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Ho parlato di scrittura e di regole narrative universali, quelle che valgono tanto nel cinema quanto nei videogiochi cinematografici. Le mie citazioni sono più una comodità. Videogiochi come questi sono esperienze audiovisive strutturate, e proprio per questo la coerenza dei pretesti, la logica interna dei conflitti e il ritmo drammaturgico sono elementi su cui una disamina professionale è legittima.Medium completamente diversi e imparagonabili, ho messo quell'estratto giusto perché fa ridere (quello SI che fa ridere, no il circolo dello sceneggiatore elitario) questo voler per forza ridimensionare uno dei capisaldi della storia del medium
Non sto smontando un caposaldo della storia del medium, sto semplicemente applicando criteri professionali.
E sia chiaro: non ci guadagno nulla nel fare questa osservazione, anzi, ho speso soldi e tempo su Delta proprio per fiducia nel sentito dire. Il mio è un approccio da sceneggiatore professionista, non da fan: distinguere ciò che funziona da ciò che poteva essere gestito meglio è parte integrante del mestiere. Libera scelta restare nel proprio mondo e ignorare l’esperienza di chi lavora nel campo, ma farlo solo per rifugiarsi nel comfort delle proprie convinzioni é sterile. Il libero arbitrio é comunque sacro.