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Love & FriendZone | Menagramo d'un Menagramo

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Snow24

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Come dicevo prima, la cosa che mi ha stupito di recente è che sono riuscito a convincermi che una ragazza potesse piacermi. Ricollegandomi al messaggio scritto qui sopra in risposta a MrBlack, effettivamente pensandoci era più un pensiero/desiderio “narcisista” (non so se uso il termine giusto) perché non mi interessava tanto la persona in se. Sapevo che lei era persa di me, ma come dicevo la cosa non mi interessava. Però mi piaceva il fatto di essere apprezzato e voluto da questa persona fino a tal punto di autoconvincermi (un po’ per bisogno un po’ per convinzione) che potesse nascere qualcosa. Immagino che sia una cosa strana anche questa. Poi infatti lei mi ha confermato i miei dubbi iniziali (facendomi stare paradossalmente anche male) e ho dovuto troncare tutto. Dubito che sia partita una scintilla in ritardo, anche se riconosco che autoconvincendomi sono riuscito a desiderarla. Poi non appena lei tornava a dimostrarmi interesse però, il mio spariva.
Questa parte è più complessa, ma ti dico la mia. Considera che di base ogni nostra azione è volta a soddisfare un bisogno. Anche quelle più altruistiche. La suddivisione tra scelte egoistiche e altruistiche ci sta tutta perché ha dei risvolti completamente diversi, però capita a tutti di avere bisogno/voglia di sentirsi speciale per qualcuno e questo di base non è per forza egoistico in senso stretto. È un bisogno umano. È qui che, per me, entra in gioco la consapevolezza di sé. Se io ho un pensiero in testa "voglio una relazione" anziché cercare di capire se le persone attorno a me potrebbero fare per me, o perché non mi catturano così tanto nonostante lo sembrino, trovo estremamente più saggio e importante capire il perché di tutto ciò. Perché voglio una relazione? Perché proprio adesso? Cosa è cambiato rispetto ad un mese fa. Una volta che inizi a navigare nei meandri della tua mente (e ti ribadisco che leggere e guardare film/serie aiuta moltissimo a capire queste dinamiche psicologiche) e riesci a capire dove sta il nocciolo della questione puoi finalmente agire di conseguenza.
L'autoconvincimento (o tutto ciò che la psiche fa per ingannarci) subentra nel momento in cui pecchiamo di autoconsapevolezza. Io la reputo davvero una cosa imprescindibile per una vita felice. Si può anche vivere senza, anzi, molti vivono senza (o con poca. Ecco perché gli altri dall'esterno ci capiscono sempre di più. Per esempio sulle cose molto banali che per qualche strano mistero ci sfuggono, nonostante siano così semplici) ed è per questo che molti sono depressi, molti non sono mai soddisfatti o felici. Prima l'uomo sopperiva a tutto ciò con le religioni soprattutto. Era un continuo riflettere su se stesso, pensare a se stesso e in un certo senso anche, paradossalmente, pregare dio ti fa mettere a fuoco quali sono i tuoi problemi (una volta fatto ciò il tuo cervello si ingegna per risolverli. Ecco il perché dell'autoconvincimento) e questo aiuta moltissimo. Prendi comunque con le pinze tutto ciò che ti dico, mi raccomando. Quello che ti sto dicendo è in parte ciò che ho letto, ma soprattutto ciò che penso e che ho elaborato quindi può anche essere tutto completamente sbagliato per quel che ne so.
Adesso diciamo che lo psicologo svolge un po' questa funzione di aiuto ad essere più consapevoli (ti spinge ad esserlo interrogandoti su te stesso, non cercando le risposte fuori del tipo "perché non mi piace" facendo uno studio della persona). In un certo senso è l'erede delle religioni. Non ti sto dicendo che hai bisogno di aiuto (anche se per me uno psicologo bravo è importantissimo e può aiutare molto chiunque, non esiste gente "sana" o "normale", io lo consiglio a chiunque), avere bisogno di attenzioni è, come ti dicevo, un bisogno umano. Ognuno di noi lo prova ad un livello diverso e può piacerti o meno. A quel punto puoi scegliere se lavorarci (da solo o con l'aiuto di qualcuno) o accettare che sei così. Per me tenere sotto controllo questo bisogno è davvero molto importante, appunto perché far soffrire una persona (e di conseguenza anche te stesso) per una cosa che apparentemente non controlli è davvero brutto. Non voglio fare il santo perché come dice BlackWizard è molto più facile parlare che agire come si vuole, quindi ti dico che sto momento l'ho avuto anche io con la mia ex. Mi piaceva farci sesso, mi piaceva come mi faceva sentire, ma i miei sentimenti erano svaniti da un paio di mesi ed era evidente. Una volta che ho capito questa cosa ci sono stato davvero male, mi è dispiaciuto molto e ho cercato di capire come potermi sentire speciale senza di lei. Ecco, per quanto suoni banale, prova a far sentire speciali le persone che ti stanno attorno e alcune di loro faranno la stessa cosa. Io ho un rapporto bellissimo coi miei genitori, soprattutto con mia mamma, ho delle amiche che stravedono per me (e io per loro). L'autoconsapevolezza è molto importante, anziché sentirti strano per queste cose (normalissime), cerca di capirti di più. Interrogati su te stesso, non su gli altri. E se hai dei dubbi chiedi, cerca, leggi, scrivi in un diario parlando con te stesso. Ci sono tanti modi con cui può comunicare meglio con te stesso. Io durante l'ultimo lockdown mi sono concentrato su questi aspetti della mia vita e nonostante sia rimasto tutto il tempo da solo (i miei coinquilini avevano lasciato la casa) ho lavorato molto su me stesso e mi sento bene ora :sisi:
 

