la battaglia o fuggire furtivamente (uso di bombe, pugnali, nel caso di Black Flag anche dardi, etc.);

- sistema di uccisioni dai nascondigli/scorci in cui si è arrampicati;

- inserito nuove tipologie di alleati che permettono diverse funzionalità (prostitute/gitane che confondono i nemici; i ladri che li allontanano; mercenari che ci combattono a volte uccidendoli);

- utilizzo non solo degli alleati che si comprano, ma anche della normale folla per potersi mimetizzare;

- diversi tipi di approccio per l'abbassamento del livello di notorietà (livello di notorietà assente in AC1. Dopo che eri nascosto potevi tornare ad uccidere liberamente senza che avessi una taglia sulla testa o quant'altro!);

- inserito nuove tipologie di armi di distrazione/danno: bombe fumogene, veleno, pistole celate/pistole normali, sistema di bombe del Revelations, lama uncinata (solo nel Revelations purtroppo, e che permetteva anche un miglior sistema di fuga) ed i dardi in Black Flag ;

- inserito nuovi approcci stealth, seppur sempre scriptati come il nascondersi dietro gli angoli o nei cespugli e distrarre l'avversario fischiando per poi ucciderlo silenziosamente;

AC1 aveva tutto questo? No! AC1 era la monotonia fatta gioco! Tu lo stai solo idealizzando perché ti stanno sulle balle i capitoli successivi e perché, secondo una tua malsana idea che non so dove sia nata, i giochi successivi mirano più alla teatralità sbugiardando quello che era il Credo del primo capitolo (cosa assolutamente sbagliata perché non vera, e già nel topic del III ti avevo dimostrato che in nessun capitolo il Credo era stato messo in discussione... a parte forse con Connor, con tanto di cazziatone di Achille).

Del primo AC ne riconosco intanto la bellezza delle ambientazioni, e poi una maggiore difficoltà nelle fasi del corpo a corpo (roba che se ti beccava una pattuglia con tanto di Cavaliere Templare dovevi scappare e basta), così come la varietà del sistema investigativo dove potevi scegliere tu come arrivare al tuo bersaglio. Ma finisce lì! Per il resto è un gioco vuoto e abbozzato, dove le meccaniche di assassinio sono ridotte all'osso e dove lo stealth è di una banalità disarmante (ancora ricordo la missione di Garniero nel suo ospedale, dove te cammini e basta fino ad arrivare a lui :rickds: Con tanto di guardie che ti osservano, e solo lui poi ti riconosce se ti avvicini troppo! Almeno nei successivi AC avrebbero messo elementi dove mimetizzarsi o confondere le guardie).

Questo per farti capire i passi da gigante fatti dal primo, pur portandosi ancora dietro anche elementi negativi e da migliorare.

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Ultima modifica da un moderatore:
1.Comprati il gioco prima di fare delle critiche ( Perchè entrambi sappiamo che non l'hai preso ).
Conclusione tecnicamente vera, ma praticamente sbagliata. Vero che non l'ho comprato; falso che non l'ho giocato. Aspetterò la versione PC prima di prenderlo e finirlo, ma sono avanzato fino alla ottava sequenza (più alcune ore di gameplay post-ending, e moltissime ore a fare tantissime delle attività secondarie disponibili al punto in cui ero arrivato), e tanto basta e avanza per giudicare quello su cui ho espresso un'opinione. Non ho espresso pareri sulla trama, che è l'unica cosa su cui puoi avanzare dubbi nel caso uno non finisca completamente il gioco. Per tutto il resto non serve finire il gioco e giocarlo interamente, basta aprire gli occhi ed essere obiettivi nel giudizio: lo stealth è quello, i combattimenti sono quelli, l'esplorazione è quella.

