Man mano che gli anni passano la mia vita mi impone di dedicare sempre meno tempo ai videogiochi, cosa che è stata purtroppo confermata anche in questo 2020, anno sciagurato per mille ragioni ma che, personalmente parlando, ha donato una piccola svolta alla mia vita nella seconda metà dell'anno. Per questo i titoli giocati si contano davvero sul palmo della mano e, per fortuna, mi sono piaciuti tutti. Alcuni di questi sono entrati nell'
Olimpo (ahah) dei miei titoli preferiti.
- Persona 5 Royal | Giocato su PS4 per 160 ore, un trofeo dal platino
Pochissimi giochi riescono a farti cambiare la tua personale percezione del media videoludico. Tra questi mi piace annoverare RE4, Super Mario 64, Zelda BOTW (che è il mio titolo preferito di sempre e penso che sia il miglior videogioco mai fatto). Ma solo uno è riuscito a "cambiare" me, come individuo.
Persona 5 è la storia di un gruppo di liceali che deve salvare il mondo da una minaccia enorme. E fino a qui pare la classica giapponesata senza né arte né parte, sconclusionata e piena di momenti esagerati tipici del target di riferimento (shonen...il che non mi dispiace, anzi, ma ci arriveremo dopo). Il personaggio principale è
inserire nome, un liceale da poco trasferito nella grande metropoli Tokyo. Vive in una soffitta di un bar derelitto, alle dipendenze di un signore burbero che prepara il caffè più buono mai assaggiato (americano, s'intende tsk) e un curry spaziale. Il ragazzo è dalle prima battute abbastanza taciturno però riesce subito a fare amicizia con un teppistello di nome Ryuji; insieme saranno invischiati in una storia da far accapponare la pelle...
Cosa? O per restare in tema N-nani?
Sono sicuro che tutti coloro che hanno giocato questo titolo ricordano con stupore la scena di una ragazza in macchina, di quanta tristezza metta. Uno schiaffo in faccia, un presentimento serpeggiante che fa rabbrividire. Persona 5 è questo: uno spaccato su una società malsana, dotata del potere di poter fare tutto, perché intoccabile. Il gruppo, che man mano va espandendosi, si ritrova dinanzi delle situazioni deplorevoli e deve scegliere come agire. In che modo è possibile smascherare degli individui sempre più potenti e più protetti? Facile, rubandogli in desiderio. Per 100+ ore l'obiettivo dei Ladri Fantasma è quello di riabilitare persone orribili, che hanno commesso alcuni dei crimini più efferati, o anche persone deboli. Per farlo hanno bisogno di entrare nel subconscio di questi individui e cambiarli per sempre. Pezzo dopo pezzo, il puzzle si rivela essere un quadro dispotico che nessuno mai poteva immaginare...
E' anche riduttivo sviscerare tematiche di gameplay davanti un'opera così ambiziosa, dal mio punto di vista. Che cosa resta di Persona 5? Del suo messaggio di cambiamento? Cosa pretendiamo dalla società? E soprattutto cosa abbiamo dato, quale effort abbiamo erogato per cambiarla? Quanto davvero la vogliamo cambiare? Facciamo parte della rivoluzione, o del regime. Non ci sono incroci. WAKE UP GET OUT GET UP THERE [10]
- Luigi's Maison 3 | Giocato su Nintendo Switch per 15 ore con il 70% di completamento
Il mio rapporto con LM3 è stato particolare: sin dai primi attimi pensavo che fosse un grande titolo ma che mancava di originalità. Per fortuna, dopo i primi 2 piani sono stato ampiamente smentito. Con un lavoro centellinato di game design, il gioco esplode in mille camere diverse, approfondendo (finalmente) tutte le possibilità che il gameplay ti regala. Difatti, il difetto maggiore dei primi due capitoli per me era proprio l'approssimazione nell'approccio delle meccaniche di gioco (tradotto: le usavi 2 volte e non le usavi più). Nel terzo capitolo della saga la progressione acquista parecchi punti in termini di originalità e di coesione. Grande titolo, se non fosse per il boss finale, veramente poco riuscito, che fa abbassare il gradimento generale e, ahimè numerico, dell'opera. MAAAARIOOOOO [8]
