OCTOPATH TRAVELER: 8
Sicuramente il miglior jrpg che abbia giocato su Switch. Il battle system, che in alcuni aspetti, eredita varie features dai Bravely, è il fiore all'occhiello del gioco e permette di sperimentare tantissimo giocando con il reclass dei personaggi, l'utilizzo delle varie abilità passive e l'importanza degli equip. Si può creare davvero un party che si adatta al proprio stile di gioco e in cui ogni personaggio può essere usato in maniera diversa, senza mai sforare in build che rompono il gioco o che lo snaturano. Gli scontri normali sono belli, i boss sono veramente IL MASSIMO. Tantissimi (più o meno saremo sulla 40ina) e tutti diversi uno dall'altro, con alcune punte assolute di eccellenza (il boss di Tressa 2, il boss di Ophilia 2, alcuni boss opzionali) che davvero spingono a sfruttare al massimo il BS.
Parlando della "trama", la premessa degli 8 pg e delle 8 storie era molto interessante anche se è stata trattata nel modo più "safe" possibile. Si tratta alla fine di 8 storie separate, come se si trattasse di 8 mini jrpg separati in tutto e per tutto tranne che per l'ambientazione e per alcuni vaghi rimandi qua e là...Vaghi dettagli che, tuttavia, portano al vero e proprio congiungimento dei vari fili narrativi nel post game. Riuscito e ben fatto, ma si tratta di una cosa praticamente opzionale e a cui ci si arriva dopo una premessa (o 8 premesse) di 70/80 ore di gioco. Forse avrei preferito un gioco più snello e con meno capitoli per ogni pg ma che permette di arrivare più velocemente alla fase finale con tutti i pg. Anche la qualità delle singole storie l'ho trovata molto altalenante e si passa dal canovaccio jrpg medio (Alfyn, Cyrus, Tressa) fino a storie davvero interessanti e con premesse insolite per questo tipo di giochi (Primrose su tutti). La bontà dei dialoghi e della scrittura è in ogni caso garantita. Traduzione in italiano perfetta poi...Tranne un mostro che si è deciso di tradurre in inglese per non so quale ragione.
Altro punto di forza è l'universo in cui è ambientato il gioco che propone un mondo dal background coerente e solido e in cui tutti i pg e gli npc agiscono in modo corale, interagendo con naturalezza gli uni con gli altri. Vedere il mercante del paese delle nevi che fa accenno a eventi successi poco prima nel paese delle sabbie è semplicemente bello e ti fa immergere davvero nel mondo di gioco.
L'ambientazione, invece, ha alti e bassi. Alti sicuramente i villaggi e i percorsi, che sono tutti diversissimi e rimangono impressi per le loro caratteristiche (il villaggio con il sole che tramonta, il villaggio di mare con le navi in lontananza, la grande città di montagna tutta scale). I tocchi di classe sono tantissimi e la grafica che mixa l'iperrealismo (o quasi) dell'effettistica con spritoni e casette low-poly è gustosissimo. Io avrei fatto sprite un po' più dettagliati, specie per alcuni comprimari che tendono un po' ad assomigliarsi tutti. I bassi sono invece i dungeon che sono TUTTI UGUALI. Grotta, foresta, sotterraneo, VILLA. Le ville sono le peggiori. Tantissime ville baroccheggianti piene di nemici e sono TUTTE UGUALI. Come abbiano fatto a differenziare così tanto tutti i villaggi e allo stesso tempo a fare così simili i dungeon non me lo so spiegare.
Ultima critica (molto soggettiva): i boss. Pochi mostroni e un'enormità di cavalieri/ladri/maghi/briganti. A me nei jrpg piacciono i boss mostruosi ed enormi. Non gli umani affetti da gigantismo di Octopath.
In definitiva un bellissimo gioco che, se avesse osato un po' di più sul lato trama e fosse stato un po' più snello, sarebbe potuto diventare un capolavoro.