Resident Evil Saga - Guida a tutti i capitoli

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Richy Copeland

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Resident Evil Saga - Guida a tutti i capitoli

A cura di Richy Copeland

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Resident Evil






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Il primissimo capitolo della saga di Resident Evil esce nell’ormai lontano 1996 per Play Station, PC e Sega Saturn. Questo titolo pone le basi della nascita del genere videoludico del survival horror, influenzando in maniera profonda e determinante l’ascesa di molti videogiochi successivi. Anche da un punto di vista tecnico e grafico Resident Evil era allora avanti anni luce rispetto agli altri giochi contemporanei. Per la prima volta nel 1996 il giocatore veniva catapultato in una dimensione dominata dalla paura e dall’incertezza causate dall’ignoranza di cosa effettivamente stesse succedendo e perché esistessero i mostri che si avevano di fronte. Resident Evil è stato un vero e proprio cult che ha rivoluzionato il mondo e la realizzazione dei videogiochi.

Il giocatore vestirà i panni di Chris Redfield (la cui scelta implicherà la modalità difficile) o di Jill Valentine (modalità normale).

La vicenda è ambientata in data 24 luglio 1998. Gli agenti della squadra Alpha del team S.T.A.R.S. di Raccoon City si recano sulle vicine montagne Arklay in cerca dei compagni dispersi della squadra Bravo, con cui si sono persi i contatti. La squadra Bravo avrebbe dovuto indagare su una serie di efferati omicidi che ormai affliggono da tempo la cittadina, ma un guasto al motore dell’elicottero sul quale erano a bordo li ha costretti ad atterrare in mezzo alla foresta. Da allora non si hanno più notizie di loro…

Il gioco si apre con un’intro iniziale che mostra i componenti della S.T.A.R.S. nella foresta di Arklay alle prese con un branco di cani molto aggressivi e famelici. I colpi di arma da fuoco non sembrano scalfirli, quindi, in preda al panico, si rifugiano in una villa in mezzo ai boschi. A questo punto vengono presentati i personaggi che caratterizzano la storia: gli agenti Chris Redfield, Jill Valentine, Barry Burton, Rebecca Chambers e il capitano Albert Wesker.

Il giocatore guiderà Chris o Jill all’interno di una grande villa appartenente a lord Spencer, fondatore dell’Umbrella Corp., un ‘azienda farmaceutica che ha contribuito fortemente agli impieghi lavorativi e allo sviluppo commerciale della città. La villa però nasconde trappole, segreti e orde di mostri famelici di ogni tipo. Più avanti nell’avventura si scoprirà che queste creature non sono altro che vittime di un contagio da un virus denominato virus-T, e che ad esso sono collegati gli omicidi che ormai da diverse settimane si verificano proprio nella zona di Arklay. Andando avanti nel gioco il protagonista scoprirà esserci un laboratorio segreto dell’Umbrella nei meandri della villa, e questa sarà la prova inconfutabile che proprio qui venivano svolti esperimenti su cavie umane per creare delle armi bio-organiche, dei soldati perfetti. Gli zombie e i cani sono solo degli incidenti, esseri viventi che sono entrati accidentalmente in contatto col virus. Per quanto riguarda il finale possono esserci diversi risvolti a seconda di come si è giocato e delle azioni che si sono compiute.

In base al personaggio che si decide di utilizzare saranno presenti o assenti Rebecca e Barry. Rebecca infatti sarà il supporto di Chris, lo aiuterà a risolvere degli enigmi e lo curerà completamente in caso di pericolo. Barry invece sarà il supporto di Jill, la rifornirà molto spesso di armi, munizioni, oggetti curativi e l’aiuterà a fronteggiare alcune creature. Questi due personaggi si rivelano quindi molto utili per una avventura o per l’altra, ma saranno completamente assenti se il personaggio che verrà selezionato per la partita non sarà quello che dovrebbero spalleggiare.

Tra mostri, enigmi da risolvere, tradimenti e imbrogli il giocatore verrà catapultato in un’avventura affascinante a cui pochi videogiochi possono ancora fare concorrenza se non all’interno della saga stessa.






Resident Evil: Director's Cut






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Un paio di mesi dopo aver rilasciato la versione per Sega Saturn, nel settembre 1997, la Capcom fece uscire la versione Resident Evil: Director's Cut per PlayStation in modo da compensare il ritardo d'uscita di Resident Evil 2. In questa versione, si trovano nuove angolazioni della telecamera, nemici e oggetti posizionati diversamente, una pistola più potente e nuovi costumi standard per Jill, Chris e Rebecca. Il gioco include anche una nuova difficoltà, Beginner, nella quale il numero di munizioni disponibili nel gioco viene raddoppiato. Una delle aggiunte speciali include una versione Zombie del membro del Team Bravo Forest Speyer, ucciso dai corvi. Questo Zombie è inoltre più resistente e veloce degli altri, come accadrà per i Crimson Head nel futuro remake; il risveglio di Forest dalla morte venne conservato anche per tutte le seguenti versioni del gioco. Il gioco include inoltre un secondo disco contenente una demo di Resident Evil 2 basata sullo scenario A di Leon.

Una seconda versione della Director's Cut (conosciuta come Dual Shock Version) fu rilasciata in seguito, in modo da includere le funzionalità del joypad DualShock, la vibrazione e l'utilizzo degli stick analogici per i movimenti. L'altra novità fu una nuova colonna sonora sinfonica, che si sostituiva a quella originale. Questa copia del gioco include un secondo disco contenente i video di Resident Evil 1.5 (la versione beta di Resident Evil 2).

La versione Director's Cut è disponibile su Playstation Network e giocabile su Playstation 3 dal 23 marzo 2011.






Resident Evil Rebirth






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Resident Evil Rebirth uscì poco prima di Resident Evil 0 nel 2002 in esclusiva Nintendo Gamecube. Questo capitolo non è che il remake del primo titolo uscito sei anni prima, nel 1996. Sono stati apportati significativi cambiamenti soprattutto nella grafica e nelle ambientazioni, rese più realistiche e con cura nei minimi dettagli.

Stavolta il giocatore potrà scegliere la modalità in cui giocare, facile o difficile, scegliendo se intraprendere una scalata in montagna o una passeggiata. Una volta scelta la difficoltà anche in questo remake si potrà scegliere se giocare con Chris Redfield o con Jill Valentine. Stavolta dalla scelta di un personaggio o dell’altro non dipende anche la difficoltà, ma usare Jill comporterà qualche vantaggio in più rispetto a Chris: la ragazza infatti gode di due slot in più nell’inventario e il supporto di Barry Burton le concede di trovare armi che nell’avventura con Chris non si trovano e di non dover abbattere necessariamente alcuni boss abbastanza impegnativi. Quindi anche qui i due personaggi giocabili hanno il supporto di Barry (nel caso di Jill) o Rebecca Chambers (nel caso di Chris), che svolgeranno esattamente lo stesso ruolo che hanno ricoperto nel capitolo del ’96. Cambierà solo qualcosa di poco importante, per esempio il luogo del primo incontro tra Chris e Rebecca, la stanza in cui la ragazza viene assalita dall’Hunter e, nel caso di Jill, di incontrare Barry o meno in determinate aree a seconda del percorso che si decide di seguire.

Qualche modifica è stata riportata anche alla trama, ma il soggetto è sempre lo stesso: il 24 luglio 1998 la squadra Alpha del team S.T.A.R.S. di Raccon City si reca sulle montagne Arklay in cerca dei compagni dispersi del team Bravo, recatisi sul posto per indagare su una serie di efferati omicidi. Fuggendo da un branco di famelici dobermann, la squadra troverà riparo in una sontuosa villa in mezzo ai boschi che nasconde al suo interno trappole mortali, segreti e mostri. La modifica sostanziale sta nell’inserimento della storia della famiglia Trevor. George Trevor è l’architetto che progettò la villa nel 1967, poco prima della fondazione dell’Umbrella corp.. Una volta completato il suo lavoro, comprese che lord Spencer, l’uomo che gli chiese di progettare la magione con le sue innumerevoli e apparentemente immotivate trappole, non ha intenzione di usarla come abitazione; ma se ne accorge quando ormai è troppo tardi e non ha più la possibilità di trovare e raggiungere la moglie Jessica e la figlia Lisa, scomparse misteriosamente dopo essere state invitate dal lord alla villa per festeggiarne la completa realizzazione. Anche se la vicenda è avvenuta più di trent’anni prima, Jill e Chris si renderanno presto conto che oltre ai mostri famelici e aggressivi all’interno della villa si cela ancora il fantasma di un membro della scomparsa famiglia Trevor, la cui esistenza, o fine, è strettamente legata alla villa in cui si trovano ad affrontare la drammatica missione.