2.Non ti piace? NON PRENDERLO e fai giocare coloro che invece lo apprezzano.
Compro quello che voglio, così come tu compri quello che vuoi. Gioco a quello che voglio, così come lascio giocare quelli che lo apprezzano. Se invece parliamo di discussione del gioco, dico quello che voglio, che corrisponde alla realtà, e non ti (vi) lascio dire bugie senza sbugiardarvi in risposta quando ve ne uscite con boiate belle e buone per giustificare l'ingiustificabile. I forum son fatti anche per questo motivo, cioè discutere. Se tu vieni sui forum per comprare giochi o per giocare ai giochi, non so che altro dirti, evidentemente sei un altro le cui capacità di discussione si limitano al "mi piace, ti piace, parliamone - mi piace, non ti piace, **********".

La battaglia navale è proprio l'opposto della filosofia stealth di un Assassino.
Ma no, c'entra eccome, ci sono anche i pedinamenti e gli assassinii in mezzo al mare!
E per inciso, il fatto che "Edward non sia un Assassino" non aiuta un granché a contrastare la tesi che questo gioco ha preso il titolo sbagliato. Dire "tu pensi che Edward, in quanto Assassino, si metta a fare scorrerie con la bandiera nera e simbolo degli Assasini al vento, mentre ti sbagli di grosso" significa confermare ulteriormente che questo gioco non c'entra nulla con gli Assassin's Creed. Sarebbe stato meno grave (ma più dissacrante) se fosse davvero stato così, un pirata-Assassino. Assurdo che riusciate davvero a dire che la non-appartenenza di Edward agli Assassini sia un elemento positivo e di riscatto per la fedeltà alla saga. Ma tant'è, certe perle sono delle stesse persone che dicono che i caricamenti durano 3 secondi, quindi...

secondo te ne sa più chi ci gioca oppure chi, per non si sa quale motivo, butta soltanto fango sul gioco? Avrà i suoi difetti, ma è innegabile che è un bel gioco.
Perché magari ci ha giocato e ne è rimasto deluso e non pretende che sia un bel gioco solo per difendere i 60€ che ha tirato giù nella tazza? Mmh...no, deve essere per forza un giudizio basato sul nulla. Impressioni positive = gioco giocato, impressioni negative = gioco non giocato. Sì, vedo una bellissima discussione costruttiva all'orizzonte con R2, yarr!
Pagina 146 me la leggo dopo.

 
Ma dove hai visto tutte 'ste cose nel primo titolo? A parte scegliere le varie tipologie di investigazione, ok... ma poi? Le informazioni da studiare nel menù di pausa? Per far cosa? Per scegliere la metodologia migliore per penetrare nel palazzo o in uno dei mercati? Perché, negli altri Assasin's Creed questa libertà ti è stata negata e hai solo un'unica strada per poter raggiunger il bersaglio?
Poi "poter scegliere il miglior approccio stealth". Ma se il primo AC è il peggiore fra questi, e solo con ACIII (ed un pò con il Revelations grazie al sistema di bombe) si è iniziato ad usare varie tipologie di stealth, seppur semi scriptate... ed il IV migliora in tutto lo stealth dei precedenti (e se dico che lo migliora in tutto, immagina quanto pessimo fosse in Brotherhood, nel II e soprattutto nel primo!).
Infatti non intendeva che il primo avesse tutte queste caratteristiche, ma che tutto fosse abbozzato e rivolto verso quella direzione. Il primo era un esperimento dai forti difetti proprio per le limitazioni dei citi, ma se la saga si fosse evoluta appunto per ampliare e migliorare ogni meccanica o idea nel primo allora tutto sarebbe diverso. Sarebbe stato più bello, come ho già detto, di lasciare missioni target e concentrarsi sulla varietà d'approccio, ampliare il modo di cercare informazioni e queste donare al giocatore molte possibilità, invece si è incentrato tutto su missioni diverse tra loro ma comunque lineari, con approcci stealth lievemente migliorati ma comunque lontano dagli standard. Moon parla dell'evoluzione del primo e delle idee che proponeva, non che il primo fosse già il risultato da ottenere.