MrBlack

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Questa parte è più complessa, ma ti dico la mia. Considera che di base ogni nostra azione è volta a soddisfare un bisogno. Anche quelle più altruistiche. La suddivisione tra scelte egoistiche e altruistiche ci sta tutta perché ha dei risvolti completamente diversi, però capita a tutti di avere bisogno/voglia di sentirsi speciale per qualcuno e questo di base non è per forza egoistico in senso stretto. È un bisogno umano. È qui che, per me, entra in gioco la consapevolezza di sé. Se io ho un pensiero in testa "voglio una relazione" anziché cercare di capire se le persone attorno a me potrebbero fare per me, o perché non mi catturano così tanto nonostante lo sembrino, trovo estremamente più saggio e importante capire il perché di tutto ciò. Perché voglio una relazione? Perché proprio adesso? Cosa è cambiato rispetto ad un mese fa. Una volta che inizi a navigare nei meandri della tua mente (e ti ribadisco che leggere e guardare film/serie aiuta moltissimo a capire queste dinamiche psicologiche) e riesci a capire dove sta il nocciolo della questione puoi finalmente agire di conseguenza.
L'autoconvincimento (o tutto ciò che la psiche fa per ingannarci) subentra nel momento in cui pecchiamo di autoconsapevolezza. Io la reputo davvero una cosa imprescindibile per una vita felice. Si può anche vivere senza, anzi, molti vivono senza (o con poca. Ecco perché gli altri dall'esterno ci capiscono sempre di più. Per esempio sulle cose molto banali che per qualche strano mistero ci sfuggono, nonostante siano così semplici) ed è per questo che molti sono depressi, molti non sono mai soddisfatti o felici. Prima l'uomo sopperiva a tutto ciò con le religioni soprattutto. Era un continuo riflettere su se stesso, pensare a se stesso e in un certo senso anche, paradossalmente, pregare dio ti fa mettere a fuoco quali sono i tuoi problemi (una volta fatto ciò il tuo cervello si ingegna per risolverli. Ecco il perché dell'autoconvincimento) e questo aiuta moltissimo. Prendi comunque con le pinze tutto ciò che ti dico, mi raccomando. Quello che ti sto dicendo è in parte ciò che ho letto, ma soprattutto ciò che penso e che ho elaborato quindi può anche essere tutto completamente sbagliato per quel che ne so.
Adesso diciamo che lo psicologo svolge un po' questa funzione di aiuto ad essere più consapevoli (ti spinge ad esserlo interrogandoti su te stesso, non cercando le risposte fuori del tipo "perché non mi piace" facendo uno studio della persona). In un certo senso è l'erede delle religioni. Non ti sto dicendo che hai bisogno di aiuto (anche se per me uno psicologo bravo è importantissimo e può aiutare molto chiunque, non esiste gente "sana" o "normale", io lo consiglio a chiunque), avere bisogno di attenzioni è, come ti dicevo, un bisogno umano. Ognuno di noi lo prova ad un livello diverso e può piacerti o meno. A quel punto puoi scegliere se lavorarci (da solo o con l'aiuto di qualcuno) o accettare che sei così. Per me tenere sotto controllo questo bisogno è davvero molto importante, appunto perché far soffrire una persona (e di conseguenza anche te stesso) per una cosa che apparentemente non controlli è davvero brutto. Non voglio fare il santo perché come dice BlackWizard è molto più facile parlare che agire come si vuole, quindi ti dico che sto momento l'ho avuto anche io con la mia ex. Mi piaceva farci sesso, mi piaceva come mi faceva sentire, ma i miei sentimenti erano svaniti da un paio di mesi ed era evidente. Una volta che ho capito questa cosa ci sono stato davvero male, mi è dispiaciuto molto e ho cercato di capire come potermi sentire speciale senza di lei. Ecco, per quanto suoni banale, prova a far sentire speciali le persone che ti stanno attorno e alcune di loro faranno la stessa cosa. Io ho un rapporto bellissimo coi miei genitori, soprattutto con mia mamma, ho delle amiche che stravedono per me (e io per loro). L'autoconsapevolezza è molto importante, anziché sentirti strano per queste cose (normalissime), cerca di capirti di più. Interrogati su te stesso, non su gli altri. E se hai dei dubbi chiedi, cerca, leggi, scrivi in un diario parlando con te stesso. Ci sono tanti modi con cui può comunicare meglio con te stesso. Io durante l'ultimo lockdown mi sono concentrato su questi aspetti della mia vita e nonostante sia rimasto tutto il tempo da solo (i miei coinquilini avevano lasciato la casa) ho lavorato molto su me stesso e mi sento bene ora :sisi:
Applausi.
 

ale54

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Molto probabile che la mia necessità di avere una persona al mio fianco sia dovuta un po’ alla situazione che stiamo vivendo. Anche se è da questa primavera che provo questa sensazione/desiderio, prima quasi completamente assente. Proprio il periodo perfetto per far partire questi desideri :asd:

Comunque essendo persone con le quali mi trovo bene, le incontrerò nuovamente molto volentieri, anche solo per parlare del più e del meno. Vedremo se prima o poi riusciranno a catturarmi, altrimenti continuerò a cercare di formare nuovi rapporti con altre persone.

Uscendo dall’ultima esperienza nella quale mi sono fortemente convinto che la cosa potesse funzionare (anche se non vedevo molti punti in comune), sono rimasto un po’ scottato. Ho forzato in un certo senso il mio cervello ad “accontentarsi” di quello che avevo trovato, nonostante il sesto senso continuasse a dirmi “non fa per te”. Forse un po’ per questo mio bisogno di trovare qualcuno, oppure per la semplice autoconvinzione sono riuscito addirittura a convincermi della cosa. Dopo lei mi ha trattato male e ho dovuto troncare tutto, rimanendoci anche un po’ male di una cosa che all’inizio non mi importava assolutamente niente.

Tutto questo per dire che il cervello riusciamo anche ad ingannarlo, oppure sono io che sono strano e non capisco cosa mi sta succedendo :hmm: Dubito che sia partita la scintilla per quello che scriverò dopo in questo messaggio.

Infatti io non intendo lanciarmi in un rapporto a caso se prima non nasce un sentimento forte. Ho bisogno di sentire quell’innamoramento graduale (o istantaneo che sia) nei confronti di una persona per provare ad ottenere qualcosa di più che l’amicizia. Non riuscirei mai a chiedere ad una ragazza di diventare mia compagna se non provo niente di particolare per lei.

Come dicevo prima, la cosa che mi ha stupito di recente è che sono riuscito a convincermi che una ragazza potesse piacermi. Ricollegandomi al messaggio scritto qui sopra in risposta a MrBlack, effettivamente pensandoci era più un pensiero/desiderio “narcisista” (non so se uso il termine giusto) perché non mi interessava tanto la persona in se. Sapevo che lei era persa di me, ma come dicevo la cosa non mi interessava. Però mi piaceva il fatto di essere apprezzato e voluto da questa persona fino a tal punto di autoconvincermi (un po’ per bisogno un po’ per convinzione) che potesse nascere qualcosa. Immagino che sia una cosa strana anche questa. Poi infatti lei mi ha confermato i miei dubbi iniziali (facendomi stare paradossalmente anche male) e ho dovuto troncare tutto. Dubito che sia partita una scintilla in ritardo, anche se riconosco che autoconvincendomi sono riuscito a desiderarla. Poi non appena lei tornava a dimostrarmi interesse però, il mio spariva.

Non riesco a spiegarmi come sia riuscito a cadere in questo tranello, ferendo sia il mio orgoglio personale che i miei sentimenti per una persona della quale non mi interessava mai veramente niente. Era solo autoconvinzione o sotto sotto è nato qualcosa? Non lo so.

Sì, credo che sia proprio quel bisogno di sentirsi “amato”, unito magari dal desiderio di fare quelle cose da coppia insieme da soli (anche solo passare una serata insieme sul divano a guardare un bel film). Lo so che posso farlo anche con gli amici e amiche, ma chiaramente non è la stessa cosa.

È vero, certe volte scatta prima, certe volte scatta dopo. Ma che fare nel mentre? Continuare a vedersi come amici? Certo, una buona cosa, perché dopo al massimo si rimane amici (a meno che uno dei due non si innamori e l’altro no).

Io penso di ricadere nella categoria di quelli che hanno bisogno veramente di tempo per “innamorarsi”. Però non escludo che qualche ragazza potrebbe colpirmi al volo, però non mi è mai successo. Ho sempre provato con ragazze che vedevo carine (anche l’occhio vuole la sua parte) e che reputavo caratterialmente interessanti. Poi quando iniziavo a provare qualcosa di più che semplice amicizia, iniziando a desiderarle in un altro modo, spesso succedeva che le perdevo (perché probabilmente non erano interessate, o semplicemente avevano altri complessi per la testa).

Magari una ti piace e senti che provi qualcosa nei suoi confronti. Poi però vedi che già all’inizio la situazione tra voi è complicata: non riesci ad organizzare delle uscite frequenti, lei c’è per un periodo poi sparisce del tutto, si comporta in maniera strana. A quel punto inizi a ragionare: oltre alla cotta che magari mi sono preso, la cosa potrebbe effettivamente funzionare? Ha senso tenersi stretto questo rapporto se già all’inizio ci sono pessimi segnali e c’è poca voglia di risistemare le cosa? In questo caso credo che sia necessario un po’ di ragionamento. Non possiamo rincorrere qualsiasi ragazza ed insistere. Io odio l’indecisione nelle ragazze e dopo un po’ mi stanco di una che non sa cosa vuole per esempio (anche se sento che mi piace).
Su questo mi trovo d’accordo. Ma il discorso del ragionare o no deriva dal fatto che non hai una cotta per la ragazza in questione ma vuoi ragionare lo stesso se ti piaccia o no.
 

