Lì si è occupato del concept.Poi altri (cioé gli sceneggiatori e poi chi si occupa della scrittura dei dialoghi) hanno preso l'idea originale e l'hanno sviluppata.
Ed è proprio qui che sta il punto: non importa se un concept sia bello o brutto, il punto è il modo in cui questo viene sviluppato. Giochi come i DQ hanno per lo più trame abbastanza piattine, ma la narrazione e lo sviluppo degli eventi è molto ben fatto, e quindi risulta alla fine dei conti un'esperienza largamente positiva. Poi ci sono giochi con concept molto interessanti che sono narrati coi piedi, e la trama diventa quindi così inutilmente contorta ed ermetica da risultare quasi indigesta, anche se sulla carta sarebbe molto migliore di quella di un altro gioco. Avere delle buone idee non è sufficiente per creare delle buone trame. Non per niente esistono corsi per sceneggiatori, con vari indirizzi a seconda dei vari campi (testi, film, giochi), in cui vengono spiegate le tecniche narrative adatte al medium finale, e tutte ste menate varie. Non è che uno un giorno si sveglia e senza alcuna preparazione si mette a sceneggiare qualcosa. Ma uno un giorno può benissimo svegliarsi con un'idea geniale che si è sognato pochi minuti prima.