Quali sono i migliori anni della nostra vita

  • Autore discussione Autore discussione Paolito
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Però passati i 30, è come se la vita ti volesse far capire che sei ufficialmente adulto, e quindi dai 30 anni in poi (ne faccio 33 quest anno) ogni giorno esce un c*** da risolvere. Cioè ogni giorno ci sta qualcosa da fare, un problema nuovo da risolvere. Boh
This! Condoglianze per tua madre
 
L'arco 19-25 l'ho vissuto a 100 mila divertendomi veramente molto, probabilmente più della media dei miei coetanei. Ma poi potevo permettermi di fare viaggi della durata di mesi, senza conseguenze di sorta e preoccupazioni varie.
 
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In pratica nessuno, essendo nato in un ambiente genitoriale tossico, teso, di litigio tra mio padre e mia madre e totalmente anaffettivo che mi hanno reso un disgustato cinico, sfiduciato e indifferente verso il genere umano (5 volte peggio di Dr. House).
Penso ci siano ben pochi (per fortuna) con il detto "Vivi e lascia vivere" tanto forte quanto il mio.

Però posso rispondere il periodo dagli 8 ai 12 anni che nonostante fossero gli anni più hardcore a causa dei miei genitori e del bullismo psicologico, erano paradossalmente gli anni di cui ho più nostalgia perché trovavo molto conforto nella musica su MTV e Rete A/All Music (e qua mi tocca citare il mio album degli 8 anni nel 2000, ovvero Hybrid Theory dei Linkin Park e altra roba più propriamente hip hop, alcuni album li avrò ascoltati un totale di circa 700 volte l'uno credo)... Ed oltre a ciò, avevo speranza che le cose sarebbero migliorate negli anni e avevo quella sorta anche di non consapevolezza sul fatto di quanto fosse altrettanto orribile il mondo al di fuori di casa mia.

Altro periodo un po' pacifico: quando ho finito il liceo nel 2011, potendo seguire una psicoterapia (che anche si è rivelata alla fine solo una roba da 6500€ circa letteralmente buttati), ho avuto modo di respirare cerebralmente un aria un po' diversa dal solito dal 2012 al 2014, vivendo segregato in casa con la PS3 e 4.
Ho 30 anni e lavoro per la prima volta da un anno, mai stato fidanzato e posso dire (anche qui, paradossalmente) di aver già dato fin troppo nella mia vita per arrivare a questa età così in forma... Perciò, va tutto bene e mi accontento lieto e pacato delle pochissime cose che ho potuto godere e della mia condizione attuale e futura 🏳️
 
Gli unici anni veramente "felici" sono stati quelli dell'infanzia, diciamo fino ai 10 anni quando ho finito le elementari. A quei tempi era tutto più semplice, spensierato ed idilliaco, ed anche di carattere, seppur comunque timido, ero tendenzialmente più gioioso.
L'adolescenza è stata un disastro, sicuramente i miei anni peggiori. Odiavo il liceo, ho dovuto per certi aspetti cambiare vita in modo traumatico e di carattere sono diventato molto più cupo e scostante. Senza contare ovviamente i vari problemi tipici di un adolescente con gli ormoni in tempesta... Insomma, un periodo che certamente non mi mancherà, anzi, non ho mai capito voi altri che dite siano stati periodi spensierati. :asd: Vi invidio.
Il periodo dell'università è già stato un passo avanti. Non dico che si possa definire come "piacevole", ero molto preso dagli studi, dalle frustrazioni e dalle responsabilità, però è stato anche il primo momento in cui mi sentivo padrone di me stesso e di quello che facevo, e ha saputo darmi varie soddisfazioni.
Infine, la vita da adulto lavoratore, che ho tanto desiderato raggiungere da quando ero adolescente...non è tutto rose e fiori come mi immaginavo. :asd: Ma nemmeno orribile. In particolare ora nel periodo post-covid sono riuscito (più o meno) ad avere delle nuove prospettive e a raggiungere alcuni obiettivi che seguivo da tempo, ma è ancora tutto Work in Progress. Da 29enne (quasi 30enne fra poco meno di due mesi) mi posso definire "medio", non felicissimo, ma decisamente più motivato e libero di prima; per certi versi ottimista, ma allo stesso tempo anche molto apprensivo e diffidente. Speriamo bene.:fiore:
 
