Piccolo aggiornamento di colore sulla collega:
Ieri l'ho blastata abbastanza. Già la giornata era cominciata male, stiamo in scena con uno spettacolo (molto bello) ed l'altro ieri è venuto a vederci il tipo con cui è uscita un paio di volte e che poi ha (forse?) bidonato. So di essere stronzo, mi sono divertito a blastare sto qui durante i monologhi, perché a teatro si usa tutto, anche il pubblico. Comunque dicevo di ieri mattina. Prenoto un biglietto per una mia amica, biglietto che intendo pagare io. Questa qui comincia con, Uuuuh e chi è questa e chi non è questa. La ignoro. Nel pomeriggio ci ritroviamo tutti insieme un poco prima di andare a lavoro per un aperitivino al bar (che io non ho fatto per via della dieta ma vabbè). Io sto tutto tranquillo, a fare i cazzi miei al telefono. E lei comincia "Madonna che faccia hai, ma che hai fatto?" "Se cominci così arriviamo a fine spettacolo che ci tagliamo le palle" "Che hai fatto?" "Che hai?" "Che muso" "Hai l'ansia perché viene questa a vederti?" e via dicendo. Io zitto, ma da che ero tranquillo comincio ad innervosirmi. Finito l'aperitivo dobbiamo spostarci al teatro, ci dividiamo in gruppetti ed andiamo a prendere le macchine. Oh vi giuro, la cosa più brutta dell'Universo. Questa ed un altro suo amico cominciano ad accelerare il passo, mi distanziano di cinquecento metri. Alché io abbastanza incazzato quasi gli urlo "Ma volete rallentare?" E loro "Eh no dobbiamo parlare di una cosa che non puoi sentire". Che da quel poco che ho sentito dovevano parlare del tipo che era venuto l'altra sera e che lei aveva trattato non ho capito come o ste cazzate, che poi ho sentito anche il mio cognome e giustamente gli ho chiesto "Ma dovete dirmi qualcosa?" e mi hanno risposto "Non ti impiacciare". Va bene.
Andiamo in macchina, io ormai incazzato come una iena. Ci fermiamo che l'altro ragazzo deve prendere una cosa a casa sua. Lei si gira mi guarda e fa "Allora che cos'hai?", alché non ci ho visto veramente più, prendendo spunto dal maestro Nale le ho risposto "Non ho niente che non va, sto benissimo, ma se continui a fare così mi incazzo sul serio" e poi "Tutta questa energia conservala per il palco piuttosto". S'è girata dicendo che ora era incazzata lei. E siamo rimasti così zitti fino a che non siamo arrivati a teatro. Dopo che ci siamo truccati esce e mi fa "Dimmi che sono bellissima". Ovviamente non le ho risposto.
Lo spettacolo è andato alla grande.
Ieri l'ho blastata abbastanza. Già la giornata era cominciata male, stiamo in scena con uno spettacolo (molto bello) ed l'altro ieri è venuto a vederci il tipo con cui è uscita un paio di volte e che poi ha (forse?) bidonato. So di essere stronzo, mi sono divertito a blastare sto qui durante i monologhi, perché a teatro si usa tutto, anche il pubblico. Comunque dicevo di ieri mattina. Prenoto un biglietto per una mia amica, biglietto che intendo pagare io. Questa qui comincia con, Uuuuh e chi è questa e chi non è questa. La ignoro. Nel pomeriggio ci ritroviamo tutti insieme un poco prima di andare a lavoro per un aperitivino al bar (che io non ho fatto per via della dieta ma vabbè). Io sto tutto tranquillo, a fare i cazzi miei al telefono. E lei comincia "Madonna che faccia hai, ma che hai fatto?" "Se cominci così arriviamo a fine spettacolo che ci tagliamo le palle" "Che hai fatto?" "Che hai?" "Che muso" "Hai l'ansia perché viene questa a vederti?" e via dicendo. Io zitto, ma da che ero tranquillo comincio ad innervosirmi. Finito l'aperitivo dobbiamo spostarci al teatro, ci dividiamo in gruppetti ed andiamo a prendere le macchine. Oh vi giuro, la cosa più brutta dell'Universo. Questa ed un altro suo amico cominciano ad accelerare il passo, mi distanziano di cinquecento metri. Alché io abbastanza incazzato quasi gli urlo "Ma volete rallentare?" E loro "Eh no dobbiamo parlare di una cosa che non puoi sentire". Che da quel poco che ho sentito dovevano parlare del tipo che era venuto l'altra sera e che lei aveva trattato non ho capito come o ste cazzate, che poi ho sentito anche il mio cognome e giustamente gli ho chiesto "Ma dovete dirmi qualcosa?" e mi hanno risposto "Non ti impiacciare". Va bene.
Andiamo in macchina, io ormai incazzato come una iena. Ci fermiamo che l'altro ragazzo deve prendere una cosa a casa sua. Lei si gira mi guarda e fa "Allora che cos'hai?", alché non ci ho visto veramente più, prendendo spunto dal maestro Nale le ho risposto "Non ho niente che non va, sto benissimo, ma se continui a fare così mi incazzo sul serio" e poi "Tutta questa energia conservala per il palco piuttosto". S'è girata dicendo che ora era incazzata lei. E siamo rimasti così zitti fino a che non siamo arrivati a teatro. Dopo che ci siamo truccati esce e mi fa "Dimmi che sono bellissima". Ovviamente non le ho risposto.
Lo spettacolo è andato alla grande.