Ufficiale Nintendo Switch 2 vs All

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Condividevamo gli stessi amori
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Probabilmente non cambieranno rotta, e onestamente mi importa davvero poco delle sorti di Playstation. Però possiedono belle ip che è un peccato far marcire, io per esempio ho sempre avuto un grande debole per Sly
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Già sento qualche scricchiolio del tipo "le esclusive non servono più ormai"
Ma già siamo entrati nel tunnel delle esclusive non contano più ormai, la risposta è tanto escono in ritardo se vuoi giocare al day One devi andare di ps5!
 
Già sento qualche scricchiolio del tipo "le esclusive non servono più ormai"
Guarda, ormai è una cosa cosa così evidente che mi pare assurdo rapportare tutto con giustificazioni che sanno di arrampicata sugli specchi.

Oggi è un momento fantastico per essere videogiocatori: siamo inondati letteramente di cose vecchie e nuove, per tutti i gusti. Ma, allo stesso tempo, abbiamo perso tanto.

E non si tratta semplicemente dei tempi che cambiano: ogni generazione ha avuto i suoi capisaldi e mille cloni, ciclicamente.
Uno studio pubblicava 2/3 titoli nel corso dei 7 anni; i tempi fra un Gran Turismo e l'altro sembravano eterni (oggi sono bruscolini); un Forza Horizon usciva ogni 2 anni con un salto tecnico incredibile; abbiamo avuto il primo RDR, GTA V e RDR2 nel giro di 8 anni; tre Motorstom in una generazione; mille titoli Insomniac, Santa Monica, ND.

Le esclusive servivano per sostenere l'awarness della macchina. Compravamo Xbox per Halo, Gears e Forza, PlayStation per un tipo di offerta.
Progetti che costavano tanto e mantenevano anni studi senza un grande ritorno economico a volte (Ueda, Japan Studio).

Adesso che l'utenza è cristallizzata, non si sposta più, le esclusive di fatto sono ancora necessarie? Con questi tempi e costi?
No, sono diventate unicamente prodotti commerciali come tutto il resto. Quindi si va sul sicuro, dando il via libera a seguiti e prodotti che si pensa che possano fare presa sul pubblico, con lo stampino e riciclo di asset.

Arriviamo al punto quindi che non sono le esclusive a non servire più, ma le macchine stesse su cui girano.

Tranne Nintendo, ovviamente. Che ha saputo costruire qualcosa in maniera organica e che alle 15 cominceremo ad intravedere (ma lo stiamo facendo già da tanto)
 
Ultima modifica:
Tutto il mio amore e le mie finanze adolescenziali erano destinate al cubo e al GBA :sisi: in quel periodo poi ero nintendaro cretino fondamentalista
anche pensandola così la PS2 era imprescindibile :sadfrog:

mia console preferita dell' epoca classica (esclusive e fenomeno digitale ancora assente) dopo lo SNES
gran periodo un po' per tutte quello, comunque
 
Ma infatti. La parabola di Spiderman su PC è emblematica, dai 3 mln della remastered ai miseri 500k del 2 :asd:
Passato l'effetto novità, che sicuramente può portare a qualche bel risultato, si deve fare conti con l'inclinazione dell'utenza di quella specifica piattaforma.
E la prima a capirlo è stata Nintendo che per il porting su PC ha messo i mitra in mano ai pokémon.
 
E la prima a capirlo è stata Nintendo che per il porting su PC ha messo i mitra in mano ai pokémon.
E con un porting su PS che farebbero, genocidio di massa dei pokemon maschi? :shrek:
 
I feels dei Pokémon ingabbiati in questo destino di lotta perenne

oltreché ingabbiati nelle sfere :sadfrog:

Che è sta cosa dei Pokémon coi mitra?:asd:
Quel povero cugino scemo Palworld
 
Vi ricordate quando Nintendo sarebbe dovuta diventare un publisher per sopravvivere? :draper:

Mi piace leggere in giro ora che, dopo il futuro sono le concentrazioni e Stadia e i servizi in abbonamento, ora si è tracciato il nuovo futuro: tutto deve essere multitutto. MA! Allo stesso tempo si fanno le piattaforme.

Rinnovo ancora una volta l'invito a leggere la storia dell'Atari Crash.

