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Pretty Girls Breakers! - Recensioni degli Utenti

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Pretty Girls Breakers!
Spacca che ti passa

Prima di Arkanoid, in principio c'era Breakout. Nato nelle sale giochi nel lontano 1976, Atari inventò un titolo tanto facile quanto destinato ad un successo immortale. L'idea di abbattere un muro di mattoncini grazie ad una sfera rimbalzante, sbalzata da un lato all'altro dello schermo grazie all'intervento di una semplice racchetta orizzontale generò un vero e proprio fenomeno di culto. Nonostante gli anni passati, ancora oggi vediamo emuli del leggendario titolo, per qualsiasi piattaforma, declinati in ogni salsa.

Sviluppato da ZOO Corporation e pubblicato da EastAsiaSoft, Pretty Girls Breakers! è una rilettura del classico rompicapo d'azione arcade. Stavolta però vestiremo i panni di una combattente che brandisce una sciabola laser.

La particolarità ludica di Breakers!, infatti, è che non ci si potrà limitare ad intercettare le palle muovendo un cursore, bensì sarà necessario colpire le palle in arrivo con precisione per distruggere le strutture a blocchi sovrastanti. Il tutto ovviamente evitando attacchi nemici, stando attenti alla vita del nostro alter ego e raccogliendo potenziamenti per avere la meglio.

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Attraverso una grafica in stile chibi/anime e musiche gradevoli seppur ripetitive, Breakers tenta di fare inoltre presa nel pubblico grazie al fanservice. Completando infatti i livelli, le avvenenti ragazze tenderanno a perdere vestiti ed indossarne di nuovi. La ricompensa per l'avanzamento è dunque rappresentata dalla possibilità di sbloccare tutte le protagoniste, per poter ammirare (ehm) nei loro diversi outfit. A differenza di altri titoli firmati da ZOO Corporation, non ci è sembrato che in questa occasione si sia spinta eccessivamente la mano, limitando ammiccamenti e procacità dietro ad abbigliamenti stereotipati seppur sempre piacevoli.

Con oltre 20 livelli, fortunatamente tutti piuttosto diversi tra loro e giustamente impegnativi, Breakers non dispone di una grandissima longevità. Basteranno infatti un paio di ore per raggiungere il completamento del titolo: un aspetto, questo, che potrebbe essere interessante per i cacciatori di trofei, anche alla luce di un price tag ragionevolmente modesto.

Ciò che tuttavia ci ha lasciati spiazzati è aver riscontrato una limitata cura sul versante del sistema di controllo. Controllare le ragazze è infatti piuttosto impegnativo, non solo per una eccessiva reattività dei loro movimenti, ma anche per un rilevamento delle collisioni altalenante. Così capita spesso di perdere palle in modo imprevedibile, ma anche di non riuscire a gestire efficacemente i rimbalzi con le sciabolate. Un aspetto irritante, purtroppo.​


+ Gameplay loop affidabile ora come quasi 50 anni fa
+ Livelli differenziati ed intriganti
+ Un platino molto semplice per i cacciatori di trofei

- Si finisce in una manciata di ore
- Collisioni delle sciabole piuttosto irritanti
- Sistema di controllo nervoso



Pretty Girls Breakers! non si propone di scoprire nuovamente la ruota, bensì vuol semplicemente essere l'ennesima riproposizione del leggendario Breakout nato da Atari all'alba del videogaming. E parliamoci sinceramente, non c'è nulla di male in questo. Il fanservice non così spinto potrebbe rendere il titolo più o meno interessante a seconda dei gusti, tuttavia il gameplay è solido oggi come a suo tempo. E' un peccato tuttavia che il sistema di controllo sia sorprendentemente nervoso e le collisioni lascino talvolta a desiderare. Un titolo adatto per un paio di ore di svago, ma state certi che una volta finito (e platinato) non lo toccherete più.


VOTO: 6,0
 
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