Switch My Hero One's Justice 1 & 2

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Ok magari questo no,ma che sia uno degli shonen più interessanti e ben fatti al momento,questo sì
Sì ma per demeriti altrui più che per meriti suoi.

Tolti Shingeki no Kyojin e The Promised Neverland, che comunque non sono battle shonen ma due serie più particolari, che battle shonen sono usciti post 2010? Black Clover? World Trigger? :rickds:

 
Che ha di così brutto, NnT su PS4? A me sembra decente, anche se non essendo ancora uscito è difficile dire, pad alla mano, quanto sia effettivamente valido.

Questo sembra avere una struttura simile (Bandai Namco ultimamente sta riciclando parecchi game design), anche se purtroppo, a differenza di NnT, non conosco bene l'opera originale. Dovrò recuperarla, perché ne ho sentito parlare sempre molto bene.
Basta che ti guardi il gameplay "Meliodas vs Gilthunder". Terribile. Telecamera che va per i cicci suoi, elementi dello scenario (fontane, resti di edifici etc.) che bloccano i movimenti e gli attacchi dei personaggi, moveset striminzito...

Non fraintendere eh, 7DS è un manga che seguo con gran piacere. Davvero interessante e spettacolare

perde un po' di mordente dopo la battaglia tra Meliodas ed i 10 Comandamenti...ma fin lì è puro spettacolo
...proprio per questo reputo il titolo "inadatto" al manga.

Nota di merito: 30+ personaggi...ma se il gameplay è da spararsi...

- - - Aggiornato - - -

UPDATE:

Rivelato il team di sviluppo...un certo Team Byking. Mai sentiti?

Avrei preferito i CC2 per esperienza ma...devo appendermi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sì ma per demeriti altrui più che per meriti suoi. Tolti Shingeki no Kyojin e The Promised Neverland, che comunque non sono battle shonen ma due serie più particolari, che battle shonen sono usciti post 2010? Black Clover? World Trigger? :rickds:
Nanatsu no Taizai :ahsisi::ahsisi:

 
Mi pare molto carino dagli screen. Reputo il manga il miglior shonen mai scritto nella storia del media (non c'avrei scommesso un soldo che alla veneranda età di 28 anni ci fosse un'opera che mi facesse cambiare così tanto idea), speriamo bene.
sì vabbè esagerato. Io trovo meglio Bleach di MHA per dire...

 
Se non hai la capacità di discernere un'opera straordinaria dal resto e capire fino in fondo le novità apportate al genere, così difficili anche solo da pensare in un periodo storico come questo non è colpa mia.

Ma purtroppo riconosco che molti sono ormai focalizzati e stereotipati di pensiero, quindi me ne faccio una ragione. Ma non vedo perché dovrei tacere se il mio pensiero è diverso da quello generale.

 
Sto piangendo come Izuku di fronte al video di All Might.

Non vedo l'ora, forse il primo gioco tie-in che prenderò al D1 da anni a questa parte.

 
HYPE.

Gameplay di mio gradimento. Attendo con ansia di vedere se avrà una story mode, fin dove arriverà...e quanti PG avremo a disposizione!

 
Se non hai la capacità di discernere un'opera straordinaria dal resto e capire fino in fondo le novità apportate al genere, così difficili anche solo da pensare in un periodo storico come questo non è colpa mia.
Ma purtroppo riconosco che molti sono ormai focalizzati e stereotipati di pensiero, quindi me ne faccio una ragione. Ma non vedo perché dovrei tacere se il mio pensiero è diverso da quello generale.
opera straordinaria? ma se è la solita solfa dai :asd:

- - - Aggiornato - - -

se questa è un opera straordinaria shonen come hxh o magi che sono? trattati di letteratura? :asd:

 
Hem... ognuno ha le sue opinioni comunque eh :asd:

 
Se non hai la capacità di discernere un'opera straordinaria dal resto e capire fino in fondo le novità apportate al genere, così difficili anche solo da pensare in un periodo storico come questo non è colpa mia.
Ma purtroppo riconosco che molti sono ormai focalizzati e stereotipati di pensiero, quindi me ne faccio una ragione. Ma non vedo perché dovrei tacere se il mio pensiero è diverso da quello generale.
E quali sarebbero queste novità? Perché fin'ora non ne hai detta mezza. :sisi:

E quando hai un'opinione tanto controversa come questa (perché onestamente a ritenerlo il miglior shonen di sempre credo siate solo tu, l'autore e sua madre) è bene argomentare, piuttosto che mettersi su un piedistallo e dire semplicemente che sono gli altri a non capire.

