UFFICIALE PC Hitman: Absolution

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L'ho ripreso pure io, dopo che lo abbandonai acquistandolo diverso tempo fa con gli sconti.

Benchè mi siano piaciuti i capitoli precedenti, questo non tanto mi ha preso perchè tropo paradossale e poco attinente questo sistema del punteggio e degli achivement da fare, che di fatto, secondo me sono in contrasto tra di loro.

Per completare gli achivement, spesso (se non sempre) ti toglie punti perchè molti prevedono l'uccisione di qualcuno che non è il tuo obiettivo. Se vuoi fare il punteggio massimo però, devi essere silenzioso, cercare di andare dritto al punto, magari facendo qualcosa che non preveda delle uccisioni per aumentare il punteggio ulteriormente, ma per utilizzare i vari approcci all' uccisione per forza di cose devi ripetere la missione.

Boh, o non l'ho capito bene io (forse con una sequenza precisa è possibile fare tutto in una sola sessione) oppure sto sistema, ripeto, non mi convince molto

 
Raga con questo gioco ho un problema. In pratica quando gioco una partita, mi appare spesso il messaggio "Sei stato disconnesso da Steam..." e mi salta la connessione (cosa che non mi accade mai eccetto quando gioco a Hitman:absolution). E' la prima volta che mi capita un lag così frequente. Ho disattivato il firewall, l'antivirus (Kaspersky) e ho aperto le porte per Steam, ma niente. Mi potete dire quale possa essere il problema e come risolverlo? Grazie. Ho una connessione Alice 7 mega e modem TP-Link collegato wireless al PC attraverso un estensore.

 
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Up anti cut-off

 
Ho finito questo capitolo della saga. Di seguito il mio parere.

COSA FUNZIONA:

Fin dalle prime battute, con questo Absolution, si nota la maniacale cura dei dettagli. Gli scenari sono vari, ben caratterizzati e vivi. Scriptati o no, gli npc con i loro comportamenti ed i loro dialoghi, sopratutto nelle zone più affollate, donano letteralmente vita ai livelli: è quasi un piacere gironzolare senza meta per cogliere ogni dettaglio in questo senso. La storia poi, è il punto forte di questa penultima iterazione della saga. Scritta come un revenge-movie quasi di serie A (e dico "quasi" perché comunque i cliché non si sprecano, lasciando spazio anche a qualche piccola trashata) la storia di redenzione dell'agente 47 tiene incollati allo schermo fino alla fine. Le sfide dedicate ad ogni missione sono varie e permettono un'alta rigiocabilità (anche se alcune sono un po' futili e trascurabili). L'istinto è un'ottima aggiunta, se nei capitoli precedenti non era molto chiaro come procedere nel nostro incarico, adesso è possibile visualizzare immediatamente i punti d'interesse che, tuttavia, non svelano al giocatore come essere sfruttati al meglio. I travestimenti, ora, hanno un minimo di senso. E' realistico il fatto che i membri di un gruppo possano riconoscere un loro collega. Grazie all'istinto è possibile celarsi ai sospettosi nemici ma solo per un tempo limitato. Si è così costretti a dosare l'uso di questa abilità. Le nuove mosse di combattimento corpo a corpo sono molto immersive e rendono il gameplay più fluido e dinamico. Il sistema di punteggi è stato inserito per obbligare i giocatori a muoversi in modo "stealth": uccidendo una persona ci verranno tolti dei punti, ma basterà nascondere il corpo per recuperarli immediatamente. Le coperture sono ben implementate e rendono possibili azioni elusive per proseguire all'interno delle aree di gioco senza spezzare il ritmo "action" del titolo.

COSA NON FUNZIONA:

I livelli, seppur più "realistici" e pulsanti di vita rispetto a quelli dei capitoli precedenti sono molto limitati. Essendo di dimensioni ridotte è difficile agire "come si vuole" e ci si ritroverà spesso a compiere dei percorsi che sembrano quasi "standardizzati" o "preimpostati" dagli stessi sviluppatori. L'istinto che traccia letteralmente a terra il percorso delle guardie rende abbastanza semplice sorpassare gli ostacoli senza farsi scoprire annichilendo quella tensione tipica della serie. Con questi super-poteri sembra di giocare a Deus Ex: Human Revolution (sarà un caso che il publisher è sempre square enix? :pffs:). Il carattere "su binari" dei livelli, legati strettamente al procedere della trama, può fare storcere il naso ai fan della saga. Il gameplay avrebbe giovato di spazi più ampi nei quali agire.

COMMENTO FINALE:

Hitman Absolution si allontana nettamente dalle iterazioni precedenti. I ragazzi di IO Interactive sono stati molto coraggiosi ed a mio avviso hanno fatto benissimo ad osare. Tralasciando i limiti legati ai livelli, ci troviamo dinnanzi ad un Hitman maturo, narrato meglio e più raffinato. Il sistema di punteggio spinge il giocatore a voler ricercare la perfezione e la trama, seppur molto basilare, ci tiene incollati allo schermo. Se le aree di gioco fossero state molto più grandi ed aperte, e la progressione dei livelli fosse stata molto meno su binari, questo Hitman Absolution sarebbe stato un piccolo capolavoro. Non l'ho ancora giocato, ma il suo seguito, Hitman 2016, sembra coadiuvare in un unico prodotto la libertà di Blood Money e la cura nei dettagli di Absolution.

 
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