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Ragazzi sto cercando una rivista o sito dove si recensiscono libri , con visione a 360 gradi, cioè dove non si parli solo dei soliti blockbuster . Una volta esisteva DUEL ma ora non trovo niente di simile
Questo è un blog realizzato per mezzo della passione di un nostro caro utente http://la-porta-sui-mondi.blogspot.it/

Per ulteriori consigli al momento devo esser sincero e dirti che nel caso dovrei pensarci. Purtroppo l'informazione è un po' frammentata :unsisi:

 
Grazie LeRoi, molto interessante il blog, lo leggerò con calma e piacere

Inviato dal mio K018 utilizzando Tapatalk

 
Ragazzi volevo comprare Moby Dick, soltanto che trovo varie versioni e adattamenti. Qual è la classica edizione originale? Copertina ecc?

 
Ragazzi, un thread sugli editori va benissimo. In questo modo potremmo commentare le news sul mondo delle case editrici. Se volete siete liberissimi di organizzarlo come meglio preferite ovviamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Ragazzi volevo comprare Moby Dick, soltanto che trovo varie versioni e adattamenti. Qual è la classica edizione originale? Copertina ecc?
Una delle edizioni maggiormente accreditate appartiene all'editore Mursia. Dovrebbe essere questa http://www.mursia.com/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=2042&category_id=59&keyword=Moby+Dick&option=com_virtuemart&Itemid=58

Non ne sono sicuro perché è abbastanza vecchia, quindi occhio a non prendere per certo quanto indicato nel link :unsisi:

Oppure potresti rivolgerti all'edizione Garzanti http://www.ibs.it/code/9788811360056/melville-herman/moby-dick.html o in alternativa a quella Mondadori http://www.ibs.it/code/9788804617198/melville-herman/moby-dick.html

Infine c'è anche una versione con tanto di traduzione di C. Pavese, non dovrebbe essere malaccia, ma tieni conto che ci sono abbastanza errori grossolani :unsisi:

 
Ragazzi, un thread sugli editori va benissimo. In questo modo potremmo commentare le news sul mondo delle case editrici. Se volete siete liberissimi di organizzarlo come meglio preferite ovviamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif


Una delle edizioni maggiormente accreditate appartiene all'editore Mursia. Dovrebbe essere questa http://www.mursia.com/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=2042&category_id=59&keyword=Moby+Dick&option=com_virtuemart&Itemid=58

Non ne sono sicuro perché è abbastanza vecchia, quindi occhio a non prendere per certo quanto indicato nel link :unsisi:

Oppure potresti rivolgerti all'edizione Garzanti http://www.ibs.it/code/9788811360056/melville-herman/moby-dick.html o in alternativa a quella Mondadori http://www.ibs.it/code/9788804617198/melville-herman/moby-dick.html

Infine c'è anche una versione con tanto di traduzione di C. Pavese, non dovrebbe essere malaccia, ma tieni conto che ci sono abbastanza errori grossolani :unsisi:
Gentilissimo, grazie mille!!

 
Infine c'è anche una versione con tanto di traduzione di C. Pavese, non dovrebbe essere malaccia, ma tieni conto che ci sono abbastanza errori grossolani :unsisi:
In che senso errori grossolani? Da parte di Pavese?

 
In che senso errori grossolani? Da parte di Pavese?
non saprei dove pescare degli esempi concreti, ma anche io ho letto online che la traduzione di pavese non è quella più letteralmente corretta. anche perché non credo che fosse obiettivo di pavese puntare a una traduzione 1:1, con il rischio di perdere chessò ad esempio elementi di ritmo. e per di più parliamo pur sempre di una traduzione vecchia di 80 anni, è datata per forza di cose.

 
non saprei dove pescare degli esempi concreti, ma anche io ho letto online che la traduzione di pavese non è quella più letteralmente corretta. anche perché non credo che fosse obiettivo di pavese puntare a una traduzione 1:1, con il rischio di perdere chessò ad esempio elementi di ritmo. e per di più parliamo pur sempre di una traduzione vecchia di 80 anni, è datata per forza di cose.