A parer mio è già eccessivo definirlo uno shonen innovativo, figuriamoci poi il miglior shonen di sempre, migliore quindi delle Bizzarre Avventure di JoJo, di Hunter x Hunter e via dicendo.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Per discutere quanto volete sul manga utilizzate il topic in sezione Animazione & Fumetti (Mondo Jap) :sisi:

 
E quali sarebbero queste novità? Perché fin'ora non ne hai detta mezza. :sisi:E quando hai un'opinione tanto controversa come questa (perché onestamente a ritenerlo il miglior shonen di sempre credo siate solo tu, l'autore e sua madre) è bene argomentare, piuttosto che mettersi su un piedistallo e dire semplicemente che sono gli altri a non capire.

A parer mio è già eccessivo definirlo uno shonen innovativo, figuriamoci poi il miglior shonen di sempre, migliore quindi delle Bizzarre Avventure di JoJo, di Hunter x Hunter e via dicendo.
Le più importanti:

-Modo di narrazione del tutto nuovo

MHA nasce dall'esigenza di fondere il ritmo delle storie giapponesi (Tsurezure-gusa oppure i racconti di Rashomon) con lo stile prettamente americano della grandiosità dei personaggi e l'enorme coralità che scaturisce dalla grande letteratura americana. Sta di fatto che, agli occhi di un lettore critico, MHA pone molto di più l'accento sulla coralità dei personaggi, racchiudendoli nell'azione ritmata del classico romanzo di formazione giapponese e non il contrario come accade invece ai classici del genere shonen. Il ribaltamento della trattazione degli eventi è totale, ed esplode in maniera contingente nello strumento del fumetto (il messaggio è il mezzo, d'altronde).

-L'infiltrazione delle tematiche shonen

MHA è difatto il primo manga in cui le tematiche shonen vengono inserite in maniera graduale e non sono il cardine portante dell'opera. Gli shonen partono dall'ordinario per poi tramutarsi immediatamente in straordinario bombardati da elementi prettamente tipici dello shonen manga, MHA spezza in maniera completamente inaspettata (e insperata, per me) questo passaggio risultando un'ordinarietà ripetuta e continua (tipica della continuity del fumetto americano) con infiltrazioni shonen di qua e di la, senza che queste prendano il sopravvento e ribaltino completamente il normale incedere della vita.

-Il concetto del tempo e dello spazio

Nel racconto per ragazzi, in generale, si tende a "ciclicizzare" gli eventi, il tempo e lo spazio attraverso degli espedienti narrativi (le isole, il trio, il nemico, ecc) che vengono esasperati all'inverosimile per poi scoppiare ed impattare in maniera poco preponderante sull'andamento generale della trama. In MHA l'autore sta tentando di dare una continuità lineare all'opera, cosa assolutamente vietata in oriente e mai fatta prima d'ora. Questo diciamo è una mezza innovazione perché una cosa del genere esiste già nel fumetto antologico americano (e di riflesso, in quello mainstream) però inserita dentro il contesto del manga giovanile diventa una grandiosa innovazione.

PS: non vi torna? Allora ditemi, quanti flashback ci sono stati in 15 numeri?

-Introspezione vera

Ogni vicenda che vediamo negli shonen è filtrata da un narratore onnisciente. In MHA anche questo tassello, per molte opere fondamentale, è spezzato: vediamo come l'autore fa di tutto per mettere il lettore nei panni del protagonista, costruendo attorno a lui eventi e visioni delle cose perfettamente coerenti con quello che vuole raccontare. Prendiamo il caso di All Might, il simbolo estremo del buono, che viene idealizzato ogni volta dal protagonista e che lo rende perfetto ai nostri occhi. E questa è una cosa straordinaria. Mai come in MHA stiamo vedendo le cose attraverso gli occhi di un personaggio (forse Hokuto no Ken ma anche lì, Ken era da solo, non era messo dentro un contesto così di ampio respiro).