Gli unici anni veramente "felici" sono stati quelli dell'infanzia, diciamo fino ai 10 anni quando ho finito le elementari. A quei tempi era tutto più semplice, spensierato ed idilliaco, ed anche di carattere, seppur comunque timido, ero tendenzialmente più gioioso.
L'adolescenza è stata un disastro, sicuramente i miei anni peggiori. Odiavo il liceo, ho dovuto per certi aspetti cambiare vita in modo traumatico e di carattere sono diventato molto più cupo e scostante. Senza contare ovviamente i vari problemi tipici di un adolescente con gli ormoni in tempesta... Insomma, un periodo che certamente non mi mancherà, anzi, non ho mai capito voi altri che dite siano stati periodi spensierati. :asd: Vi invidio.
Il periodo dell'università è già stato un passo avanti. Non dico che si possa definire come "piacevole", ero molto preso dagli studi, dalle frustrazioni e dalle responsabilità, però è stato anche il primo momento in cui mi sentivo padrone di me stesso e di quello che facevo, e ha saputo darmi varie soddisfazioni.
Infine, la vita da adulto lavoratore, che ho tanto desiderato raggiungere da quando ero adolescente...non è tutto rose e fiori come mi immaginavo. :asd: Ma nemmeno orribile. In particolare ora nel periodo post-covid sono riuscito (più o meno) ad avere delle nuove prospettive e a raggiungere alcuni obiettivi che seguivo da tempo, ma è ancora tutto Work in Progress. Da 29enne (quasi 30enne fra poco meno di due mesi) mi posso definire "medio", non felicissimo, ma decisamente più motivato e libero di prima; per certi versi ottimista, ma allo stesso tempo anche molto apprensivo e diffidente. Speriamo bene.:fiore:
mi unisco allo schifo sull'adolescenza. peggior periodo della mia vita, a mani bassissime proprio. pure l'infanzia non è che sia stata sta meraviglia, ero felice solo quando ero dai nonni (mia mamma è austriaca e andavamo su per un mese d'estate e un paio di settimane per le feste di natale. con i nonni stavo da dio e mi divertivo come un matto con i cugini).
la cosa che mi ha un pò salvato a 16/17 anni è stata il trovare una enorme passione per il metal, ero quasi ossessionato da sto genere e dallo scoprire sempre gruppi nuovi. già avevo iniziato da un paio d'anni a suonicchiare la batteria, ma dopo aver scoperto sta musica che mi accendeva il fuoco sotto il culo ero preso ancora di più e ho avuto la fortuna di trovare un gruppo in cui suonare, grazie al quale un pò ho cominciato a vivere.
quindi direi, anni migliori dai 18 fino ai tardi 20. lì mi sono veramente divertito, uscivo sempre, ne passavo di ogni con gli amici ed ero spensierato. poi le amicizie finiscono (spesso in maniere brutte e per motivi veramente stupidi conosciuti anche come "la figa"), cominciano ad arrivare le responsabilità, le preoccupazioni per il futuro e ci si rende conto che il mondo è molto più una merda di quanto si pensi
 
personalmente posso dire che gli ultimi anni sono stati i migliori,dai 27-28 agli attuali quasi 33.

In questi 5 anni ho avuto modo di ingranare definitivamente con il mio lavoro da libero professionista (dopo 6-7 anni di merda in faccia) ed ora guadagno cifre che qualche anno fa per me erano illusione,cose che il fatturato di un anno agli inizi è quello di un mese ora. Ovviamente aumentando i guadagni aumentano anche le spese e le pressioni\stress,ma in quetsi 5 anni mi sono potuto permettere di acquistare una casa,di sposarmi e di avere una bambina senza l'aiuto di nessuno,se non di me stesso...ovvio ora c'è il mutuo da pagare,le bollette,le spese varie etc ma fa parte del crescere immagino.non tornerei mai ai miei 20-25 anni dove non avevo manco 10€ nel portafoglio,non vi dico il rancore che avevo ai tempi

ora nonostante tutte le paure che ho verso il futuro posso dire di essere più sereno
 
