Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
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È solo propaganda, Putin non sta combattendo i nazisti
Guarda lo sa ogni studioso di politica, sociologia e geopolitica che il governo ucraino è nazista, fanno pure i ritrovi per celebrare gli idoli nazisti, informati.

Poi a Putin interessa il territorio e il controllo del paese ovviamente.

Non esistono buoni e cattivi.

Come è prevedibile i russi e i cinesi hanno creato un loro canale economico e finanziario
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Ci sono formazioni politiche e paramilitari di estrema destra che si sono moltiplicate e rafforzate nel Paese ex-sovietico dalla sua indipendenza dall’Unione sovietica nel 1991. Negli ultimi anni alcune di queste sono state appoggiate, più o meno esplicitamente, da Kiev in funzione anti-russa e si sono rese protagoniste dei combattimenti nelle province separatiste contro i ribelli foraggiati da Mosca. Ma, a seconda di come si evolverà il conflitto, potrebbero diventare un boomerang contro lo stesso governo ucraino.

Vladimir Putin ha dichiarato di voler “smilitarizzare e denazificare” l’Ucraina, inviando l’esercito per proteggere “le persone che sono state oggetto di bullismo e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni” e per “assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili” nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, appena riconosciute dal Cremlino. Il riferimento è alle formazioni politiche e paramilitari di estrema destra che si sono moltiplicate e rafforzate nel Paese ex-sovietico dalla sua indipendenza dall’Unione sovietica nel 1991. Negli ultimi anni alcune di queste sono state appoggiate, più o meno esplicitamente, da Kiev in funzione anti-russa e si sono rese protagoniste dei combattimenti nelle province separatiste contro i ribelli foraggiati da Mosca. Ma, a seconda di come si evolverà il conflitto, potrebbero diventare un boomerang contro lo stesso governo ucraino.


“Denazificare” l’Ucraina​

Da mesi la propaganda russa sta denunciando la presenza di elementi dell’ultra-destra tra i combattenti nelle aree contese dell’Ucraina orientale, definendoli i “degni eredi” delle brigate che, guidate da Stepan Bandera, contribuirono all'attacco all'Urss (proprio in Ucraina) durante la Seconda Guerra mondiale puntando a creare uno Stato indipendente alleato della Germania di Adolf Hitler. Per combattere accanto ai tedeschi queste brigate si organizzarono nell’Armata ucraina d’insurrezione. Da questa si creò poi una divisione delle Ss (la 14esima Waffen Ss Galicia), che sventolava l’antica bandiera ucraina gialla e blu, vietata dal regime sovietico.

Da Bandera all’Euromaidan​

Formazioni dell’ultra-destra ucraina hanno successivamente combattuto contro i russi a più riprese: a fianco dei georgiani nel 1993, contro i separatisti dell’Abcasia sostenuti da Mosca, e nel 1994 insieme ai ceceni. In entrambi i casi, si sono trovati dalla parte “perdente”, ma in Russia il ricordo dei “nazisti ucraini” è tutt’altro che sbiadito. Nel 2004, i nazionalisti ricomparvero (seppur con un ruolo marginale) nella cosiddetta rivoluzione arancione in Ucraina, che portò il filo-occidentale Viktor Yushchenko a insediarsi alla presidenza.

Ma fu nel 2014 che i gruppi ultranazionalisti riacquisirono centralità nelle vicende ucraine. Durante le settimane dell'Euromaidan, gruppi come il Settore destro, i Patrioti dell’Ucraina e i Battaglioni di difesa territoriale salgono sulle barricate per spodestare il presidente filorusso Viktor Yanukovich. E da quando i separatisti sostenuti da Mosca hanno cominciato il conflitto nel Donbass, queste formazioni sono scese in prima linea negli scontri con i ribelli, e sono state accusate (non solo dai russi) di gravi abusi e violazioni dei diritti umani, anche contro i civili.


In questi anni si è peraltro estesa sostanzialmente anche l’influenza politica esercitata da questi gruppi della destra radicale. Pur non potendo contare su una nutrita rappresentanza in parlamento, l’ultra-destra ucraina riesce comunque a condizionare la classe dirigente grazie al suo radicamento nelle piazze. Secondo molti osservatori, ad esempio, Kiev non ha mai applicato i punti dei protocolli di Minsk che prevedevano un’intesa con i separatisti anche per le pressioni di queste forze nazionaliste e neonaziste.

Il battaglione Azov​

Tra i gruppi neonazisti ucraini il più forte è sicuramente il cosiddetto battaglione Azov. Il corpo nacque nel maggio 2014 a Mariupol, una città ucraina affacciata sul Mar d’Azov, per opera di Andriy Biletsky, un militare noto con l’appellativo di “Führer bianco” e sostenitore della purezza razziale della nazione ucraina. Si trattava inizialmente di una milizia irregolare composta da ultras neonazisti che combattevano contro i ribelli ucraini filorussi, macchiandosi secondo diverse fonti (tra cui Amnesty international e l’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) di numerose atrocità anche contro la popolazione civile, tanto nel settore di Mariupol quanto negli oblast orientali, da Kharkiv a Lugansk.

