Rispolvero il topic per dire che, dopo Astro Bot (di gran lunga l'esperienza VR più sconvolgente fatta fino ad ora) e RE7, ho beccato un altro titolo a mio avviso "ground breaking" per potenzialità e prospettive future che apre per il genere di appartenenza: Farpoint.
Giocare questo titolo con l'Aim Controller è assolutamente pazzesco, qui ci sono le basi per rivoluzionare in toto il genere fps in un futuro prossimo, quando la tecnologia consentirà di sperimentare maggiormente con hardware più performanti (purtroppo il gioco sotto alcuni aspetti resta fin troppo limitato proprio dai limiti tecnologici attuali). Il modo in cui l'Aim Controller è implementato è quasi perfetto, il sistema di mira è la cosa che più mi ha stupito, mi aspettavo il solito shooter con l'indicatore del mirino a mezzo schermo e in cui si dovesse semplicemente direzionare i colpi...E invece bisogna realmente mirare utilizzando il mirino olografico, perfino chiudendo uno dei due occhi proprio come per un fucile reale

Non solo, ma il sistema di movimento è perfettamente integrato con questa meccanica, sacrificando ben poco della mobilità che normalmente si ha in un fps tradizionale e questa è la cosa più sorprendente, visto che solitamente i giochi VR devono scendere a non pochi compromessi da questo punto di vista. Tutto ciò è probabilmente possibile proprio grazie all'Aim Controller, periferica eccellente e (al netto di un design estetico bruttino) funzionale, con una mappatura dei tasti intelligente e che in generale funziona alla perfezione. L'unica cosa che lamento è che i sensori di movimento potevano essere utilizzati maggiormente per arricchire alcuni aspetti del gameplay, soprattutto quelli legati al movimento della testa (anche qui, Astro Bot fa scuola)
Come meccaniche e adattamento della realtà virtuale al genere FPS siamo al top, spero di vedere tanti altri progetti seguire questa strada (se non sbaglio Blood & Truth sembra esserne già un buon erede).
I problemi principali sono tutti legati alla grafica ancora arretrata (per ovvi limiti tecnologici) e una struttura dei livelli troppo grezza e lineare, anche se ho apprezzato l'ibridazione che alla fine ne risulta, tra stilemi tradizionali degli shooter on-rail più arcadoni e struttura moderna degli fps contemporanei. Un'ottima esperienza VR, un esperimento che potenzialmente può lasciare frutti enormi se tutte le buone idee presenti saranno riprese ed ulteriormente affinate/sviluppate.
Poi come gioco in sè si poteva fare di più sotto tanti altri aspetti: art design, numero boss fights, parte finale della storia, ecc.. Ma queste sono cose slegate dalla VR