Ufficiale Gamelife (ex GameStop) | Discussioni e segnalazioni offerte e promozioni

  • Autore discussione Autore discussione Noir
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Comunque vi devo raccontare questo aneddoto curioso: entro con l'idea di comprare un gioco per switch e magari prenderne uno valido per la promo del 50% che poi avrei potuto ridare indietro. Così comincio a scegliere finchè non mi cade lo sguardo su Toad, allora chiedo al commesso:
- Io: scusi, questo gioco se lo riportassi mi permetterebbe di prenderne un altro della lista al 50% in meno?
- Lui: per valutare la sua validità devi portarlo in negozio, noi lo controlliamo e vediamo se è valido, ma proprio quello?
- Io: si Toad Treasure tracker, comunque se non sbaglio anche sul sito si vede la validità giusto?
- Lui: si anche sul sito, vai a casa , controlli e se è valido lo riporti 
- Io: si, ma siccome vorrei prenderlo ora, mi può dire se è valido e nel caso lo compro
- Lui: eh lo compri, poi ce lo riporti e controlliamo la validità, comunque basta che vai sul sito nella ricerca (spiegazione basilare su come fare una ricerca)
-Io: vabbè nulla
 
Ho guardato dal telefono in faccia a lui, che manco prendeva la linea, ho visto che non era disponibile per la promo e me ne vado. Col cervello esploso
Che poi nei Gs che frequentavo mi sono sempre trovato bene, neanche mai grandi insistenze e una buona professionalità, ma in quest'ultimo le sinapsi si sono intasate.
Il commesso voleva intendere che tu ora lo prendi ma quando lo riporti non è detto che sia valido, ora poteva anche esserlo ma il giorno che lo volevi riportare dovevi controllare sul sito.

Per quanto riguarda il fatto che il commesso dovesse sapere o no se in negozio teneva un determinato controller è una sciocchezza, doveva semplicemente controllare al pc se lo teneva, punto. Arrivano corrieri da loro che portano scatoloni ogni giorno, come fanno a ricordarsi tutto quello che vendono, ma è così in tutti i negozi.
 
Il che la dice lunga sul perchè dev'essere il cliente gamer di turno a istruire i commessi su cosa fare saltar fuori dal magazzino :asd:  
Non sai tutto quello che gli ho fatto saltar fuori da quel magazzino che hanno dietro le spalle  :asd: ce più roba rara li dentro che in tutto il negozio

Il commesso voleva intendere che tu ora lo prendi ma quando lo riporti non è detto che sia valido, ora poteva anche esserlo ma il giorno che lo volevi riportare dovevi controllare sul sito.

Per quanto riguarda il fatto che il commesso dovesse sapere o no se in negozio teneva un determinato controller è una sciocchezza, doveva semplicemente controllare al pc se lo teneva, punto. Arrivano corrieri da loro che portano scatoloni ogni giorno, come fanno a ricordarsi tutto quello che vendono, ma è così in tutti i negozi.
Se un cliente ti dice un controller per neo geo mini lui deve sapere di che si tratta.. anche perché ce solo quello in circolazione

 
Il fatto è che tu ne fai una questione di quantità o di qualità, ma non è questo il punto: GS è una catena nonché un negozio mainstream, principalmente mirato a famiglie, amatori, avventori curiosi, bambini e chi più ne ha più ne metta...il punto quindi non è la qualità, ma la priorità: semplicemente, tra i prerequisiti richiesti al commesso ci sono altre priorità. 