I nemici saranno esattamente quelli incontrati in Resident Evil 96 (anche se ne sono stai aggiunti un paio, decisamente inquietanti), ma ci sarà una grande novità riguardo agli zombie: infatti non basterà abbatterli con la pistola o il fucile, ma li si dovrà decapitare o bruciare. Pena una spiacevole sorpresa, il loro risveglio in Crimson Head, più veloci e aggressivi che mai. Questi esseri hanno lasciato un segno profondo nelle menti dei videogiocatori di questo capitolo, e non in senso positivo!

Resident Evil Rebirth gode della stima di quasi tutti i fan della saga, sia perché fedele alle atmosfere e agli enigmi prima dell’avvento della next-gen, sia per la trama che arricchisce la storia di Resident Evil con particolari e retroscena molto interessanti che si riallacciano ad un periodo di poco precedente alla fondazione dell’Umbrella, andando quindi quasi alle origini della saga.

Resident Evil Rebirth è una perla, uno dei punti di forza dell’universo Resident Evil, un capitolo a cui molti fanno riferimento per ricordare l’angoscia, la paura e le atmosfere svanite con i capitoli degli ultimi anni. Un gioco avvincente e imperdibile per i fan della saga e non solo.

Nel giugno del 2009 è uscito un rifacimento di Resident Evil Rebirth per Nintendo Wii: Resident Evil Archives. Non cambia nulla nella trama e nelle dinamiche di gioco, semplicemente sono stati apportati un miglioramento alla grafica e la possibilità di controllare i personaggi più facilmente e con più comodità usando il wii-mote.






Resident Evil Zero






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Resident Evil 0 uscì per la prima volta in Giappone nel novembre del 2002 e approdò in Europa solo nel marzo del 2003 in esclusiva Nintendo Gamecube. Cronologicamente sarebbe il primo capitolo della saga, e narra i fatti avvenuti la sera precedente agli avvenimenti narrati nel primo Resident Evil.

Resident Evil 0 è un capitolo per certi versi diverso dagli altri della serie principale: il giocatore dovrà vestire i panni di due protagonisti di uguale spessore e importanza, Rebecca Chambers e Billy Coen. Attraverso un tasto del Pad sarà infatti possibile controllare i due personaggi quasi contemporaneamente, dal momento che spesse volte dovranno per forza interagire insieme e collaborare per la soluzione degli innumerevoli enigmi, tra i punti di forza dei capitoli old-gen. Inoltre sarà possibile ispezionare più rapidamente le location dividendo i due protagonisti assegnando loro diversi raggi di investigazione.

La sera del 23 Luglio 1998 la squadra Bravo del team S.T.A.R.S. di Raccoon City parte per una spedizione sulle montagne Arklay per indagare su una serie di strani omicidi che affliggono la città ormai da più di due mesi. Tra i membri della squadra la giovane recluta appena diciottenne Rebecca Chambers, alla sua primissima missione. L’elicottero sul quale viaggia il team subisce un’avaria e la squadra è costretta a proseguire a piedi nel bel mezzo della foresta. Gli agenti rinvengono un jeep abbandonata con a bordo i cadaveri semi-smembrati di alcuni poliziotti e l’ordine di trasferimento di un detenuto, il sottotenente dei Marines Billy Coen, condannato a morte dalla corte marziale per l’omicidio di ventitrè persone durante una campagna militare in Africa. La quadra Bravo ha quindi un nuovo obiettivo: ritrovare il fuggitivo Coen e consegnarlo alla giustizia. Da questo momento il giocatore inizierà la partita nei panni di Rebecca all’interno di un treno abbandonato. Successivamente incontrerà Billy e i due protagonisti saranno quasi costretti (anche se instaurano molto presto un’evidente complicità) a collaborare per uscire sani e salvi da una situazione drammatica: una foresta e un treno infestati da strane creature fameliche.

La trama si farà sempre più interessante soprattutto grazie alla comparsa di due vecchie conoscenze molto amate dai fan della saga: Albert Wesker e William Birkin. Costoro mostreranno i retroscena del loro lavoro, dei loro piani, e soprattutto del loro passato. Più avanti nel gioco si farà la conoscenza anche di un personaggio molto affascinante quanto enigmatico, il dottor James Marcus, uno degli antagonisti più carismatici dell’universo Resident Evil.

Il giocatore controllerà Billy e Rebecca attraverso un treno, un centro di addestramento e un laboratorio di proprietà dell’Umbrella Corp. e un centro di smaltimento rifiuti.

Tra i mostri ci saranno vecchie conoscenze apparse in molti capitoli precedenti, ma ce ne saranno anche di nuovi, molti anche parecchio ripugnanti e inquietanti.

Il finale di Resident Evil 0 si riaggancia immediatamente all’inizio di Resident Evil.

Un particolare che salta all’occhio è l’assenza dei tradizionali cassettoni rossi: pur essendoci le classiche macchine da scrivere con i relativi nastri limitati, non ci sarà nulla in cui riporre gli oggetti, ma si dovrà invece abbandonarli nei vari locali in cui si svolge l’azione. Ciò porterà ad un notevole gioco di strategia, dato che il giocatore sarà costretto a selezionare gli oggetti importanti per la sua avventura e a custodirli in un luogo che sia a portata di mano (la difficoltà nasce anche dal fatto che non si potranno lasciare più di dieci oggetti in un singola stanza, per quanto grande possa essere).

Andando avanti nell’avventura il giocatore noterà l’oscurità che avvolge praticamente tutte le location: anche il treno e l’ingresso del centro di addestramento, tra i locali più luminosi, saranno avvolti da una luce molto calda, piuttosto fioca. L’effetto che deriva da questa oscurità pressante è di angoscia e timore per ciò che si cela in essa.

Insomma Resident Evil 0 è un capitolo per certi versi differente rispetto ai suoi predecessori prima dell’avvento della next-gen e necessita una pazienza e una capacità strategica maggiore rispetto agli altri capitoli. Per questo non tutti possono apprezzare questo titolo, ma resta comunque il fatto che è molto importante visto che in esso sono narrati i retroscena che pongono le basi di quanto narrato nei capitoli precedenti.






Resident Evil Deadly Silence






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Questo capitolo esce nei primi mesi del 2006 in esclusiva Nintendo DS e non è che un altro rifacimento del primo titolo Resident Evil uscito nel 1996. Resident Evil DS però ha delle novità molto interessanti.

Innanzitutto c’è da dire che sarà possibile giocare in due modalità: Classica e Rebirth. Con la modalità Classica la partita sarà tale e quale a quella di Resident Evil 96. La modalità Rebirth apporta invece piccole ma interessanti novità limitatamente alla soluzione degli enigmi: con il touch screen sarà infatti possibile utilizzare il pennino per premere pulsanti e prendere e/o spostare piccoli oggetti. Inoltre in alcuni casi sarà necessario il microfono in cui si dovrà soffiare. Ciò permette indubbiamente un maggior coinvolgimento e divertimento che non è possibile avere ugualmente negli altri capitoli.

Anche in Resident Evil DS il giocatore potrà decidere se giocare nei panni di Chris Redfield (in modalità difficile) o di Jill Valentine (in modalità normale). Al solito i due personaggi hanno a disposizione il supporto rispettivamente di Rebecca Chambers o di Barry Burton, assenti se si gioca col personaggio a cui non sono affiancati.

La trama è sempre quella: il 24 luglio 1998 la squadra Alpha della S.T.A.R.S. di Raccoon City si reca sulle montagne Arklay in cerca dei compagni scomparsi del team Bravo, andato in perlustrazione per un’indagine su morti sospette che vanno avanti nella zona da un paio di mesi. La squadra fugge da un branco di famelici ed aggressivi dobermann trovando rifugio in una sontuosa villa che nasconde trappole e mostri.

Essendo però essenzialmente un porting di Resident Evil 96 su DS, in questo capitolo mancheranno le novità apportate a Resident Evil Rebirth nel 2002, vale a dire il dramma della famiglia Trevor e la trasformazione degli zombie in Crimson Head.

In definitiva Resident Evil Deadly Silence non sarà certo un capitolo molto interessante o particolarmente innovativo, ma permette ai nuovi fan che non posseggono le vecchie consolle di giocare al primissimo capitolo con un porting sulla comodissima e divertente (per l’interazione mediante il touch screen) piattaforma portatile Nintendo.




Resident Evil 2






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Il secondo capitolo della saga esce nei primi mesi del 1998 per Play Station, PC, Nintendo 64, Dreamcast e Nintendo Gamecube; Resident Evil 2 si colloca pochi mesi dopo gli avvenimenti narrati nel primo capitolo, precisamente nella giornata del 28 settembre 1998.

Nel 1996 Capcom non aveva programmato di realizzare un sequel di Resident Evil, ma dato il successo di questo, sono partiti subito i lavori per la sua realizzazione.