PEVO

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Questa parte è più complessa, ma ti dico la mia. Considera che di base ogni nostra azione è volta a soddisfare un bisogno. Anche quelle più altruistiche. La suddivisione tra scelte egoistiche e altruistiche ci sta tutta perché ha dei risvolti completamente diversi, però capita a tutti di avere bisogno/voglia di sentirsi speciale per qualcuno e questo di base non è per forza egoistico in senso stretto. È un bisogno umano. È qui che, per me, entra in gioco la consapevolezza di sé. Se io ho un pensiero in testa "voglio una relazione" anziché cercare di capire se le persone attorno a me potrebbero fare per me, o perché non mi catturano così tanto nonostante lo sembrino, trovo estremamente più saggio e importante capire il perché di tutto ciò. Perché voglio una relazione? Perché proprio adesso? Cosa è cambiato rispetto ad un mese fa. Una volta che inizi a navigare nei meandri della tua mente (e ti ribadisco che leggere e guardare film/serie aiuta moltissimo a capire queste dinamiche psicologiche) e riesci a capire dove sta il nocciolo della questione puoi finalmente agire di conseguenza.
L'autoconvincimento (o tutto ciò che la psiche fa per ingannarci) subentra nel momento in cui pecchiamo di autoconsapevolezza. Io la reputo davvero una cosa imprescindibile per una vita felice. Si può anche vivere senza, anzi, molti vivono senza (o con poca. Ecco perché gli altri dall'esterno ci capiscono sempre di più. Per esempio sulle cose molto banali che per qualche strano mistero ci sfuggono, nonostante siano così semplici) ed è per questo che molti sono depressi, molti non sono mai soddisfatti o felici. Prima l'uomo sopperiva a tutto ciò con le religioni soprattutto. Era un continuo riflettere su se stesso, pensare a se stesso e in un certo senso anche, paradossalmente, pregare dio ti fa mettere a fuoco quali sono i tuoi problemi (una volta fatto ciò il tuo cervello si ingegna per risolverli. Ecco il perché dell'autoconvincimento) e questo aiuta moltissimo. Prendi comunque con le pinze tutto ciò che ti dico, mi raccomando. Quello che ti sto dicendo è in parte ciò che ho letto, ma soprattutto ciò che penso e che ho elaborato quindi può anche essere tutto completamente sbagliato per quel che ne so.
Adesso diciamo che lo psicologo svolge un po' questa funzione di aiuto ad essere più consapevoli (ti spinge ad esserlo interrogandoti su te stesso, non cercando le risposte fuori del tipo "perché non mi piace" facendo uno studio della persona). In un certo senso è l'erede delle religioni. Non ti sto dicendo che hai bisogno di aiuto (anche se per me uno psicologo bravo è importantissimo e può aiutare molto chiunque, non esiste gente "sana" o "normale", io lo consiglio a chiunque), avere bisogno di attenzioni è, come ti dicevo, un bisogno umano. Ognuno di noi lo prova ad un livello diverso e può piacerti o meno. A quel punto puoi scegliere se lavorarci (da solo o con l'aiuto di qualcuno) o accettare che sei così. Per me tenere sotto controllo questo bisogno è davvero molto importante, appunto perché far soffrire una persona (e di conseguenza anche te stesso) per una cosa che apparentemente non controlli è davvero brutto. Non voglio fare il santo perché come dice BlackWizard è molto più facile parlare che agire come si vuole, quindi ti dico che sto momento l'ho avuto anche io con la mia ex. Mi piaceva farci sesso, mi piaceva come mi faceva sentire, ma i miei sentimenti erano svaniti da un paio di mesi ed era evidente. Una volta che ho capito questa cosa ci sono stato davvero male, mi è dispiaciuto molto e ho cercato di capire come potermi sentire speciale senza di lei. Ecco, per quanto suoni banale, prova a far sentire speciali le persone che ti stanno attorno e alcune di loro faranno la stessa cosa. Io ho un rapporto bellissimo coi miei genitori, soprattutto con mia mamma, ho delle amiche che stravedono per me (e io per loro). L'autoconsapevolezza è molto importante, anziché sentirti strano per queste cose (normalissime), cerca di capirti di più. Interrogati su te stesso, non su gli altri. E se hai dei dubbi chiedi, cerca, leggi, scrivi in un diario parlando con te stesso. Ci sono tanti modi con cui può comunicare meglio con te stesso. Io durante l'ultimo lockdown mi sono concentrato su questi aspetti della mia vita e nonostante sia rimasto tutto il tempo da solo (i miei coinquilini avevano lasciato la casa) ho lavorato molto su me stesso e mi sento bene ora :sisi:
Wow! Complimenti ancora per la semplicità e facilità con la quale esponi questi concetti. Io mi trovo d’accordo con tutto, sopratutto sul fatto di dare importanza sulla nostra autoconsapevolezza. Mi sono posto più volte delle domande a me stesso, ma fatico ancora a trovare una risposta convincente sul seguente fatto:

Perché ho continuato a rincorrere questa ragazza nella quale non vedevo nulla di particolare? Probabilmente per questione di bisogno di sentirmi speciale per qualcuno, che come dici tu non è necessariamente un male e sono d’accordo con te. Ma poi quando vedevo che lei diventava persa di me per come le scrivevo/parlavo, ho cominciato immediatamente a perdere interesse e a pensare già come potrei concludere il rapporto se dovesse nascere qualcosa. Come la necessità di sentirsi “amato“ da qualcuno senza voler ricambiare. Non mi è parsa una cosa bella, anzi, ed è per questo che sono entrato un po’ in confusione con me stesso. Ho visto questa stessa ragazza con altri ragazzi e ho provato addirittura gelosia, ma non appena si è riavvicinata a me (dopo aver provato un po’ di piacere per essere stato preso nuovamente in considerazione), ho iniziato già a pensare che non mi importa niente.

Del resto vi ringrazio tutti per i consigli. Ne parlo volentieri con altre persone (chiaramente anche con i miei amici più stretti) ed è sempre bello sentire più pareri per ampliare il nostro modo di vedere su un argomento così complesso e difficilmente comprensibile. Poi ovviamente bisogna guardare in noi per trovare delle risposte concrete.
 

Snow24

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Wow! Complimenti ancora per la semplicità e facilità con la quale esponi questi concetti. Io mi trovo d’accordo con tutto, sopratutto sul fatto di dare importanza sulla nostra autoconsapevolezza. Mi sono posto più volte delle domande a me stesso, ma fatico ancora a trovare una risposta convincente sul seguente fatto:

Perché ho continuato a rincorrere questa ragazza nella quale non vedevo nulla di particolare? Probabilmente per questione di bisogno di sentirmi speciale per qualcuno, che come dici tu non è necessariamente un male e sono d’accordo con te. Ma poi quando vedevo che lei diventava persa di me per come le scrivevo/parlavo, ho cominciato immediatamente a perdere interesse e a pensare già come potrei concludere il rapporto se dovesse nascere qualcosa. Come la necessità di sentirsi “amato“ da qualcuno senza voler ricambiare. Non mi è parsa una cosa bella, anzi, ed è per questo che sono entrato un po’ in confusione con me stesso. Ho visto questa stessa ragazza con altri ragazzi e ho provato addirittura gelosia, ma non appena si è riavvicinata a me (dopo aver provato un po’ di piacere per essere stato preso nuovamente in considerazione), ho iniziato già a pensare che non mi importa niente.