Il paragone col negozio privato non vuole implicare che i negozianti non sappiano fare il loro lavoro, ma che il modo in cui lo fanno evidentemente non è abbastanza redditizio: ulteriore dimostrazione che la qualità e l'esperienza in questo settore sono rimasti come graditi fattori aggiunti, ma evidentemente non bastano. I commessi di gs vengono istruiti in un certo modo non perché chi gli dà le direttive non ha le idee chiare, anzi, esattamente il contrario...ha le idee chiarissime, è semplicemente un modello di business. Poi questo modello può non piacere (e a quale cliente qui dentro piace?) ma non significa che non ci sia una logica dietro.
Quindi se tutti i commessi sono come quello beccato da ApOcaLypS3 vuol dire che se non gli chiedi Fifa o Call of Duty ti risponderanno "Cos'è questo gioco, non so se ce l'ho?", perché è capitato anche a me in passato che non sapessero dell'uscita di Street Fighter X Tekken per Vita e che mi guardassero con derisione. Chissà quanti soldi perdono se il commesso manda via il cliente dicendo "Non ce l'ho/non so cosa sia". Per me è da criticare non solo il modo in cui Gamestop istruisce un proprio dipendente, ma anche il lavoro di quest'ultimo. E si sta vedendo come queste priorità di cui parli portino i loro frutti: vendere l'usato come nuovo (non solo per il prezzo ma anche spacciare giochi di seconda mano per nuovi), dire che non c'è quel taglio di ricariche per vendertene uno dal costo maggiore......sono tutte cose che stanno portando alla chiusura di molti negozi della catena e a far tremare il marchio in tutto il mondo. Se almeno i commessi avessero un po' di cultura videoludica ma soprattutto sapessero cosa c'è in magazzino forse verrebbero guardati con occhio diverso e la situazione sarebbe leggermente migliore. I negozi privati non reggono il confronto perchè non hanno lo stesso budget da utilizzare, eppure i proprietari si spremono di più le meningi per quello che possono: organizzano tornei per attrarre clienti, fanno promozioni sull'usato valutandolo onestamente e fanno sì che il cliente ritorni soddisfatto. 

Il che la dice lunga sul perchè dev'essere il cliente gamer di turno a istruire i commessi su cosa fare saltar fuori dal magazzino :asd:  
Tutto il succo del discorso è racchiuso in questo post!

Comunque vi devo raccontare questo aneddoto curioso: entro con l'idea di comprare un gioco per switch e magari prenderne uno valido per la promo del 50% che poi avrei potuto ridare indietro. Così comincio a scegliere finchè non mi cade lo sguardo su Toad, allora chiedo al commesso:

- Io: scusi, questo gioco se lo riportassi mi permetterebbe di prenderne un altro della lista al 50% in meno?
- Lui: per valutare la sua validità devi portarlo in negozio, noi lo controlliamo e vediamo se è valido, ma proprio quello?

- Io: si Toad Treasure tracker, comunque se non sbaglio anche sul sito si vede la validità giusto?

- Lui: si anche sul sito, vai a casa , controlli e se è valido lo riporti 

- Io: si, ma siccome vorrei prenderlo ora, mi può dire se è valido e nel caso lo compro

- Lui: eh lo compri, poi ce lo riporti e controlliamo la validità, comunque basta che vai sul sito nella ricerca (spiegazione basilare su come fare una ricerca)

-Io: vabbè nulla

Ho guardato dal telefono in faccia a lui, che manco prendeva la linea, ho visto che non era disponibile per la promo e me ne vado. Col cervello esploso

Che poi nei Gs che frequentavo mi sono sempre trovato bene, neanche mai grandi insistenze e una buona professionalità, ma in quest'ultimo le sinapsi si sono intasate.
Ricordo che portai mio nipote a fare un giro nel Gamestop perché gli piacciono le figure di Dragon Ball, il commesso mi chiede quale gioco attendessi più di tutti e gli dico "Dragon Quest XI per Switch". Mi chiede se voglio prenotarlo e gli dico "Non c'è nemmeno una data" (infatti la data non era ancora stata annunciata), e lui "Ma no, c'è già, è a novembre". La data fu annunciata successivamente ed era a fine settembre, alla fine aveva cercato in modo disonesto di farmi prenotare un gioco 

Il commesso voleva intendere che tu ora lo prendi ma quando lo riporti non è detto che sia valido, ora poteva anche esserlo ma il giorno che lo volevi riportare dovevi controllare sul sito.

Per quanto riguarda il fatto che il commesso dovesse sapere o no se in negozio teneva un determinato controller è una sciocchezza, doveva semplicemente controllare al pc se lo teneva, punto. Arrivano corrieri da loro che portano scatoloni ogni giorno, come fanno a ricordarsi tutto quello che vendono, ma è così in tutti i negozi.
Se non sai nemmeno le console che hai in magazzino allora fai prima a chiudere

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il commesso voleva intendere che tu ora lo prendi ma quando lo riporti non è detto che sia valido, ora poteva anche esserlo ma il giorno che lo volevi riportare dovevi controllare sul sito.

