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Green Hell - Recensioni degli Utenti

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Green Hell
I'm a survivor (cit.)

Il genere dei survival, si sa, è piuttosto arcigno e difficile da approcciare. Dietro all'innegabile fascino dell'avventura all'insegna di una sopravvivenza spietata contro pericoli di ogni sorta, si nasconde tuttavia un'insidia ancora maggiore. Molto spesso infatti i survival portano in dote un gameplay spigoloso, fatto di regole da assimilare e variabili da tenere in considerazione. Un genere dunque che lascia ben poco spazio all'improvvisazione in favore di una abnegazione a tratti abbastanza pressante.

Green Hell non si discosta dalle gioie e dai dolori del genere di appartenza, pur presentando tuttavia un vasto numero di idee interessanti ed un'offerta ludica di indubbia qualità. Il titolo è disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Sviluppato dal team indipendente Creepy Jar, il titolo ci pone in una situazione ammirata spesso nei film d'avventura ma piuttosto inedita nel media videoludico. La sopravvivenza in una foresta inospitale, ricca di pericoli mortali.

Il player veste i panni dell'antropologo Jake. Nel corso di una spedizione a scopo scientifico nel cuore dell'Amazzonia, perderemo misteriosamente le tracce della nostra compagnia Mia, addentratasi in territori probabilmente fin troppo pericolosi. Come se non bastasse, per una serie di sfortunati eventi Jake si ritroverà separato dal campo base, in balia di una zona completamente ostile e sconosciuta. Riuscirà a sopravvivere, ritrovando la strada di casa salvando la sua partner?

La cura riposta nel comparto narrativo della produzione è piuttosto sorprendente. La storia, intrigante ed affascinante, costituisce un elemento non comune ai survival, molto spesso impegnati nel proporre una valida esperienza di gameplay tralasciando completamente (o quasi) la proposta di un buon intreccio o di personaggi validi. In questo senso, non stupisce che gli sviluppatori abbiano pensato ai player meno esperti del genere, prevedendo una modalità Storia in cui verranno disattivate le funzioni più brutali dell'esperienza survivalista in favore della possibilità di godere della vicenda.​

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Tuttavia, è nel gameplay che Green Hell mostra le sue qualità migliori. Il realismo delle situazioni e delle meccaniche proposte è sinceramente encomiabile. Non vi limiterete dunque a recuperare ciclicamente le risorse utili, ma dovrete utilizzare la testa. Consumare acqua sporca potrebbe compromettere la vostra salute ed accendere un fuoco in un'area sbagliata potrebbe attirare un predatore. Dovrete pensare non solo ad esaudire le vostre esigenze fisiologiche come dormire o seguire una dieta il più possibile bilanciata, ma dovrete tenere in conto le conseguenze di ogni vostra azione. Ogni vostra leggerezza potrebbe portare ad un game over prematuro: ignorare di disinfettare correttamente una ferita potrebbe costarvi molto caro, così come ingurgitare un fungo in preda alla disperazione della fame.

La modalità Sopravvivenza è dunque la quintessenza della sopravvivenza, resa ancor più affascinante dall'ambientazione e dalla cura riposta dagli sviluppatori non solo nella rappresentazione visiva, ma anche nella ricchezza delle interazioni. Da questo punto di vista Green Hell è una continua scoperta che farà la gioia dei fan del genere. Tuttavia, è proprio questa incredibile offerta ludica a poter creare qualche imbarazzo nel pubblico meno avvezzo ai survival. Quando Jake si ritroverà disperso, vivrete le sue stesse ansie ed i suoi stessi dubbi... potenzialmente, non in senso positivo. I player meno attenti non potranno che constatare una curva della difficoltà estremamente ripida e, pur se niente affatto ingiusta o sleale, richiederà una abnegazione piuttosto evidente e corposa... qualcosa che non tutti potrebbero essere disposti a fare, nonostante le qualità della produzione.

Pur essendo una piccola produzione indipendente, Green Hell si difende ottimamente dal punto di vista grafico. Ottimo scorci si accompagnano ad un mondo di gioco piuttosto vasto ed incredibilmente dettagliato, ricco di interazioni e meccaniche che funzionano ottimamente. La soffocante foreste pluviale amazzonica è realizzata con cura ed amore, pronta a sorprendervi in qualsiasi momento con un evento inatteso o una caratteristica a sorpresa. Un risultato encomiabile, anche se costellato da qualche incertezza di troppo, soprattutto nel framerate e in qualche bug minore.​


+ Ambientazione affascinante
+ Un survival pieno di possibilità ed idee
+ Una buona trama, per il genere

- Molto impegnativo
- All'inizio potrebbe essere fin troppo dispersivo
- A livello tecnico forse si poteva fare qualcosa di più



Green Hell è un ottimo esponente dei survival game, che riesce a coniugare le caratteristiche tipiche del genere ad una narrativa estremamente piacevole ed intrigante. L'offerta ludica è generosa, grazie ad un mondo di gioco ricco di possibilità, ulteriormente impreziosito da una lunga serie di modalità e finali alternativi. Nonostante le evidenti qualità, la produzione Creepy Jar eredita tuttavia anche i classici spigoli del genere: difficoltà elevata e molte meccaniche da padroneggiare, una combo che potrebbe scoraggiare i fan dell'ultima ora. Per tutti gli altri, Green Hell è una piccola perla... a patto di ricordarvi di portare il machete e l'Autan.


VOTO: 7,5
 
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