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Di norma aspetto un pochino prima di "recensire" un gioco ma per DAH 2 farò un eccezione, soprattutto perchè il topic è deserto e spero di poter aiutare qualcuno che è alla ricerca di pareri magari da parte di qualcuno che non ha gli occhi prosciuttati.
Destroy all humans 2 è un gioco che aspettavo con ansia visto che misi il primo in seconda posizione nella mia best of 2021, francamente è una scelta che non rimpiango minimamente e tutt'ora lo considero un gioco semplice ma incredibilmente divertente: ciò che mi fece innamorare follemente del titolo fu il suo essere genuinamente intrattenente e appagante, ricordandomi moltissimo l'originale e la miriade di titoli similari dove scatenavi il caos più totale, ma con il tratto distintivo nel possedere uno stile che si vede raramente al giorno d'oggi sia per estetica che per l'umorismo che ricorda moltissimo il film Mars Attacks. Tutte queste caratteristiche alzarono di molto le mie aspettative per il sequel, che sono state spiazzate sia positivamente che negativamente. Destroy all Humans 2 propone una comicità che mi ha ricordato molto quella delle prime stagioni dei Griffin in cui battute geniali e altre più scialbe venivano messe una di fianco all'altra, andando a creare situazioni sia esilaranti che imbarazzanti ma senza mai andare fuori tema o scendere nel prevedibile: le battute che ascolteremo nel gioco pizzicano argomenti che oggi si vedono sempre più raramente, il tutto grazie al fatto che il gioco è ambientato negli anni 60 per cui cerca di riprendere lo stesso stile di quei tempi. Fra gli innumerevoli scenari e personaggi che andremo a vedere nessuno verrà risparmiato, e fra battute sui leggendari musi gialli e i russi adoratori di vodka vedremo una comicità molto particolare: sicuramente vecchiotta e non adatta a tutti, ma che riesce ad accompagnare egregiamente tutte le missioni del nostro ignorantissimo alieno. La struttura di gameplay è rimasta praticamente invariata ma il gioco presenta svariate migliore, fra cui un arsenale che conserva ciò che funzionava ma aggiunge nuove armi al nostro arsenale che ho trovato a tratti davvero geniali e esilaranti sempre in perfetta sintonia con il gioco. L'esperienza generale è più lunga del capitolo precedente grazie al fatto che l'hardware della console è messo sotto sforzo in ambienti assai più grandi e ben differenziati, difatti questa volta non esploreremo diverse zone degli Stati Uniti ma andremo in giro per il globo esplorando città completamente diverse l'una dall'altra: naturalmente con esse cambieranno anche la tipologia di missioni secondarie e piccoli segreti che troveremo in giro, così come altri piccoli dettagli ma preferisco non togliervi il piacere della scoperta. Sembra tutto rose e fiori ma le note dolenti iniziano qui visto che l'hardware è sfruttato per migliorare la qualità generale del titolo, ma inciampa più di una volta su svariati problemi tecnici che ho riscontrato anche nel capitolo precedente: tearing, cali di frame rate, crash ed infine una quantità inaccettabile di bug. Svariate volte ho visto delle cutscene partire senza effetti sonori o musica di sottofondo, per poi sentirli a livelli astronomici ad intermezzo ormai quasi terminato. Francamente ritengo tutto ciò a dir poco imperdonabile, visto che l'hardware della PS5 è stato più volte protagonista di prestazioni ben più dignitose ed il tutto mette in risalto l'inevitabile, ovvero che il gioco non è stato rivisto a dovere dagli sviluppatori lasciando ai giocatori stessi la mansione di tester. Chiusa questa doverosa parentesi mi duole concludere dicendo che le migliorie apportate in questo sequel sono quasi tutte riuscite e vanno a buon fine, ma i pochi buchi nell'acqua sono evidenti ma non troppo pesanti. Per ragioni sconosciute all'uomo il titolo presenta una trama inutilmente articolata, che funge soprattutto da compagna di viaggio fra una zona e la successiva, ma che quantomeno si accosta degnamente allo scorrere delle vicende anche se per un titolo che porta il nome di "Distruggere tutti gli umani" ci costringerà spesso a proteggerli o addirittura salvarli: questo cambio di rotta non mi è dispiaciuto, ma denota un'allontanamento dallo stile più classico del prequel che ha fatto innamorare innumerevoli giocatori sia in epoca PS4 che in tempi assai più lontani. Fortunatamente il gioco presenta molte più bossfight del capitolo precedente, ma non tutte sono ben riuscite: buona parte di esse vengono eclissate da meccaniche assai banali (e ripetute fin troppe volte), che servono principalmente ad introdurti i nemici che incontreremo di seguito. Ora il mio parere sta prendendo una piega negativa che potrebbe farvi pensare che il gioco non mi sia piaciuto affatto, ma in realtà mi sono divertito moltissimo e spesso mi sono scassato dalle risate nonostante il mio approccio con il gioco fosse piuttosto duro. Fatevi un favore e comprate questo gioco, non ve ne pentirete.
