Darthen
Il Regalo di Natale (PS4/PS5)
Vi è mai capitato di dire: "Si, questo gioco è interessante, ma ho troppa roba ancora da iniziare, lo prenderò in caso quando andrà in sconto" e vedere il software abbassato di prezzo dopo esattamente dodici ore? A me si. Di nuovo. Grazie a PlayStation Store, due giorni prima di Natale mi sono regalato Immortals Fenyx Rising, titolo facente parte del trittico di open world sviluppati da Ubisoft. A Natale si è bene o male tutti alla ricerca di un titolo spensierato, che riesca ad allietare il tempo passato tra una mangiata e l'altra, soprattutto in un'annata particolare come questa. Ebbene, con enorme sorpresa e soddisfazione, l'avventura di Fenyx è riuscita a colpire nel segno, regalando 25-30 ore di puro divertimento e vivacità. Nonostante infatti una storia semplice e fanciullesca ambientata in un'isola immaginaria della Grecia (il classico cattivone che minaccia il quieto vivere terreno), l'ultima fatica della casa transalpina elargisce un gameplay frizzante, generato da un combat system ben stratificato ed appagante. Immortals Fenyx Rising strizza l'occhio a più riprese a titoli del calibro di: "The Legend of Zelda", soprattutto nelle fasi dungeon ad enigmi, ma si ritaglia comunque una propria personalità, che probabilmente donerà nel prossimo futuro una boccata d'aria fresca al parco IP presente nel portfolio Ubisoft.
Il Più Atteso del 2021 (PS4/PS5)
Come non attendere il ritorno del RE. Battuta naftalenica a parte, il 2021 rappresenta per gli amanti della saga, o del genere horror, un appuntamento importantissimo, ossia l'uscita del nuovo capitolo di Resident Evil. Ma parliamoci chiaro, questa attesa non è per molti sintomo di curiosità per le ambientazioni o le aberrità che ci ritroveremo ad affrontare nel villaggio, bensì la voglia di sapere cosa è successo, e succede, a Chris Redfield ed Ethan, il nuovo protagonista che tutti abbiamo imparato a conoscere nella scorsa esperienza del mondo creato da Mikami. La presunta svolta oscura dell'eroe della BSAA affascina ed inquieta allo stesso periodo, di conseguenza i giorni che ci separano dalla nuova interazione Capcom si fanno sempre più pesanti ed interminabili.
Il Gioco Consigliato (PS4/PS5)
Ora, risposta sincera, mi raccomando: chi, al primo trailer presentato da Sony, ha pensato: "Oh no, sto giochino da bambini, ancora..."? Bene, sappiate che siete persone orribili, e vi meritate tutti i Cyberpunk di questa galassia. Projektate a parte, l'ultimo lavoro di Sumo Digital è qualcosa che va consigliato ad ogni possessore di PlayStation. Veramente. Per la prima volta, i nostri simpatici pupazzi di pezza, abbandonano il mondo del 2.5D e passano alle tre dimensioni, con un'avventura platform più longeva e divertente che mai. Il gioco è appagante sia per chi vuole un'esperienza tranquilla godendosi la trama ed arrivando ai titoli di coda senza troppi grattacapi, e sia per chi, da perfezionista, vuole cimentarsi nelle imprese del completismo. Sackboy: ABA, riesce infatti a connubiare in maniera eccelsa difficoltà dei livelli e curva di apprendimento, permettendo a chiunque di assimilare le meccaniche di gioco e le relative strategie per completare serenamente i livelli (tranne quelli del mondo extra, che, come recita il nome, sono opzionali e volutamente più complessi degli altri). Ma i ragazzi di Sumo non si sono limitati a queste grandi innovazioni: torna in maniera perfezionata anche la componente multigiocatore, sia online che offline, che garantisce, soprattutto in locale, risate e divertimento con chiunque decida di prendere il secondo pad. Ultima, ma non meno importante menzione, per i gadget presenti dentro l'Immagisfera: che sia un boomerang, piuttosto che stivaletti a propulsori, oppure un rampino, questi garantiscono un'ulteriore variabile nel gameplay, soprattutto se utilizzati con il DualSense, grazie al miglioramento fornito dai grilletti adattivi della nuovo controller targato Sony. Fatevi un favore: salite sul vostro razzo di cartone ed andate ad aiutare Sackboy.
