Ho notato molta malinconia. I personaggi, come i tre attori, ormai hanno la loro età. E questi personaggi si sentono arrivati, di fatto sono quasi immutabili, ormai fissi su ciò che hanno costruito nella loro vita. E per tutti gli adulti le cose non vanno bene. Il lavoro sta stretto o i soldi son pochi. Il tempo dei sogni e delle ambizioni è finito. E in famiglia non è tutto rosa e fiori, anzi.
Il tempo delle vacanze viene ribaltato, non è più un rifugio dalla vita stressante, ma un'ulteriore fonte di drammi.
Il contraltare è giustamente rappresentato dai ragazzi (a cui comunque non viene dato molto spazio) e da Aldo.
Ironicamente proprio colui che è simbolo della decadenza (in quanto malato terminale) è l'unico adulto che davvero tiene alle vacanze, ai rapporti, che sa godersi ciò che la vita gli offre. Certo, come dice il figlio non è mai stato uno coraggioso, non ha mai seguito le sue ambizioni. Tuttavia è "un campione nel scegliersi le persone giuste da tenersi attorno". E questo gli basta per vincere.
Però parliamo anche delle battute:
"Stanno trombando, do you remember?" detto da Giacomino m'ha spezzato
"Fammi la mossa della tigre" A:"Vuoi che ti spezzi un braccio?"