Destroy all humans 2 è un gioco che aspettavo con ansia visto che misi il primo in seconda posizione nella mia best of 2021, francamente è una scelta che non rimpiango minimamente e tutt'ora lo considero un gioco semplice ma incredibilmente divertente: ciò che mi fece innamorare follemente del titolo fu il suo essere genuinamente intrattenente e appagante, ricordandomi moltissimo l'originale e la miriade di titoli similari dove scatenavi il caos più totale, ma con il tratto distintivo nel possedere uno stile che si vede raramente al giorno d'oggi sia per estetica che per l'umorismo che ricorda moltissimo il film Mars Attacks. Tutte queste caratteristiche alzarono di molto le mie aspettative per il sequel, che sono state spiazzate sia positivamente che negativamente. Destroy all Humans 2 propone una comicità che mi ha ricordato molto quella delle prime stagioni dei Griffin in cui battute geniali e altre più scialbe venivano messe una di fianco all'altra, andando a creare situazioni sia esilaranti che imbarazzanti ma senza mai andare fuori tema o scendere nel prevedibile: le battute che ascolteremo nel gioco pizzicano argomenti che oggi si vedono sempre più raramente, il tutto grazie al fatto che il gioco è ambientato negli anni 60 per cui cerca di riprendere lo stesso stile di quei tempi. Fra gli innumerevoli scenari e personaggi che andremo a vedere nessuno verrà risparmiato, e fra battute sui leggendari musi gialli e i russi adoratori di vodka vedremo una comicità molto particolare: sicuramente vecchiotta e non adatta a tutti, ma che riesce ad accompagnare egregiamente tutte le missioni del nostro ignorantissimo alieno. La struttura di gameplay è rimasta praticamente invariata ma il gioco presenta svariate migliore, fra cui un arsenale che conserva ciò che funzionava ma aggiunge nuove armi al nostro arsenale che ho trovato a tratti davvero geniali e esilaranti sempre in perfetta sintonia con il gioco. L'esperienza generale è più lunga del capitolo precedente grazie al fatto che l'hardware della console è messo sotto sforzo in ambienti assai più grandi e ben differenziati, difatti questa volta non esploreremo diverse zone degli Stati Uniti ma andremo in giro per il globo esplorando città completamente diverse l'una dall'altra: naturalmente con esse cambieranno anche la tipologia di missioni secondarie e piccoli segreti che troveremo in giro, così come altri piccoli dettagli ma preferisco non togliervi il piacere della scoperta. Sembra tutto rose e fiori ma le note dolenti iniziano qui visto che l'hardware è sfruttato per migliorare la qualità generale del titolo, ma inciampa più di una volta su svariati problemi tecnici che ho riscontrato anche nel capitolo precedente: tearing, cali di frame rate, crash ed infine una quantità inaccettabile di bug. Svariate volte ho visto delle cutscene partire senza effetti sonori o musica di sottofondo, per poi sentirli a livelli astronomici ad intermezzo ormai quasi terminato. Francamente ritengo tutto ciò a dir poco imperdonabile, visto che l'hardware della PS5 è stato più volte protagonista di prestazioni ben più dignitose ed il tutto mette in risalto l'inevitabile, ovvero che il gioco non è stato rivisto a dovere dagli sviluppatori lasciando ai giocatori stessi la mansione di tester. Chiusa questa doverosa parentesi mi duole concludere dicendo che le migliorie apportate in questo sequel sono quasi tutte riuscite e vanno a buon fine, ma i pochi buchi nell'acqua sono evidenti ma non troppo pesanti. Per ragioni sconosciute all'uomo il titolo presenta una trama inutilmente articolata, che funge soprattutto da compagna di viaggio fra una zona e la successiva, ma che quantomeno si accosta degnamente allo scorrere delle vicende anche se per un titolo che porta il nome di "Distruggere tutti gli umani" ci costringerà spesso a proteggerli o addirittura salvarli: questo cambio di rotta non mi è dispiaciuto, ma denota un'allontanamento dallo stile più classico del prequel che ha fatto innamorare innumerevoli giocatori sia in epoca PS4 che in tempi assai più lontani. Fortunatamente il gioco presenta molte più bossfight del capitolo precedente, ma non tutte sono ben riuscite: buona parte di esse vengono eclissate da meccaniche assai banali (e ripetute fin troppe volte), che servono principalmente ad introdurti i nemici che incontreremo di seguito. Ora il mio parere sta prendendo una piega negativa che potrebbe farvi pensare che il gioco non mi sia piaciuto affatto, ma in realtà mi sono divertito moltissimo e spesso mi sono scassato dalle risate nonostante il mio approccio con il gioco fosse piuttosto duro. Fatevi un favore e comprate questo gioco, non ve ne pentirete.
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