I migliori anni della mia vita? Boh ancora devono arrivare. A 29 anni non ho concluso letteralmente nulla, l'unica cosa positiva che mi è capitata e che non mi fa crollare è la mia ragazza. Per il resto vita da dimenticare :asd:
 
Da quando ho iniziato a lavorare seriamente, tradotto 2.5 anni fa (e se mi gira bene, mi si apre una ulteriore possibilità a fine anno)
Mi manca ancora il grande passo dell'indipendenza - ma ehi, con i mutui sparati su Marte e affitti più costosi di un mutuo - sono costretto ancora tra le mura """familiari""" (che è un parolone).

Al netto che non ho tempo per fare altro se non lavorare, mi sto divertendo come un folle a farlo e molti miei amici si sono sorpresi, visto che non sono esattamente la persona più estroversa di questo globo :asd:

Quindi, a capofitto sul lavoro, che se mi fermo rischio di nuovo di cadere in depressione :asd:
 
I migliori anni della mia vita? Boh ancora devono arrivare. A 29 anni non ho concluso letteralmente nulla, l'unica cosa positiva che mi è capitata e che non mi fa crollare è la mia ragazza. Per il resto vita da dimenticare :asd:
Almeno te hai una ragazza, io ho un cane :trollface::sadfrog:
 
Se la salute non mi fa più brutti scherzi anche io penso che i miei attuali 32 anni siano i più belli, ho una casa tutta mia, una nipotina, ho sempre sognato di essere indipendente e ora lo sto facendo, è una vera svolta per me, come voltare pagina
niente si torna nell'abisso
 
Da quando ho iniziato a lavorare seriamente, tradotto 2.5 anni fa (e se mi gira bene, mi si apre una ulteriore possibilità a fine anno)
Mi manca ancora il grande passo dell'indipendenza - ma ehi, con i mutui sparati su Marte e affitti più costosi di un mutuo - sono costretto ancora tra le mura """familiari""" (che è un parolone).

Al netto che non ho tempo per fare altro se non lavorare, mi sto divertendo come un folle a farlo e molti miei amici si sono sorpresi, visto che non sono esattamente la persona più estroversa di questo globo :asd:

Quindi, a capofitto sul lavoro, che se mi fermo rischio di nuovo di cadere in depressione :asd:
Che lavoro fai?
 
domanda interessantissima

onestamente non saprei rispondere su quali siano stati i miei anni migliori ma sicuramente so quali sono stati quelli peggiori, ovvero quelli coincisi con lutti abbastanza gravi ma nonostante questo ho cercato sempre di trovare degli aspetti positivi senza mai abbattermi completamente (anche se molto è dovuto al fatto che c'era sempre qualcuno di cui prendersi cura e quindi io non potevo permettermi di crollare)

quindi direi che in quasi 37 anni, togliendo 3/4 anni sparsi dai 30 in su, poi per il resto non mi lamento (gli scongiuri sono d'obbligo)
 
domanda interessantissima

onestamente non saprei rispondere su quali siano stati i miei anni migliori ma sicuramente so quali sono stati quelli peggiori, ovvero quelli coincisi con lutti abbastanza gravi ma nonostante questo ho cercato sempre di trovare degli aspetti positivi senza mai abbattermi completamente (anche se molto è dovuto al fatto che c'era sempre qualcuno di cui prendersi cura e quindi io non potevo permettermi di crollare)

quindi direi che in quasi 37 anni, togliendo 3/4 anni sparsi dai 30 in su, poi per il resto non mi lamento (gli scongiuri sono d'obbligo)
Gli anni peggiori per me sono stati quelli adolescenziali, ero un barile di lardo. Pesavo più di 100 kg, se solo ci ripenso mi prende la tristezza :segnormechico:
Poi un giorno ho cominciato ad andare in palestra, sudore e 30 pippe a giorno, grazie a questo ne sono uscito:trollface:
 
Gli anni peggiori per me sono stati quelli adolescenziali, ero un barile di lardo. Pesavo più di 100 kg, se solo ci ripenso mi prende la tristezza :segnormechico:
Poi un giorno ho cominciato ad andare in palestra, sudore e 30 pippe a giorno, grazie a questo ne sono uscito:trollface:

si sa che con le pippe si perdono un sacco di calorie :trollface:
 
Per me gli anni più felici sono stati il periodo universitario tra fine anni 90 e inizi duemila.