Del resto vi ringrazio tutti per i consigli. Ne parlo volentieri con altre persone (chiaramente anche con i miei amici più stretti) ed è sempre bello sentire più pareri per ampliare il nostro modo di vedere su un argomento così complesso e difficilmente comprensibile. Poi ovviamente bisogna guardare in noi per trovare delle risposte concrete.
Non vorrei dire stronzate quindi non mi sbilancio troppo, però in generale mi sembra un probema di desiderabilità sociale.
Se una ragazza si innamora di noi senza un motivo particolare (nel senso che mancano tutta la fase di corteggiamento, flirt, sfida con se stessi che a noi ragazzi viene inculcata sin da piccoli) una persona non ci risulta particolarmente attraente. Nel momento in cui qualcuno mette in discussione il nostro "primato", però, scatta una molla per cui vorremmo dimostrare che, anche se sembra presa da altre persone, noi siamo comunque un gradino sopra. E nel momento in cui succede (soprattutto quando capita con estrema facilità come nel tuo caso) si ritorna al punto di partenza.

Il problema di fondo è che alcune di ste dinamiche non vanno proprio assecondate. Io per questo ti consiglio di scrivere ogni tanto e migliorare la tua consapevolezza di te stesso. Se un giorno in cui ti senti particolarmente lucido scrivi in un diario ciò che pensi di questa situazione, lascia perdere il tentativo di abbellire, scrivi ciò che ti viene, tanto lo leggerai solo tu. All'inizio è un po' difficile perché paradossalmente cerchi comunque di andarci piano anche se stai parlando con te stesso e nessuno ti può giudicare :asd: però dopo un po' ti sblocchi. Una volta che riesci a buttare giù qualche riga sull'argomento, metti da parte e al primo momento di gelosia vai a rileggerlo. Era una cosa che avevo visto da ragazzino in una puntata di HIMYM, ma poi ho scoperto che effettivamente ha dei riscontri scientifici e mi ha aiutato in un paio di circostanze. Ovviamente i sentimenti possono cambiare, quindi se ne senti il bisogno continua a scrivere per cercare di avere sempre sotto il naso la situazione. È un modo molto semplice per vedere la cosa dall'esterno e riattivare quel meccanismo del "sono più bravo a consigliare gli altri che me stesso". Rileggendo e rielaborando ciò che hai scritto ti sembrerà di parlare con un'altra persona quindi non dovrebbe essere troppo sbilanciata. Da una parte ci saranno principalmente i tuoi sentimenti del momento (tipo appunto la gelosia temporanea) e dall'altra parte la razionalità delle tue parole scritte in precedenza.

Devi accettare che siamo tutti bisognosi di affetto e di attenzioni e vogliamo sentirci speciali e unici. È una cosa che proviamo tutti, ma come ti dicevo sta a te trovare il modo di soddisfare questo bisogno in maniera positiva (magari dandone ad altre persone e facendo sentire loro uniche e speciali), anziché in maniera negativo (cioè quello che ti sta capitando con questa ragazza) :sisi:
 

Leman_Russ

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Se una ragazza si innamora di noi senza un motivo particolare (nel senso che mancano tutta la fase di corteggiamento, flirt, sfida con se stessi che a noi ragazzi viene inculcata sin da piccoli) una persona non ci risulta particolarmente attraente. :

Parla per te :rickds:
A me viene da pensare invece che c'è qualcosa che non quadra e che non sia possibile tutto ciò :asd:

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ale54

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Parla per te :rickds:
A me viene da pensare invece che c'è qualcosa che non quadra e che non sia possibile tutto ciò :asd:

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Beh ma la cotta può arrivare anche dopo aver conosciuto da poco una persona.
 

It'saMeMario

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Io, parlando di amicizia, è un paio d’anni che ho avuto un forte rallentamento nel rapporto col mio gruppo di amici con cui mi frequento da 10 anni (ho quasi 30 anni).


Ho notato che 2-3 hanno fatto gruppetto con un altro ex amico con cui ho litigato per suoi cattivi comportamenti verso di me durante una vacanza (motivi che ancora non capisco perché io non gli ho mai fatto e detto nulla di offensivo).
Fatto sta che le uscite pre-covid erano già diminuite, durante il lockdown nessuno mi ha cercato, e da giugno a ora ci siamo solo visti per un paio di compleanni ai quali però sono stato invitato.


Come detto da altri anch’io mi sono un po’ rotto della situazione e non cerco quasi più; tanto sul gruppo comune di WhatsApp ormai non scrive più nessuno per uscire qualche sera… E io comunque ho fatto presente a uno di questi ragazzi che mi sono accorto che hanno fatto gruppetto con questo ex amico con cui ho litigato: risposta che non c’è stata alla fine... mi ha solo detto che lui con questo tizio comunque è 10 anni che ci è sempre uscito, ed essendo il suo migliore amico tende a sentire lui. E ha aggiunto: gli altri se propongono qualcosa mi può andare bene, però bisogna vedere il dove e il come.

Ora poi che da un mese e mezzo risiamo alla situazione di prima, tra chiusure e semi-lockdown, nessuno continua a cercarmi.


Continuo così o meglio farmi più vivo? Io vedo che non ho riscontro con gli altri miei conoscenti.
Ammetto che anche fin dai tempi della scuola ho avuto problemi nelle relazioni interpersonali, poi aggiungiamoci che non ho mai avuto una ragazza... Però negli ultimi anni mi sembrava di essere migliorato. Non so cosa pensare...
 

Leman_Russ

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Beh ma la cotta può arrivare anche dopo aver conosciuto da poco una persona.

certo, assolutamente. è che personalmente non mi ritrovo nella tua affermazione riguardo al non essere interessati ad una ragazza che prova interesse per noi subito, così, dal nulla e volevo fare la battuta :asd:
anzi, mi è pure successo con la ragazza con cui sono uscito un mese e mezzo fa, che è impazzita per me dal primo istante che mi ha visto pare. sono abituato a non essere neanche visto dalle signorine, quindi mi faceva strano sentirmi dire sta cosa :asd:
Io, parlando di amicizia, è un paio d’anni che ho avuto un forte rallentamento nel rapporto col mio gruppo di amici con cui mi frequento da 10 anni (ho quasi 30 anni).


Ho notato che 2-3 hanno fatto gruppetto con un altro ex amico con cui ho litigato per suoi cattivi comportamenti verso di me durante una vacanza (motivi che ancora non capisco perché io non gli ho mai fatto e detto nulla di offensivo).
Fatto sta che le uscite pre-covid erano già diminuite, durante il lockdown nessuno mi ha cercato, e da giugno a ora ci siamo solo visti per un paio di compleanni ai quali però sono stato invitato.


Come detto da altri anch’io mi sono un po’ rotto della situazione e non cerco quasi più; tanto sul gruppo comune di WhatsApp ormai non scrive più nessuno per uscire qualche sera… E io comunque ho fatto presente a uno di questi ragazzi che mi sono accorto che hanno fatto gruppetto con questo ex amico con cui ho litigato: risposta che non c’è stata alla fine... mi ha solo detto che lui con questo tizio comunque è 10 anni che ci è sempre uscito, ed essendo il suo migliore amico tende a sentire lui. E ha aggiunto: gli altri se propongono qualcosa mi può andare bene, però bisogna vedere il dove e il come.

Ora poi che da un mese e mezzo risiamo alla situazione di prima, tra chiusure e semi-lockdown, nessuno continua a cercarmi.


