È un gioco figlio del suo tempo, quindi alcune critiche (la maggior parte) lasciano il tempo che trovano. E con questo dico anche, col senno di poi, che una ''semplice remaster'' non gli ha dato la giustizia che meritava, secondo me. Avrebbe beneficiato molto di una OST più varia ed estesa, le musiche infatti, sebbene siano stupende ed evocative, diventano piuttosto ripetitive dopo 20-30h di gioco. I nemici, nonostante fossi equipaggiato con armi di lv4, risultano essere delle mere spugne, e questa è una gran pecca. Avrei preferito di gran lunga che ad aumentare la difficoltà fosse un più elevato numero di nemici e una maggiore frequenza dei loro attacchi, piuttosto che avere ogni nemico con la salute di un mid boss.
Buona la varietà delle armi, anche se i moveset sono poco vari e alla fine si scelgono semplicemente armi con il danno più elevato (nel mio caso lancia e spada della fenice). Ho gradito moltissimo che, come nei Drakengard, ad ogni livello delle armi si sblocchino anche nuove descrizioni e lore. Il combat system funziona bene e il contrattacco è sempre molto appagante. Peccato, come scritto poc'anzi, per l'esagerata salute dei nemici.
Le magie di Weiss hanno tanto potenziale inespresso (per colpa forse di nemici o situazioni poco varie). Alla fine usavo sempre l'esplosione oscura (la magia base) e le lance oscure. Quella del sosia l'ho trovata una buona magia, ma faceva troppi pochi danni. L'impalamento (esecuzione oscura, mi pare si chiamasse) è molto utile, invece, soprattutto a difficile e con nemici specifici, usavo spesso anche quella. Le altre invece, come anche quelle di difesa, le ho trovate piuttosto inutili (anche se, in varie situazioni, sarebbero state piuttosto utili).
Lato trama invece siamo a buoni livelli (e a seconda delle scelte fatte e dai path giocati, saliamo a livelli altissimi, a tratti anche inarrivabili). Livelli ben più alti della media dei JRPG. Anche se preferisco (di pochissimo, e soprattutto per via dei draghi e della presenza molto più preponderante della magia) il world building della trilogia dei Drakengard. Ho amato i tre protagonisti (e i personaggi principali coinvolti nella trama). Hanno delle belle caratterizzazioni e hanno avuto tutti delle belle evoluzioni (idem la trama). Carino il fatto di essere a tratti, quasi, permettetemi il termine molto tirato, uno ''shoot 'em up''. Come è anche carina l'idea di rendere statiche alcune sezioni di gioco, rendendolo quasi un gioco a scorrimento
Molto belle anche le sezioni da ''libro-game'', brevi racconti, a tratti interattivi che raccontano di più sulla lore di gioco, molto apprezzati, nonostante soffrano di una ost non originale. Ah, dimenticavo; quando ho letto Accord, mamma mia
Il protagonista (Nier, World-Ender, Lad o come lo vogliate chiamare) è un buon protagonista, semplice e prevedibile ma in fin dei conti non mi è dispiaciuto. La crescita fisica si vede raramente nei vg, purtroppo; e qui è stato molto figo giocare nei suoi panni da ragazzino a giovane/adulto; peccato non si vedano mai queste cose nei VG.
Emil mi è piaciuto un sacco, poco da dire, ma ben scritto, ben caratterizzato e ben implementato nel mondo di gioco; un ottimo companion.
E poi c'è Kainé, eh eh. Cosa dire su Kainé? La donna ideale, senza se e senza ma
Imo un gradino sopra Zero ma egualmente un personaggio femminile con i contro... sì, un personaggio femminile stratosferico
L'antagonista è azzeccatissimo e riuscitissimo, essendo letteralmente (se non ho capito male) ciò che rimane dell'umano di cui noi siamo un mero replicant(e). Quasi non vorresti combatterlo, quasi vorresti che vincesse, che riprendesse il suo corpo e che potesse vivere felice con sua sorella.
Devola e Popola sono anch'esse personaggi che ho apprezzato molto, ben riuscite, che ti accompagnano per mano fino alla fine, letteralmente
Non mancano i colpi di scena ben fatti e molto WTF (in senso buono, ovviamente). Manco a pensarci mezzo secondo, ho amato il path della enging E: un percorso a tratti pazzesco ed emozionante (ancor di più per chi, come me, viene da Drakengard. Inoltre ho giocato e finito anche la campagna di Nier Reincarnation e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal senso di deja vu che mi ha dato questo path, oltre che alcuni piccoli frammenti di lore che mi venivano in mente grazie appunto all'aver giocato il titolo mobile). Per non parlare di tutta la questione dei salvataggi che si cancellano, insieme a tutti i progressi; per poi recuperarli nel path, pazzesco, pazzesco veramente. Solo applausi
Peccato veramente per l'effetto da gioco ''non propriamente riuscito'' che causa l'essere una remaster, a tratti piuttosto anacronistica nel suo essere graficamente valida ma contenutisticamente piuttosto deficitaria. Sono abituato a tutt'altro level design e world building di gioco (inteso come mappe e ambientazioni). Nei Drakengard (scusate il continuo confronto con la trilogia ma, visto quante cosa li accomunano, sento di doverlo fare) non si sente molto questo difetto, vuoi per la sua natura di gioco meno interconnesso, vuoi perché rimasto invariato negli anni, quindi più giustificato. Resta il fatto che sia abbastanza deludente la scarsa quantità delle zone esplorabili (spesso piatte, monotone e ripetitive, soprattutto dopo tot ore di gioco; e il problema già citato della colonna sonora non aiuta per niente). Nonostante questo problema, le ambientazioni del gioco le ho trovate comunque molto belle ed evocative; le ho apprezzate tutte, anche perché ho sempre amato l'ambientazione post apocalittica ''medievaleggiante''.