Nell’ottobre dello stesso anno il battaglione diventò così imponente da essere inquadrato nella Guardia nazionale, sotto il controllo del ministero degli Interni, per sfruttare al meglio le milizie rivelatesi cruciali per arginare l’avanzata dei ribelli nel Donbass. Biletsky ottenne il grado di colonnello e una medaglia al valore per aver guidato la squadra probabilmente più efficace al fronte.


Ora l’Azov, che conta circa 1.260 effettivi, è un reggimento di forze speciali e viene addestrato da istruttori Nato, ma ha mantenuto le insegne che ricalcano gli emblemi delle Ss naziste sopra al cosiddetto sole nero, un altro simbolo caro a Hitler. Dal febbraio 2019 è dislocato nuovamente in Donbass, e probabilmente nelle prossime ore sarà ancora in prima linea contro le forze armate russe.



Le conessioni europee​

Il movimento ha tentacoli in tutta Europa e anche oltre: insieme ad altre organizzazioni forma una rete nera di reclutamento internazionale che richiama neonazisti e suprematisti bianchi da entrambe le sponde dell’Atlantico (anche attraverso Facebook), guadagnandosi il soprannome di “legione nera ucraina”. Centinaia di giovani giungono da luoghi diversi in Ucraina per combattere tra le sue fila, e una volta rientrati nel proprio Paese mantengono il collegamento con i centri di reclutamento ucraini.

In Italia il battaglione ha avuto diversi contatti con la galassia dei gruppi di estrema destra (messi in evidenza anche attraverso le indagini sulle reti del neoterrorismo nero) e in particolare con i militanti di CasaPound, alcuni dei quali avrebbero partecipato agli addestramenti dell’Azov.


Il partito​

Ma l’Azov non è solo un reggimento: è anche un movimento politico, che si è dato una struttura nel corso del tempo. Il suo fondatore Biletsky ha creato un partito, Corpo nazionale, nell’ottobre 2016 e ha pubblicato un libro, “Le parole del Führer bianco”, che funziona da manuale per l’addestramento delle reclute. Il campo d’azione dell’Azov si è espanso, tanto da inglobare altri soggetti della galassia dell’estrema destra come i Patrioti dell’Ucraina (i quali erano stati accusati di aver aggredito dei migranti e degli studenti).

Intervistato da Repubblica, Biletsky ha dichiarato di essere un uomo di destra ma di non considerarsi né nazista né fascista. Quanto ai crimini di guerra di cui il suo reggimento è accusato, non li ha riconosciuti e anzi ha detto che i suoi uomini “si sono sempre comportati da cavalieri, al contrario dei russi”. Alcuni “reparti nazionali” (costole dell’Azov) si sono presentati alle elezioni parlamentari del 2019, ma non hanno raggiunto la soglia di sbarramento. Il loro programma politico comprendeva l’espansione dei poteri presidenziali, la rottura dei legami con Mosca, l’opposizione all’ingresso di Kiev in Ue e nella Nato, il rilassamento delle norme sul porto d’armi e la reintroduzione della pena di morte per alcuni reati.

Pressione su Kiev​

Pare addirittura che le classi dirigenti ucraine abbiano esortato queste formazioni ad armarsi più pesantemente nella prospettiva di una resistenza armata contro i russi, come riportato dal New York Times. Ma si potrebbe trasformare in un’arma a doppio taglio per il governo ucraino, nel caso in cui gli ultranazionalisti ritenessero che Kiev abbia concesso troppo a Mosca per ottenere una tregua. “Se qualcuno nel governo ucraino cerca di firmare (le trattative con la Russia), un milione di persone scenderà in strada e quel governo cesserà di essere il governo”, ha dichiarato Yuri Huymenko, capo del partito-milizia Ascia Democratica, un'altra formazione di estrema destra nata negli ultimi anni. Con il suo gruppo si era detto pronto ad imbracciare le armi, e non perdonerebbe al proprio Paese una linea troppo “morbida” nei confronti dell’invasore: prima di fare concessioni al Cremlino, ha sostenuto, bisogna resistere.