Ci sono stati mesi e mesi di duro lavoro caratterizzati anche da idee che vennero poi accantonate a favore di quelle che caratterizzano il prodotto finale. Per esempio, a differenza di Leon, Claire non è stata progettata sin dal primo momento, ma al suo posto ci sarebbe dovuta essere la motociclista Elza Walzer: Elza avrebbe avuto in comune con Claire l’età e la passione per le moto. L’impiego di questo personaggio però non avrebbe dato alcuna possibilità di continuità col primo capitolo, così si decise di inserire un personaggio che avesse un legame con uno dei protagonisti del titolo precedente: fu allora che si pensò a Claire, sorella di Chris, protagonista di Resident Evil. Ada invece sarebbe dovuta essere una ricercatrice dell’Umbrella, mentre Marvin sarebbe stato di supporto a Leon ed Elza durante tutta l’avventura. Gli zombie avrebbero avuto un diverso design. Questo prototipo di Resident Evil 2 è chiamato Resident Evil 1.5 e in rete è possibile vederne alcuni filmati di gameplay.

Protagonisti di questo capitolo sono la giovane recluta della polizia di Raccoon City Leon Scott Kennedy e la giovane studentessa Claire Redfield, sorella di Chris Redfield, protagonista di Resident Evil.

Leon si reca in città per prendere servizio, Claire è in cerca del fratello che non sente da diverse settimane. Al loro arrivo in città notano subito che c’è qualcosa di strano: Leon trova una ragazza morta in mezzo alla strada e viene stranamente accerchiato e attaccato da un’orda di persone orrendamente sfigurate. Il ragazzo punta loro la pistola, ma è del tutto inutile in quanto sono del tutto indifferenti ai suoi richiami e alle sue minacce. Claire entra in una tavola calda e vede dietro il bancone un uomo divorare una persona. Questi, nel momento in cui si accorge di lei, si alza in piedi e le incede contro. Claire cerca di scappare, apre la porta di emergenza e si ritrova davanti un ragazzo armato di pistola. Il giovane le ordina di abbassarsi e fredda il mostro alle sue spalle. Insieme decidono di fuggire e di andare a chiedere l’aiuto della polizia. Così prendono la macchina incustodita di una volante e scappano. Claire e Leon a questo punto fanno la reciproca conoscenza e la ragazza prende una pistola dal vano portaoggetti. Uno zombie, una di quelle creature appena incontrate, fa capolino dal sedile posteriore attaccando Claire e costringendo Leon ad una violenta sterzata. L’auto va in panne, lo zombie viene spinto fuori dall’auto, ma loro due stanno fortunatamente bene. All’improvviso un camionista precedentemente morso da un pazzo incosciente sembra non avere il controllo del mezzo su cui viaggia, andando addosso alla macchina su cui si trovano i due ragazzi. Claire e Leon scappano prontamente aprendo le rispettive portiere ma per l’impatto tra la volante e il camion avviene una violenta esplosione e le fiamme altissime impediscono ai due di ricongiungersi. Leon allora grida alla ragazza di dirigersi alla stazione di polizia, si incontreranno di nuovo lì. Da questo momento in poi le loro strade si dividono. Ma entrambi, arrivati alla stazione di polizia, si rendono conto che l’unica cosa da fare è cercare dei superstiti e fuggire dalla città.

Resident Evil 2 gode di ben quattro scenari, due per ogni personaggio giocabile: LeonA-ClaireB e ClaireA-LeonB, quest’ultimo ritenuto canonico. Ciò che cambia tra lo scenario A e B sono il punto di partenza, l’ubicazione di alcuni oggetti e il boss. In entrambi gli scenari però i protagonisti incontreranno Marvin Branagh, un funzionario dell’R.P.D.. Questi racconta loro che la S.T.A.R.S. ha scoperto una laboratorio segreto dell’Umbrella sulle montagne Arklay in cui venivano svolti strani esperimenti con un virus denominato T. Il virus sarebbe stato il responsabile delle strane morti dal maggio precedente e trasformerebbe la gente in zombie. Nessuno ha voluto dare ascolto ai sopravvissuti e a causa di questa mancanza la città imperversa ora nelle condizioni appena viste dai due protagonisti.

Ciò che cambia invece tra Claire e Leon sono i personaggi di supporto.

Leon infatti farà la conoscenza di Ada Wong, una donna alla ricerca del suo fidanzato, John, scienziato dell’Umbrella Corporation, l’azienda responsabile del disastro e del contagio. Ada deve però trovare Ben Bertolucci, un giornalista pronto a scrivere notizie false pur di fare lo scoop, ma è l’unico che sappia della sorte toccata al suo fidanzato. Ada è una ragazza sfuggente, che sembra nascondere qualcosa, ma Leon, in quanto unico poliziotto rimasto in città, si sente in dovere di aiutarla.

Claire invece farà la conoscenza di Sherry Birkin, una ragazzina di dodici anni figlia di due ricercatori dell’Umbrella, e di Brian Irons, il capo della polizia dalla mentalità piuttosto fragile.

Leon non incontrerà mai Irons e Claire non incontrerà mai Bertolucci (canonicamente non dovrebbe incontrare nemmeno Ada, ma secondo molti fan in una scena dello scenario ClaireB le due si incontrerebbero inconsapevolmente).

Sullo sfondo delle vicende di Claire e Leon vi è il dramma della famiglia Birkin. Sherry è infatti figlia dell’eminente scienziato William Birkin, diventato ricercatore dell’Umbrella a soli sedici anni, e della sua collaboratrice Annette. Proprio Annette ha intimato la figlia di andare nella sicura stazione di polizia. Al centro di questo dramma familiare c’è la recentissima scoperta di William, il virus-G, dalle potenzialità rigeneranti ben maggiori e più devastanti del virus-T. L’Umbrella ha cercato di impadronirsene, ma William non avrebbe mai ceduto all’azienda il lavoro di tutta la sua vita. Da qualche giorno però è scomparso nel nulla.

Tra le location della città, della stazione di polizia, delle fogne, di una fabbrica abbandonata e di un laboratorio Claire e Leon si troveranno ad affrontare zombie e strane creature risultato degli esperimenti della terribile multinazionale. Come se non bastasse i due ragazzi saranno costretti ad affrontare due mostri molto più pericolosi rispetto agli altri: l’uno che sembra avere incredibili capacità rigenerative e l’altro che sembra dare la caccia alla piccola Sherry. Il primo sarà presente nello scenario A, il secondo nello scenario B.

Il finale complessivo del gioco si ha solo nello scenario B in cui uno dei due personaggi affronta per l’ultima volta e definitivamente il boss presente nello scenario A.

A differenza del suo predecessore Resident Evil 2 colpisce subito per l’oscurità dei luoghi e la colonna sonora d’impatto. Infatti se a villa Spencer c’erano molte stanze luminose e dai colori sgargianti, nella stazione di polizia, nella città di Raccoon, nelle fogne e nei laboratori la penombra sarà al centro delle location. Da qui deriva anche l’angoscia e l’incertezza provocate dall’inconsapevolezza di cosa si nasconda nell’ombra, soprattutto perché ci saranno nuove creature, decisamente più inquietanti rispetto a quelle del primo capitolo. Inoltre Resident Evil 2 gode di una longevità più che sufficiente grazie anche ai quattro scenari che in qualche modo si differenziano tutti l’uno dall’altro, cosicché il gioco non risulta mai noioso o ripetitivo.

Ancora oggi questo titolo rimane uno dei più apprezzati dai fan dalla saga (e molto spesso è il primo a cui abbiano giocato). La trama e le location sono tra quelle meglio realizzate nell’intera serie. Resident Evil 2 è un piccolo capolavoro che a distanza di più di dieci anni fa ancora sentire il suo impatto nel mondo dei videogiochi.






Resident Evil 2: Dual Shock Version






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Uscita mesi dopo la versione originale per PlayStation, la nuova versione di Resident Evil 2 sfrutta le funzioni analogiche e di vibrazione del controller Dual Shock. In aggiunta agli originali livelli di difficoltà e modalità di gioco, la versione Dual Shock gode di un Arrange Game che contiene le seguenti modalità di gioco.

Rookie Mode - Un livello di difficoltà più basso rispetto al Facile della versione originale, nella quale il giocatore inizia il gioco con una mitraglietta, una mitragliatrice rotante ed un lanciamissili nell'equipaggiamento, tutti con munizioni illimitate.

Extreme Battle - Un minigioco che viene sbloccato dopo il completamento di ogni scenario al livello di difficoltà Normale. Contiene tre livelli di difficoltà e quattro personaggi utilizzabili, di cui due sbloccabili. Per maggiori informazioni consultare la sotto sezione dedicata al minigame.

In aggiunta all'arrange mode, c'è anche qualche sottile differenza apportata al gioco principale. È stato aggiunto un codice che permette al giocatore di utilizzare munizioni infinite per tutte le sue armi e adesso il gioco visualizza il tempo rimasto per terminare il livello nei minigiochi The 4th Survivor e Tofu Survivor proprio come nello scenario regolare: un timer è visualizzato in cima allo schermo e mostra il tempo trascorso.