Il Gioco Sconsigliato (PS4/PS5)
Meditavo sul fatto che probabilmente il mio nome sulla carta d'identità è sbagliato: dovrebbe infatti essere Tommaso. Tutti coloro che hanno provato, magari al lancio, RAGE 2, non hanno fatto altro che sgolarsi ai quattro venti per consigliare agli ignari (e potenziali) acquirenti del titolo Bethesda, di starne lontani come fosse colera. Non ho ascoltato, non ho voluto crederci... e sono stato un idiota. Dopo aver terminato il gioco, mi aggiungo alla già folta schiera di persone che detestano questo software, concepito in maniera frettolosa, superficiale e probabilmente con l'unico scopo di vendere più copie possibili grazie al nome che riporta in copertina, dato che il primo capitolo si è rivelato un FPS tutto sommato godibile ed apprezzabile. Qui la situazione si è rivelata diametralmente opposta: tecnicamente fallace, graficamente da sopracciglio costantemente inarcato, narrativamente non pervenuto... insomma, già queste righe (e non ne meritava nemmeno una) dovrebbero far trasparire come RAGE 2 non valga nemmeno 12 euro. Spero non ci sia troppa gente come me.
Il Gioco Sorpresa (PS4/PS5)
"Ma è Metal Slug con maghi e spadoni!" Queste sono le parole con cui un amico, qualche mese fa, mi incitò ad iniziare in cooperativa con lui, Dragon's Crown. Ed aveva ragione, maledettamente ragione. Partiamo subito dal presupposto che non si tratta altro che di un titolo a scorrimento, in cui, fino a quattro giocatori possono avventurarsi per recuperare le gemme indispensabili per ricomporre la corona del Drago. Per quanto la trama sia ovviamente un mero pretesto per imbracciare archi ed asce e mutilare mostruosità fantastiche di ogni genere, Dragon's Crown riesce nel compito che ognuno di noi ricerca in un contenuto ludico multimediale: il divertire. Se giocato infatti in cooperativa, il gioco esplica tutto il suo potenziale, permettendo alle varie classi di combattenti, di creare strategie atte a spodestare qualsiasi nemico o boss, divenendo una vera e propria dipendenza. Dal punto di vista tecnico/grafico ci si trova davanti ad un'opera certosina, con uno stile cartoonesco affascinante ed ambientazioni tutte diverse e ben strutturate, grazie ad un bestiario di tutto rispetto che le popola. Ovviamente siamo anche di fronte ad un RPG e quindi equipaggiamenti, livelli ed altre feature proprie del genere bene albergano in questa opera, che grazie ai vari NG+ permette di trascorrere decine e decine di ore senza mai annoiare. Se avete amici/fratelli che vogliono accompagnarvi in questo magico mondo, non perdete l'occasione di giocare ad una delle più belle interazioni cooperative mai concepite.
Il Gioco Delusione (PS4/PS5)
Delle volte è brutto essere appassionati di Dead Space e dei Soulslike. Le aspettative su Hellpoint non erano alle stelle fin dal principio (alle stelle... capita la battuta?), ma data l'ambientazione (una stazione spaziale abbandonata) ed il genere che rappresentava, oltre alla possibilità di giocarlo anche in schermo condiviso, l'acquisto fu praticamente obbligato. Partiamo dalle cose più gravi: il titolo ha delle gravissime lacune tecniche, soprattutto su PS4 base, dove si trasforma in un album di fotografie qualora si dovesse decidere di utilizzare lo split screen, rendendo il tutto quasi ingiocabile, a maggior ragione se presenti determinati boss od aree affollate. Se a questo aggiungiamo il fatto che la storia è intricata al punto da non sapere, giunto ai titoli di coda, che cosa si sia fatto, la frittata è bella che pronta. Dal punto di vista poi relativo alla caratterizzazione dei nemici e dei boss, siamo ad un livello appena sufficiente, con forti richiami a nemici partoriti dalla saga Miyazakiana e con musiche dimenticabilissime. Infierire ulteriormente sarebbe ingiusto, trattandosi appunto di un'opera indipendente, ma le potenzialità c'erano tutte per creare un'esperienza divertente e con una propria anima (altra battutona... capita?), ma le gravose mancanze tecniche e, ultima ma non meno importante, la presenza di troppe fasi platform, con salti millimetrici da fare pena la morte, portano Hellpoint all'... inferno videoludico.