E molti partiti politici sono dello stesso avviso: non si può cedere a Mosca. Secondo Oleksandr Ivanov, a guida del Movimento contro la capitolazione, la società civile in Ucraina "ha un’influenza maggiore sulla politica rispetto ai partiti politici veri e propri”. Questo significa che “firmare compromessi è una garanzia per avere proteste”. Tradotto: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve prestare attenzione sia alla minaccia esterna, i carri armati russi, sia a quella interna, i destabilizzatori nazionalisti. E, nelle parole di Huymenko, i politici di Kiev “temono più il popolo ucraino che l’esercito russo”. Dal canto suo, Zelensky aveva accusato Ascia democratica di un tentato colpo di Stato in autunno, ma l’attacco ordinato da Putin ha rimescolato tutte le carte in tavola.
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"Ora l’Azov, che conta circa 1.260 effettivi, è un reggimento di forze speciali e viene addestrato da istruttori Nato"


Quello che i tg occidentali non dicono....

Sono nazisti c è poco da discutere
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azov ucraina nazisti EPA-2.jpg
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Vi basta o devo aggiungere altro?

Forse è arrivato il momento che l opinione pubblica vada con decisione contro i canali di informazione occidentali perché omettono volontariamente di dire le cose come stanno realmente
 
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Secondo il generale Vincenzo Camporini, l'ex capo di Stato maggiore dell'aeronautica militare e della difesa, una de-escalation non è più possibile, si è ormai superato il punto di non ritorno;; asserisce che Putin ha manie imperialiste e che le sanzioni non bastano.
Inoltre non esclude alla 100% uno scontro con la NATO, qualora Putin decidesse di spingersi oltre.
 
Secondo il generale Vincenzo Camporini, l'ex capo di Stato maggiore dell'aeronautica militare e della difesa, una de-escalation non è più possibile, si è ormai superato il punto di non ritorno;; asserisce che Putin ha manie imperialiste e che le sanzioni non bastano.
Inoltre non esclude alla 100% uno scontro con la NATO, qualora Putin decidesse di spingersi oltre.
Ma se dovesse attaccare la NATO sarebbe davvero l'inizio della fine no ? Dovremmo attaccare anche noi per forza assieme a tutta l'Europa e sicuramente anche assieme a tutti gli stati uniti...
 
Si resta a guardare, semplice.
 
Ma se dovesse attaccare la NATO sarebbe davvero l'inizio della fine no ? Dovremmo attaccare anche noi per forza assieme a tutta l'Europa e sicuramente anche assieme a tutti gli stati uniti...
Non attacchiamo nessuno, l Ucraina non è uno stato membro, e non lo sarà mai se è filonazista
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Ok che Putin è matto, ma non fino a quel punto...
Quelli matti sono la nato che appoggiano l Ucraina
 
Dipende tutto da come si evolverà il tutto.

Putin punta tutto ad un conflitto rapido. Se la situazione si prolunga, potrebbe non essere in grado di continuare a sostenere il conflitto.
 
In Italia abbiamo delle basi Nato, se i russi dovessero attaccarle, l'Italia sarebbe legittimata ad entrare in guerra.
 
Ma mica attacca l'europa, prossimo bersaglio è l'africa.
Ci accerchia e poi attacca.
 
Vedo che la propaganda russa purtroppo ha attecchito bene se si accusa una nazione di essere nazista quando ha a capo un presidente figlio di ebrei. Io spero che certe persone abbiamo un tornaconto personale a postare certe cose sennò la situazione è proprio triste.
L ignoranza è una cosa molto triste
In Italia abbiamo delle basi Nato, se i russi dovessero attaccarle, l'Italia sarebbe legittimata ad entrare in guerra.
Perché i russi dovrebbero attaccare le basi nato italiane? Non hanno attaccato la nato, i russi le attaccano se vengono attaccati dalla nato
 
Dipende tutto da come si evolverà il tutto.

Putin punta tutto ad un conflitto rapido. Se la situazione si prolunga, potrebbe non essere in grado di continuare a sostenere il conflitto.

E non lo è. Ma anche il ocntrollo post rientro di una buona parte delle truppe è molto dispendioso.

Gli ucraini non accetteranno un governo fantoccio(tanto meno di essere annessi di nuovo sotto la Russia), e si daranno alla guerrglia. La Russia rischia di sfiancarsi con una situazione prolungata.
 
in africa opera per lo più con i mercenari. Non manderebbe mai l'esercito regolare.
Si giusto, ma intensificherà l'approccio a mio parere.
Forse mai da mandare l'esercito regolare, ma solo per assicurarsi l'appoggio, quando può scorrazzare nel mediterraneo come vogliono li saranno dolori.
Mi aspetto un'intensificazione dei lavori nei porti conquistati dall'Ucraina.
 
Vedo che la propaganda russa purtroppo ha attecchito bene se si accusa una nazione di essere nazista quando ha a capo un presidente figlio di ebrei. Io spero che certe persone abbiamo un tornaconto personale a postare certe cose sennò la situazione è proprio triste.
L ignoranza è proprio triste hai ragione.
L'azov fa parte della guardia nazionale Ucraina, fatti una domanda e datti una risposta.
 
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