La versione Giapponese conteneva inoltre una modalità USA version basata sul livello di difficoltà Normale nella versione nordamericana ed europea.






Resident Evil 3:Nemesis






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Resident Evil 3: Nemesis uscì tra la fine del 1999 e l’inizio del 2000 per Play Station, PC, Dreamcast e Nintendo Gamecube. Cronologicamente il capitolo si piazza quasi in contemporanea agli avvenimenti narrati in Resident Evil 2, anche se l’arco di tempo è decisamente più lungo: il tutto infatti si svolge dall’alba del 28 settembre all’alba del 2 ottobre 1998.

Protagonista indiscussa del terzo titolo della saga è Jill Valentine, già apparsa, sempre come personaggio principale, in Resident Evil nel 1996.

Jill si trova a Raccoon City in cerca di superstiti da poter trarre in salvo, dopodichè, una volta fuggita dalla città, si ricongiungerà ai suoi colleghi, come lei superstiti di villa Spencer, per combattere l’Umbrella e distruggere i suoi laboratori sparsi per il mondo. Il cammino di Jill nei bui vicoli della città ormai completamente distrutta e immersa nel caos si rivelerà più arduo del previsto. Di civili superstiti non ce ne sono più, tutti i cittadini della ridente Raccoon sono stati contagiati e trasformati nei famelici zombie che l’ex agente S.T.A.R.S. conosce ormai molto bene. Durante la sua avventura però incontrerà tre mercenari facenti parte di una squadra dell’ U.B.C.S., un corpo speciale dell’Umbrella che si occupa di contenere eventuali contagi e salvare i superstiti. Tra costoro particolarmente d’aiuto per la protagonista sarà il giovane Carlos Oliveira, giocabile tra l’altro per una brevissima sezione del gioco. Ad ostacolare Jill nella sua fuga dalla città invasa da mostri di ogni genere ci sarà una delle armi definitive progettate dalla multinazionale, un Tyrant chiamato Nemesis, in grado, a differenza degli altri precedentemente incontrati, oltre di eseguire ordini, di maneggiare armi; inoltre è dotato di prodigiose capacità rigenerative. Tra le strade di Raccoon, una torre dell’orologio, un ospedale, un cimitero e un immancabile laboratorio Umbrella Jill lotterà con tutte le sue forze per fuggire dall’incubo. Il finale di Resident Evil 3 lascerà senza fiato, senza dubbio è uno dei più emozionanti della saga.

Resident Evil 3 ha una caratteristica che lo differenzia da tutti gli altri capitoli: di tanto in tanto il giocatore si troverà di fronte ad un bivio, l’immagine si bloccherà e assumerà un tinta in negativo; in basso compariranno due opzioni: sarà possibile scegliere sia l’una che l’altra in ogni caso, ma una delle due avrà sempre un vantaggio sull’altra, come la possibilità di non affrontare nemici o di ricavare munizioni extra. Anche la scelta del percorso che si decide di seguire avrà influenza sull’incontro di determinati personaggi o su certo risvolto sulla trama.

Una grande differenza c’è tra le due modalità, difficile e semplice: infatti se negli altri titoli la modalità difficile si differisce da quella semplice per la resistenza maggiore dei nemici, adesso le due modalità si differenziano subito, fin dall’inizio per diversi fattori: infatti in Resident Evil 3 nella modalità semplice il giocatore avrà subito a disposizione tutte le armi, comprese quelle più potenti. Più avanti nel gioco le stesse si troveranno anche nelle varie location, col risultato che si avranno a disposizione due tipi della stessa arma. Il nastro sarà infinito nella modalità semplice e numerato in quella difficile. Ovviamente cambia anche la resistenza dei nemici.

Resident Evil 3: Nemesis è un capitolo a cui molti nostalgici si sentono legati per via dello sfondo costante della città di Raccoon ridotta ormai ad un cumulo di macerie e invasa da creature raccapriccianti che si nascondono nei vicoli e nei meandri stretti e bui. Infatti moltissimi luoghi saranno esasperatamente angusti e ostacoleranno una bramata fuga. Resident Evil 3 è pauroso come pochi titoli all’interno della saga, e il terrore è assicurato dalla presenza costante di Nemesis, pronto ad apparire in qualunque momento in uno degli stretti spazi della città, arrecando al giocatore una sana dose di adrenalina (nella modalità difficile sarà possibile, uccidendolo di volta in volta, ricavare delle munizioni dal suo impermeabile, cosa non possibile nella modalità semplice). L’ennesimo titolo a cui molti fanno riferimento ricordando i piccoli capolavori survival horror prima dell’avvento della next-gen.




Resident Evil Code: Veronica






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Resident Evil Code: Veronica esce nel 2001 per Play Station 2, Dreamcast e Gamecube. Purtroppo l'edizione per la consolle Nintendo è l'unica che gode della traduzione dei sottotitoli in italiano.

Pur facendo parte della serie ufficiale della saga, questo capitolo non viene numerato, ma ha un titolo alquanto enigmatico, e cioè "Code: Veronica". Perché?

Resident Evil Code: Veronica segna una vera e propria svolta nelle vicende della serie: l'Umbrella è stata ufficialmente confermata responsabile della diffusione del virus-T e Raccoon City è stata distrutta. Tutto ciò che ha caratterizzato i capitoli precedenti non ha più motivo di essere riproposto, almeno non nella stessa maniera. Ed è da qui che nasce l'idea di Code: Veronica: un titolo con una meccanica di gioco classica ma con molti nuove innovazioni sull'intreccio della saga e soprattutto con una trama splendida, considerata da molti la migliore dell'universo residentevilliano.

Tutto inizia in una giornata del dicembre 1998, quando Claire Redfield (protagonista di Resident Evil 2), infiltratasi in uno stabilimento Umbrella di Parigi alla ricerca del fratello Chris (protagonista di Resident Evil), viene inseguita da degli uomini armati e da un elicottero militare con i mitragliatori. Facendosi largo tra i corridoi dell'azienda verrà poi catturata da un mercenario al soldo della multinazionale, Rodrigo Juan Raval. La ragazza viene portata su Rockfort Island, un'isola su cui l'Umbrella addestra i suoi militari e porta nelle terribili prigioni i personaggi scomodi per la sua sicurezza. Tra questi, appunto, la povera Claire. A gestire l'amministrazione di Rockfort Island vi è il sadico Alfred Ashford, ultimo rampollo dell'omonima famiglia e nipote di Edward Ashford, co-fondatore dell'Umbrella corp.. Ma quando Claire si sveglia nella sua cella sente dei bombardamenti e un gran trambusto venire dall'esterno: nell'isola è avvenuta un'accidentale diffusione virale e i prigionieri ne hanno approfittato per rivoltarsi e fuggire. Anche Claire, aiutata da Rodrigo, decide di fuggire, ma nella sua fuga incontrerà non pochi ostacoli. Tra questi il saccente Steve Burnside, un diciassettenne che si trova sull'isola come prigioniero per motivi che egli stesso chiarirà nel corso della partita. Claire trova il modo di mandare un'e-mail a Leon Kennedy (protagonista di Resident Evil 2) affinché questi avverta suo fratello Chris della sua situazione e vada a salvarla. Ma Claire, con l'aiuto di Steve (i due diventeranno ben presto abbastanza affiatati), inizierà ad esplorare l'isola in cerca di una via di fuga e inevitabilmente finiranno con lo scoprire inquietanti retroscena riguardo la famiglia Ashford, la cui matriarca Veronica, molti decenni prima, ha portato la famiglia al massimo splendore. In qualche modo i due ragazzi, ostacolati dal paranoico e mentalmente fragile Alfred, riescono a fuggire dall'isola, ma l'ultimo erede degli Ashford li fa dirottare verso una località che i due giovani non avrebbero mai voluto neanche lontanamente visitare.

Nel frattempo Chris Redfield, ricevuta l'e-mail di Leon, si trova proprio su Rockfort Island alla ricerca della sorella, ma un moribondo Rodrigo gli dice che è già fuggita. A Chris, senza mezzi per tornare indietro, non resta che trovare il modo per andarsene via. Esplorando Rockfort (che il giocatore conosce ormai abbastanza bene) Chris si troverà faccia a faccia con un personaggio del tutto inatteso ma molto amato e da cui apprende che Claire si trova nella base Umbrella in Antartide. Questo personaggio, responsabile della diffusione del virus-T sull'isola, sembra alla disperata ricerca di Alexia Ashford, sorella gemella di Albert scomparsa anni prima in seguito ad un incidente di laboratorio. Che cosa mai cercherà costui, visto che Alexia è morta? Durante la sua esplorazione del complesso Chris lo scoprirà, ma il suo obiettivo è uno solo: ritrovare e trarre in salvo Claire. Così, non appena trova un aereo militare, si dirige alla base antartica in cerca della sorella.

