Partiamo da Barnabas. Finalmente l'incontro al Reverie ha messo la parola fine a questa mini-epopea che va avanti da Kanver. Il Re è morto, lunga vita al Re (circa). L'Ultimo Re (The Last King) è sicuramente un personaggio affascinante. Uno dei primissimi ad apparire nel gioco (complice la sua presenza al tavolo delle trattative durante il Prologo alla Gola di Nysa). Un personaggio che al di là della sua estetica mi aveva detto poco, perennemente apatico, e al di là della sua area di superiorità (assolutamente meritata visto che ci shotta quasi 3 volte) aveva dato poco... Be'... Lo scontro con lui sulla cima della Torre di "Babele" (Perché quello è, la torre protesa verso i cieli e gli dei

), ha sicuramente aggiunto più di qualche punto al personaggio e arricchito la fascinazione attorno a lui.
Rimane un personaggio che avrebbe potuto dare molto di più con qualche dato in più sul suo passato, sua madre, il suo rapporto con il mondo e le persone... Qualcosa che giustificasse di più la sua scelta di discendere nell'idolatria religiosa più pura, spingendosi a sacrificare il suo corpo per renderlo un vessillo di Ultima nella forma di Akashic... Barnabas è potente e sconvolgente, come nei più classici trope da Shonen è un mostro annoiato da tutto e tutti, perché nulla arriva al suo livello, e in conseguenza di ciò è caduto nell'apatia... Questo fino al conflitto finale con Clive (dove comunque solo alla fine da veramente il 100% di sé stesso), dove finalmente esplode (E QUI L'HO AMATO) nella sua personalità euforica e vagamente folle, inebriata dall'amore verso la battaglia... Questo è il Barnabas che avrei voluto da metà avventura. Tra l'altro, come già dissi, non sarà uno scontro tra Eikon e non avrà il dinamismo di altre Eikon Battle ma la messa in scena, la musica, il setting sono stati i miei preferiti del gioco. Barnabas come Boss è stato puro godimento scenico (anche senza bisogno di grandi QTE, o nemici di taglia XXXXL), e riaffrontarlo in Arcade mi ha regalato ancor più soddisfazione (banalmente bisogna stare più attenti all'inferno di colpi che ti spara in faccia onde evitare danni estremi), sarà che per me gli scontri a misura d'uomo all'arma bianca hanno un fascino unico.
Mi sarebbe piaciuto averlo come nemesi da prima... Perché proprio questo suo potere sconfinato, e questo suo animo folle (sotto il velo di apatia regale), aveva molto potenziale per reggere la nemesi dell'intero gioco (considerando che Ultima svolge il suo ruolo solo sullo sfondo della macrovicenda, ma solo di rado interviene personalmente e interagisce con Clive fino alla fase finalissima)... Invece si è optato per delle nemesi modulari "saga per saga" (Benedikta, Kupka, Anabella, Barnabas, Ultima), e questo secondo me ci ha privato di quello che poteva essere un rapporto più stretto con questo personaggio, un personaggio che tra l'altro è la chiave per "capire" Ultima, visto che è LO Zelota per antonomasia di questa divinità (e colui che più di tutti lo rappresenta, visto che ha sacrificato la sua volontà e trasformato il suo corpo in un ammasso di etere). Capendo i motivi di Barnabas avremmo potuto capire meglio Ultima.
E ora prendo la palla al balzo proprio per parlare di Ultima. L'ultima volta che parlerò di lui prima della battaglia finale (in cui finalmente avrò il quadro completo sul personaggio). Finalmente c'è stato un confronto con la divinità, nei lidi di Stonhyr (o meglio: nel Rift Dimensionale), e dopo un non troppo celato "spiegone" il quadro su di lui è un po' più chiaro:
Il mondo è afflitto dalla Piaga, allora Ultima crea un'oasi illibata e la inonda di etere. Qui crea gli umani (ergo è il dio creatore a tutti gli effetti). Gli umani sviluppano la volontà (ossia l'individualità), e ciò li porta ad abusare dell'etere per la magia, e macchiano Valisthea con la Piaga che divora tutto (a questo punto suppongo che il Peccato di Dzemekys sia la prima volta in cui l'umanità veniva punita da Dio per aver abusato della Magia [distruzione del cristallo di Dzemekys?]). Allora Ultima prepara il suo piano di reset del mondo: prepara un simulacro (Mythos) in grado di ospitare sé stesso (avendo abbandonato il suo corpo fisico per creare Valisthea per come è) e una quantità di etere enorme, tale da scagliare un incantesimo di potenza massima per creare un nuovo mondo puro e privo di umanità (annichilendo l'individualità, e riducendo tutto ad uno [lui stesso]). Ribadisco: mancano ancora dei dettagli, ma direi che il quadro complessivo è questo, ed è abbastanza classico: una divinità delusa, che per la salvezza di sé e o della sua creazione/ideale, è pronta a distruggere tutto, mentre le sue creature lottano con le unghie e con i denti per sopravvivere e mantenere la loro individualità (l'ego).