Per quanto riguarda il fatto che il commesso dovesse sapere o no se in negozio teneva un determinato controller è una sciocchezza, doveva semplicemente controllare al pc se lo teneva, punto. Arrivano corrieri da loro che portano scatoloni ogni giorno, come fanno a ricordarsi tutto quello che vendono, ma è così in tutti i negozi.
Eh percarità, può anche essere, ma l'italiano ha un significato preciso 

 
Quindi se tutti i commessi sono come quello beccato da ApOcaLypS3 vuol dire che se non gli chiedi Fifa o Call of Duty ti risponderanno "Cos'è questo gioco, non so se ce l'ho?", perché è capitato anche a me in passato che non sapessero dell'uscita di Street Fighter X Tekken per Vita e che mi guardassero con derisione. Chissà quanti soldi perdono se il commesso manda via il cliente dicendo "Non ce l'ho/non so cosa sia". Per me è da criticare non solo il modo in cui Gamestop istruisce un proprio dipendente, ma anche il lavoro di quest'ultimo. E si sta vedendo come queste priorità di cui parli portino i loro frutti: fregare il prossimo, vendere l'usato come nuovo (non solo per il prezzo ma anche spacciare giochi di seconda mano per nuovi), dire che non c'è quel taglio di ricariche per vendertene uno dal costo maggiore......sono tutte cose che stanno portando alla chiusura di molti negozi della catena e a far tremare il marchio in tutto il mondo. Se almeno i commessi avessero un po' di cultura videoludica ma soprattutto sapessero cosa c'è in magazzino forse verrebbero guardati con occhio diverso e la situazione sarebbe leggermente migliore. I negozi privati non reggono il confronto perchè non hanno lo stesso budget da utilizzare, eppure i proprietari si spremono di più le meningi per quello che possono: organizzano tornei per attrarre clienti, fanno promozioni sull'usato valutandolo onestamente e fanno sì che il cliente ritorni soddisfatto. 
Non ci incontriamo perché continui a mescolare i due piani del discorso: un conto è la disonestà/negligenza (fregare il prossimo, vendere l'usato come nuovo, dare ostinatamente e deliberatamente informazioni inesatte o impedire la fruizione di una promozione, vendere protezioni senza consenso e così via), un conto è la necessità che il commesso abbia della cultura videoludica.  Non ti è mai capitato di lavorare in un posto, non avere molta dimestichezza e di ricevere da un cliente una richiesta che non eri in grado di soddisfare? Ti sarebbe piaciuto se qualcuno ti avesse dato dell'incompetente perché non sapevi rispondere?

Chiaramente no, perché come hai detto prima, tu stesso sai che non è questione di sapere,/non sapere, ma di cosa fai per rimediare: se collabori, se ascolti il cliente o se te ne freghi. Se tu come hai detto prima "fai del tuo meglio per migliorare", se sai che in alcuni casi può capitare che ci sia qualcosa da migliorare, riconosci come possibile e legittima l'esistenza di una mancanza.

Quindi, tornando a monte: trovo scandaloso che il commesso non sapesse di quella console? No.

Trovo fastidioso che non l'abbia cercata? Sì, avrebbe dovuto farlo.

E per concludere, e ricollegarmi al discorso più generale, per me la cultura videoludica non c'entra poi così tanto con l'attuale percezione dell'immagine pubblica di gs, in quanto è un discorso che ha molto più a che fare con onestà, trasparenza, fiducia ispirata al cliente e capacità di venirgli incontro (che comunque si trovano in alcuni commessi). Un commesso in malafede se vuole ti infinocchia anche se sa nominare una dopo l'altra le console di tutte e 8 le generazioni, mentre un commesso onesto farà del suo meglio anche se non conosce altri giochi al di fuori di Fifa.