Senza social e webeti si girava tranquillamente nei locali la sera per conoscere gente nuova con le "grandi compagnie" ....un po mi rivedo nel libro di Max Pezzali "Max 90" che racconta quell'epoca !
 
Per me gli anni più felici sono stati il periodo universitario tra fine anni 90 e inizi duemila.

Senza social e webeti si girava tranquillamente nei locali la sera per conoscere gente nuova con le "grandi compagnie" ....un po mi rivedo nel libro di Max Pezzali "Max 90" che racconta quell'epoca !

mamma mia che ricordi

fino al diploma non esisteva nemmeno facebook (figuriamoci whatsapp :asd: ) anzi è arrivato in italia quando ero già quasi a metà del mio percorso universitario :asd: ma quanto cazzo si stava bene :bruniii:
 
Gli anni migliori per me sono stati i primi anni di lavoro. Che secondo me sono stati molto meno stressanti del periodo universitario. Niente ansia da esami e soprattutto, sere e week end sempre liberi. Ho continuato a frequentare la stessa compagnia dei tempi dell'università, ma con più tempo libero a disposizione e dei soldi miei in tasca per svaghi, cene e viaggetti.

Poi con il tempo la compagnia si è sfaldata, dato che molti (me compreso) hanno cambiato città, mi sono lasciato con la ragazza dell'epoca, ho cambiato lavoro, insomma ho dovuto ricominciare da un'altra parte, ma purtroppo il periodo attuale non è bello come quei tempi.
 
niente si torna nell'abisso
Wtf happened nell'arco di una settimana?
Che lavoro fai?
Consulenza immobiliare per quanto riguarda esclusivamente le aste...tipo un agente immobiliare, ma senza avere lo sbattimento di dovere andare a bussare al campanello.
Senza dimenticare che sono iperskillato (laureato in giurisprudenza+MBA) per il mio lavoro, ma la predisposizione a studiare ed informarmi è stata fondamentale per apprendere il lavoro, certo mi mancava la parte "commerciale"
Better Call Saul Season GIF

Pensavo di finire a grindare le 7.12 h in comune/ospedale/ente pubblico per avere una vita da aurea mediocritas. Ed, invece, sono a lavorare 9/10 ore circa al giorno - pagato bene - :asd:

Realisticamente mai avuto vero culo in vita mia, dopo essere stato lasciato a casa in un ufficio in cui lavoravo il 23 dicembre e beccato l'ennesima clausura di COVID, passo di fronte a questo ufficio e praticamente gli lascio il CV, dopo 2 giorni inizio :asd:
Purtroppo è un settore con un bias enorme - come quello del libero mercato - e se non ti fai il culo, non porti la pagnotta a casa.

Non dico il nome del gruppo per cui lavoro, perchè altrimenti sembra che stia spammando, ma in realtà questa è la prima volta che ne parlo "pubblicamente" :asd:
 
Per me i peggiori sono stati decisamente i primi 15, a causa di una situazione familiare particolare.
Da li' e' stato un crescendo, nonostante dei fisiologici alti e bassi in ormai 18 anni.
Dei primi venti mi manca sicuramente la liberta', la consapevolezza di essere responsabile solo di me stesso, meno il non avere un euro in tasca e l'angoscia di vivere in Italia a inizio carriera(poi a Londra).
I 30 sono diventati gli anni di trasferimenti in giro per l'Europa per lavori ben pagati ma drenanti, tensioni e pressioni dovute alla presenza di una famiglia che si sorregge su di me.
D'altro canto poi le vedo a casa e so che non ne riuscirei fare a meno :asd: .
 
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