Ah! questi futuri inevitabili.
Per me possono morire (commercialmente ovvio). Ps6, sempre se la compro, la prendo usata. Giochi solo usati. Da me non vedranno mai più una lira.
 
Guarda, ormai è una cosa cosa così evidente che mi pare assurdo rapportare tutto con giustificazioni che sanno di arrampicata sugli specchi.

Oggi è un momento fantastico per essere videogiocatori: siamo inondati letteramente di cose vecchie e nuove, per tutti i gusti. Ma, allo stesso tempo, abbiamo perso tanto.

E non si tratta semplicemente dei tempi che cambiano: ogni generazione ha avuto i suoi capisaldi e mille cloni, ciclicamente.
Uno studio pubblicava 2/3 titoli nel corso dei 7 anni; i tempi fra un Gran Turismo e l'altro sembravano eterni (oggi sono bruscolini); un Forza Horizon usciva ogni 2 anni con un salto tecnico incredibile; abbiamo avuto il primo RDR, GTA V e RDR2 nel giro di 8 anni; tre Motorstom in una generazione; mille titoli Insomniac, Santa Monica, ND.

Le esclusive servivano per sostenere l'awarness della macchina. Compravamo Xbox per Halo, Gears e Forza, PlayStation per un tipo di offerta.
Progetti che costavano tanto e mantenevano anni studi senza un grande ritorno economico a volte (Ueda, Japan Studio).

Adesso che l'utenza è cristallizzata, non si sposta più, le esclusive di fatto sono ancora necessarie? Con questi tempi e costi?
No, sono diventate unicamente prodotti commerciali come tutto il resto. Quindi si va sul sicuro, dando il via libera a seguiti e prodotti che si pensa che possano fare presa sul pubblico, con lo stampino e riciclo di asset.

Arriviamo al punto quindi che non sono le esclusive a non servire più, ma le macchine stesse su cui girano.

Tranne Nintendo, ovviamente. Che ha saputo costruire qualcosa in maniera organica e che alle 15 cominceremo ad intravedere (ma lo stiamo facendo già da tanto)
Il pubblico non è cristallizzato per nulla e il traumatico passaggio da ps2 (che ancora oggi è la console più venduta della storia a ps3 lo dimostra. La stessa Nintendo è passata da grandi successi a fallimenti peggio delle montagne russe. Ovviamente c'è uno zoccolo duro, ma oltre quello il pubblico si sposta dove conviene.
 
Il pubblico non è cristallizzato per nulla e il traumatico passaggio da ps2 (che ancora oggi è la console più venduta della storia a ps3 lo dimostra. La stessa Nintendo è passata da grandi successi a fallimenti peggio delle montagne russe. Ovviamente c'è uno zoccolo duro, ma oltre quello il pubblico si sposta dove conviene.

Sì la storia ci insegna questo, e sappiamo che anche i giganti possono cadere, ma deve arrivare qualcosa di imprevisto, un nuovo attore o una variabile che spazzi via tutto. Esempio la prima PlayStation, oppure l'iPhone per Nokia e BlackBerry, i produttori sud coreani nelle TV e adesso nelle auto elettriche dove siamo tremendamente indietro.

Nel momento videoludico attuale c'è qualcosa del genere? Se voglio giocare i titoli Nintendo ho la scelta obbligata. Se voglio l'esperienza console, ce n'è soltanto una vera. Microsoft sta trovando la sua forma ma di certo sarà più vicina al mercato dei PC di fascia media che a quello di chi cerca un'esperienza più tradizionale. Il giocatore PC non si stacca da Steam. Google ha salutato, Amazon e Apple fanno qualche passetto in avanti e due indietro. Tutti stanno inseguendo la nuova età dell'oro dell'IA che bolla o non bolla è destinata ormai a cambiare la società.

Una cosa che stavo sentendo qualche giorno fa era pensa se arriveremo al punto in cui potremo chiedere a qualche servizio di generarci il nostro gioco. Voglio questo e questo per fare quest'altra cosa. Un GDR, uno sportivo, un'avventura, un vecchio platform. Come si fa adesso per foto e video.

Inizio a chiedermi se mi piacerebbe vivere abbastanza per vedere realizzate certe cose. Poi torno sul simulatore e sudo felice :)
 
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