Per inciso, in genere le aziende di questo tipo non preparano i commessi con nozioni riguardo quello che devono vendere (che dovrebbero essere bagaglio pregresso) ma riguardo come lo devono vendere.

 
Non ci incontriamo perché continui a mescolare i due piani del discorso: un conto è la disonestà/negligenza (fregare il prossimo, vendere l'usato come nuovo, dare ostinatamente e deliberatamente informazioni inesatte o impedire la fruizione di una promozione, vendere protezioni senza consenso e così via), un conto è la necessità che il commesso abbia della cultura videoludica.  Non ti è mai capitato di lavorare in un posto, non avere molta dimestichezza e di ricevere da un cliente una richiesta che non eri in grado di soddisfare? Ti sarebbe piaciuto se qualcuno ti avesse dato dell'incompetente perché non sapevi rispondere?

Chiaramente no, perché come hai detto prima, tu stesso sai che non è questione di sapere,/non sapere, ma di cosa fai per rimediare: se collabori, se ascolti il cliente o se te ne freghi. Se tu come hai detto prima "fai del tuo meglio per migliorare", se sai che in alcuni casi può capitare che ci sia qualcosa da migliorare, riconosci come possibile e legittima l'esistenza di una mancanza.

Quindi, tornando a monte: trovo scandaloso che il commesso non sapesse di quella console? No.

Trovo fastidioso che non l'abbia cercata? Sì, avrebbe dovuto farlo.

E per concludere, e ricollegarmi al discorso più generale, per me la cultura videoludica non c'entra poi così tanto con l'attuale percezione dell'immagine pubblica di gs, in quanto è un discorso che ha molto più a che fare con onestà, trasparenza, fiducia ispirata al cliente e capacità di venirgli incontro (che comunque si trovano in alcuni commessi). Un commesso in malafede se vuole ti infinocchia anche se sa nominare una dopo l'altra le console di tutte e 8 le generazioni, mentre un commesso onesto farà del suo meglio anche se non conosce altri giochi al di fuori di Fifa.

Per inciso, in genere le aziende di questo tipo non preparano i commessi con nozioni riguardo quello che devono vendere (che dovrebbero essere bagaglio pregresso) ma riguardo come lo devono vendere.
Non ci incontriamo perché TU hai iniziato a parlare del modo in cui i commessi vengono indottrinati, io mi sono soltanto riallacciato a quanto hai scritto visto che il mio discorso si focalizzava sulla preparazione del commesso. Se non riesci a fornire al cliente quello che chiede allora risulti incompetente (o se vogliamo essere più buoni diciamo che è impreparato). E' brutto sentirselo dire ma allora è così, se lo dicessero anche a me non sarebbe per niente bello ma se avessero ragione dovrei solo stare zitto e cercare di capire perché non sono riuscito a soddisfare il cliente. Quindi se dopo una situazione del genere il commesso si rende conto che forse deve tenersi informato su un certo tipo di prodotti allora è solo da apprezzare, perché in questo caso cerca di migliorarsi per poter affrontare meglio il lavoro anche se l'azienda non glielo ha insegnato (in tanti lavori si inizia con un corso, si impara sul campo, ma devi essere anche tu a rimboccarti le maniche). Quindi: se non ha cercato la console è una grande mancanza che va ad aggiungersi a quella del non saperne l'esistenza (e ciò che dici rafforza ancora di più quello che sostengo da stamattina).

La cultura videoludica non è richiesta ma sicuramente andrebbe soltanto a favore del modus operandi dell'azienda, perché se un cliente abbastanza preparato viene a chiederti consigli capisce subito se stai cercando di sviare il discorso per andare a vendere altro, mentre il cliente meno preparato puoi rigirarlo due/tre volte ma poi capisce anche lui.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Non ci incontriamo perché TU hai iniziato a parlare del modo in cui i commessi vengono indottrinati, io mi sono soltanto riallacciato a quanto hai scritto visto che il mio discorso si focalizzava sulla preparazione del commesso. Se non riesci a fornire al cliente quello che chiede allora risulti incompetente (o se vogliamo essere più buoni diciamo che è impreparato). E' brutto sentirselo dire ma allora è così, se lo dicessero anche a me non sarebbe per niente bello ma se avessero ragione dovrei solo stare zitto e cercare di capire perché non sono riuscito a soddisfare il cliente. Quindi se dopo una situazione del genere il commesso si rende conto che forse deve tenersi informato su un certo tipo di prodotti allora è solo da apprezzare, perché in questo caso cerca di migliorarsi per poter affrontare meglio il lavoro anche se l'azienda non glielo ha insegnato (in tanti lavori si inizia con un corso, si impara sul campo, ma devi essere anche tu a rimboccarti le maniche). Quindi: se non ha cercato la console è una grande mancanza che va ad aggiungersi a quella del non saperne l'esistenza (e ciò che dici rafforza ancora di più quello che sostengo da stamattina).
Rileggi il mio post iniziale, questo:

