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Mi piacerebbe provare qualche gioco paradox, ma vorrei capire una cosa: tra cusader kings e europa universalis cambia solo il periodo storico o cambiano anche le meccaniche di gioco e lo stile di gioco? Anche Stellaris mi ispira.
Non conosco Europa Univarsalis ma per quanto riguarda il sistema delle guerre è molto simile a Stellaris (dove ci ho fatto quasi 640 ore di gioco) a parte le battaglie tattiche in tempo reale.
Prima di comprare questo ho guardato un bel pò di walkthrough comunque
Mi piacerebbe provare qualche gioco paradox, ma vorrei capire una cosa: tra cusader kings e europa universalis cambia solo il periodo storico o cambiano anche le meccaniche di gioco e lo stile di gioco? Anche Stellaris mi ispira.
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Niccolò II Di Milano Duca di Lombardia e di Verona
Nacque il 7 ottobre 883, figlio di Niccolò I, figlio a sua volta di Alberico Di Milano
L’infanzia del giovane Niccolò fu molto turbata: suo padre cadde presto in depressione per la morte della madre, e la perdita di un occhio durante uno scontro lo rese presto avvezzo al vino e all’ubriachezza. Il piccolo principe, così affettuosamente chiamato a corte, trovò una figura paterna nel nonno, dal quale fu personalmente educato. A causa della sua complicata crescita, Niccolò, che dimostrava un’intelligenza fuori dal comune per l’epoca, crebbe come un ragazzino timido, ingenuo e ghiotto di cibo.
I piani inizialmente volevano che Niccolò sposasse o almeno si fidanzasse con la Duchessa di Spoleto Patrizia, figlia dell’omonima principessa Milanese, ma non se ne fece mai nulla. Sposò invece Antsa, donna facente parte della piccola nobiltà Basca.
Dopo la morte del nonno, il 25 gennaio 919, a 35 anni, Niccolò fu nominato erede, poiché secondo la linea di successione era il primo, essendo morto tempo addietro suo padre. Le sue eredità comprendevano il titolo di Duca di Lombardia, Duca di Verone e Conte di Milano, mentre i restanti furono spartiti più o meno equamente tra gli zii
Nel 920 nacque la sua seconda figlia, Lucinetta, tra le turbe del giovane Duca circa se fosse sua figlia illegittima e il frutto di un tradimento. I timori di Niccolò erano però ben più leggeri rispetto alla realtà: un’indagine svolta dal capo delle spie di Milano, portò infatti alla scoperta che Antsa avesse una relazione omosessuale con Yeva una nobile armena che aveva sostato per qualche mese in Italia. La notizia giunse mentre il sovrano era impegnato nella guerra contro dei nobili Romagnoli, lasciandolo terribilmente turbato. Una volta conclusa la guerra, Niccolò minacciò la moglie di rivelare tutto ciò al mondo intero, rischiando di mandarla sul rogo, se non avesse accettato il divorzio e preso la via monastica.
Subito dopo il divorzio, Niccolò si innamorò e sposo Cristina, una sua coetanea scozzese, rinominata per la sua intelligenza e attratta perciò dagli interessi culturali del Duca, che aveva da poco concluso dei dotti studi privati, una circostanza estremamente rara per l’epoca.
Il 25 giugno 926, Niccolò fu vittima della congiura “Argentina”, rinominata così perché capeggiata da Bartolomeo, Alberico II ed Eriprando, rispettivamente conti di Brescia, Mantova e Genova e tutti e tre figli di Argentina e Alberico I (e perciò zii di Niccolò). I tre volevano destituirlo per mettere come capo del Ducato Eriprando, il figlio più giovane di Alberico e per loro più facilmente controllabile.
Controllabile perché lo stesso Eriprando denunciò al re di essere stato truffato, e di non aver mai supportato tale congiura.
Il complotto fu subito sedato, ma si trasformò in guerra civile. A soccorso di Niccolò, giunsero il Principe Aio III di Benevento, il Duca di Spoleto Radulo (fidanzato all’epoca con Cecilia, primogenita di Niccolò) ed il Conte Lamberto di Tortoli, parente lontano dei di Milano.
La guerra civile fu vinta un anno dopo, con l’assedio di Brescia e la cattura di Bartolomeo ed Alberico, i quali furono arrestati e costretti a cedere a Niccolò le contee di Cremona e Mantova.