Manca qualche elemento chiaramente, ma il quadro è bene o male questo. Quindi alla fine Ultima è proprio questo: un Dio. La risposta era quella. Un po' padre degli Eikon (come preventivato dal dipinto), un po' Dio, un po' "mostro"... I suoi motivi? Classici. Divinità creatrice, delusa dall'umanità, opta per resettare tutto cancellando l'umanità, e per farlo non si fa scrupoli. Non mi fa impazzire, ma penso di averlo già reso noto ai tempi Typhon... Questo tipo di nemici ancestrali/esistenziali, per quanto iconici, non è propriamente il mio, preferisco gente più terra terra alla base, mossi da idee umane più semplice, sforate poi nel divino/sovrannaturale... Mi vien difficile persino avere un particolare risentimento per Ultima: è un Dio... Avrà vissuto millenni... Non parla nemmeno la nostra lingua (in senso proprio)... Eh... Che cazzo gli vuoi dire? Può fare quello che vuole, e le sue creazioni possono fare ciò che possono per sopravvivere... Fine...
Certo ci sono degli spunti interessanti, come il concetto di "volontà", e il valore del "libero arbitrio" che per Ultima (e tutti i suoi zeloti, incluso Barnabas) è una macchia indelebile (al che mi verrebbe da dire, un po' acidamente: e grazie al cazzo? Sul serio non avevi previsto che creature viventi e senzienti non avrebbero sviluppato coscienza? Sul serio?)... Proprio il valore del "decidere da sé" (e svincolarsi dalle catene della schiavitù, reale o concettuale) è centrale nella storia sin dall'inizio (basti pensare a Cid). Il problema per quanto mi riguarda è che è molto più interessante questo discorso portato sul piano umani (schiavisti e schiavi, Re e sudditi, etc.) piuttosto che fra umani e un Dio (che ha uno schema di ragionamento, temporalità, valori totalmente avulso e impossibile da razionalizzare)... Per questo come dicevo avrei preferito di gran lunga un Barnabas zelota come villain centrale (tra l'altro il suo Ruolo di Re è esso stesso il ruolo di chi comanda sugli altri, ergo toglie scelta a chi sta sotto di lui, ergo avrebbe funzionato bene con questa tematica), piuttosto che Ultima.
Altro spunto sicuramente interessante è il rapporto con il divino, ci tengo a ribadirlo: il gioco è permeato sin dall'inizio dal tema del divino, e della religione (più volte mostrandoci idee, fedi, e culti diversi da nazione a nazione). L'idea che alla fine il nemico ultimo di questo lungo percorso fatto di fedi religiose (assolutamente coerente con un setting medievaleggiante, dove la religione era effettivamente cardine centrale della società e delle nazioni) sia proprio una divinità (la "vera divinità" di questo mondo, che tutti [eccetto i membri del Culto di Mallius] avevano dimenticato rifugiandosi in altre fedi [il Fondatore, Gilbard, la Dea Greagor, i Cristalli]), è sicuramente poetico... Inoltre pone il sempre verde (e questo piace sempre ai giapponesi) tema del "dio malvagio", la divinità che non è salvifica ma che è invece egoista, che non pensa all'uomo ma lo considera a malapena (si potrebbe citare il "Dio" di Berserk, e l'onnipresenza del male e della fede cieca...). Il fatto però è che anche qui non mi ci ritrovo pienamente poiché al momento Ultima per quanto egoista è lontano da noi, e a parte l'empatia verso Clive e i suoi compagni, vien difficile capire davvero quanta ragione abbia o non abbia Ultima nel voler rimuovere gli umani "inquinanti" dalla sua creazione... Ed ecco perché (come già detto sedici volte) preferisco nemici più terra terra, dove il confronto tra protagonista, antagonista e "giocatore" è sullo stesso piano di valori.
Va be': comunque bello scontro quello nel Rift dimensionale, vediamo per la prima volta il simulacro dell'originale Ultima prima che gettasse via il suo corpo materiale, e proprio nel Boss abbiamo un assaggio di un Ultima completo e corporeo in versione ridotta (un chiaro antipasto di quello che sarà il conflitto finale contro la Divinità). Malgrado si vinca nel corpo, Ultima riesce a prevalere temporaneamente nella battaglia finale (bella scena!), ma proprio nella volontà e nei legami (ciò che Ultima temeva e voleva spezzare) riemerge l'individualità e l'autodeterminazione di sé... E di nuovo, non capisco come Ultima possa (con millenni di esperienza) pensare di poter spezzare l'individualità di una persona e i suoi legami, mi sembra davvero troppo ingenuo.
Il tutto si conclude con il VERO Inizio della Fine. Il Cristallo Madre di Stonhyr crolla (non proprio chiarissimo il passaggio tra "distruzione del simulacro di Ultima nel Rift" e "distruzione di Drake's Spine nel mondo reale", ma ok