Per me state esagerando, se c'è una negligenza è sicuramente quella di non prendersi nemmeno la briga di controllare nel pc per cercare quello che è stato chiesto...ma in quanto a conoscere tutto, beh se per ogni lavoro che avete fatto nella vita sapevate da subito il 100% di quello che dovevate fare siete molto fortunati, che devo dirvi...secondo me non dovreste essere così duri

Anche perché sono dell'idea che paradossalmente per lavorare bene a GS di vg bisogna saperne il meno possibile :asd:
Ho parlato immediatamente di negligenza, che a mio avviso è il vizio della questione; la questione sull'indottrinamento è arrivato in risposta alla tua domanda: "all'azienda sta bene che un commesso non conosca una console?" domanda alla quale la risposta è: "sì", e lo è per le ragioni che abbiamo detto oggi.

La competenza e la preparazione sono complementari ma non si implicano necessariamente a vicenda. Per il resto, a parte il fatto che il non conoscere una console che nel negozio vende poco per me non è una mancanza grave e per te sì, sostanzialmente stiamo dicendo le stesse cose. 

Perché, ci tengo a precisarlo: io non sto mica difendendo il commesso (rileggere il post sopra), semplicemente mi oppongo all'idea che sia necessario pretendere dai commessi di gs una cultura videoludica, perché mi sembra l'equivalente di chiedere delucidazioni sul mobilio d'epoca dentro, che so, Ikea.

 
Rileggi il mio post iniziale, questo:

Ho parlato immediatamente di negligenza, che a mio avviso è il vizio della questione; la questione sull'indottrinamento è arrivato in risposta alla tua domanda: "all'azienda sta bene che un commesso non conosca una console?" domanda alla quale la risposta è: "sì", e lo è per le ragioni che abbiamo detto oggi.

La competenza e la preparazione sono complementari ma non si implicano necessariamente a vicenda. Per il resto, a parte il fatto che il non conoscere una console che nel negozio vende poco per me non è una mancanza grave e per te sì, sostanzialmente stiamo dicendo le stesse cose. 

Perché, ci tengo a precisarlo: io non sto mica difendendo il commesso (rileggere il post sopra), semplicemente mi oppongo all'idea che sia necessario pretendere dai commessi di gs una cultura videoludica, perché mi sembra l'equivalente di chiedere delucidazioni sul mobilio d'epoca dentro, che so, Ikea.
La mia non era una domanda ma una constatazione visto che ormai è noto il modo in cui l'azienda inculca un certo modo di fare nei suoi dipendenti.

Il punto è questo: per me è grave non solo che il commesso non conoscesse la console ma allo stesso tempo che non fosse nemmeno andato a cercarla nel database. Non c'è solo una scarsa conoscenza di quello che vai a vendere ma anche noncuranza verso il cliente. E a me potenziale acquirente non interessa nemmeno se il commesso è poco preparato perché non gli è stato insegnato nulla, quando vado davanti al bancone e non sa nemmeno di cosa gli parlo (di una console mica di una marmitta catalitica) allora per me è bocciato e di certo ci penserò due volte a tornare da lui. Per quanto riguarda Ikea le volte in cui sono andato ho trovato sempre personale gentile e preparato, ma sta' sicuro che se volessi mobilio d'epoca andrei altrove. Così come faccio quando si tratta di videogiochi, mi tengo alla larga da Gamestop.