Niccolò torno di nuovo a casa dopo questa breve esperienza, e notò che nonostante quasi sette anni di matrimonio, non fosse riuscito a mettere incinta Cristina. Caso volle che si presentasse a corte una tale Adriana, donna greca che disse di essere una esperta nell’arte fertilizzante. Sotto pagamento fu assunta come medico di corte, e svolse un misterioso rito che secondo lei avrebbe garantito la fertilità nel ventre di Cristina.
Nel frattempo, la Regina Ida d’Italia, bambina albina e figlia di Rodolfo II, dichiarò guerra al Ducato di Benevento, che come già detto era alleato con quello Lombardo, che vista la situazione di amicizia fu costretto a rimanere neutrale. La stabilità della penisola dovuto allo status quo tra Italiani e Longobardi era stata messa per la prima volta messo in discussione.
Fu proprio per questo che ampi scontri si accesero tra i vassalli del regno, con Radulo duca di Spoleto che si dichiarò pronto a ribellarsi e ottenere l’indipendenza. Niccolò, che condivideva col nonno l’ideale di una nazione forte ed unitaria contro l’avanzare di eresie e il progredire delle razzie vichinghe, si oppose fermamente a ciò, e annullò per ripicca il fidanzamento tra sua figlia e il duca di Spoleto.
Nel 929 Radulo dichiarò comunque l’indipendenza mentre il regno era impegnato a sud contro Longobardi e a nord con i Tirolesi.
La guerra civile fu lunga e dolorosa, con un primo anno di totale incertezza, mentre Radulo, supportato da alcuni mercenari slavi, avanzava verso Milano conquistando Rovigo e Guastalla.
Pronto a rischiare il tutto per tutto, alla fine Niccolò decise di non ritirarsi più, e diede scontro con il nemico a Verona, il 1° dicembre 930. Le truppe Lombarde provarono a resistere, ma furono ben presto vicine alla disfatta, ma all’orizzonte si posarono gli stendardi del regno d’Italia, e le truppe di Ida salvarono Niccolò, sconfiggendo Radulo ed i suoi alleati.
Dopo essere ritirato, il Duca di Spoleto provò quindi ad assediare via mare Carole, in Friuli, dove si trovava la corte, nel tentativo di rapinare la piccola Ida, ma il repentino arrivo di Eriprando (che ricordiamo era generale dell’esercito Lombardo) e le sue truppe portò alla battaglia di Pordenone, dove Radulo fu ferito e costretto alla fuga. Inseguito da Eriprando, fu prima intercettato a Montefeltro e poi catturato a Cassino, dove si arrese definitivamente il 4 maggio 932.
Per il suo grande impegno fisico e morale, Niccolò fu nominato difensore del regno d’Italia, e poté reclamare la città di Parma, la quale era sotto il controllo del Ducato di Spoleto.
Cristina in tutto questo, decise di fare un viaggio di piacere in Scozia, per andare a trovare dopo anni di attesa i suoi parenti. Al suo ritorno, il Duca aveva notato strani comportamenti nella moglie, è un indagine delle sue spie personale, scoprì che Cristina si era innamorata in viaggi con un certo Dùnchad, maresciallo di una piccola contea della Scozia. Dopo un lungo e violento litigio nel quale Niccolò propose di perdonarla se avrebbe assicurato il suo amore per lui, Cristina non solo confermò il fatto, ma anche il suo cuore appartenesse unicamente a Dùnchad.
Deluso e amareggiato, Niccolò si abbandonò a sé stesso, sicuro che la moglie sarebbe subito partita per la Scozia, abbandonalo. Invece Cristina non solo rimase, ma confidò dopo un po' di tempo di non amare più Dùnchad. Marito e moglie tornarono perciò ad amarsi, ma senza più la fiducia della loro vecchia relazione.
Oramai era chiaro che i rimedi di Adriana erano stati completamente inutili, e perciò Niccolò si dedicò allo studio del corpo umano esattamente come suo nonno, ma si sbagliava: Adriana aveva solo sbagliato leggermente i calcoli.
Il 29 settembre 937 nacque infatti il primo figlio maschio del Duca: Demetrio.
La nascita di Demetrio fu una salvezza per il Ducato, poiché in questo modo non sarebbe stato spartito tra Cecilia e Lucinetta. Per proteggere e garantire anche un ottima istruzione al figlio, Niccolò e Cristina lo affidarono al Maresciallo Bavarese Dietmar Von Meran, considerato uno dei più grandi tattici dell’epoca.
Niccolò comunque non ebbe modo di vedere suo figlio, morendo meno di tre mesi dopo, il 4 dicembre 937 a 54 anni.