Certo, capisco. Ma ora sono in dubbio su quale traduzione leggere. Solitamente preferisco le traduzioni piú letterarie possibile (questo non significa che devono essere una traduzione 1:1, ma una che rispecchia il pensiero e le intenzioni dello scrittore e che non infarcisca il testo di liricismi inutili ecc.), dall'altra parte non posso non riconoscere a Pavese la sua bravura come scrittore e il merito di aver portato in Italia questo romanzo, quasi a cent'anni dalla sua uscita.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ragazzi se vi dovessi dire "scienze della vita" che libro consigliereste? Domanda alquanto vaga, che comprende tutti i vari ambiti medico-scientifici con il lato umanistico-filosofico

consigliate:ahsisi:

 
C'è anche una edizione cicciona della BUR con tanto di disegni http://www.ibs.it/code/9788817080903/melville-herman/moby-dick.html

A suo tempo andai di Garzanti e mi trovai benissimo, ma l'edizione qua sopra ammetto che mi fa parecchio gola.
l'ho vista in libreria, è bellissima //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif

- - - Aggiornato - - -

Ragazzi, un thread sugli editori va benissimo. In questo modo potremmo commentare le news sul mondo delle case editrici. Se volete siete liberissimi di organizzarlo come meglio preferite ovviamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
okay, allora nei prossimi giorni cerco di fare qualcosina... solo che non saprei bene che inserirci, in caso butterò la base e poi la sistemerò insieme agli altri.

certo che se qualcuno vuole direttamente prendersi l'incarico di fare da sé non me la prendo, è lo stesso :unsisi:

 
Certo, capisco. Ma ora sono in dubbio su quale traduzione leggere. Solitamente preferisco le traduzioni piú letterarie possibile (questo non significa che devono essere una traduzione 1:1, ma una che rispecchia il pensiero e le intenzioni dello scrittore e che non infarcisca il testo di liricismi inutili ecc.), dall'altra parte non posso non riconoscere a Pavese la sua bravura come scrittore e il merito di aver portato in Italia questo romanzo, quasi a cent'anni dalla sua uscita.
capisco i dubbi, ma sono compromessi necessari da fare quando si parla di una traduzione. proprio di QUALSIASI traduzione. perché se nelle intenzione dell'autore c'è una certa musicalità, o un certo ritmo, o certi giochi fonetici che riesce a rendere proprio nella sua lingua, è inevitabile che qualcosa vada perso in una traduzione.

perché cosa sarebbe meglio, prendersi una certa libertà per mantenere un certo grado di musicalità in un passaggio, usando quindi termini che non sono quelli scelti dall'autore, o perdere la musicalità a favore di una versione più letteralmente vicina a quella dell'autore?

son problemi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
non saprei dove pescare degli esempi concreti, ma anche io ho letto online che la traduzione di pavese non è quella più letteralmente corretta. anche perché non credo che fosse obiettivo di pavese puntare a una traduzione 1:1, con il rischio di perdere chessò ad esempio elementi di ritmo. e per di più parliamo pur sempre di una traduzione vecchia di 80 anni, è datata per forza di cose.
Esattamente. Poi come dici anche nell'ultimo post che non ho quotato, in ogni traduzione si perde inevitabilmente qualcosa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Ragazzi se vi dovessi dire "scienze della vita" che libro consigliereste? Domanda alquanto vaga, che comprende tutti i vari ambiti medico-scientifici con il lato umanistico-filosofico consigliate:ahsisi:
Beh, dovresti un pochettino restringere la possibile casistica :cry:

