Riflessione Non riuscire ad iniziare un nuovo gioco, perché…

  • Autore discussione Autore discussione PEVO
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Capita più che spesso, avendo centinaia di giochi in backlog di cui decine di pezzi grossi :asd: Soprattutto mi capita perché quello che inizio non lo voglio droppare, quindi non inizio come fanno tanti con quella "mezz'oretta di prova, vediamo se mi piace" ma parto solo quando ho la ragionevole certezza di riuscire a giocarmela tutto senza patemi, senza andare a danneggiare nr la fruibilità del gioco se ci tengo, né gli impegni della real life che non vanno messi in secondo piano per magari tracannarsi la nuova espansione di FFXIV :asd:

Quante volte, neanche il tempo di pagare, penso "tanto figurati se lo giocherò mai, ma non fa niente".
Il problema di fondo è che i giochi non sono come i film, durano dalle 10 alle 100h, dai 3 giorni ai 3 mesi cadauno, e più si va avanti più li fanno lunghi, quindi non é mancanza di voglia di giocarli ma sono i pachidermi che ho infilati nelle console. Tipo il qui presente P5 che dopo 3 anni che l'ho in casa, candidato GOTG, finalmente sto giocando e malgrado me lo stia sbranando con sessioni da 4h a botta mi occuperà 2 mesi pieni.
Per dire, se mi metto in testa di recuperare senza inframezzi giusto BOTW, Witcher 3, SMT5, RDR2, GTA5, XCOM2, Sekiro, Dark Souls 3, Yakuza Zero, Horizon, GOT, Danganronpa, pilastri che sicuramente prima o poi devo giocare, minimo ci passano tre anni. Poi ovvio che se tiro su un WRPG blasonato ma pesantuccio tipo Dragon Age o un open world da 50+h che mi ispira poco tipo AC Odyssey o una collection fin troppo gonfia tipo quella di .HackGU poi so benissimo che non avranno mai la priorità e marciranno in fondo alla lista :asd:
Allo stesso tempo ho la capacità masochistica di fare decine di ore a giochi magari insignificanti (non so come ma ho messo 35h su Detroit per platinarlo, quando ci potevo piazzare un KH3 che da ragazzo avrei ucciso per averlo :rickds: ). La cosa importante con cui chiudo imho é poter sempre assecondare lo sfizio del momento, mai procedere a tappe forzate: anche se domani mi venisse in testa di iniziare un The Surge anziché Dark Souls 3 o di rigiocare FF7 anziché scoprire i Trails, va benissimo cosi
 
il mio problema non è tanto iniziarlo, quanto portarlo a termine.
del genere mi ci infoio all'inizio, lo gioco, mi diverto.....per un po', mi stufo, lo lascio li e ne prendo un altro.
ho un bel listone di giochi che stanno li lasciati a metà e onestamente non so piu' se attribuire la colpa al prodotto che in qualche modo non riesce nell'intento di risultare interessante fino alla fine, o sono semplicemente io che boh, mi rompo le scatole a prescindere.
l'ultimo gioco portato a termine completamente è stato grime, che mi sono divorato gratuito su stadia, ma per il resto.....cyberpunk, outward, poe 1, rdr 2, vampyr, wastelands, valkyria chronicles, hitman, tomb raider, beyond, pure atom rpg messo a riposo per elex, che dirò mi sta intrippando abbastanza, ma lo fece anche atom.
insomma un disastro :asd:
 
il mio problema non è tanto iniziarlo, quanto portarlo a termine.
del genere mi ci infoio all'inizio, lo gioco, mi diverto.....per un po', mi stufo, lo lascio li e ne prendo un altro.
È una sensazione che conosco bene.

Ovviamente è anche una cosa molto soggettiva / caratteriale.

Mi è successo l'anno scorso con The Witcher 3, ad esempio.
Un gioco bellissimo, ma anche molto molto lungo.

Arrivato ad un certo punto ho iniziato a trascinarmi verso la fine, giocando non tanto per divertimento ma per dovere, pur continuando ad apprezzare storia e personaggi.
In tal caso posso consigliare di affiancare al gioco "grosso" un gioco più "piccolo", preferibilmente qualcosa che avete già giocato (così non dovete impegnarvi troppo) ma che vi piace molto come gameplay, ancora meglio se tale gameplay è agli antipodi del gioco grosso che vi sta dando problemi.