Claire e Steve si trovano proprio nella base antartica, in cui scoprono nuovi particolari sugli Ashford, il più importante tra tutti che Alexia è ancora viva e ha testato su di sé un virus di sua creazione, il T-Veronica. Riunitisi e unendo le forze, i fratelli Redfield sconfiggeranno Alexia e fuggiranno dalla base antartica con l'intenzione di distruggere l'Umbrella una volta per tutte.

Parecchi sono i punti oscuri riguardo l'entrata e l'uscita di scena di molti personaggi, ma si tratta di vicende che verranno sicuramente messe in chiaro in capitoli futuri.

I personaggi giocabili sono ovviamente Claire e Chris (le cui vicende vengono seguite quasi in contemporanea), e per un brevissimo tratto sarà possibile giocare anche con Steve.

La prima cosa che colpisce il giocatore non appena iniziata la partita, oltre alla grafica davvero eccelsa (almeno per i tempi in cui il capitolo uscì) è la splendida colonna sonora, caratterizzata da un sound e una strumentalizzazione molto particolari.

Le location sono molto originali e gli sfondi piuttosto dettagliati; non di rado durante la partita il giocatore sarà pervaso da un senso di angoscia e paura per via dei luoghi bui e tetri delle prigioni e dei laboratori in Antartide.

La caratterizzazione dei personaggi è decisamente la meglio riuscita nell'universo di Resident Evil; in particolare i personaggi di Alfred e Alexia e il loro rapporto è molto interessante anche da un punto di vista psicoanalitico: l'ammirazione spasmodica per la propria sorella, la sua perdita e il conseguente sdoppiamento della personalità. La devozione di Alfred nei confronti della gemella sfiora quasi l'incesto. Per non parlare del passato di Steve, che prova un contrasto di amore-odio nei confronti del padre. Ma gli aspetti sono molti altri, è difficile elencarli tutti; quelli descritti sono solo quelli più importanti ed evidenti.

In definitiva Resident Evil Code: Veronica è un vero e proprio capolavoro non all'intero della serie stessa, ma dell'intero mondo dei videogiochi. Un capitolo in cui è presente di tutto: amore, odio, amicizia, follia, cinismo, ambizione e molto altro. Una longevità, una grafica e una giocabilità pari a pochissimi titoli. Un capitolo che ha segnato una svolta in Resident Evil e ne ha aperto molti punti ancora oscuri. Un vero e proprio capolavoro dell'universo videoludico.




Resident Evil: Survivor






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Resident Evil: Survivor, conosciuto in Giappone come Biohazard: Gun Survivor (バイオハザードガンサバイバー, Baihazādo Gan Sabaibā?), è un videogioco per Light gun sviluppato e pubblicato da Capcom. E 'stato rilasciato su PlayStation in Giappone il 27 gennaio 2000, e in Nord America il 30 agosto 2000.

Come la prima release della serie Gun Survivor, questo gioco è stata una grande partenza della serie principale Resident Evil, sostituendo la prospettiva in terza-persona dei giochi precedenti per la vista in prima persona. La versione giapponese e quella PAL del gioco consentono l'uso della Namco GunCon, una LightGun che ha dato al gioco un tono più arcade. La versione americana non ha consentito l'uso della GunCon, o di qualsiasi altro modello di LightGun.

Il gioco è stato rilasciato per Microsoft Windows in Cina nel 2002. Questa versione consente la mira del mouse e ha aggiunto un filtro grafico, anche se è noto anche per esser affetto da bug e per la mancanza generale degli script dell'AI.

TRAMA:

Nel settembre 1998, una catastrofe ha colpito la metà occidentale americana nella città di Raccoon City. Un focolaio del virus T-ha trasformato la popolazione della città in zombie. Come ultimo atto disperato di fermare la diffusione del contagio, il governo degli Stati Uniti ha approvato il lancio di un missile su Raccoon City, condannando la città e annientando tutta la sua popolazione nel processo. Non molto tempo dopo questo incidente, un elicottero precipitò nella periferia privata della città della Umbrella Corporation, che si trova su Sheena Island. Il pilota sfugge al fuoco delle macerie per ritrovarsi a combattere una battaglia contro i morti viventi, senza alcuna memoria della sua identità o le sue ragioni per essere lì.




Resident Evil: Survivor 2 Code: Veronica






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Resident Evil: Survivor 2 - Code: Veronica ("ガンサバイバー2:バイオハザードコード:ベロニカ" Gun Survivor 2: Biohazard Code: Veronica In Giappone) è un gioco per Light gun sviluppato da Capcom in collaborazione con Namco esclusivamente per PAL e per il Giappone. Le caratteristiche e le fasi del gioco sono prese direttamente da Resident Evil Code: Veronica. Il gioco offre anche il ritorno di Nemesis, che appare per inseguire il giocatore se il tempo si sta esaurendo, un' idea che funge da meccanismo per impedire ai giocatori di restare troppo a lungo alla macchina.

Storia

Claire Redfield è alla ricerca di suo fratello, Chris Redfield, dopo l'incidente del 1998 a Raccoon City, e lei ha ricevuto una soffiata da una fonte sconosciuta di un impianto Umbrella a Parigi. Quando ha cercato di infiltrarsi la struttura, è stata catturata, e dopo è stata inviata nel carcere dalla Umbrella a Rockfort Island. Lì fa conoscenza con un altro prigioniero, Steve Burnside, e organizza dei piani di fuga mentre nella prigione si verifica un focolaio del virus-T.

Giocabilità

I giocatori hanno la possibilità di scegliere tra Claire Redfield o Steve Burnside ed è possile giocare Multiplayer con due giocatori in cooperativa. il gameplay è più vicino a quella di un normale sparatutto in prima persona a quello di un gioco originale di Gun Survivor, poiché invece di un mirino manuale il gioco si avvale di un mirino fisso che rimane al centro dello schermo.

La versione Arcade del gioco utilizza una mitragliatrice fissa, che serve come un joystick per spostare il giocatore e ruotare la vista, così come il fuoco delle armi del giocatore. Il gioco ruota su di un timer che inizia quando si entra in una zona, e se il tempo si esaurisce, Nemesis (da Resident Evil 3: Nemesis) inizierà a inseguire il giocatore e ad attaccarlo. Solo alcune macchine arcade hanno il secondo giocatore di sostegno.

Originariamente prevista per il rilascio sotto il titolo di Biohazard: Fire Zone, il gioco è stato rinominato Resident Evil: Survivor.




Resident Evil Gaiden






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Resident Evil Gaiden è un videogioco della saga Resident Evil della Capcom, pubblicato nel 2001 per il Game Boy Color.

Questo episodio narra le vicende di due personaggi già visti nei capitoli precedenti, Leon Scott Kennedy (co-protagonista di Resident Evil 2, assieme a Claire Redfield), e Barry Burton (cooprimario di Jill Valentine in Resident Evil). Il gameplay del gioco non è prettamente identificabile in un Survival horror, dati i limiti tecnici della console Game Boy, ma è più identificabile in uno sparatutto[senza fonte], seppure il gioco mantenga lo spirito Horror della saga.

TRAMA

Resident Evil Gaiden è ambientato sulla Starlight, una nave da crociera in attività. Leon, divenuto un agente speciale governativo, viene inviato sulla Starlight in quanto i passeggeri sono venuti a contatto con il T-virus (elemento portante dell'intera saga). La missione di Leon è quella di salvare eventuali superstiti, raccogliere informazioni sul Virus e scoprire cosa é accaduto al precedente agente che era stato inviato sulla nave prima di lui, Barry Burton. Durante la missione Leon si imbatterà in una ragazza di nome Lucia, la quale si scoprirà nascondere inconsapevolmente un grande segreto. Inoltre avrà anche a che fare proprio con Barry Burton, personaggio ambiguo in quanto la sua moralità viene messa in dubbio negli episodi precedenti alla saga, (e anche in questo), ma il quale lo aiuterà comunque ad uscire vivo dalla nave di zombie.




Resident Evil Outbreak






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La serie Outbreak parte dalla contaminazione di Raccoon City. Si dovranno interpretare 8 personaggi che in 5 scenari dovranno portare a termine i loro obiettivi. I livelli partiranno dalla città messa a ferro e fuoco fino ad arrivare ai laboratori Umbrella Corporation, passando per vari edifici incendiati ed ospedali.

Modalità di gioco

La sottoserie Outbreak rappresenta l'ingresso nel gioco online di un videogioco come Resident Evil che nasce invece come esperienza a giocatore singolo. Per rendere possibile la fruizione online si è innanzitutto deciso di dividere un'unica avventura in 5 scenari distinti, fruibili indipendentemente, della durata media di 1 ora. I personaggi giocabili diventano otto e molte situazioni si basano sulla collaborazione. Ogni personaggio ha le sue specialità come: essere bravo a scassinare porte, partire subito dall'inizio con una buona pistola, modificare oggetti. Ad ogni partita partecipano fino a quattro giocatori, un semplice sistema di chat consente una comunicazione minimale, sufficiente però ad impartire istruzioni di gioco (frasi tipo "vieni qui", "seguimi", "aiutami", "andiamo", "resta qui", "grazie", "sì" e "no"). Ogni giocatore può scegliere se proseguire in autonomia o procedere in gruppo con altri (scelta quest'ultima incoraggiata), la morte di un personaggio non pregiudica gli altri, La partita è comunque da considerarsi a tempo in quanto ogni personaggio inizia che è già stato infettato dal virus zombificante e deve portare a termine lo scenario prima di soccombervi definitivamente.