 
Una volta qua sopra si segnalavano i titoli validi per le promo, ora solo chiacchiere inutili. Per esperienza personale vi dico che se il commesso non vi piace andate quando sta l'altro commesso, se non sanno essere collaborativi andate in un altro gs, punto. Per quel poco che prendono ora si devono ricordare tutto... assurdo, non lo farei neanche io appassionato. Andate preparati, fategli leggere le promo sul volantone o da mail, controllate sul sito la disponibilità (non sempre corretta), evitate di ordinare online per non ricevere roba usata o in pessime condizioni.
Detto ciò mi dite cosa altro c'è da discutere su come si comportano o altro? Ma che ve ne frega? Che sappia o no di una console l'importante è che ti abbia preso quello che ti serviva, se non lo fa cambia negozio. Potete fare tutte le critiche che volete ai commessi ma non cambierà nulla, parlate con loro invece, fategli capire quello che vi serve, non possono mai dirvi di no se state con i soldi alla mano.
Fatevi furbi e lamentatevi meno.

 
Chiudiamo la questione Pad NeoGeo please, due pagine direi che sono sufficienti 

 
Come funziona il premium pass? Se riporto un gioco valido posso prenderne uno usato a 10 euro e uno nuovo a 20 euro, ok. 
Accettano anche usati non validi ma che loro rivendono a una certa cifra?

 
Come funziona il premium pass? Se riporto un gioco valido posso prenderne uno usato a 10 euro e uno nuovo a 20 euro, ok. 
Accettano anche usati non validi ma che loro rivendono a una certa cifra?
Per le prenotazioni/giochi nuovi devi dare un gioco valido e 20€.

Per comprare i giochi usati a 10€ basta un gioco che loro vendono a 24.98€ usato. 

 
Qualcuno sa perché per alcuni prodotti, nonostante siano disponibili in negozio, il sito non dà né il prezzo né la possibilità di acquistare l'usato? In particolare mi riferisco a Citadel: Forged with fire per PS4

 
Ciao ragazzi, qualcuno ha mai fatto uso o conosce il sistema di pagamento a rate del gamestop? Sapete se può usare su qualsiasi console, o se ci sono dei limiti? Grazie!

 
Qualcuno sa perché per alcuni prodotti, nonostante siano disponibili in negozio, il sito non dà né il prezzo né la possibilità di acquistare l'usato? In particolare mi riferisco a Citadel: Forged with fire per PS4
non si capisce, riguarda parecchi giochi da un po' son sparite varie cose dal sito 

 
Ciao ragazzi, qualcuno ha mai fatto uso o conosce il sistema di pagamento a rate del gamestop? Sapete se può usare su qualsiasi console, o se ci sono dei limiti? Grazie!
Credo si tratti di un sistema di finanziamento che si “appoggia” al bancomat, potenzialmente è utilizzabile su qualsiasi prodotto, eventuali restrizioni sono a scelta dell’esercente 

 
Ciao ragazzi, qualcuno ha mai fatto uso o conosce il sistema di pagamento a rate del gamestop? Sapete se può usare su qualsiasi console, o se ci sono dei limiti? Grazie!
Direi che vale su ogni console (adesso non mi ricordo la forbice dei prezzi consentita ma direi che ogni console ). Puoi rateizzare in 5 o 10 rate. Non so se serve mostrare una busta paga. Mai visto farla ma mesi fa la sentivo proporre spesso

 
Per il gamepass oldgen, per cui basta portare giochi usati da almeno 4.98 di prezzo vendita usato, dite che accettano pure i FIFA dal 2015 in giù? :asd:  Sul sito paiono rispettare il criterio del prezzo, ma non so se a tutti gli effetti a computer passano come ritirabili  :asd:

 
Per il gamepass oldgen, per cui basta portare giochi usati da almeno 4.98 di prezzo vendita usato, dite che accettano pure i FIFA dal 2015 in giù? :asd:  Sul sito paiono rispettare il criterio del prezzo, ma non so se a tutti gli effetti a computer passano come ritirabili  :asd:
Magari.. Già provato,no..

A loro risultano a 0.50 e forse neanche più ritirabili..

 
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