Sono un tipo che gioca un titolo per volta ma in tal caso mi sta bene fare un piccolo strappo alla regola. Diciamo che il gioco "piccolo" (che poi non deve nemmeno essere per forza "piccolo", solo un qualcosa di diverso) è una sorta di pace-maker. :asd:
Ripeto, esperienza molto soggettiva e relativa al carattere impaziente del sottoscritto, ma alla fine ho finito The Witcher 3 senza rushare nemmeno, godendomi l'epilogo del gioco come se fossero state le prime ore (poi, personalmente, non è un gioco per cui sono andato per il 100% / platino, ma questa è un'altra storia).
 
Io sono un droppatore seriale, nella mia carriera di videogiocatore sono più i giochi lasciati a metà ( o quasi al finale) che quelli completati. Problema che ovviamente si sta accentuando con gli anni.

Di fatto vivo di fiammate ed entusiasmi e alterno periodi in cui mi faccio anche 2-3 giochi lunghi di fila ad altri in cui gioco solo online e a giochi comunque non impegnativi. Tanto ci sono periodi dove gioco poco (tipo fino a qualche settimana fa) che sono pure sparito dal forum perché è come se non avessi proprio testa.

Di fatto credo che l'unica cosa sia, specialmente crescendo, assecondare i propri ritmi e non forzarsi, per godersi al meglio i giochi. A 33 anni onestamente non ho voglia di giocare controvoglia ad un gioco solo perché è "Un capolavoro". Esempio pratico per me, The Witcher 3: tutti a dire bello bellissimo, e lo sarà pure per carità. Droppato 3 volte, alla quarta ripresa mi sono detto "Non è roba per me".

Ormai tendo a cominciare quindi solo giochi che so di poter seguire con costanza e che mi prendono fin dall'inizio. Se vedo, come diciamo da queste parti, "La carta mala pigliata", evito di proseguire a oltranza. Cerco di non fare programmi a lungo termine. Mesi fa volevo maratonarmi tutti i Trails: mi sono fatto i primi 2 cold steel e devo ancora cominciare il primo Trails in the sky semplicemente perché l'idea di fare un altro jrpg non mi è andata per mesi.

Come dicevano sopra alla fine il problema è che il videogioco è un media lungo e impegnativo e che molto spesso mal si presta a sessioni brevi, come invece può andare bene per un libro. Bisogna trovare il giusto compromesso e sfoltire il backlog, magari rinunciando all'idea di giocare tuttotuttotuttotutto a tutti i costi, cosa che ahimè, funzionava a 14 anni magari ma non più oltre i 25.
 
Ho una situazione di gioco personale abbastanza complessa di cui non mi cimenterò nella spiegazione (almeno per ora)...


Ma, in base anche alla vostra situazione/gusti/valori personali, consiglio vivamente di mettere da parte un pochino il vostro orgoglio e valutare (dove possibile) l'utilizzo di trucchi/Cheat legali in giochi single player (non condono l'utilizzo di cheat e trucchi nei giochi multiplayer) dove ritenete opportuno (in base anche a quanta sfida/grind/rottura del gioco volete)... Io personalmente devo ancora provare... ma ho due miei amici che si trovavano in crisi mistica perché appassionati di giochi tendenzialmente lunghi e impegnativi che andavano in contrasto con le tempistiche della loro vita... Hanno ritrovato l'estro e ridotto al minimo la frustrazione di modo da godersi le parti che gli interessano e facilitare/saltare le parti pallose e riempitivo.

Esempio stupido:

Leggerissimi spoiler post end game di Final Fantasy X

FFX su PC, post end game Zoolab, per riuscire a completarlo tutto senza dover ogni santa volta dover andare a FARMARE AP e le sfere per completare la sferografia hanno usato un trucco per darsi le sfere e AP "Max" per poi far crescere la sferografia gradualmente man mano i mostri dello zoolab diventavano più forti per non far venir meno la sfida evitandosi decine di ore di farming.

Sta a voi quanto volete scendere a compromessi e trovare il giusto equilibrio per non rovinarvi l'esperienza e/o la sfida.

E se non siete sicuri sul come approcciarvi o non volete rischiare di rovinarvi l'esperienza del gioco nuovo perché non avete mai provato, prendete un gioco che ci interessa relativamente ma che non vi "dispiace troppo" rovinare l'esperienza...

Altro esempio: il mio amico di Final Fantasy X ha preso un titolo compile heart a caso che aveva nel backlog da anni e si è fatto il callo con quello :saske:
 
Ultima modifica:
Io sono un droppatore seriale, nella mia carriera di videogiocatore sono più i giochi lasciati a metà ( o quasi al finale) che quelli completati. Problema che ovviamente si sta accentuando con gli anni.

