Sogno, emozione, gioia e commozione. Sono queste le quattro pietre angolari sulle quali il genio visionario nipponico, Hideo Kojima, ha costruito la sua più celebre creazione, Metal Gear Solid. Il suo epilogo, MGS4, non è un'eccezione. Nella conclusione della sua Opera il maestro giapponese raggiunge il suo obiettivo: miscelare in maniera compiuta e simbiotica cinema e videogioco, immergendo l'utente in un uragano di emozioni. Il phatos e la perfezione delle inquadrature, la poliedricità di situazioni, dialoghi e personaggi e la gestione ritmica delle vicende, nel quadro dell'industria del videogiochi, pongono MGS4 al primo posto per ritmo ed incisività del plot. Negli intrecci, all’apparenza militaristi, si scorgono messaggi pacifisti ed umanitarismi, di evidente denuncia nei confronti di ogni tipo violenza, verso ’l'omo l’ambiente. Kojima condanna l’irrefrenata corsa alla digitalizzazione, insediatasi nella vita quotidiana oltre ogni limite accettabile, snaturando non solo l’essenza umana, ma permettendone più facilmente il controllo, agendo come una morsa sulla libertà del suo pensiero. Il tutto è, ovviamente, caratterizzato dall'immancabile, superbo gameplay, innovato ed adattato alle moderne tecnologie che PlayStation 3 può offrire. Si passa dall’incredibile Octocamo, alla visuale in seconda persona, alla possibilità, rivoluzionaria per la saga, di potersi infiltrare non in location saldamente controllate da una fazione, ma bensì caratterizzate dalla disputa fra due schieramenti l'un contro l'altro armati . Ed in questo contesto, più caotico ma al contempo più affascinante e moderno, Snake potrà far valere tutte le sue indiscutibili doti. Tuttavia, oltre alla bellezza di trama, gameplay e comparto tecnico, è grazie all'incredibile carisma di Old Snake che questa straordinaria avventura riesce a distaccarsi completamente dalle altre. Un Solid Snake esausto, logoro e malato, pieno di acciacchi e colpito spesso da violente crisi di tosse, quasi irriconoscibile per tutti coloro che l’hanno saputo apprezzare come il più grande soldato della storia, che non ha smesso, tuttavia, di combattere. Stavolta, però, per ciò in cui crede davvero. Spesso trattato da semplice burattino, prossimo al tramonto, Snake si emancipa e lotta da uomo libero, da “cane sciolto”, per cancellare i suoi errori giovanili, e provare a lasciare un’eredità positiva alle nuove generazioni. Una lotta dura ed impervia, contro il suo acerrimo rivale, il gemello Liquid, ed i malefici Patriots, intelligenze artificiali poste a controllo di un Sistema in grado di annientare ogni sorta di libertà. David, tuttavia, non dovrà combattere solo i suoi nemici in carne ed ossa, sarà bensì costretto a sconfiggere anche l’ombra che è in se stesso, la “garanzia che non permetterà alle future generazioni di prosperare”, come dirà Liquid in una delle scene più spettacolari della saga, l’ombra che potrà essere allontanata in un solo modo, tragico e clamoroso: spegnendo ogni luce, debellando ogni suo meme, maledetto e sporco del sangue di migliaia di persone. Ed attraverso gli occhi di questo leggendario personaggio, vedremo scorrere gli ultimi istanti di un'epoca destinata a concludersi, e sarà inevitabile la commozione di fronte a cinquanta anni di storia così incredibili ed indimenticabili per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di viverli.