Il mio parere è provvisorio nel caso non lo abbia capito bene, ma quello che ho capito io non m'è piaciuto molto.
Prima di tutto c'è un'incongruenza di design tra gioco e fumetto che non ho compreso. Fortesque (da morto, ovviamente) è uguale a come è nel Remake, ma tutti gli altri personaggi non somigliano minimamente alla controparte del gioco. Re Pellegrino è totalmente diverso, così come Zarok (che mi piace di più nel fumetto perché comiglia tantissimo a quello originale, ma non ricorda quello del Remake), così come anche Tim l'Astuto (che nel salone degli eroi oltre ad essere evidentemente maschio e non avere lineamenti femminili, è anche adulto... seppur mi sia piaciuto l'idea di renderlo una specie di mulan medievale, seppur scozza con quanto si vede nel gioco) e persino il folletto non sembra lo stesso. Non comprendo perché, a parte Ser Daniel, c'è questa incredibile incongruenza stilistica, anche se da una parte penso "meglio così" perché magari Fortesc da vivo non era davvero combinato in quel modo (anche se il remake i dentoni, da vivo, li ha ufficializzati).
La storia invece mi è parsa un po' strana e non vorrei inutilmente complessa. Nel senso, qual è stato il fine? Fammi vedere che Fortesque è passato come eroe perché il suo alterego morto del futuro ha salvato Gallowmare dal drago lì (cosa che però nei libri di storia dovrebbe essere accennata, visto che le imprese di Fortesque non hanno testimonianza) e in oltre c'è un'incongruenza col fatto che Zarok dovrebbe aver organizzato l'attacco dei non morti DOPO essere stati bandito dal Re Pelligrino. Per carità, in MediEvil i libri di storia non sono affidabilissimi e uno può difendere lo stravolgimento così, ma in questo modo l'invasione di Zarok perde di motivazione (ma vabbè, quanto quanto ci può stare per far intendere che la storia ha aggiunto sto dettaglio per non far passare il re per cretino, quale era) ma quello che mi stona troppo è il fatto che il Re non sembra fidarsi di Fortesque ma lo faccia solo perché è Zarok a consigliargli lui come capitano, quando nel gioco si vede che stima ed è illuso delle abilità eroiche di Daniel oltre che sottolineato più volte che c'era un'amicizia tra i due. Il re, molto ingenuo, penso credesse a fortesque quanto il resto del regno per la sua simpatia, abilità di raccontare storie e il suo aspetto eroico (cosa che il fumetto ha anche qui ribaltato ed è una scelta che non mi piace).
Onestamente, preferivo anche la critica di un popolo superficiale che andava a credere alle "storie" rendendole reali senza averne prova e motivo per cui Fortesc dovette essere un eroe, ovvero per pregiudizio. Invece così c'è effettivamente un motivo sensato per cui lui è un eroe e questa cosa non mi piace.
Gusti a parte, il senso della fine quale sarebbe? Fortesque si "scambia" di corpo con il suo alterego vivo per avviare gli eventi del primo. Quindi, il Fortesque che usiamo nel gioco è lo stesso che ha fatto il viaggio nel tempo (che per qualche motivo se l'è scordato durante la resurrezione?) vivendo un ciclo eterno dove muore, resuscita, rimuore, riresuscita, torna indietro nel tempo, torna nel corpo vivo, muore, resuscita ecc... in un ciclo eterno? Però se è così, e quindi il Fortesque "del primo" è lo stesso del futuro, sarebbe già un eroe effettivo e quindi che senso ha la ricerca dei calici?
E se il "nostro fortesque" è intrappolato in un ciclo eterno, chi è quello che parla con la donna nel futuro? Il Fortesque "codardo" che ha fatto scambio di corpo con quello nostro? In pratica, ci sono due Fortesque in questo modo?
Non lo so, mi pare tutto troppo complicato e stravolto, quando la semplicità originale la trovo più d'impatto ed efficace. Se questa storia fosse canonica, si rovinerebbe per me l'immaginario di MediEvil. Pronto a cambiare idea, per carità.. ma boh, se facessero un medievil 3 non vorrei venisse fuori una cosa del genere