(persino Connor è migliore del primo Altair in quanto a caratterizzazione. O se vogliamo dirne un'altra: l'Altair del Revelations fa tranquillamente le scarpe all'Altair del primo).
Non sono d'accordo. Continuo a preferire Altaìr ad Ezio e Connor sin dal primo capitolo. Tralasciando che è l'assassino per eccellenza perché alla fin fine ha vissutto solo ed unicamente nella confraternita e non conosce altra vita al di fuori, essendo strettamente legato ad essa e i suoi fratelli tanto che dopo il tradimento del suo maestro è lui che prende in mano le redini per farne ciò che vuole (e c'è anche l'ironia, nel primo, che Assassini e Templari avessero lo stesso "capo", infatti anche lì era abbozzata l'idea di comprensione verso i Templari) senza contare i messaggi anti-religiosi (nel 3 sono più politici) che ripercuotono il primo gioco, che ha comunque dei dialoghi che fanno ragionare sulla figura di *** sull'uomo, in un epoca dove la fede dominava e ne faceva da padrona.

In oltre era proprio la sua caratterizzazione mi piaceva. Anche lì un po' affrettata, ma l'idea di questo uomo pieno di se che man mano acquista saggezza e consapevolezza di se stesso è un evoluzione che mi è sempre piaciuta. I personaggi muti e troppo freddi non mi piacciono molto, ma Altaìr invece aveva quel carisma filosofico, quel porsi continuamente domande e quella ricerca ostinata di conoscenza di un uomo che non vuole che gli altri gli dicano il sapere, ma che deve cercarlo per conto suo. "In cosa devo credere? In cosa devo combattere?"

E su queste sfumature introspettive c'è il suo stile "Datemi i nomi e io vi darò il sangue", dell'Assassino spietato, distaccato e incentrato sul suo lavoro in modo scrupoloso. Il vero angelo della morte della saga.

Concludo infine con una sua frase : "Riconoscere che "Niente è Reale e Tutto è Lecito". E le leggi non vengono dalla divinità, ma dalla ragione. Ora capisco che il nostro credo non ci comanda di essere liberi: ci comanda di essere saggi."

 
Infatti non intendeva che il primo avesse tutte queste caratteristiche, ma che tutto fosse abbozzato e rivolto verso quella direzione. Il primo era un esperimento dai forti difetti proprio per le limitazioni dei citi, ma se la saga si fosse evoluta appunto per ampliare e migliorare ogni meccanica o idea nel primo allora tutto sarebbe diverso. Sarebbe stato più bello, come ho già detto, di lasciare missioni target e concentrarsi sulla varietà d'approccio, ampliare il modo di cercare informazioni e queste donare al giocatore molte possibilità, invece si è incentrato tutto su missioni diverse tra loro ma comunque lineari, con approcci stealth lievemente migliorati ma comunque lontano dagli standard. Moon parla dell'evoluzione del primo e delle idee che proponeva, non che il primo fosse già il risultato da ottenere.
D'accordo sul ragionamento tuo e di moon allora, ma non sulle finalità dello stesso. Per quanto fosse abbozzata una certa varietà nel primo, ciò non toglie che anche se avessero ampliato ed evoluto quello che era stato fatto solo nel I avremmo avuto sempre lo stesso gioco noioso! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Hanno ampliato il mondo di gioco già con il II dove, è vero, si è scelto una tipologia di missioni in stile GTA (fu la prima cosa che dissi a me stesso non appena dovetti svolgere la missione di Claudia a Firenze nel II), ma dove comunque non si è minata la libertà di scelta del giocatore negli assassini da compiere.

Come ho già scritto, del primo è stato solo levata la libertà d'indagine, ma il resto è rimasto intatto e anzi è stato ampliato, riveduto e corretto (tralasciando ovviamente le fasi stealth i cui difetti si porta dietro dal primo come ho già detto, così come la difficoltà della CPU in parte riveduta con Black Flag). Quindi ecco perché condivido in parte il vostro ragionamento ma non le finalità, perché da ACII non ho visto "castramenti" rispetto al I, ma solamente migliorie che io, personalmente, ho gradito e che oggettivamente hanno migliorato l'esperienza di gioco! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Se poi mi vuoi dire che tutto quello che ho elencato nel mio post precedente ha solo peggiorato AC, vabbò... è una tua opinione che non condivido affatto! :morristend:

