Già sento qualche scricchiolio del tipo "le esclusive non servono più ormai"
Guarda, ormai è una cosa cosa così evidente che mi pare assurdo rapportare tutto con giustificazioni che sanno di arrampicata sugli specchi.
Oggi è un momento fantastico per essere videogiocatori: siamo inondati letteramente di cose vecchie e nuove, per tutti i gusti. Ma, allo stesso tempo, abbiamo perso tanto.
E non si tratta semplicemente dei tempi che cambiano: ogni generazione ha avuto i suoi capisaldi e mille cloni, ciclicamente.
Uno studio pubblicava 2/3 titoli nel corso dei 7 anni; i tempi fra un Gran Turismo e l'altro sembravano eterni (oggi sono bruscolini); un Forza Horizon usciva ogni 2 anni con un salto tecnico incredibile; abbiamo avuto il primo RDR, GTA V e RDR2 nel giro di 8 anni; tre Motorstom in una generazione; mille titoli Insomniac, Santa Monica, ND.
Le esclusive servivano per sostenere l'awarness della macchina. Compravamo Xbox per Halo, Gears e Forza, PlayStation per un tipo di offerta.
Progetti che costavano tanto e mantenevano anni studi senza un grande ritorno economico a volte (Ueda, Japan Studio).
Adesso che l'utenza è cristallizzata, non si sposta più, le esclusive di fatto sono ancora necessarie? Con questi tempi e costi?
No, sono diventate unicamente prodotti commerciali come tutto il resto. Quindi si va sul sicuro, dando il via libera a seguiti e prodotti che si pensa che possano fare presa sul pubblico, con lo stampino e riciclo di asset.
Arriviamo al punto quindi che non sono le esclusive a non servire più, ma le macchine stesse su cui girano.
Tranne Nintendo, ovviamente. Che ha saputo costruire qualcosa in maniera organica e che alle 15 cominceremo ad intravedere (ma lo stiamo facendo già da tanto)