Stai usando un browser non aggiornato. Potresti non visualizzare correttamente questo o altri siti web. Dovreste aggiornare o usare un browser alternativo.
A prescindere dal messaggio, bella la realtà futura che crea. Spiazzante e poco " accettabile" ad uno spettatore del passato. Insomma non è il classico futuro con solo più tecnologia chiaramente giusta o sbagliata.
Bellissimo, sono andato il giorno dell'uscita e per me è il summo del cinema di Cronenberg.
Viscerale, elegante, decadente, non vedo l'ora di rivederlo.
Speriamo in una buona uscita in bluray o 4k.
Molto bello, soprattutto per estetica, colonna sonora/sound design e scenografia. A parte i "cronenbergissimi" props di scena che sono una goduria, ho davvero molto apprezzato l'ambientazione decadente e opaca. Quella sensazione di essere da nessuna parte.
Splendido anche il concept di base, meno la sceneggiatura e alcuni dialoghi, che ho trovato un pelo didascalici nell'esigenza di comunicare un messaggio, che forse avrei preferito venisse fuori più spontaneamente dalla storia.
Per la componente body horror: capisco che non sia per tutti, ma se magari per la prima scena hai un po' una sensazione di rivoltamento delle budella, poi ci si abitua. È comunque resa con grandissima eleganza.
E infatti questo contrasto funziona benissimo.
Ma è una prima impressione. Devo ancora rifletterci.
Mi è piaciuto tantissimo. Innanzitutto bentornato Cronenberg e bentornati tumori cronenberghiani, non se ne vedevano dai tempi del meraviglioso eXistenZ, ne sentivo la mancanza.
Il concept è assolutamente strepitoso, anche se è difficile raccontarlo senza spoilerare, mi limito a dire che l'umanità sta mutando e che il mondo e la società sono influenzati da tali mutazioni. Ne esce fuori un mondo cyberpunk squisitamente cronenberghiano, fatto di corpi deformi e grotteschi, rovine urbane, morte, desolazione e profeti del progresso/apocalisse. Questo world-building sensazionale è arricchito poi da una storia che consiste in un thriller investigativo e di spionaggio, surreale al punto giusto, ma un po' abbozzato per certi versi, soprattutto nella sua risoluzione finale, lasciando poco tempo perché lo spettatore possa assimilare il messaggio
ambientalista dell'alimentarsi con la plastica, accettando la mutazione per rimediare agli errori della nostra specie,
oltre a lasciarlo con un buco di trama enorme
relativo alle motivazioni delle due assassine.
Per certi versi mi ha ricordato Videodrome e Naked Lunch, per la sua società distopica e per le perversioni che essa genera, anche se in entrambi i classici cronenberghiani la parte thriller è più ambigua e più appassionante.
Tecnicamente è un assoluto capolavoro, la fotografia, la scenografia e le ambientazioni sono meravigliosamente sporche e tetre. Il trucco e le protesi sono allo stato dell'arte, sembra di essere tornati nei mitici anni '80 del body horror e ciò contribuisce non poco a quell'atmosfera disgustosa e repulsiva, ma anche bizzarramente erotica, che è il marchio di fabbrica del regista canadese.
Ovviamente tutto ciò non funzionerebbe se gli attori non risultassero convincenti in questo contesto folle, e fortunatamente tutto il cast è eccezionale nel rendere veri tutti questi scherzi della natura da rinchiudere in un manicomio. Ovviamente le star sono il mitico Viggo Mortensen, che è nato per fare il tenebroso con cappuccio e mantello, e Léa Seydoux che è nata per fare la femme fatale perversa.
Un quasi capolavoro, se solo la storia avesse avuto più respiro e fosse stata più presente nel corso del film, e non solo sul finale, non avrei avuto nulla da ridire.
FILM DA VEDERE!