), ma Ultima richiama (in una scena INCREDIBILE) un ultimissimo cristallo: Origine. Nel fare ciò spazza via completamente il Dominio Cristallino (a pensarci è una roba agghiacciante, vuol dire migliaia di persone obliterate in un singolo istante: un genocidio in un battito di ciglia), e innalza nei cieli dei Reami Gemelli un vessillo oscuro che sarà ovviamente la sede della battaglia finale... Che cosa sia Origine ancora non è chiaro: parliamo di un cristallo (il primo suppongo) sepolto nel cuore di Valisthea...
La scena mozza il fiato ed è chiaramente l'ultimo colpo di coda di Ultima per piegare l'umanità. Che cosa sia in concreto questo ultimo Cristallo (Origin) è difficile a dirsi. Potrebbe essere (basandosi sul nome) il primissimo cristallo creato da Ultima (l'origine di tutti gli altri "pezzi del drago"?). Sembra per certi versi tecnologico, quasi come fosse un veicolo (mi tornerebbe alla mente il sempreverde: Ultima è un "dio alieno" che viene da altrove, e quello è il suo veicolo... Eppure da come ha parlato a Clive e Joshua sembra essere "solo" il dio di questo mondo). Eppure qualche tassello manca ancora, sul passato di questo mondo (inclusi i decaduti e la loro tecnologia), e sulla direzione finale di Ultima (ma per queste ultime risposte toccherà attendere l'ultima missione suppongo).
Tornando un attimo indietro a Stonhyr ho AMATO tutta questa fase: il dungeon non è troppo articolato (ma ormai ci ho fatto il callo, siamo a fine gioco

), ma è lungo e pienissimo di eventi, e il confronto iniziale con il Behemoth mi ha prodotto molteplici erezioni. Credo sia stato uno dei Behemoth più galvanizzanti di cui ho memoria nella saga di FF. Un behemoth fatto sudare (al punto che temevo non ci fosse nel gioco, malgrado gli NPCs lo avessero nominato decine di ore fa), e lo hanno portato in scena come un vero e proprio mostro sacro (cosa che deve essere sempre nella saga). Momento bellissimo, e inatteso (considerando che parliamo di un Boss di apertura di dungeon).
Altra roba che ho ADORATO alla follia è stato il rientro in scena di Dion (sia a Ran'dellah al salvataggio di Byron, sia qui a Stonhyr) e in generale l'ingresso della Enterprise al salvataggio di Clive e Joshua. Abbiamo spesso discusso nel pre-D1 dell'assenza di un party, e ludicamente è vero (a parte Torgal e i Guest), ma alla fin fine a livello narrativo e di feeling il gioco un party l'ha creato e caratterizzato. Rivedere Gav (best bro), Jill (tenerella), Mid, e lo stesso Dion, scalda il cuore... E' un momento esaltante proprio perché il gioco nel corso di molte ore ha saputo caratterizzare bene o male tutto, e ha saputo rafforzare i legami Clive-Joshua con tutti questi personaggi (e lo stesso vale per il compianto Cid, ovviamente

).
A tal proposito tanto amore per Dion. Felicissimo di rivederlo in scena dal nostro lato (e ora temo tremendamente che nella battaglia finale si sacrifichi). La sua ricomparsa roboante a Dalmekia (salvando le chiappe di tutti), il suo addio all'amato (relazione delineata in modo delicatissimo ma riuscitissimo a mio piacere), e il suo rientro nell'azione a Stonhyr con uno stile della madonna... Personaggione, probabilmente dietro solo a Clive, Joshua e Cid come affezione personale... E' un personaggio che ha saputo dare tantissimo, vittima degli eventi (e delle persone che lo hanno manipolato), e ora nuovamente attore della vicenda riprendendo le briglie del proprio arbitrio. E di nuovo lo ribadisco: temo che nella battaglia finale possa sacrificarsi (il fatto di volersi trasformare in Bahamuth malgrado abbia perso il suo controllo mi puzza di ultimo grande sacrificio

).
E ora? Ora sto ripulendo le secondarie finora tutte molte interessanti ad onor del vero (me ne mancano 6-7, le Cacce (me ne mancano 5), gli extra (giusto l'Arcade di Stonhyr, e leggere tutte le cose che mancano nei Mille Tomi), e una volta fatto ciò mi dirigerò verso Origin per la battaglia finale... Dopo oltre 4 mesi di gioco (305 ore stando al timer di PS5, ma non è affidabilissimo) il finale sembra a portata di mano (per quanto le robe secondarie mi ruberanno almeno altri 3-4 giorni)... Fa quasi strano... Poi verrà il momento di tirare preliminarmente (considerando che manca comunque il NG+) le somme del titolo Vanilla (di sicuro i 2 DLCs dell'anno prossimo boosteranno ulteriormente i valori del gioco stesso, come spesso accade).