Continuo così o meglio farmi più vivo? Io vedo che non ho riscontro con gli altri miei conoscenti.
Ammetto che anche fin dai tempi della scuola ho avuto problemi nelle relazioni interpersonali, poi aggiungiamoci che non ho mai avuto una ragazza... Però negli ultimi anni mi sembrava di essere migliorato. Non so cosa pensare...

io mi farei i cazzi miei, se posso dire la mia. mi sta succedendo più o meno la stessa cosa, amici di anni persi di vista perchè qualcuno ha litigato tra loro, qualcun'altro ha cominciato ad uscire con altra gente, altri si sono litigati la ex, qualcun'altro non si fa mai sentire e se propongo di fare cose (questo già da st'estate che si poteva vivere quasi normalmente, figurati adesso che siamo di nuovo praticamente ingabbiati) la risposta è sempre no. mi sono stufato di correre dietro alla gente e sentirmi sempre dire dire di no. io mi faccio i cazzi miei, se mi cercano tanto meglio. anzi, quello che dovrebbe essere il mio migliore amico mi ha pure fatto un atto abbastanza fastidioso un mesetto fa, che si è poi risolto, ma mi ha fatto abbastanza incazzare, sia per l'atto in se, sia per la risoluzione, in cui praticamente si è comportato come se mi perdonasse, quando quello in torto era lui, ma torto proprio marcio :asd:
 

It'saMeMario

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Stessa cosa simile per me: fino ai 27-28 anni ci si frequentava di più, poi sono entrate di mezzo le fidanzate e altre persone, e non mi ci vedo più come prima.
 

ale54

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Io, parlando di amicizia, è un paio d’anni che ho avuto un forte rallentamento nel rapporto col mio gruppo di amici con cui mi frequento da 10 anni (ho quasi 30 anni).


Ho notato che 2-3 hanno fatto gruppetto con un altro ex amico con cui ho litigato per suoi cattivi comportamenti verso di me durante una vacanza (motivi che ancora non capisco perché io non gli ho mai fatto e detto nulla di offensivo).
Fatto sta che le uscite pre-covid erano già diminuite, durante il lockdown nessuno mi ha cercato, e da giugno a ora ci siamo solo visti per un paio di compleanni ai quali però sono stato invitato.


Come detto da altri anch’io mi sono un po’ rotto della situazione e non cerco quasi più; tanto sul gruppo comune di WhatsApp ormai non scrive più nessuno per uscire qualche sera… E io comunque ho fatto presente a uno di questi ragazzi che mi sono accorto che hanno fatto gruppetto con questo ex amico con cui ho litigato: risposta che non c’è stata alla fine... mi ha solo detto che lui con questo tizio comunque è 10 anni che ci è sempre uscito, ed essendo il suo migliore amico tende a sentire lui. E ha aggiunto: gli altri se propongono qualcosa mi può andare bene, però bisogna vedere il dove e il come.

Ora poi che da un mese e mezzo risiamo alla situazione di prima, tra chiusure e semi-lockdown, nessuno continua a cercarmi.


Continuo così o meglio farmi più vivo? Io vedo che non ho riscontro con gli altri miei conoscenti.
Ammetto che anche fin dai tempi della scuola ho avuto problemi nelle relazioni interpersonali, poi aggiungiamoci che non ho mai avuto una ragazza... Però negli ultimi anni mi sembrava di essere migliorato. Non so cosa pensare...
Eh guarda l’unica è farsene una ragione. Anche se è molto brutto a dirsi. Ci sono persone che hanno molti amici e che fanno amicizia velocemente. Altri purtroppo no.
Io ho sempre il mio gruppetto di amici, a cui si aggiungono alcuni miei parenti e da lì si cerca di conoscere altra gente. Anche tramite mia sorella. Ma niente di che. Visto che ad esempio l’amica di mia sorella e il suo ragazzo non ci hanno mai fatto conoscere nessuno. Nonostante abbiano un vasto giro di amicizie.
Ma ad esempio con quelli dell’universita ormai ci siamo persi. Nessuno più mi cerca se non appunto i due miei amici di sempre.
Purtroppo è così. È carattere
 

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Io, parlando di amicizia, è un paio d’anni che ho avuto un forte rallentamento nel rapporto col mio gruppo di amici con cui mi frequento da 10 anni (ho quasi 30 anni).


Ho notato che 2-3 hanno fatto gruppetto con un altro ex amico con cui ho litigato per suoi cattivi comportamenti verso di me durante una vacanza (motivi che ancora non capisco perché io non gli ho mai fatto e detto nulla di offensivo).
Fatto sta che le uscite pre-covid erano già diminuite, durante il lockdown nessuno mi ha cercato, e da giugno a ora ci siamo solo visti per un paio di compleanni ai quali però sono stato invitato.


Come detto da altri anch’io mi sono un po’ rotto della situazione e non cerco quasi più; tanto sul gruppo comune di WhatsApp ormai non scrive più nessuno per uscire qualche sera… E io comunque ho fatto presente a uno di questi ragazzi che mi sono accorto che hanno fatto gruppetto con questo ex amico con cui ho litigato: risposta che non c’è stata alla fine... mi ha solo detto che lui con questo tizio comunque è 10 anni che ci è sempre uscito, ed essendo il suo migliore amico tende a sentire lui. E ha aggiunto: gli altri se propongono qualcosa mi può andare bene, però bisogna vedere il dove e il come.

Ora poi che da un mese e mezzo risiamo alla situazione di prima, tra chiusure e semi-lockdown, nessuno continua a cercarmi.


Continuo così o meglio farmi più vivo? Io vedo che non ho riscontro con gli altri miei conoscenti.
Ammetto che anche fin dai tempi della scuola ho avuto problemi nelle relazioni interpersonali, poi aggiungiamoci che non ho mai avuto una ragazza... Però negli ultimi anni mi sembrava di essere migliorato. Non so cosa pensare...
Dipende da te:
Considera che, spero di sbagliarmi, se continuerà così è facile che tu li perda o che la situazione si raffreddi molto fino a diventare conoscente o amici che si vedono una tantum. Tutte le cose nella vita, sopratutto le relazioni interpersonali, anche quelle familiari, vanno coltivate, figurati quelle di amicizia.
Da questo punto di vista sta a te decidere se vuoi rimanere così o se se disposto a rischiare di perderli, perché non vedo altri risvolti purtroppo. Hai altri gruppi o amici con cui uscire? Di questi amici di cui parli ti interessa davvero? Sono solo una scusa per uscire una tantum o ci tieni?
Non conosco ovviamente i tuoi trascorsi sociali, anche se quelli sentimentali li ricordo vagamente, scrivesti nel topic un annetto fa o giù di lo per parecchio tempo, quindi non so dirti specificamente come stanno le cose con questi tuoi amici ma una delle cose dalle quali dipende molto è: questo litigio che hai avuto con questo ragazzo in vacanza è stato così drammatico? Non puoi passarci sopra e far finta di niente? Perchè indipendentemente dalla ragione o dal torto molte volte bisogna mettere da parte l'orgoglio e fare un passo avanti.
Purtroppo uno non se ne rende conto ma può, in alcuni casi, sembrare troppo pesante e questo non fa che allontanare ancora di più le persone, tutti abbiamo già i nostri problemi per pa testa, se ci si mettono anche gli altri, quando ti ci vedi per avere qualche momento di spensieratezza, difficilmente ti vorranno vedere spesso.
Facci caso, le persone che attraggono di più dal punto di vista sociale sono quelle contente, quelle spensierate e divertenti, non felici, attenzione, anche perché io credo poco alla felicità, ma questo è un altro discorso.
Non ti sto dicendo di diventare contento e sorridente da un momento all'altro, sarebbe strano e forzato ma se sei contento e inizi ad avere iniziativa e carattere le cose inizieranno a cambiare.
Tutto questo non è solo importante ma fondamentale anche per le situazioni sentimentali. Se non hai una grande vita sociale, per grande intendo soddisfacente e sufficientemente intensa, cosa che varia da persona a persona, le situazioni sentimentali non potranno mai essere migliori, anzi, di solito sono conseguenti a quelle di amicizia.
 

