Bella discussione che tocca molti argomenti interessanti.
Secondo me ormai il discorso intorno ai videogiochi è maturato abbastanza da aver distinto la critica, in senso più ampio, dalla recensione.
Da una parte questo ha prodotto un arricchimento della discussione che non è più limitata alla recensione del singolo gioco, né alla necessità del voto numerico.
Dall'altra parte, come osservano in molti, il panorama delle recensioni in senso stretto mi sembra molto scaduto o, perlomeno, è rimasto diversi passi indietro rispetto a canali più sofisticati.
Certamente come etica professionale c'è stato un certo degrado, ma è anche fisiologico dato che mentre la carta stampata era finanziata direttamente da chi comprava la rivista, adesso qualunque sito è fondato esclusivamente sulla pubblicità e può trovarsi costretto a ricorrere al clickbait più becero per restare a galla.
Ora, probabilmente la mia percezione è falsata in quanto ormai sono anni che ho smesso di leggere recensioni su siti dedicati, e quando ancora lo facevo era proprio perché non avevo tutti i mezzi che ho adesso per orientarmi da solo e nella recensione e nel voto trovavo un appiglio per decidere i miei acquisti. Ed ero anche molto più appassionato dei numerini di voti e classifiche.

Per questo forse non si è verificato tanto uno scadimento dei siti di recensioni quanto una stagnazione, rispetto alla mia crescita come videogiocatore e a quella del discorso che si è sviluppato su altre piattaforme.
In generale comunque mi sembra che il discorso sia ancora esclusivamente anglofono, anche giocoforza il fatto che essendo la platea centinaia di volte più ampia è molto meno difficile creare e sostenere nicchie un po' più specializzate.
Guardando al panorama generale mi sembra che la situazione sia comunque più interessante di dieci anni fa. Tralasciando piattaforme come i forum che (ahinoi) sono stati almeno in parte sostituiti da social network come reddit etc., la mia principale fonte di contenuto a tema videoludico è Youtube. Negli ultimi anni sto incontrando sempre più di frequente canali che riescono a sviluppare discorsi che, vuoi per la focalizzazione tecnica o per l'impronta personale delle riflessioni, stanno andando a comporre un mosaico sempre più ricco e diversificato. È sempre più facile trovare persone che capiscono il medium e che riescono a elaborare riflessioni interessanti e strutturate.
(Qui si potrebbe parlare del potere che Youtube ha sulla questione, e di come le sue politiche di monetizzazione potrebbero da un giorno all'altro far crollare tutto come un castello di carte, ma non è questo il punto.)
Inoltre, anche quando il contenuto è "solo" una recensione, il formato del canale "personale", contrapposto a quello "istituzionale" del sito, permette di scindere molto meglio e con maggior onestà intellettuale da parte dell'autore il giudizio critico dall'impressione personale. È anche molto più facile per il fruitore distinguere una voce dall'altra, e contestualizzare ciò che sta leggendo/ascoltando in un contesto di opinioni e gusti personali che possono essere o meno affini ai propri.
Tirando le somme il punto è che secondo me non è ancora esistita una vera critica videoludica come può essere quella letteraria o cinematografica, perché, anche in quella che possiamo ricordare come età dell'oro delle recensioni, la maggior parte della produzione ruotava sempre intorno al concetto di recensione. Questo anche per una questione di necessità, in quanto all'epoca era fisiologico che una buona frazione dei testi si soffermasse sulla descrizione di aspetti che adesso chiunque può verificare direttamente nel giro di uno o due clic.
Quindi sebbene il declino della carta stampata abbia sicuramente determinato una forte volgarizzazione della recensione in sé, secondo me le direzioni in cui il discorso si sta sviluppando sono potenzialmente più interessanti di quello che ci siamo lasciati alle spalle.