La sua fama non fu pari a quella del Nonno: la sua timidezza, oltre a causargli numeroso stress nel corso della vita, lo spinse poche volte a varcare i confini del regno, a indire poche feste e a preferire l’atmosfera calda e accogliente di una biblioteca, circondato da libri che avrebbe letto e discusso con Cristina.
Nonostante ciò, Niccolò condusse campagne militari, conquistò Verona e Parma, espanse l’esercito e amministrò efficacia mente le sue terre. Fu molto messa in dubbio la sua fedeltà verso la Croce, e fu vittima nel corso del tempo di scherzi di pessimo gusto, eppure si dice che la Regina Ida, la quale crebbe orfana e sola, considerò più di tutti Niccolò come una figura da seguire, un fedele suddito, ma soprattutto un grande amico.
La morte di Niccolò
Scheda di Niccolò
Scheda di Ida, la Dama Bianca d'Italia. I modelli dei personaggi in 3D mi fanno impazzire
Scheda di Cristina, la mia seconda moglie. Notare il tratto "debole"
Duca Radulo, il mio peggior rivale (nonostante sia in teoria un mio parente). Le peggio avventure per ucciderlo: Se fosse morto, non avendo figli (se notate ha il tratto "casto") tutti i suoi domini sarebbero passati ad Ida, e magari, oltre a darli a vari piccoli e deboli conti e Duca, ne avrebbe lasciato qualcuno anche a me )
Comunque speriamo patchino il generatore di nomi, trovare 3-4 persone nella tua famiglia con il tuo stesso nome dopo un pò fa venire mal di testa
Europa Universalis non ha la parte GDR ma è più focalizzato sulla formazione di una nazione su tutti i livelli. Personalmente ho sempre preferito EU4, anche come periodo storico (le colonizzazioni e la rivoluzione industriale). Io consiglio di provarli comunque perché, nel bene e nel male, ogni strategico Paradox ha il suo perché.
Intanto ho cominciato una partita con una contea islandese, per ora ho fatto i primi trent'anni, poi vi racconto con calma.
La mia partita sta proseguendo abbastanza bene, sono arrivato al 1087 e ho conquistato quasi tutto il territorio del Sacro Romano Impero + un pezzo della provenza, mi manca il sud italia (calabria e sicilia).
Molto probabilmente ho commesso qualche errore ad inizio partita: in un mio territorio è apparso il Valdismo e, me ne sono reso conto solo ora, dovevo inviare subito il Vescovo per riportare il cattolicesimo in quella regione.
Negli anni si è propagato in quasi tutta Italia riuscendo a convertire alcuni dei miei vassalli, tra i quali il Regno di Romagna che è il vassallo più forte.
Da quel momento ad ogni cambio di Imperatore provano a ribellarsi e/o a rubarmi il titolo e faccio molta fatica a vincere la guerra (per fortuna posso chiamare il Re di Francia e il Re delle Asturie miei "parenti") che solo grazie all'aiuto degli alleati riesco a vincere.
Ho il dubbio se cambiare o no la mia religione e passare anche io al Valdismo, in questo modo non avrei più problemi con i sudditi e con i Vassalli, inoltre il Regno di Romagna ha conquistato Roma facendo scomparire il papato dalla mappa.
L'unica cosa utile del papa è che sgancia un sacco di soldi quindi adesso mi converrebbe cambiare...voi cosa dite?
Ma magari è voluta la cosa, dovresti scegliere Primogenitura..ma hai già sbloccato l'High Crown?
Io invece sto notando che i PNG fanno troppe "corna", un mio capo famiglia ha avuto sia la prima e la seconda moglie adultera (e quindi ho dovuto diseredare i primi due figli) e ogni tre per due ne compare qualcun'altro
Addirittura con un mio imperatore ho scoperto solo dopo che non era il figlio legittimo ma quello del fratello del precedente re
Inoltre il fatto che il papato venga disintegrato da una fazione eretica e che le nazioni cattoliche non facciano niente sono rimasto un pò deluso...
Ma magari è voluta la cosa, dovresti scegliere Primogenitura..ma hai già sbloccato l'High Crown?