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Dipende da te:
Considera che, spero di sbagliarmi, se continuerà così è facile che tu li perda o che la situazione si raffreddi molto fino a diventare conoscente o amici che si vedono una tantum. Tutte le cose nella vita, sopratutto le relazioni interpersonali, anche quelle familiari, vanno coltivate, figurati quelle di amicizia.
Da questo punto di vista sta a te decidere se vuoi rimanere così o se se disposto a rischiare di perderli, perché non vedo altri risvolti purtroppo. Hai altri gruppi o amici con cui uscire? Di questi amici di cui parli ti interessa davvero? Sono solo una scusa per uscire una tantum o ci tieni?
Non conosco ovviamente i tuoi trascorsi sociali, anche se quelli sentimentali li ricordo vagamente, scrivesti nel topic un annetto fa o giù di lo per parecchio tempo, quindi non so dirti specificamente come stanno le cose con questi tuoi amici ma una delle cose dalle quali dipende molto è: questo litigio che hai avuto con questo ragazzo in vacanza è stato così drammatico? Non puoi passarci sopra e far finta di niente? Perchè indipendentemente dalla ragione o dal torto molte volte bisogna mettere da parte l'orgoglio e fare un passo avanti.
Purtroppo uno non se ne rende conto ma può, in alcuni casi, sembrare troppo pesante e questo non fa che allontanare ancora di più le persone, tutti abbiamo già i nostri problemi per pa testa, se ci si mettono anche gli altri, quando ti ci vedi per avere qualche momento di spensieratezza, difficilmente ti vorranno vedere spesso.
Facci caso, le persone che attraggono di più dal punto di vista sociale sono quelle contente, quelle spensierate e divertenti, non felici, attenzione, anche perché io credo poco alla felicità, ma questo è un altro discorso.
Non ti sto dicendo di diventare contento e sorridente da un momento all'altro, sarebbe strano e forzato ma se sei contento e inizi ad avere iniziativa e carattere le cose inizieranno a cambiare.
Tutto questo non è solo importante ma fondamentale anche per le situazioni sentimentali. Se non hai una grande vita sociale, per grande intendo soddisfacente e sufficientemente intensa, cosa che varia da persona a persona, le situazioni sentimentali non potranno mai essere migliori, anzi, di solito sono conseguenti a quelle di amicizia.
Beh io fondamentalmente ho questo gruppo e altri 2-3 ragazzi che ci esco in alternativa, ma sono già più gruppetto per conto loro.
Io si, alla fine con questi di cui sto parlando mi ci troverei bene, è solo che mi sembra preferiscano frequentarsi con questo tizio con cui ho discusso (tra le altre cose, questo ragazzo era il mio migliore amico delle scuole medie... dopo svariati anni lo rincontrai per caso e da lì ci cominciammo a rifrequentare e mi presentò il gruppo di amici di cui sto parlando; per farla breve uscivamo sempre tutti insieme poi dopo 2-3 anni lui si staccò dal gruppo perché diceva che voleva conoscere gente nuova per trovare la ragazza - è un tipo parecchio strano - e a un mio compleanno non venne perché disse che era a una festa quando poi lo rincontrai dopo cena a giro con altra gente... è già da lì le cose non mi tornavano). Poi come detto tra fine 2015 e il 2016 l'amico con cui ho parlato della cosa nel precedente messaggio mi chiese se andavo in vacanza con loro (lui, quello con cui ho litigato e un altro) e appunto poi in tutte e 2 le vacanze questo tizio mi ha scassato le balle tutti i giorni (frecciatine, non fare quello, stai zitto ecc.) finché poi durante la seconda vacanza sbottai, lo mandai a quel paese perché ne ero pieno, e poi una volta tornato gli mandai un messaggio di offese, gli dissi che con me aveva chiuso e che non capivo questo comportamento quando io non gli avevo mai fatto niente... Quindi da 4 anni a questa parte, sempre più gradualmente, hanno fatto questo gruppetto lui, l'altro ragazzo che venne con noi, quello con cui ho parlato della cosa e un altro della compagnia. So che hanno anche un gruppo su Whatsapp per conto loro e tipo l'estate scorsa ho visto avevano messo un post che erano andati al mare accompagnati dalle fidanzate.

Come vita sociale che dire... avendo pochi contatti esco poco di conseguenza. Sembra quasi che non riesca ad entrare nella testa delle persone... io tendenzialmente sono uno, lo devo dire, che non cerca frequentemente, cioè non sto tutti i giorni a mandare messaggi: che fai, come stai, che hai fatto oggi.
 

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Beh io fondamentalmente ho questo gruppo e altri 2-3 ragazzi che ci esco in alternativa, ma sono già più gruppetto per conto loro.
Io si, alla fine con questi di cui sto parlando mi ci troverei bene, è solo che mi sembra preferiscano frequentarsi con questo tizio con cui ho discusso (tra le altre cose, questo ragazzo era il mio migliore amico delle scuole medie... dopo svariati anni lo rincontrai per caso e da lì ci cominciammo a rifrequentare e mi presentò il gruppo di amici di cui sto parlando; per farla breve uscivamo sempre tutti insieme poi dopo 2-3 anni lui si staccò dal gruppo perché diceva che voleva conoscere gente nuova per trovare la ragazza - è un tipo parecchio strano - e a un mio compleanno non venne perché disse che era a una festa quando poi lo rincontrai dopo cena a giro con altra gente... è già da lì le cose non mi tornavano). Poi come detto tra fine 2015 e il 2016 l'amico con cui ho parlato della cosa nel precedente messaggio mi chiese se andavo in vacanza con loro (lui, quello con cui ho litigato e un altro) e appunto poi in tutte e 2 le vacanze questo tizio mi ha scassato le balle tutti i giorni (frecciatine, non fare quello, stai zitto ecc.) finché poi durante la seconda vacanza sbottai, lo mandai a quel paese perché ne ero pieno, e poi una volta tornato gli mandai un messaggio di offese, gli dissi che con me aveva chiuso e che non capivo questo comportamento quando io non gli avevo mai fatto niente... Quindi da 4 anni a questa parte, sempre più gradualmente, hanno fatto questo gruppetto lui, l'altro ragazzo che venne con noi, quello con cui ho parlato della cosa e un altro della compagnia. So che hanno anche un gruppo su Whatsapp per conto loro e tipo l'estate scorsa ho visto avevano messo un post che erano andati al mare accompagnati dalle fidanzate.
Se ti ci trovavi bene con questi, escluso il ragazzo con cui hai avuto da discutere, proverei a fare altri tentativi per recuperare una amicizia costante, non dal sentirsi tutti i giorni ma almeno 2-3 volte a settimana, magari non prendendo molto in considerazione il ragazzo con cui litigato, questo non vuol dire ignorarlo completamente ma cercare di essere superiore, lasciandoti scivolare le cose addosso, lo so che non è facile però è fondamentale per la crescita personale, poi anche quei ci sono dei limiti, il rispetto lo si deve avere ma lo si deve anche pretendere.
A maggior ragione che hai frequentato i ragazzi di questo gruppo e il tipo a cui facciamo riferimento è un po' sulle sue dato che si staccò per cercare una ragazza, proverei a ricreare una relazione e vedere come si co.portano e come va.
Come vita sociale che dire... avendo pochi contatti esco poco di conseguenza. Sembra quasi che non riesca ad entrare nella testa delle persone... io tendenzialmente sono uno, lo devo dire, che non cerca frequentemente, cioè non sto tutti i giorni a mandare messaggi: che fai, come stai, che hai fatto oggi.
Purtroppo è un circolo vizioso, se non hai contatti non esci e se non esci non puoi conoscere nessuno e avere contatti. Ci sono passato anche io anni fa quando mi lascia con la mia ex e dovetti riformare da 0 un mio gruppo, per anni sono stato chiuso in casa non avendo la possibilità di fare niente e non conoscendo nessuno ma ci sono uscito alla grande, questo vuol dire che si può fare.
La cosa importante è riuscire ad uscire, anche da soli e cercare nuove persone, non avendo però l'intenzione di diventare amici subito, ci vuole tempo perché la gente si fidi e si apra, altrimenti rischi di farla scappare. Pensa che alcuni dei miei attuali migliori amici li ho conosciuti entrambi in palestra qualche anno fa
Vedi tu quali hobbi hai e come poter conoscere nuove persone, ovviamente il periodo non è quello adatto ma, proprio perché hai tempo prima di una definitiva riapertura, inizierei a farmi qualche idea e progetto. Buttati che poi arriverà tutto di conseguenza.
 
