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- 31 Lug 2023
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Ho ispezionato se vi fossero thread al riguardo, ho trovato solo il topic dedicato al ciclismo agonistico trasmesso dalle reti, apro questo per chi, come me, sia un amatore della bicicletta.
Qualcuno di voi si avvalora dei benefici della propria bicicletta - che sia gravel, mountain bike, ibrida, da corsa?
Dalle parti mie io la uso in primavera ed estate minimo 30 kilometri al giorno, perché ci faccio la spesa quotidiana (massimo 5 kilogrammi, poi caricati sullo zaino), oppure la uso per raggiungere luoghi in cui si realizzano eventi e serate (ho le luci posteriori ed anteriori montate, con anche le riserve nella busta di servizio che mi porto nello zaino).
Qua in Campania entroterra è tutto un sali-scendi costante, il che non mi dispiace, perché così i muscoli stanno più in tensione durante le salite e ci si allena meglio e ci si abitua più facilmente al caldo estivo, lo si percepisce di meno anche quando è meno arieggiato sulle salite.
Ne beneficia anche la potenza muscolare: per esperienza diretta, essendo stato ciclista anche ad Avigliana, quando vi lavorai, notai come, a parità di bicicletta usata, facessero MOLTA più fatica i ciclisti abituati alle sole pianure invece che me.
La grande lacuna in Campania, cosi come nelle altre regioni del centro-sud, sono le numerose strade lacunose in quanto a manutenzione, alle volte capitano brutte sorprese su strade in condizioni agibili fino a qualche giorno prima.
La strada provinciale primaria per San Martino Valle Caudina è ora inagibile per un ciclista, c'è il rischio di squarciare il copertone siccome la strada si è consumata talmente tanto in un singolo frangente; praticamente costretto ad optare per una variante all'inizio molto più pendente (picco di 25% per 100 metri circa, ad un certo punto), siccome la SS7 verso Napoli è stretta e la gente ci corre (pure in salita...)
Il ciclismo è anche questione di adattabilità, in certi casi.... se avessi la mountain bike, quasi quasi mi butterei nei campi più erbosi per evitare certi fossoni - rimpiango quasi di esser passato alla ibrida da velocità, più leggera ed aerodinamica ma anche più fragile e suscettibile a questi danni (sebbene gli pneumatici con gel interno per bloccare le forature).
Il gusto, però, di risparmiare tantissimo, beneficiarne in salute, la libertà rispetto all'automobile di poter anche andare occasionalmente contro-mano in città, è veramente una panacea per lo spirito.... poter percepire la brezza e i profumi delle piante addosso, i numerosi colori di foreste, frutteti e boschetti intorno, il senso di fretta molto ridotto rispetto all'uso dell'automobile è un beneplacito vero e proprio di cui compiacersi.
Mi spiace purtroppo per chi si trovi in aree ancora più ostiche che la Campania- Molise ed Umbria per esempio - e per chi abiti in città in cui le strade siano veramente indecenti al punto da costringere i ciclisti ad azzardi in mezzo la carreggiata per le auto, continuamente, per evitare fossoni ai cigli.
Condividete, condividete!
Qualcuno di voi si avvalora dei benefici della propria bicicletta - che sia gravel, mountain bike, ibrida, da corsa?
Dalle parti mie io la uso in primavera ed estate minimo 30 kilometri al giorno, perché ci faccio la spesa quotidiana (massimo 5 kilogrammi, poi caricati sullo zaino), oppure la uso per raggiungere luoghi in cui si realizzano eventi e serate (ho le luci posteriori ed anteriori montate, con anche le riserve nella busta di servizio che mi porto nello zaino).
Qua in Campania entroterra è tutto un sali-scendi costante, il che non mi dispiace, perché così i muscoli stanno più in tensione durante le salite e ci si allena meglio e ci si abitua più facilmente al caldo estivo, lo si percepisce di meno anche quando è meno arieggiato sulle salite.
Ne beneficia anche la potenza muscolare: per esperienza diretta, essendo stato ciclista anche ad Avigliana, quando vi lavorai, notai come, a parità di bicicletta usata, facessero MOLTA più fatica i ciclisti abituati alle sole pianure invece che me.
La grande lacuna in Campania, cosi come nelle altre regioni del centro-sud, sono le numerose strade lacunose in quanto a manutenzione, alle volte capitano brutte sorprese su strade in condizioni agibili fino a qualche giorno prima.
La strada provinciale primaria per San Martino Valle Caudina è ora inagibile per un ciclista, c'è il rischio di squarciare il copertone siccome la strada si è consumata talmente tanto in un singolo frangente; praticamente costretto ad optare per una variante all'inizio molto più pendente (picco di 25% per 100 metri circa, ad un certo punto), siccome la SS7 verso Napoli è stretta e la gente ci corre (pure in salita...)
Il ciclismo è anche questione di adattabilità, in certi casi.... se avessi la mountain bike, quasi quasi mi butterei nei campi più erbosi per evitare certi fossoni - rimpiango quasi di esser passato alla ibrida da velocità, più leggera ed aerodinamica ma anche più fragile e suscettibile a questi danni (sebbene gli pneumatici con gel interno per bloccare le forature).
Il gusto, però, di risparmiare tantissimo, beneficiarne in salute, la libertà rispetto all'automobile di poter anche andare occasionalmente contro-mano in città, è veramente una panacea per lo spirito.... poter percepire la brezza e i profumi delle piante addosso, i numerosi colori di foreste, frutteti e boschetti intorno, il senso di fretta molto ridotto rispetto all'uso dell'automobile è un beneplacito vero e proprio di cui compiacersi.
Mi spiace purtroppo per chi si trovi in aree ancora più ostiche che la Campania- Molise ed Umbria per esempio - e per chi abiti in città in cui le strade siano veramente indecenti al punto da costringere i ciclisti ad azzardi in mezzo la carreggiata per le auto, continuamente, per evitare fossoni ai cigli.
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