Io invece sto notando che i PNG fanno troppe "corna", un mio capo famiglia ha avuto sia la prima e la seconda moglie adultera (e quindi ho dovuto diseredare i primi due figli) e ogni tre per due ne compare qualcun'altro
Addirittura con un mio imperatore ho scoperto solo dopo che non era il figlio legittimo ma quello del fratello del precedente re
Inoltre il fatto che il papato venga disintegrato da una fazione eretica e che le nazioni cattoliche non facciano niente sono rimasto un pò deluso...
nel mio caso si tratta di un bug, il capo della dinastia deve essere per forza il piu potente della dinastia, sono re di 3 regni, con 7 dominii, e il capo dinastia diventa un nipote fesso con 3 dominii? non ha senso
il cattolicesimo esplode in una maniere vergognosa, le eresie sono troppo potenti.
infine come hai detto tu, troppe corna rendono il gioco ridicolo, sopratutto quando avvengono con personaggi che hanno rispetto di te al +100
cioè mia moglie con cui stavo da 30 anni, e ho fatto pure lo schema di intrighi che la rendeva la mia anima gemella, mi fa dopo 30 anni le corna?!?!? con oppinione +100 che ha?
neanche corna semplici, ha fatto corna incestuose con il mio terzo figlio!
nel mio caso si tratta di un bug, il capo della dinastia deve essere per forza il piu potente della dinastia, sono re di 3 regni, con 7 dominii, e il capo dinastia diventa un nipote fesso con 3 dominii? non ha senso
il cattolicesimo esplode in una maniere vergognosa, le eresie sono troppo potenti.
infine come hai detto tu, troppe corna rendono il gioco ridicolo, sopratutto quando avvengono con personaggi che hanno rispetto di te al +100
cioè mia moglie con cui stavo da 30 anni, e ho fatto pure lo schema di intrighi che la rendeva la mia anima gemella, mi fa dopo 30 anni le corna?!?!? con oppinione +100 che ha?
neanche corna semplici, ha fatto corna incestuose con il mio terzo figlio!
Dipende dal periodo storico, nel'800 D.C. c'era veramente il rischio che il cattolicesimo implodesse
Semmai Vichinghi e Arabi mi sono sembrati veramente Op, la Svezia ha contee in mezza Europa
Comunque la mia partita è implosa, dopo vedo di fare un post riassuntivo, fare una cosa tipo Alberico e Niccolò mi avrebbe richiesto minimo 10 pagine per tutte le cose successe
Ieri ho messo un pò in pausa la partita con l'Impero d'Italia, ho il nuovo imperatore che non è un granchè come stats quindi ho quasi tutti i vassalli con atteggiamento negativo però avendo 21 di intrigo non si ribellano per paura
Ho provato una nuova partita (sempre in iron man) con Guglielmo I il conquistatore, un delirio, solo alla 4°, 5° volta che ricominciavo da capo sono riuscito a conquistare il regno di Inghilterra! :hail:
Le tasse le puoi aumentare solo costruendo alcuni edifici nei tuoi possedimenti, comunque dipendono sempre dalle abilità di stewardship del tuo capofamiglia, del consigliere e ,se ha tanti punti in stw, anche dalla sposa.
Le alleanze puoi farle solo di tipo matrimoniale o se hai il personaggio principale specializzato in diplomazia con un apposito perk
Le tasse le puoi aumentare solo costruendo alcuni edifici nei tuoi possedimenti, comunque dipendono sempre dalle abilità di stewardship del tuo capofamiglia, del consigliere e ,se ha tanti punti in stw, anche dalla sposa.
Le alleanze puoi farle solo di tipo matrimoniale o se hai il personaggio principale specializzato in diplomazia con un apposito perk
Mmmh mi pare che il mio precedente personaggio non avesse un alto punteggio in STW... eppure ricevevo 14 di tasse, ora solo 6 o 7... Deve essere successo qualcosa durante la successione...
Comunque non si riesce mai a costruire niente perché si riceve sempre poco denaro ahah
Mmmh mi pare che il mio precedente personaggio non avesse un alto punteggio in STW... eppure ricevevo 14 di tasse, ora solo 6 o 7... Deve essere successo qualcosa durante la successione...
Comunque non si riesce mai a costruire niente perché si riceve sempre poco denaro ahah
Se l'erede aveva dei fratelli e la primogenitura non è stata ancora sbloccata, vuol dire che alla morte del padre ha ereditato il primary title, mentre gli altri fratelli hanno ereditato i titoli minori, per cui è possibile che abbia perso anche dei domain (i territori che possiede direttamente), facendo si che le entrate diminuissero.
Se l'erede aveva dei fratelli e la primogenitura non è stata ancora sbloccata, vuol dire che alla morte del padre ha ereditato il primary title, mentre gli altri fratelli hanno ereditato i titoli minori, per cui è possibile che abbia perso anche dei domain (i territori che possiede direttamente), facendo si che le entrate diminuissero.