Non sono d'accordo. Continuo a preferire Altaìr ad Ezio e Connor sin dal primo capitolo. Tralasciando che è l'assassino per eccellenza perché alla fin fine ha vissutto solo ed unicamente nella confraternita e non conosce altra vita al di fuori, essendo strettamente legato ad essa e i suoi fratelli tanto che dopo il tradimento del suo maestro è lui che prende in mano le redini per farne ciò che vuole
Attenzione! Io ho detto che se Altair si fosse fermato al primo Assasin's Creed avremmo avuto un personaggio tutt'altro che caratterizzato. Altair si è salvato alla stragrande grazie alla perfetta caratterizzazione fatta in Revelations, dove abbiamo veramente capito le sue motivazioni, capito davvero gli scritti che abbiamo conosciuto in Assasin's Creed II, del suo dissidio interiore, della sua reale vita nella Confraternita e di come avesse intenzione di riformarla dopo i fatti del I!

(e c'è anche l'ironia, nel primo, che Assassini e Templari avessero lo stesso "capo", infatti anche lì era abbozzata l'idea di comprensione verso i Templari) senza contare i messaggi anti-religiosi (nel 3 sono più politici) che ripercuotono il primo gioco, che ha comunque dei dialoghi che fanno ragionare sulla figura di *** sull'uomo, in un epoca dove la fede dominava e ne faceva da padrona.
D'accordo con te, ed ecco perché considero importantissimo il contesto storico nei vari Assassin's Creed! Tu hai colto perfettamente il contesto storico del I, dove all'interno delle faide religiose delle Crociate e Guerre Sante, si riusciva ad intendere benissimo l'aria che si respirava in quel gioco solo camminando per le strade di Gerusalemme, Acri e Damasco. Ma se hai colto benissimo il contesto del I elevandolo a mo di esempio e quindi considerandolo importante, perché del Black Flag (o anche del III) non si fa la stessa cosa? Siamo nell'Era d'Oro della pirateria, quindi bisogna comprendere il contesto storico, ma invece lo si vuole criticare dicendo che un Assassino non va in giro a fare scorrerie con la nave pirata (che poi è falso visto che Edward non è un Assassino)?

Inoltre era proprio la sua caratterizzazione mi piaceva. Anche lì un po' affrettata, ma l'idea di questo uomo pieno di se che man mano acquista saggezza e consapevolezza di se stesso è un evoluzione che mi è sempre piaciuta. I personaggi muti e troppo freddi non mi piacciono molto, ma Altaìr invece aveva quel carisma filosofico, quel porsi continuamente domande e quella ricerca ostinata di conoscenza di un uomo che non vuole che gli altri gli dicano il sapere, ma che deve cercarlo per conto suo. "In cosa devo credere? In cosa devo combattere?"
Tutto quanto ampliato però con il Revelations, in quanto nel I era, appunto, tutto abbozzato. Inoltre l'idea dell'uomo pieno di sé che man mano acquista saggezza e consapevolezza è un cliché dei soliti. A te piace (piace pure a me), ma è la banalità fatta trama! :pffs: Sia chiaro che anche per Assassin's Creed II con Ezio è stata la stessa cosa, ma poi, Deo gratias, ci furono il BH ed il Revelations che fecero di Ezio un signor personaggio tutt'altro che banale e pieno di cliché (stessa cosa Altair grazie al Rev.).

E su queste sfumature introspettive c'è il suo stile "Datemi i nomi e io vi darò il sangue", dell'Assassino spietato, distaccato e incentrato sul suo lavoro in modo scrupoloso. Il vero angelo della morte della saga.
Anche qui perché riguarda il contesto storico in cui è vissuto. La saga di AC fa capire questo, e cioè come il contesto storico ed il luogo geografico cambino il modo di pensare degli altri. Il Credo, con i suoi tre dettami, rimane immutato (e tale è rimasto in tutti i titoli), ma la Confraternita cambia e lo abbiamo visto già con lo stesso Altair che da assassino spietato e angelo della morte diventa un mentore distaccato e allo stesso tempo umano. La Confraternita si dimostra umana proprio per questo: si mette in discussione e cambia nel corso del tempo pur mantenendo i tre principi del Credo come unica Stella Polare assieme al "Nulla è reale, tutto è lecito" (come verrà fatto capire anche in Black Flag); mentre per i Templari è diverso, mantenendo la loro freddezza spietata nel portare a termine, a tutti i costi (con un tono Machiavellico se così si può dire), il loro obiettivo si dimostrano agli antipodi rispetto agli Assassini. I Templari son quelli e basta! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