Fateci caso: quante volte nella lettura di MHA abbiamo visto i personaggi fare una cosa "per la trama"? Ogni azione è perfettamente studiata perché abbia un senso per il personaggio che la sta eseguendo e per il protagonista stesso!!! E quando il protagonista non capisce l'azione, l'esplicita lui attraverso il "muble muble", il pensiero che intercede tra l'atto e la spiegazione.

Anche su quest'ultima osservazione ci sarebbe da parlare moltissimo, potrei stare ore qui a scrivere dei pregi di questa opera magistrale. Però devo uscire quindi pace. :sisi:

PS. lasciatemelo che chiudo l'ot, se volete potete spostare le risposte nel topic in A&F, grazie.

 
Le più importanti:
-Modo di narrazione del tutto nuovo

MHA nasce dall'esigenza di fondere il ritmo delle storie giapponesi (Tsurezure-gusa oppure i racconti di Rashomon) con lo stile prettamente americano della grandiosità dei personaggi e l'enorme coralità che scaturisce dalla grande letteratura americana. Sta di fatto che, agli occhi di un lettore critico, MHA pone molto di più l'accento sulla coralità dei personaggi, racchiudendoli nell'azione ritmata del classico romanzo di formazione giapponese e non il contrario come accade invece ai classici del genere shonen. Il ribaltamento della trattazione degli eventi è totale, ed esplode in maniera contingente nello strumento del fumetto (il messaggio è il mezzo, d'altronde).

-L'infiltrazione delle tematiche shonen

MHA è difatto il primo manga in cui le tematiche shonen vengono inserite in maniera graduale e non sono il cardine portante dell'opera. Gli shonen partono dall'ordinario per poi tramutarsi immediatamente in straordinario bombardati da elementi prettamente tipici dello shonen manga, MHA spezza in maniera completamente inaspettata (e insperata, per me) questo passaggio risultando un'ordinarietà ripetuta e continua (tipica della continuity del fumetto americano) con infiltrazioni shonen di qua e di la, senza che queste prendano il sopravvento e ribaltino completamente il normale incedere della vita.

-Il concetto del tempo e dello spazio

Nel racconto per ragazzi, in generale, si tende a "ciclicizzare" gli eventi, il tempo e lo spazio attraverso degli espedienti narrativi (le isole, il trio, il nemico, ecc) che vengono esasperati all'inverosimile per poi scoppiare ed impattare in maniera poco preponderante sull'andamento generale della trama. In MHA l'autore sta tentando di dare una continuità lineare all'opera, cosa assolutamente vietata in oriente e mai fatta prima d'ora. Questo diciamo è una mezza innovazione perché una cosa del genere esiste già nel fumetto antologico americano (e di riflesso, in quello mainstream) però inserita dentro il contesto del manga giovanile diventa una grandiosa innovazione.

PS: non vi torna? Allora ditemi, quanti flashback ci sono stati in 15 numeri?

-Introspezione vera

Ogni vicenda che vediamo negli shonen è filtrata da un narratore onnisciente. In MHA anche questo tassello, per molte opere fondamentale, è spezzato: vediamo come l'autore fa di tutto per mettere il lettore nei panni del protagonista, costruendo attorno a lui eventi e visioni delle cose perfettamente coerenti con quello che vuole raccontare. Prendiamo il caso di All Might, il simbolo estremo del buono, che viene idealizzato ogni volta dal protagonista e che lo rende perfetto ai nostri occhi. E questa è una cosa straordinaria. Mai come in MHA stiamo vedendo le cose attraverso gli occhi di un personaggio (forse Hokuto no Ken ma anche lì, Ken era da solo, non era messo dentro un contesto così di ampio respiro).

Fateci caso: quante volte nella lettura di MHA abbiamo visto i personaggi fare una cosa "per la trama"? Ogni azione è perfettamente studiata perché abbia un senso per il personaggio che la sta eseguendo e per il protagonista stesso!!! E quando il protagonista non capisce l'azione, l'esplicita lui attraverso il "muble muble", il pensiero che intercede tra l'atto e la spiegazione.