Di fatto vivo di fiammate ed entusiasmi e alterno periodi in cui mi faccio anche 2-3 giochi lunghi di fila ad altri in cui gioco solo online e a giochi comunque non impegnativi. Tanto ci sono periodi dove gioco poco (tipo fino a qualche settimana fa) che sono pure sparito dal forum perché è come se non avessi proprio testa.

Di fatto credo che l'unica cosa sia, specialmente crescendo, assecondare i propri ritmi e non forzarsi, per godersi al meglio i giochi. A 33 anni onestamente non ho voglia di giocare controvoglia ad un gioco solo perché è "Un capolavoro". Esempio pratico per me, The Witcher 3: tutti a dire bello bellissimo, e lo sarà pure per carità. Droppato 3 volte, alla quarta ripresa mi sono detto "Non è roba per me".

Ormai tendo a cominciare quindi solo giochi che so di poter seguire con costanza e che mi prendono fin dall'inizio. Se vedo, come diciamo da queste parti, "La carta mala pigliata", evito di proseguire a oltranza. Cerco di non fare programmi a lungo termine. Mesi fa volevo maratonarmi tutti i Trails: mi sono fatto i primi 2 cold steel e devo ancora cominciare il primo Trails in the sky semplicemente perché l'idea di fare un altro jrpg non mi è andata per mesi.

Come dicevano sopra alla fine il problema è che il videogioco è un media lungo e impegnativo e che molto spesso mal si presta a sessioni brevi, come invece può andare bene per un libro. Bisogna trovare il giusto compromesso e sfoltire il backlog, magari rinunciando all'idea di giocare tuttotuttotuttotutto a tutti i costi, cosa che ahimè, funzionava a 14 anni magari ma non più oltre i 25.
Ma infatti TW3 non è quel gioco che è stato illustrato da stampa e la maggior parte dei giocatori.
Tanto per dire, io sono ancora nella comunità italiana più grossa, ancora scriviamo e accogliamo giocatori, ma tutto è tranne che un gioco "per tutti" a mio avviso.
Non hai idea di quanti dopo qualche mese:

"Ragazzi non riesco ad andare avanti, è un mio problema?"

"No"
-così rispondo- "non è un tuo problema"

TW3 è un gioco lungo, al quale non puoi essere più di tanto refrattario, storia o personaggi, ambientazione o gameplay.
Non c'entra niente il fatto che sia universalmente un 9 9 9 per tanti, o un gioco "capolavoroh" come tanti dicono.
Non è un gioco così accessibile, a conti fatti...ha moltissimi dialoghi, missioni e dettagli, ed insomma eh, per goderlo al massimo un pochino ci devi "entrare dentro", per non parlare dei libri, che permettono di capire ogni citazione oppure omaggio. E inoltre TW3 è "Il Ritorno del Re" della saga...ma questo non lo dice mai nessuno :D
 
the witcher 3 è tra i giochi piu' accessibili che ci sono in commercio per meccaniche e difficoltà.
che poi da gioco di ruolo risulti un prodotto "mirato", li dipende dai gusti.
bisogna sempre premettere che si tratta di un gioco basato sulla storia e che quindi va giocato secondo quest'ottica, se uno non è avvezzo a mappazzoni di dialoghi e scelte in game, allora semplicemente non è il gioco che può piacere.
almeno, questo è ciò che penso.
 
L'unico caso di gioco che non ho potuto completare per causa di forza maggiore è Pandemonium su N-Gage, la cartuccia all'improvviso smise di funzionare. Non una gran perdita, comunque. :asd:
Quel che mi è sempre dispiaciuto è non essere riuscito a giocare Mike Tyson Boxing perché introvabile, giocai la demo e mi piacque (anche se le recensioni furono pessime).

edit: sbagliato thread, lo lascio visibile per chi vorrà candidarmi alla HoS
 
Ultima modifica:
the witcher 3 è tra i giochi piu' accessibili che ci sono in commercio per meccaniche e difficoltà.
che poi da gioco di ruolo risulti un prodotto "mirato", li dipende dai gusti.
bisogna sempre premettere che si tratta di un gioco basato sulla storia e che quindi va giocato secondo quest'ottica, se uno non è avvezzo a mappazzoni di dialoghi e scelte in game, allora semplicemente non è il gioco che può piacere.
almeno, questo è ciò che penso.
in genere dialoghi densi e mappazzoni sono l'opposto dell'accessibilita, per il gicatore medio
 
the witcher 3 è tra i giochi piu' accessibili che ci sono in commercio per meccaniche e difficoltà.
che poi da gioco di ruolo risulti un prodotto "mirato", li dipende dai gusti.
bisogna sempre premettere che si tratta di un gioco basato sulla storia e che quindi va giocato secondo quest'ottica, se uno non è avvezzo a mappazzoni di dialoghi e scelte in game, allora semplicemente non è il gioco che può piacere.
almeno, questo è ciò che penso.