Il gioco è tuttavia giunto in Europa e Australia privo della modalità online, risultando così privato della sua anima principale. I personaggi che affiancano il protagonista (nella versione online guidati dagli altri giocatori) risultano alquanto goffi e poco cooperativi guidati come sono dalla intelligenza artificiale. Il seguito, Resident Evil Outbreak File 2, è dotato di modalità online completa.




Resident Evil Outbreak File 2






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Resident Evil Outbreak File #2 è il secondo titolo della sottoserie Resident Evil Outbreak, e come il precedente, utilizzava la modalità on-line.

I personaggi sono gli stessi della versione precedente e il gioco è ambientato sempre a Raccoon City. Sono stati introdotti cinque nuovi scenari, tra cui uno zoo e una metropolitana.




Resident Evil: Dead Aim






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Il terrorista Morpheus Duvall, dopo aver rubato dai laboratori francesi dell'Umbrella alcuni campioni del virus-T, ha dirottato un transatlantico e si sta dirigendo verso l'America. Due agenti segreti, Bruce McGirven e Fongling, vengono inviati a bordo per indagare. Lì dovranno cimentarsi con mostri d'ogni genere, in particolare zombie, e riuscire a bloccare l'avanzata di Morpheus, spesso ricorrendo alla logica.

Caratteristiche di gioco

Resident Evil: Dead Aim è uno sparatutto sullo stile di The House of the Dead truccato da avventura. I due protagonisti possono muoversi liberamente all'interno della nave, ma il loro vero compito è ripurirla da tutte le creature deformi create dal virus-T. Le ambientazioni sono realistiche e dettagliate, mentre si nota un notevole aumento del numero dei poligoni su schermo rispetto alla versione precedente.




Resident Evil The Umbrella Chronicles






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Resident Evil - The Umbrella Chronicles esce nel 2007 in esclusiva Nintendo Wii. Come dice il titolo stesso ("Le Cronache di Umbrella"), questo capitolo riprende alcuni episodi del passato della saga per riproporli in chiave diversa, cioè dal punto di vista di diversi personaggi e narrandone i vari retroscena rimasti nell'ombra.

La meccanica di gioco è totalmente differente rispetto ai capitoli precedenti. Innanzitutto il gameplay classico a telecamera fissa scompare per dare spazio ad uno sparatutto su binari. Inoltre è stata impostata una successione degli eventi per scenari (divisi in tre sequenze), a loro volta suddivisi in sottoscenari (divisi in due sequenze). Per rendere più chiare le idee riporto qui di seguito l'elenco dei vari scenari e dei relativi sottoscenari di The Umbrella Chronicles:

1) Train Derailment: Narra i retroscena delle vicende di Rebecca Chambers e Billy Coen in Resident Evil 0.

1.1) Beginnings: Narra le inedite vicende di Albert Wesker durante gli avvenimenti di Resident Evil 0.

2) Mansion Incident: Ripropone in chiave leggermente diversa le vicende di Chris Redfield e Jill Valentine in Resident Evil Rebirth. Questa volta i due protagonisti compaiono fianco a fianco.

2.1) Nightmare: Narra le inedite vicende di Rebecca Chambers e Richard Aiken durante gli avvenimenti di Resident Evil Rebirth.

2.2) Rebirth: Narra le inedite vicende di Wesker durante gli avvenimenti narrati in Resident Evil Rebirth.

3) Raccoon's Destruction: Ripropone in chiave quasi del tutto diversa le vicende di Jill Valentine e Carlos Oliveira durante gli avvenimenti di Resident Evil 3.

3.1) Death's Door: Narra le inedite vicende di Ada Wong in seguito agli avvenimenti di Resident Evil 2.

3.2) The 4th Survivor: Narra le inedite vicende dell'agente speciale Hunk durante gli avvenimenti di Resident Evil 2.

4) Umbrella's End: Narra le inedite vicende di Chris Redfield e Jill Valentine nel 2003.

4.1) Dark Legacy: Narra le inedite vicende di Wesker nel 2003, contemporaneamente agli eventi descritti in Umbrella's End.

Durante gli scenari sarà possibile, distruggendo gli oggetti circostanti, collezionare file (vecchi e inediti, tra cui i profili dei personaggi) e oggetti già trovati nei precedenti e relativi capitoli.

Come già accennato, gran parte degli eventi canonici narrati nei capitoli precedenti è stata completamente modificata in un modo non apprezzato da molti fan della saga. Tuttavia c'è da dire che The Umbrella Chronicles non è un remake, ma semplicemente un capitolo che intende far luce su tutti quegli eventi e misteri non chiariti nei titoli da cui sono tratti i vari scenari.

Sul piano tecnico molto bella è la colonna sonora, non la migliore della serie, ma con un sound piuttosto interessante.

La grafica è davvero ottima, anche se la Nintendo Wii sotto questo punto di vista difficilmente può competere con le altre consolle next-gen.

Anche se ad inizio partita sarà possibile scegliere se giocare in modalità facile, normale o difficile, le varie creature che compaiono negli scenari non sono particolarmente ostiche, ma bisogna saper scegliere l'arma giusta da utilizzare in ogni sequenza di gioco. Infatti, al termine di ognuna di esse e in base al punteggio ottenuto (S, A, B o C, che si conseguono in base al numero di oggetti distrutti, file collezionati, nemici abbattuti, colpi critici inferti e del tempo impiegato) verranno di volta in volta sbloccate delle armi che saranno più o meno adeguate ai nemici presenti nei vari scenari.

Resident Evil - The Umbrella Chronicles, più di ogni altro capitolo che l'ha preceduto, ha un finale aperto, ambiguo che rende inevitabile un prosieguo della saga segnato da una nuova era e da una nuova realtà.

Questo capitolo, poco apprezzato dai fan della saga per il tipo di gameplay e per la trama quasi rivoluzionata di alcuni eventi passati, è comunque estremamente importate per via di avvenimenti fino alla sua uscita poco chiari, appena accennati o totalmente oscuri. Un titolo interessante e quasi indispensabile per chiarire punti oscuri e retroscena di vitale importanza per la comprensione dei complessi avvenimenti che caratterizzano l'intera saga di Resident Evil.




Resident Evil: The Darkside Chronicles






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Resident Evil: The Darkside Chronicles ripercorre alcuni momenti del passato, e si presenta come il racconto di Leon su quanto gli è accaduto prima della famigerata avventura di Resident Evil 4 dove lui stesso, divenuto agente governativo, ha salvato la figlia del presidente tenuta prigioniera in Spagna da misteriosi rapitori. Per salvarla Leon rincontrerà dei vecchi amici e nemici presenti in The Darkside Chronicles. Questa nuova e agghiacciante avventura è formata da ben tre capitoli. La storia è raccontata sotto forma di diario di Leon Scott Kennedy e dopo un primo capitolo che lo vedrà impegnato nell'inedita Operazione Javier, in Sud America, il recente passato lascerà spazio alle origini della vicenda, catapultandolo direttamente nei Ricordi della città perduta, in una Raccoon City che cronologicamente propone tutti gli avvenimenti accaduti in Resident Evil 2. Il terzo filone narrativo proposto, denominato "Gioco di oblio" e relativo ai fatti di Code: Veronica, rappresenta l'ideale prosecuzione delle avventure e anticiperà l'ultima parte della storia, che vedrà impegnati Leon e il carismatico Jack Krauser in una vicenda ad oggi ancora mai raccontata.