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Credo di essere arrivato al totale collasso emotivo, e si sta riflettendo anche sul fisico

Amici lontani causa restrizioni, zero possibilità di conoscere gente nuova e ragazze nuove, non posso lavorare per chiusura del mio posto di lavoro, e con le tipe che sentivo prima abbiamo chiuso ormai da parecchio ogni discorso, in più vedo che praticamente ogni essere che respira si è " accasato " con partner più o meno di fortuna e sta passando comunque giornate normali in sua compagnia, e noto anche che rispetto alla prima quarantena c'è meno propensione, anzi zero ad iniziare dialoghi su social

Non lo so, mi sento sconfitto e scarico, sono arrivato a saturazione totale
Credo di iniziare a provare grandi difficoltà a star da solo, è una cosa che non avevo mai provato prima e mi sta distruggendo, inappetenza e zero forze, zero motivazione, mi sento praticamente un'ameba
Credo di iniziare a provare grandi difficoltà a star da solo, è una cosa che non avevo mai provato prima e mi sta distruggendo, inappetenza e zero forze, zero motivazione, mi sento praticamente un'ameba
Noto che non sono in pochissimi ad avere di questi problemi, anzi, ho letto parecchie situazioni uguali ma non c'è proprio modo di risolvere se non aspettando, ma è durissima
 

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Credo di essere arrivato al totale collasso emotivo, e si sta riflettendo anche sul fisico

Amici lontani causa restrizioni, zero possibilità di conoscere gente nuova e ragazze nuove, non posso lavorare per chiusura del mio posto di lavoro, e con le tipe che sentivo prima abbiamo chiuso ormai da parecchio ogni discorso, in più vedo che praticamente ogni essere che respira si è " accasato " con partner più o meno di fortuna e sta passando comunque giornate normali in sua compagnia, e noto anche che rispetto alla prima quarantena c'è meno propensione, anzi zero ad iniziare dialoghi su social

Non lo so, mi sento sconfitto e scarico, sono arrivato a saturazione totale
Credo di iniziare a provare grandi difficoltà a star da solo, è una cosa che non avevo mai provato prima e mi sta distruggendo, inappetenza e zero forze, zero motivazione, mi sento praticamente un'ameba
Credo di iniziare a provare grandi difficoltà a star da solo, è una cosa che non avevo mai provato prima e mi sta distruggendo, inappetenza e zero forze, zero motivazione, mi sento praticamente un'ameba
Noto che non sono in pochissimi ad avere di questi problemi, anzi, ho letto parecchie situazioni uguali ma non c'è proprio modo di risolvere se non aspettando, ma è durissima
Le tipe che sentivi prima sarebbero tipe di passaggio? Non amiche giusto?
Comunque ti capisco. Se non avessi potuto neanche lavorare non so come sarebbe andata a finire. Nel tuo caso, se ti pesa tanto , l’unica è uno psicologo. O se la situazione dura tutto l’inverno e non riesci ad uscirne ti consiglierei uno psicoterapeuta.
Purtroppo anche io mi sento sconfitto emotivamente. Questo anno mi ha ributtato negli abissi da cui ero riuscito ad uscire piano piano.
Sarà un problema di molta gente fidati. La società non è più quella di 10 anni fa. Senza dover andare molto indietro. La gente resterà sempre più sola. È triste come cosa ma penso che andrà così. Non sono ottimista per i rapporti interpersonali nel futuro.
Se invece appena daranno il via libera senti che riuscirai ad avere la vita di prima, allora non disperarti troppo.
 

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Credo di essere arrivato al totale collasso emotivo, e si sta riflettendo anche sul fisico

Amici lontani causa restrizioni, zero possibilità di conoscere gente nuova e ragazze nuove, non posso lavorare per chiusura del mio posto di lavoro, e con le tipe che sentivo prima abbiamo chiuso ormai da parecchio ogni discorso, in più vedo che praticamente ogni essere che respira si è " accasato " con partner più o meno di fortuna e sta passando comunque giornate normali in sua compagnia, e noto anche che rispetto alla prima quarantena c'è meno propensione, anzi zero ad iniziare dialoghi su social

Non lo so, mi sento sconfitto e scarico, sono arrivato a saturazione totale
Credo di iniziare a provare grandi difficoltà a star da solo, è una cosa che non avevo mai provato prima e mi sta distruggendo, inappetenza e zero forze, zero motivazione, mi sento praticamente un'ameba
Credo di iniziare a provare grandi difficoltà a star da solo, è una cosa che non avevo mai provato prima e mi sta distruggendo, inappetenza e zero forze, zero motivazione, mi sento praticamente un'ameba
Noto che non sono in pochissimi ad avere di questi problemi, anzi, ho letto parecchie situazioni uguali ma non c'è proprio modo di risolvere se non aspettando, ma è durissima
Probabilmente in molti stanno (o forse dovrei dire stiamo) in una situazione del genere. Io non ho accusato la prima quarantena da marzo a aprile. Mi tenevo impegnato e pensavo che non vedere amici ed altra gente per due mesi non sarà poi la fine del mondo. Anzi, sono stato probabilmente meglio, avendo preso del tempo da dedicare a me stesso. Adesso però, pur trovando sempre un sacco di cose da fare anche a casa da solo (tra lettura, studio, lavoro, guardare cose su YouTube, oggi mi è arrivata la PS5) mi opprime pensare che sia tutto fermo. Probabilmente se fossimo in una situazione normale, farei esattamente le stesse cose di adesso (le giornate sono corte, fuori fa freddo, nella mia città non c’è una grande vita notturna). Però sapere che sono COSTRETTO a stare in questa situazione, la cosa mi opprime e mi demoralizza.

Certo di non pensarci troppo, di focalizzarmi su altro. Mentre a marzo-aprile contavo i giorni prima di poter uscire, qui è più dura non sapendo fino a quando durerà questa situazione. Non possiamo farci niente, solo aspettare e focalizzare la nostra attenzione su altro.
 

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Probabilmente in molti stanno (o forse dovrei dire stiamo) in una situazione del genere. Io non ho accusato la prima quarantena da marzo a aprile. Mi tenevo impegnato e pensavo che non vedere amici ed altra gente per due mesi non sarà poi la fine del mondo. Anzi, sono stato probabilmente meglio, avendo preso del tempo da dedicare a me stesso. Adesso però, pur trovando sempre un sacco di cose da fare anche a casa da solo (tra lettura, studio, lavoro, guardare cose su YouTube, oggi mi è arrivata la PS5) mi opprime pensare che sia tutto fermo. Probabilmente se fossimo in una situazione normale, farei esattamente le stesse cose di adesso (le giornate sono corte, fuori fa freddo, nella mia città non c’è una grande vita notturna). Però sapere che sono COSTRETTO a stare in questa situazione, la cosa mi opprime e mi demoralizza.