 
Beh, dovresti un pochettino restringere la possibile casistica :cry:
restringere a cosa? è un tema, un argomento dal quale possono partire mille percorsi, di cui nessuno prevale sull'altro, è impossibile restringere:morris82:

 
restringere a cosa? è un tema, un argomento dal quale possono partire mille percorsi, di cui nessuno prevale sull'altro, è impossibile restringere:morris82:
Sono d'accordo ma come sostieni tu stesso si tratta di un qualcosa di troppo vago :cry:

Per raggiungere uno dei tanti percorsi possibili da te presupposti dovrai pur sempre entrare nell'ottica di una delle tante scienze che si occupano per l'appunto di visionare il problema. Per scienze della vita che cosa intendi? Io un'idea me la sono fatta tuttavia sono dell'opinione che è meglio specificare o perlomeno accennare l'argomento di cui si vuole discutere o approfondire le tematiche altrimenti rischiamo di travisare e sfociare nel sofismo dove tutto è verità e tutto quanto è opinabile.

 
Sono d'accordo ma come sostieni tu stesso si tratta di un qualcosa di troppo vago :cry: Per raggiungere uno dei tanti percorsi possibili da te presupposti dovrai pur sempre entrare nell'ottica di una delle tante scienze che si occupano per l'appunto di visionare il problema. Per scienze della vita che cosa intendi? Io un'idea me la sono fatta tuttavia sono dell'opinione che è meglio specificare o perlomeno accennare l'argomento di cui si vuole discutere o approfondire le tematiche altrimenti rischiamo di travisare e sfociare nel sofismo dove tutto è verità e tutto quanto è opinabile.
ok, ho capito cosa vuoi dire, allora restringerei intorno all'area scientifico-umanistica della medicina //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Ragazzi sto cercando una rivista o sito dove si recensiscono libri , con visione a 360 gradi, cioè dove non si parli solo dei soliti blockbuster . Una volta esisteva DUEL ma ora non trovo niente di simile
di riviste che trattano unicamente di letteratura mi vengono in mente l'indice (letteratura a 360°, forse leggermente specializzato), leggere tutti (sempre letteratura in generale, ma meno specilizzato e più da "grande pubblico") e poesia (abbastanza chiaro di cosa tratti). per quanto riguarda i siti invece oltre a quello citato da leroi, segnalo critica letteraria.

 
ho finito Io non ho paura di N. Ammaniti, mio primo approccio con questo autore.

un libro breve ma estremamente intenso, che fa della semplicità (di linguaggio e di struttura) il suo punto di forza e ciò che davvero intensifica la vicenda (verso la fine è da cardiopalmo). davvero bello anche il messaggio di fondo: Michele ha paura dell'uomo nero, degli orchi, di esseri che potrebbero rapirlo da un momento all'altro... ma ben presto capirà che i veri mostri non sono né orchi né streghe, e lo vivrà sulla sua pelle.

 
letto (praticamente divorato, breve e continuamente stimolante) roma senza papa di guido morselli. si pone molto, moltissimo l'accento sul carattere profetico del romanzo, di come molti dei cambiamenti sociali e politici esposti da morselli in questo, per lui, futuro (per noi passato prossimo, il romanzo è ambientato alla fine degli anni '90) siano effettivamente in atto. il che è sicuramente vero, ma credo valga maggiormente la pena porre l'accento non tanto su come morselli ci abbia azzeccato guardando 30 anni nel futuro, ma piuttosto con quale acutezza sia riuscito a leggere il proprio presente. e il tutto fatto con una nota ironica, più che polemica, che è impossibile non notare.

assistiamo così a una chiesa scossa da profondi mutamenti, sempre più rivolta e aperta verso realtà religiose e culturali diverse, in cui il dibattito teologico assume connotati quasi grotteschi (il "dialogo" tra computer nelle battute finali è proprio apertamente divertente).

senza arrivare a una vera e propria condanna, morselli con distacco e lucidità mette in evidenza molti limiti della chiesa e delle personalità che vi fanno parte, ma credo sia un discorso facilmente applicabile a qualsiasi potere istituzionale.

 
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