Resident Evil: Operation Raccoon City






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Il gioco si svolge nel 1998 durante gli eventi di Resident Evil 2 e Resident Evil 3: Nemesis. Il gioco è ambientato a Raccoon City, città in cui le persone si sono trasformate in zombie a causa della diffusione del virus-T, arma biologica sviluppata dalla società farmaceutica Umbrella Corporation. I giocatori prenderanno il ruolo per la prima volta nella serie di un mercenario della Umbrella Security Service (USS). I 6 membri della USS avranno il compito di distruggere le prove delle attività illegali dell'Umbrella che hanno causato l'epidemia uccidendo gli eventuali superstiti; sulla loro strada tuttavia essi si troveranno a dover affrontare un'unità del Special Operations Command (SPEC OPS)che avrà invece il compito di trarre in salvo i superstiti e verificare se l'Umbrella Corporation c'entri qualcosa o meno con lo scoppio del virus. La storia si svolgerà fino al giorno della totale nuclearizzazzione della città che causerà la morte di 250.000 civili.Nel gioco saranno presenti diverse modalità online oltre alla campagna, e saranno infatti presenti le modalità "Team attack", "Deathmatch" con maggior numero di uccisioni (in cui si potranno utilizzare uno dei 6 membri dell'USS o uno dei 6 soldati della Spec Ops), "Biohazard" in cui si dovra invece cercare di recuperare per primi il campione di Virus-G dai laboratori sotterranei dell'Umbrella e infine "Survivors", in cui i 2 team dovranno cercare di sopravvivere per un certo periodo di tempo contro le creature che infestano la città e contro la squadra avversaria nell'attesa dell'arrivo dei rispettivi elicotteri. Infine ci sarà una modalità chiamata "Heroes", ovvero una partita "Deathmatch" dove si potrà gareggiare usando 1 personaggio a scelta tra i 4 protagonisti degli episodi 2 e 3 (Jill, Leon, Carlos, Claire) o uno dei 3 antagonisti più 1 personaggio inedito (Hunk, Nikolai, Ada, Lone Wolf)






Resident Evil: Revelations






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Ambientato nel 2005, nel Mar Mediterraneo, il gioco narra gli eventi successivi alla fondazione della Bioterrorism Security Assessment Alliance (B.S.A.A.), un gruppo antiterrorismo cofondato da Chris Redfield e Jill Valentine, i due protagonisti del primo gioco della serie.Chris e Jessica Sherawat scompaiono misteriosamente durante un'indagine su una lussuosa nave da crociera chiamata Zenobia. Toccherà a Jill Valentine e Parker Luciani far luce sulla loro scomparsa. Entrerà in gioco un nuovo gruppo terroristico, il Veltro, che cercherà di infettare le acque del mondo con un potente virus (T-Abyss). Il trailer rilasciato durante l' E3 2010, mostra i due personaggi che parlano con un prigioniero non identificato a bordo di una nave da crociera. L'ambientazione principale del gioco sarà l'Europa e, oltre alla nave, saranno esplorabili una città portuale e dei monti innevati.

Disponibile anke su PS3 e Xbox360




Resident Evil: The Mercenaries 3D






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Resident Evil: The Mercenaries 3D, conosciuto in Giappone come Biohazard: The Mercenaries 3D, è un videogioco sparatutto in terza persona della serie di Resident Evil sviluppato da Capcom per la piattaforma Nintendo 3DS. Il gioco è una combinazione delle modalità Mercenari presenti in Resident Evil 4 e Resident Evil 5, in cui i giocatori devono sconfiggere il maggior numero possibile di nemici entro un limite di tempo per ottenere il punteggio più alto. Inoltre è possibile utilizzare la connettività Wi-Fi per giocare con persone in tutto il mondo sono presenti nuove modalità e personaggi tratti dai vari giochi della serie. Tra i personaggi giocabili vi sono: Claire Redfield, Chris Redfield, Jill Valentine, Albert Wesker, HUNK, Jack Krauser, Rebecca Chambers e Barry Burton, mentre gli scenari sono tratti da Resident Evil 4 e Resident Evil 5.






Resident Evil 4






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Resident Evil 4 esce tra il 2004 e il 2005 per Play Station 2, Nintendo Gamecube, PC e Nintendo Wii. La versione per la consolle Sony è l'unica che non gode di alcuni contenuti extra.

Se Resident Evil Code: Veronica ha segnato una svolta descrivendo la crisi dell'Umbrella e inserendo nuove location in mancanza dell'ormai distrutta Raccoon City, allora Resident Evil 4 rappresenta una vera e propria rivoluzione. La prima cosa che colpisce il giocatore, appena iniziata la partita, è il tipo di gameplay: la telecamera fissa scompare per dare spazio ad un gioco quasi in prima persona grazie ad una telecamera mobile piazzata alle spalle del personaggio giocabile. Scompare la mira automatica e sarà possibile mirare a diverse parti del corpo dei nemici, come testa, tronco, gambe. Altra cosa che colpisce, ed è forse il più evidente e importante cambiamento, è l'assenza di B.O.W.. Non ci sono più Zombie, Cerberus, Hunter e quant'altro a contrastare l'avventura del nostro personaggio, bensì creature intelligenti infettate da un pericoloso parassita. Scompaiono il cassettone rosso e l'inventario con gli slot per dare spazio ad una valigetta in cui sarà il giocatore stesso a gestirsi lo spazio (un'erbetta verde non occupa più lo stesso spazio di un fucile!). Scompaiono i nastri ma non le macchine da scrivere, con cui si potrà salvare ogni qual volta se ne trovi la necessità. Le armi possono essere potenziate e (solo alcune che non si trovano durante la partita) comprate da un nuovissimo personaggio la cui identità è tuttora sconosciuta. Costui infatti è identificato da tutti come il "Mercante". Non si sa se sia affetto da Plagas, se sia un indigeno, dove si procuri la merce, se (visto che lo si incontra in diversi punti del gioco) sia sempre la stessa persona o meno. Il mercante è stato comunque inserito semplicemente per sperimentare una nuova meccanica di gioco, non ha alcuna importanza sull'interazione tra gli altri personaggi; certo, sarebbe forse stato meglio se gli si avesse dato un ruolo vero e proprio.

È comunque evidente che il salto è decisamente enorme, sia sul piano tecnico che in quello narrativo.

Il protagonista rappresenta forse l'unico punto di continuità della saga: Leon S. Kennedy (protagonista di Resident Evil 2) è molto cambiato e adesso è entrato a far parte di un' intelligence sotto il diretto controllo del presidente degli Stati Uniti. Proprio questi gli ha ordinato di recarsi in un paesino della Spagna, Pueblo, dove, secondo segretissime fonti, dovrebbe trovarsi la figlia Ashley, rapita da una setta religiosa per motivi non ancora chiariti. Leon parte per la Spagna e subito si rende conto di trovarsi di fronte ad un incubo non molto diverso da quello affrontato a Raccoon City sei anni prima.

Durante la sua avventura Leon troverà e perderà Ashley diverse volte, sempre più ostacolato dai membri della setta dei Los Illuminados. Incontrerà vecchi amici e conoscenze, arricchendo la trama, già di per sé abbastanza ricca. Gli elementi narrativi sono moltissimi, ma nessuno viene approfondito e/o chiarito a dovere.

Il giocatore guiderà Leon (e per un brevissimo tratto anche Ashley), diventato ormai un agente temprato dall'esperienza, attraverso il villaggio di Pueblo, un castello e una base militare. I nemici cambieranno da stage a stage.

Le location sembrano collocate in tre diversi periodi storici: il villaggio nel Medioevo, il castello nel Rinascimento, la base militare ai giorni nostri. Chissà se era un obiettivo dei programmatori dare questo effetto!

La grafica e la giocabilità sono molto buone nella versione Wii, molto meno nelle altre.

L'effetto paura che caratterizzava i capitoli precedenti è quasi del tutto scomparso, dal momento che Resident Evil 4, in confronto ai suoi predecessori, sembra quasi uno sparatutto, e, nello stage della base militare, un gioco di guerra. Rimangono, tuttavia gli enigmi, alcuni dei quali piuttosto ostici.

Questo non significa che Resident Evil 4 non sia un buon gioco; è stato un esperimento, realizzato in modo da constatare che effetto avrebbe avuto un Resident Evil next-gen. I punti di forza sono stati mantenuti in Resident Evil 5, i punti deboli del tutto accantonati. Resta il fatto che questo capitolo apre nuovi punti oscuri che verranno sicuramente chiariti in futuro. Semplicemente Resident Evil 4 è stato un gioco di transizione...