Nah vabbè non è tanto quello. I Jrpg mi piacciono per dire e di dialoghi ce ne sono tanti. Ho giocato in vita mia a titoli belli densi, è solo un fatto di gusto e sensazione a pelle. Se un gioco non mi ispira, pur essendo un capolavoro non riesco ad andare molto avanti. La stanchezza a volta sopraggiunge dopo tanto (30 ore ad esempio TW3) ma per essere ancora più in topic, se un gioco dalle primissime battute non mi ispira ormai tendo a fermarmi (o a non comprarlo direttamente se questa sensazione viene dalla demo o dai video su internet) piuttosto che a forzarmi, proprio perché ogni giorno che scelgo di cominciare voglio portarlo avanti con piacere e senza forzarmi giusto perché "Si deve giocare".
 
io faccio difficoltà ad iniziarli ma sopratutto a finirli :asd:
perdo l'interesse subito, è strano perchè mi succede anche con roba che mi sta piacendo parecchio

sarà l'età
 
Ma infatti TW3 non è quel gioco che è stato illustrato da stampa e la maggior parte dei giocatori.
Tanto per dire, io sono ancora nella comunità italiana più grossa, ancora scriviamo e accogliamo giocatori, ma tutto è tranne che un gioco "per tutti" a mio avviso.
Non hai idea di quanti dopo qualche mese:

"Ragazzi non riesco ad andare avanti, è un mio problema?"

"No"
-così rispondo- "non è un tuo problema"

TW3 è un gioco lungo, al quale non puoi essere più di tanto refrattario, storia o personaggi, ambientazione o gameplay.
Non c'entra niente il fatto che sia universalmente un 9 9 9 per tanti, o un gioco "capolavoroh" come tanti dicono.
Non è un gioco così accessibile, a conti fatti...ha moltissimi dialoghi, missioni e dettagli, ed insomma eh, per goderlo al massimo un pochino ci devi "entrare dentro", per non parlare dei libri, che permettono di capire ogni citazione oppure omaggio. E inoltre TW3 è "Il Ritorno del Re" della saga...ma questo non lo dice mai nessuno :D
Io per godermelo l'ho dovuto riacquistare su switch per giocarci allungato a letto considera, mai fatta scelta migliore, chiudendo un occhio sui limiti tecnici.
 
ma solo io i giochi lunghi li gioco a pause? tipo dopo un 20 ore lo metto in pausa per 1-2 settimane o un mese e poi riprendo
 
ma solo io i giochi lunghi li gioco a pause? tipo dopo un 20 ore lo metto in pausa per 1-2 settimane o un mese e poi riprendo
Io se metto in pausa per più di una settimana un gioco lungo poi ho una certa resistenza a riprenderlo. Se ho già visto i titoli di coda e mi manca magari un succoso post game o dei trofei anche easy al 99% lo droppo
 
Io attualmente sono nel momento "se non trovo il gioco giusto non gioco" e infatti non sto giocando nulla. :dsax:
 
Nah vabbè non è tanto quello. I Jrpg mi piacciono per dire e di dialoghi ce ne sono tanti. Ho giocato in vita mia a titoli belli densi, è solo un fatto di gusto e sensazione a pelle. Se un gioco non mi ispira, pur essendo un capolavoro non riesco ad andare molto avanti. La stanchezza a volta sopraggiunge dopo tanto (30 ore ad esempio TW3) ma per essere ancora più in topic, se un gioco dalle primissime battute non mi ispira ormai tendo a fermarmi (o a non comprarlo direttamente se questa sensazione viene dalla demo o dai video su internet) piuttosto che a forzarmi, proprio perché ogni giorno che scelgo di cominciare voglio portarlo avanti con piacere e senza forzarmi giusto perché "Si deve giocare".
ma è giusto così.
anche perchè giocarlo a forza semplicemente non ha senso e potrebbe anche rovinarti un'esperienza futura, magari riprenderlo in un momento diverso e dove potrebbe invece risultare piacevole.
 
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