- TLOZ Link's Awakening | Giocato su Nintendo Switch per 15 ore con il 95% di completamento
Uno dei capitoli migliori della leggendaria saga di Nintendo torna a lucido dopo un lifting spinto (comparto grafico giusto su portatile, senza gridare al miracolo). Un capolavoro senza tempo che riesce ancora oggi a mettere il giocatore in seria difficoltà, dove tutte le azioni effettuate dall'eroe Link non hanno un fine classico da lieto fine, anzi. Un passo malinconico, triste ma necessario alla crescita di quello che fu il franchise TLOZ all'epoca. SING AGAIN, MARIN...PLEASE... [9]
- Ghost of Tsushima | Giocato su PS4, platinato
Un titolo non originale ma dal grande respiro. Sono un amante delle ambientazioni fatte bene, immersive, curate (deviazione data da infinite partite a GDR sia cartacei che virtuali) e per me è la cosa più importante in un videogioco. Di certo GoT riesce nell'impresa, perché lo è, di trasportare gli occhi, la mente e il cuore del videogiocatore in un Giappone feudale estremamente realistico (con due/tre imprecisioni ma vabbè veniali), contornando la splendida atmosfera con un gameplay molto derivativo ma bilanciato ed appagante. La trama ha un ruolo forte nella fruizione del gioco e la scelta risulta vincente a metà: per quanto la trama principale sia straordinaria, con momenti altissimi, le secondarie spesso sono banalotte. Per fortuna che tutte le attività di contorno (come le leggende) sono gestite in maniera intelligente, così da rendere quasi nulli i momenti di stanca. TSUSHIMA NO TAME NI TATAKAU [8]
- Hades | Giocato su Nintendo Switch, 13 run finite
Hades è un capolavoro assoluto. Uno di quei giochi che prende un genere e lo trasforma per sempre. In meglio, per me. I rougelite-like non mi sono mai piaciuti, non esiste un vero senso di progressione e purtroppo non ho mai avuto voglia di buttare le mie ore per poi incominciare tutto d'accapo. Non mi dona divertimento e penso mai lo farà. Hades è diverso, lo è dal primo minuto di gioco. La riproposizione dell'Ade greco/romano, con tutti i personaggi classici di contorno (e le loro subquest), rende il prodotto da subito ben riconoscibile tra la varia marmaglia roguelike, complice anche un ottimo character design. Una volta presa l'attenzione del giocatore, Hades si prende anche la sua vita: una droga assoluta. Il binomio gameplay frenetico + curiosità per la trama/potenziamenti è perfetto per dare al giocatore quel quid in più che lo spinge sempre a migliorarsi. A livello "prestazionale" è forse uno dei titoli più tecnici e tattici che abbia mai provato (la conoscenza delle armi, la costruzione delle build, i punti deboli dei nemici, le strategie dei boss ecc). Un gioco che è riuscito, da solo, a farmi cambiare idea su un intero genere. Basta questo, il 10 se lo porta dietro con naturalezza, PER GLI DEI DELL'OLIMPO [10]
- Animal Crossing New Horizon | Giocato su Nintendo Switch 70 ore
Su Animal Crossing non ho nulla da dire. E' la mia serie Nintendo preferita e non riesco a recensirlo. Non riesco assegnare neanche il voto, non saprei come valutarlo. Per dirvi, il gioco l'ho """finito""" solo ieri, dopo che ho passato 9 mesi a pescare, scavare, farmare ecc. Non me ne sono mai sbattuto del dopo (che sapevo essere la possibilità di cambiare l'isola, alla Minecraft). Per me AC era già bellissimo così, semplice. E lo sarà per sempre.
Oltre questi, sto giocando a Dragon Quest XI che è bellissimo. Un gioiello. Ma ancora non l'ho finito, sono nell'end game per far capire chi l'ha completato.