Anche su quest'ultima osservazione ci sarebbe da parlare moltissimo, potrei stare ore qui a scrivere dei pregi di questa opera magistrale. Però devo uscire quindi pace. :sisi:

PS. lasciatemelo che chiudo l'ot, se volete potete spostare le risposte nel topic in A&F, grazie.
Mai visto dickridare così tanto un banalissimo shonen come un altro.

 
Ripropongo quanto detto da Eucube e preciso che ognuno ha una propria opinione e idee per cui bisogna anche avere un po' di rispetto verso chi la pensa diversamente

 
confermato l'arrivo in occidente
ottima news per me

- - - Aggiornato - - -

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-Modo di narrazione del tutto nuovo

MHA nasce dall'esigenza di fondere il ritmo delle storie giapponesi (Tsurezure-gusa oppure i racconti di Rashomon) con lo stile prettamente americano della grandiosità dei personaggi e l'enorme coralità che scaturisce dalla grande letteratura americana. Sta di fatto che, agli occhi di un lettore critico, MHA pone molto di più l'accento sulla coralità dei personaggi, racchiudendoli nell'azione ritmata del classico romanzo di formazione giapponese e non il contrario come accade invece ai classici del genere shonen. Il ribaltamento della trattazione degli eventi è totale, ed esplode in maniera contingente nello strumento del fumetto (il messaggio è il mezzo, d'altronde).

-L'infiltrazione delle tematiche shonen

MHA è difatto il primo manga in cui le tematiche shonen vengono inserite in maniera graduale e non sono il cardine portante dell'opera. Gli shonen partono dall'ordinario per poi tramutarsi immediatamente in straordinario bombardati da elementi prettamente tipici dello shonen manga, MHA spezza in maniera completamente inaspettata (e insperata, per me) questo passaggio risultando un'ordinarietà ripetuta e continua (tipica della continuity del fumetto americano) con infiltrazioni shonen di qua e di la, senza che queste prendano il sopravvento e ribaltino completamente il normale incedere della vita.

-Il concetto del tempo e dello spazio

Nel racconto per ragazzi, in generale, si tende a "ciclicizzare" gli eventi, il tempo e lo spazio attraverso degli espedienti narrativi (le isole, il trio, il nemico, ecc) che vengono esasperati all'inverosimile per poi scoppiare ed impattare in maniera poco preponderante sull'andamento generale della trama. In MHA l'autore sta tentando di dare una continuità lineare all'opera, cosa assolutamente vietata in oriente e mai fatta prima d'ora. Questo diciamo è una mezza innovazione perché una cosa del genere esiste già nel fumetto antologico americano (e di riflesso, in quello mainstream) però inserita dentro il contesto del manga giovanile diventa una grandiosa innovazione.

PS: non vi torna? Allora ditemi, quanti flashback ci sono stati in 15 numeri?

-Introspezione vera

Ogni vicenda che vediamo negli shonen è filtrata da un narratore onnisciente. In MHA anche questo tassello, per molte opere fondamentale, è spezzato: vediamo come l'autore fa di tutto per mettere il lettore nei panni del protagonista, costruendo attorno a lui eventi e visioni delle cose perfettamente coerenti con quello che vuole raccontare. Prendiamo il caso di All Might, il simbolo estremo del buono, che viene idealizzato ogni volta dal protagonista e che lo rende perfetto ai nostri occhi. E questa è una cosa straordinaria. Mai come in MHA stiamo vedendo le cose attraverso gli occhi di un personaggio (forse Hokuto no Ken ma anche lì, Ken era da solo, non era messo dentro un contesto così di ampio respiro).

Fateci caso: quante volte nella lettura di MHA abbiamo visto i personaggi fare una cosa "per la trama"? Ogni azione è perfettamente studiata perché abbia un senso per il personaggio che la sta eseguendo e per il protagonista stesso!!! E quando il protagonista non capisce l'azione, l'esplicita lui attraverso il "muble muble", il pensiero che intercede tra l'atto e la spiegazione.

Anche su quest'ultima osservazione ci sarebbe da parlare moltissimo, potrei stare ore qui a scrivere dei pregi di questa opera magistrale. Però devo uscire quindi pace. :sisi:

PS. lasciatemelo che chiudo l'ot, se volete potete spostare le risposte nel topic in A&F, grazie.
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