Il Papà Castoro (PS4/PS5)
Raramente, nella carriera videoludica di qualcuno, si raggiungono picchi narrativi che incollano alla sedia come quelli di The Last of Us Parte II. L'esperienza che i ragazzi di Naughty Dog hanno saputo confezionare, potrebbe essere paragonata ad un quadro in movimento, che racconta la propria storia con decisione, portando il fruitore a volerne sempre di più, a proseguire per conoscere quanto prima l'evolversi delle situazioni. Delle volte ci si dimentica infatti di stare interagendo con un videogioco, grazie alla regia eccelsa ed ai dialoghi, oltre che al doppiaggio nostrano, assolutamente idilliaci. La cosa che più dispiace, è che solo i giocatori PlayStation possano avere la possibilità di poter godere di questa ultima fatica canina, perché qui ci si trova davanti ad una nuova pagina di storia videoludica (come testimoniano anche i molteplici premi vinti). In casi come questo, la console war dovrebbe morire definitivamente, permettendo invece un'unione sotto la stessa bandiera di appassionati, in quanto la storia di Joel ed Ellie merita di essere vissuta appieno, come esperienza di vita, grazie anche al suo voler esplorare le zone più nascoste e cupe dell'animo umano. Se vi definite appassionati di videogiochi, non potete non giocare la saga di The Last of Us.
Il Multitap (PS4/PS5)
Il nuovo episodio di Call of Duty può essere paragonato a quella ragazza/o con cui eravate in buoni rapporti e che, per motivi sconosciuti, è scomparsa per anni, ritornando poi ancora più prepotentemente oggi. BO è stato esattamente questo. Dal primo capitolo per PS3, che ha sfondato record e cuori degli appassionati a causa della sua trama meravigliosa, abbiamo dovuto aspettare (e sopportare) numerosi anni prima di poter sorridere di nuovo a CoD, e, finalmente, Coldwar è riuscito nell'intento. Innanzitutto partiamo dal presupposto che, narrativamente parlando, questo episodio è il sequel diretto del primo BO, e già questo dovrebbe far brillare gli occhi a molti, se poi aggiungiamo il fatto che sono presenti numerosissime modalità di gioco interamente fruibili in cooperativa, il pacchetto è pronto per scaldare nuovamente gli animi degli sparatutto addicted. Il titolo targato Treyarch e Raven infatti, presenta l'immortale componente multigiocatore, l'integrazione perfetta con la battle royale Warzone, la modalità zombie e, ultimo ma non meno divertente, il ritorno di Dead Ops Arcade, un'esperienza twin stick shooter che potrebbe tranquillamente definirsi un gioco a se stante. Se a tutta questa offerta addizioniamo il fatto che, per la prima volta, Activision ha deciso di rilasciare tutti i nuovi contenuti gratuitamente, Coldwar ha le carte in regola per divenire una pietra miliare del genere, al punto da poter tranquillamente sospendere per il prossimo anno, lo sviluppo di un nuovo capitolo della saga. La partita è tuttora in corso, e la palla l'hanno in mano Activision e Treyarch: se sapranno ben supportare la loro ultima opera, il franchise potrebbe resuscitare dalle proprie ceneri, riappassionando gli utenti storici ed affascinandone di nuovi.
L'Immortale (PS4/PS5)
Non ho giocato titoli PS3 quest'anno.
Il Gaijin (PC, console non PS5-PS4-PS3 o smartphone)
Se avete letto tutte le categorie postate dal sottoscritto, capirete benissimo che quanto scritto per The Last of Us Parte II, può essere tranquillamente trasposto per il titolo qui sopra riportato. Ori and the Blind Forest non è un videogioco: è un'opera d'arte in movimento. Purtroppo solo gli utenti Microsoft e Switch possono confermare questo fatto, ma è fuori dubbio che il team Moon Studios ha confezionato un metroidvania che fa dell'arte visiva il proprio centro nevralgico. Le ambientazioni, i nemici, il protagonista, le musiche e tanto altro, sono perfettamente integrate in un mondo magico appositamente studiato per emozionare. Nintendo Switch, avendo nel suo arco inoltre la portatilità, garantisce ore ed ore di divertimento e coinvolgimento come pochi giochi sanno fare. Quando e se ne avrete la possibilità, non lesinate ad entrare nel fatato mondo di Ori, lui saprà ripagare tutto il tempo che vorrete dedicargli.