Certo di non pensarci troppo, di focalizzarmi su altro. Mentre a marzo-aprile contavo i giorni prima di poter uscire, qui è più dura non sapendo fino a quando durerà questa situazione. Non possiamo farci niente, solo aspettare e focalizzare la nostra attenzione su altro.
Quoto tutto, tutto uguale per me
E quando provo a concentrarmi su altro, niente, qualsiasi cosa cominci la stoppo perchè mi passa subito voglia
 

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Non vorrei dire stronzate quindi non mi sbilancio troppo, però in generale mi sembra un probema di desiderabilità sociale.
Se una ragazza si innamora di noi senza un motivo particolare (nel senso che mancano tutta la fase di corteggiamento, flirt, sfida con se stessi che a noi ragazzi viene inculcata sin da piccoli) una persona non ci risulta particolarmente attraente. Nel momento in cui qualcuno mette in discussione il nostro "primato", però, scatta una molla per cui vorremmo dimostrare che, anche se sembra presa da altre persone, noi siamo comunque un gradino sopra. E nel momento in cui succede (soprattutto quando capita con estrema facilità come nel tuo caso) si ritorna al punto di partenza.

Il problema di fondo è che alcune di ste dinamiche non vanno proprio assecondate. Io per questo ti consiglio di scrivere ogni tanto e migliorare la tua consapevolezza di te stesso. Se un giorno in cui ti senti particolarmente lucido scrivi in un diario ciò che pensi di questa situazione, lascia perdere il tentativo di abbellire, scrivi ciò che ti viene, tanto lo leggerai solo tu. All'inizio è un po' difficile perché paradossalmente cerchi comunque di andarci piano anche se stai parlando con te stesso e nessuno ti può giudicare :asd: però dopo un po' ti sblocchi. Una volta che riesci a buttare giù qualche riga sull'argomento, metti da parte e al primo momento di gelosia vai a rileggerlo. Era una cosa che avevo visto da ragazzino in una puntata di HIMYM, ma poi ho scoperto che effettivamente ha dei riscontri scientifici e mi ha aiutato in un paio di circostanze. Ovviamente i sentimenti possono cambiare, quindi se ne senti il bisogno continua a scrivere per cercare di avere sempre sotto il naso la situazione. È un modo molto semplice per vedere la cosa dall'esterno e riattivare quel meccanismo del "sono più bravo a consigliare gli altri che me stesso". Rileggendo e rielaborando ciò che hai scritto ti sembrerà di parlare con un'altra persona quindi non dovrebbe essere troppo sbilanciata. Da una parte ci saranno principalmente i tuoi sentimenti del momento (tipo appunto la gelosia temporanea) e dall'altra parte la razionalità delle tue parole scritte in precedenza.

Devi accettare che siamo tutti bisognosi di affetto e di attenzioni e vogliamo sentirci speciali e unici. È una cosa che proviamo tutti, ma come ti dicevo sta a te trovare il modo di soddisfare questo bisogno in maniera positiva (magari dandone ad altre persone e facendo sentire loro uniche e speciali), anziché in maniera negativo (cioè quello che ti sta capitando con questa ragazza) :sisi:
Grazie ancora Snow. È quello che sto cercando di fare da qualche settimana: prendere del tempo per me e cercare di chiarire i miei dubbi. Tengo un diario già da un po’ di tempo e credo che sia una buona cosa e che aiuti molto. Spesso però, anche se riusciamo a darci delle risposte, che in un particolare momento ci sembrano anche piuttosto sensate e definitive, poi in altri momenti durante la giornata cadiamo di nuovo nel dubbio o magari riusciamo a vedere la cosa in un altro modo che ci disorienta di nuovo.
Quoto tutto, tutto uguale per me
E quando provo a concentrarmi su altro, niente, qualsiasi cosa cominci la stoppo perchè mi passa subito voglia
Anch’io mi sento molto scarico con le energie, anche se sono a casa e faccio poco o niente. Vorrei tornare a frequentare i corsi all’università (non avrei mai pensato di dirlo :bip: ). Vorrei poter tornare a trascorrere una giornata con degli amici, senza la pressione di dover tornare a casa alle 22:00. Vorrei incontrare/scrivere a qualche ragazza, ma essendo io (e probabilmente anche molte di loro) in questo mood non mi è facile.

Tutto questo però lo ritengo anche abbastanza ”trascurabile”, cioè, posso metterci una pietra sopra e dedicare del tempo ad altro. Il problema è proprio l‘ambiente, il mood generale che ci circonda che mi opprime e mi prosciuga la voglia di fare qualsiasi cosa.
 

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Le tipe che sentivi prima sarebbero tipe di passaggio? Non amiche giusto?
Comunque ti capisco. Se non avessi potuto neanche lavorare non so come sarebbe andata a finire. Nel tuo caso, se ti pesa tanto , l’unica è uno psicologo. O se la situazione dura tutto l’inverno e non riesci ad uscirne ti consiglierei uno psicoterapeuta.
Purtroppo anche io mi sento sconfitto emotivamente. Questo anno mi ha ributtato negli abissi da cui ero riuscito ad uscire piano piano.
Sarà un problema di molta gente fidati. La società non è più quella di 10 anni fa. Senza dover andare molto indietro. La gente resterà sempre più sola. È triste come cosa ma penso che andrà così. Non sono ottimista per i rapporti interpersonali nel futuro.
Se invece appena daranno il via libera senti che riuscirai ad avere la vita di prima, allora non disperarti troppo.
Di passaggio:sisi: pure se brutto da dire, avessi avuto la sfera di cristallo mesi fa avrei tenuto in caldo le varie discussioni, era una sorta di conforto sapere che c'era qualcuno ad aspettare che tornasse tutto normale insieme
Poi vivo di contatto umano da sempre, ed avere amici che nella mia città stanno solo per lavoro non ha aiutato, dato che ovviamente son tutti rientrati nelle rispettive città di nascita e qui si è svuotato, e sui vari social per tanti motivi o ci si sente poco, o nulla

Che tornerò alla mia vita è sicuro per tutta una serie di ragioni, quel che mi uccide è il pensiero di quanto ci vorrà, se prima ho affrontato la quarantena in primavera con una tranquillità inaudita, ora mi ha preso molto ma molto peggio di quanto avrei mai potuto immaginare
Grazie ancora Snow. È quello che sto cercando di fare da qualche settimana: prendere del tempo per me e cercare di chiarire i miei dubbi. Tengo un diario già da un po’ di tempo e credo che sia una buona cosa e che aiuti molto. Spesso però, anche se riusciamo a darci delle risposte, che in un particolare momento ci sembrano anche piuttosto sensate e definitive, poi in altri momenti durante la giornata cadiamo di nuovo nel dubbio o magari riusciamo a vedere la cosa in un altro modo che ci disorienta di nuovo.

Anch’io mi sento molto scarico con le energie, anche se sono a casa e faccio poco o niente. Vorrei tornare a frequentare i corsi all’università (non avrei mai pensato di dirlo :bip: ). Vorrei poter tornare a trascorrere una giornata con degli amici, senza la pressione di dover tornare a casa alle 22:00. Vorrei incontrare/scrivere a qualche ragazza, ma essendo io (e probabilmente anche molte di loro) in questo mood non mi è facile.

Tutto questo però lo ritengo anche abbastanza ”trascurabile”, cioè, posso metterci una pietra sopra e dedicare del tempo ad altro. Il problema è proprio l‘ambiente, il mood generale che ci circonda che mi opprime e mi prosciuga la voglia di fare qualsiasi cosa.
Ci ho pure provato a scrivere a qualcuna ma, come dicevo nel post su, ho notato proprio un'avversione ad intrattenere conversazioni, cosa totalmente opposta rispetto al periodo marzo - maggio in cui si parlava e conosceva con una facilità assurda

A questo punto non so se sia un problema solo mio oppure diffuso e reale
La mia sensazione è che molte persone per paura di un periodo così siano arrivate già dotate di salvagente umano, scopamici vari ed eventuali e siano quasi tutti già sistemati per la pseudo quarantena
 
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