(e c'è anche l'ironia, nel primo, che Assassini e Templari avessero lo stesso "capo", infatti anche lì era abbozzata l'idea di comprensione verso i Templari)
Nel III è fatto meglio quando impersoniamo Haytham all'inizio: ci viene fatto capire in maniera molto più intelligente e sensata, come Templari e Assassini non siano così diversi (un pò come fu con il dialogo fra Ezio e Ahmet, oppure fra Connor e Haytham), tant'è che nelle prime sequenze siamo tutti convinti di impersonare il solito Assassino, mentre poi scopriamo che stiamo impersonando un Templare. Questo fa riflettere eccome, e non l'ironia della sorta di Al Mualim che era Templare e Assassino //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Voi dite che Ubi ha snaturato tutto dal BH in poi, io dico invece che continua a mantenere salda la sua coerenza con gli Assassini per i motivi che ho già spiegato e dubito ripeterò ancora //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Poi ognuno può pensarla come vuole //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
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Ultima modifica da un moderatore:
Gli assalti navali consistono semplicemente nel cannoneggiare ripetutamente navi nemiche che, non si sa bene per quale motivo, sono lì ferme a farsi massacrare in un rapporto di 10:1 a loro vantaggio.
Sì, certo... sono lì ferme a farsi massacrare. Mi sa che mentre giocavi hai solo assalito Cannoniere di livello 4 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Navi nemiche che usano Cannoni, Cannoni di Prua, Cannoni Potenti e Mortai, così come le basi nemiche che devi assalire (che si dividono in Facili, Medie e Difficili).

Il prendere le navi nemiche si limita a cannoneggiarle fino a un certo punto e, lasciando perdere il realismo di tale meccanica, abbordare la nave nemica, fare un mezzo massacro dei presenti a bordo, per poi acquisire magicamente controllo di parte del loro equipaggio (cioè assali una nave militare e cosa fai, da buon pirata? Recluti i soldati sopravvissuti come pirati!) e del loro cargo.
Ma guarda che i pirati facevano questo: abbordavano, uccidevano fino a quando i nemici non si arrendevano, e poi se potevano si prendevano la nave abbordata e i sopravvissuti, se accettavano, li portavano fra le loro fila. Questa è storia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Se non la conosci, non criticare! :rickds:

Invece no, è una guerra aperta tutti contro Edward, e l'aspetto navale e di pirati significa che hai questo veliero quasi inattaccabile ed invincibile con il quale distruggi flotte nemiche (tanto per ripararlo basta abbordare UNA nave nemica nel mezzo di una battaglia navale ).
Sì, vabbò... ora abbiamo anche il veliero invincibile. No comment!

Cmq, tanto per sbugiardarti una seconda volta: non puoi abbordare la nave durante la battaglia navale. Te lo dice lo stesso gioco :rickds::rickds:

Non commento nemmeno sulla presunta caratterizzazione più profonda dei personaggi negli ultimi giochi.
Infatti non commentare che ci fai una bella figura :.bip:

Fortunatamente, chi sta giocando il IV (lo sta giocando davvero sia chiaro!) non mi ha dato del bugiardo ma è stato d'accordo con quanto ho detto. Guarda il caso, tutte le critiche al Black Flag arrivano da gente che il titolo neanche lo ha sfiorato, o che lo sta giocando in maniera approssimativa (tu!) solo per criticarlo.

Mi limito a questo perché ho già espresso ricca opinione sull'intera saga con i miei post! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
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