Resident Evil 5






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Resident Evil 5 è ambientato undici anni dopo il disastro di Raccoon City, avvenuto nel 1998, e cinque dopo l'avventura di Leon Scott Kennedy, che ha salvato la figlia del presidente Graham da una setta religiosa intenta a dominare il mondo con l'aiuto di un parassita chiamato Las Plagas. L'avventura di Leon svoltasi in un angolo del mondo al confine tra il Portogallo e la Spagna (El Pueblo), ha avuto luogo nel 2004 e ha abbandonato le vicende legate agli zombie ed alle B.O.W, per parlare di una nuova minaccia sventata e distrutta da Leon (ossia Las Plagas).[4][9] In Resident Evil 5, si continua a parlare di questi misteriosi parassiti, che hanno subito modifiche genetiche da parte della Tricell, una potente e famosa compagnia farmaceutica multinazionale venuta in possesso del campione di Plaga recuperato ad El Pueblo da Ada Wong, nel 2004, durante le vicende di Resident Evil 4. Nel 2009, Chris Redfield, ex membro della squadra speciale S.T.A.R.S., si è unito ad una compagnia che combatte il bioterrorismo, chiamata B.S.A.A. Viene inviato nel cuore dell'Africa (precisamente nella regione di Kijuju), ad indagare su una misteriosa minaccia bioterroristica diretta da Ricardo Hirving, un terrorista pluriricercato. Li fa la conoscenza del proprio partner della missione, Sheva Alomar, membro del ramo africano della B.S.A.A. I due scoprono presto gli orrori del luogo: i nativi di Kijuju sono stati infettati da un misterioso parassita, che li ha condannati a rimanere in uno stato permanente di furia omicida. Il parassita si rivelerà essere proprio: Las Plagas modificate geneticamente dalla Tricell,che è venuta in possesso di un campione di questo parassita. I due agenti della B.S.A.A. affrontano quindi le orde di nemici, chiamati Majini, cercando allo stesso tempo di impedire la diffusione del parassita. Durante le indagini, Chris viene a sapere che la sua vecchia partner, Jill Valentine, creduta morta dopo una lotta contro la sua nemesi, Albert Wesker, è sopravvissuta e probabilmente si trova nelle mani della compagnia farmaceutica Tricell, così decide di impegnarsi al fine di trovare la sua cara amica. Contemporaneamente si viene a sapere che in realtà, Hirving, il terrorista su cui indagano Chris e Sheva, lavora per Albert Wesker, ex capitano della S.T.A.R.S., creduto anch' egli morto, che a sua volta collabora con Excella Gionne, la proprietaria della Tricella.I tre terroristi intanto vengono aiutati da una misteriosa donna incappucciata, che si scoprirà essere la stessa Jill Valentine, comandata da Wesker tramite un congegno meccanico applicato sul petto. Dopo aver trovato Irving, il criminale si trasforma in un mostro marino chiamato Kraken attraverso un'iniezione, ma viene comunque sconfitto. Prima di morire,Irving rivela ai due delle caverne che saranno la prossima tappa dei membri B.S.A.A.. Nel capitolo 5-3 Jill viene ritrovata e liberata dal congegno dopo uno scontro breve con Wesker e Jill rivela al suo vecchio amico che per sconfiggere Wesker, bisogna iniettargli una dose eccessiva del virus che gli ha procurato tutti i poteri. Wesker, nel capitolo 6-2, elimina Excella dopo essersi finto come suo uomo e suo collaboratore. Una volta raggiunto, Wesker, rivela a Chris e Sheva il suo piano: Rilasciare nell'atmosfera terrestre il virus Uroboros facendo raggiungere agli umani col DNA più forte un nuovo stadio dell'evoluzione, ma al contempo avrebbe causato la morte di miliardi di innocenti. Per impedirlo, Chris e Sheva affrontano Wesker, riuscendo a fare schiantare l'aereo che avrebbe lanciato il virus Uroboros. In un ultimo atto di follia, Wesker decide di assimilare il virus Uroboros diventando più potente e mostruoso, ma nonostante ciò Chris e Sheva riescono a sconfiggerlo definitivamente grazie al tempestivo aiuto di Jill e del membro della B.S.A.A., Josh. Sconfitta la terribile minaccia, Chris e i suoi partner si portano in salvo felici di aver portato a termine la missione.






Resident Evil 6






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RE6 è è uscito il 2 ottobre 2012, per PlayStation 3 e Xbox 360, mentre per la piattaforma Microsoft Windows il 15 marzo 2013.

Sono trascorsi dieci anni dall'incidente di Raccoon City e il Presidente degli Stati Uniti ha deciso di rivelare cosa è accaduto davvero. Leon S. Kennedy, sopravvissuto di Raccoon City e suo amico personale, scopre che un attacco bioterroristico ha trasformato il Presidente in qualcosa di irriconoscibile. Leon ora dovrà prendere la decisione più difficile della sua vita, coadiuvato dall'agente Helena Harper, sua partner in questa missione.

Nello stesso momento Chris Redfield, membro della BSAA, raggiunge la Cina, minacciata da un nuovo attacco bioterroristico.

L’intera storia del gioco è suddivisa in 3 campagne differenti, che vedono il ritorno dei personaggi classici della serie con alcune new entry. Ogni protagonista sarà accompagnato da un partner, incentivando la natura cooperativa del gioco. I protagonisti delle varie campagne sono i seguenti:

-Leon Scott Kennedy, storico sopravvissuto alla tragedia di Raccoon City e attualmente uno degli uomini di punta del presidente degli stati uniti, nonché grande amico. Sarà affiancato da Helena Harper, membro del corpo di protezione dei servizi segreti.

-Chris Redfield, altro personaggio storico della serie ora capitano pluridecorato della B.S.A.A. Il suo compagno sarà Piers Nivans, suo subordinato per il quale nutre profondo rispetto, ricambiato.

-Jake Muller, una new entry della serie, un mercenario interessato solo al denaro e sorprendentemente abile nel corpo a corpo. Sarà accompagnato da Sherry Birkin, un'altra sopravvissuta di Raccoon City, che avrà il compito di proteggerlo.

È inoltre presente una campagna segreta con protagonista Ada Wong, attraverso la quale si può capire perfettamente l’intera trama del gioco.

 
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Bello! Dopo me lo leggo con calma, fino a re4 però //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/fyebr8.gif

 
ottimo lavoro bravo!P.S. se vuoi iscriverti per diventare membro ufficiale questo è il link: http://forum.spaziogames.it/board/showthread.php?t=445078&page=2

//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Grazie :morris82:

Bellalì mi iscrivo subito :morris82:

Bello! Dopo me lo leggo con calma, fino a re4 però //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/fyebr8.gif
Grazie :morris82:

Mi sà ke il 5 e il 6 non ti sono piaciuti??? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif o magari mi sbaglio....e non li hai ancora giocati?

 
Resident Evil 5, per me, è un videogioco comico :rickds:

Wesker che fine che fa - . -

Il masso preso a mazzate da Chris, i dialoghi senza senso, i nemici che ti prendono a parole e ti lanciano sassi ed altro :rickds:

Resident evil ist tot, e per me dalla seconda parte di RE4 in poi.

 


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Ovviamente benvenuto e topic bellissimo!

Ne avevamo uno simile se non sbaglio, magari li uniamo e creiamo una mega rubrica di RE!

 
Ultima modifica da un moderatore:
Resident Evil 5, per me, è un videogioco comico :rickds:

Wesker che fine che fa - . -

Il masso preso a mazzate da Chris, i dialoghi senza senso, i nemici che ti prendono a parole e ti lanciano sassi ed altro :rickds:

Resident evil ist tot, e per me dalla seconda parte di RE4 in poi.
Il 5 l'ho piantato più o meno a metà........colpa di Demon's Souls e di Dark Souls!!!!!!!;p

Sono sincero non mi è piaciuto molto.....però devo cmq riprenderlo e finirlo :morris82: non si lasciano le cose a metà!!!!!!!!!!!

Prima o poi lo farò

Ovviamente benvenuto e topic bellissimo!

Ne avevamo uno simile se non sbaglio, magari li uniamo e creiamo una mega rubrica di RE!
Thank you :morris82:

Per me và benissimo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif

 
Ultima modifica:
Quelli su Gamecubo li ho tutti (e per me rimangono i migliori ,Rebirth in primis)...RE 4 non era male,ma il 5 e il 6....:

//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.png

Di quelli datati,non mi sono piaciuti per niente i 2 Outbreack (che ho su Ps2),piuttosto mediocri secondo me.

 
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Ho intenzioni di rigiocare a RE5. Non l'ho mai finito ed è l'occasione buona. Mi piace anche e soprattutto perché non è troppo spaventoso. Per carità il ragazzo che amichevolmente chiamo "Zio motosega" è una rottura di zebedei assurda, soprattutto perché compare dal nulla e sega tutto ciò che incontra, ma non ci sono cose veramente spaventose. Ho avuto più paura con Fallout quando mi sparavano da lontano e saltavo dalla sedia, che con RE. Ho giocato solo il 4 e il 5. Il 4 non mi è piaciuto molto :none: il 5 invece abbastanza :sasa:

 
Ho intenzioni di rigiocare a RE5. Non l'ho mai finito ed è l'occasione buona. Mi piace anche e soprattutto perché non è troppo spaventoso. Per carità il ragazzo che amichevolmente chiamo "Zio motosega" è una rottura di zebedei assurda, soprattutto perché compare dal nulla e sega tutto ciò che incontra, ma non ci sono cose veramente spaventose. Ho avuto più paura con Fallout quando mi sparavano da lontano e saltavo dalla sedia, che con RE. Ho giocato solo il 4 e il 5. Il 4 non mi è piaciuto molto :none: il 5 invece abbastanza :sasa:
Weilà ciao Snow perché non ti iscrivi al net? Così possiamo scambiare due chiacchiere anche qui //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
Grazie :morris82:
Bellalì mi iscrivo subito :morris82:

Grazie :morris82:

Mi sà ke il 5 e il 6 non ti sono piaciuti??? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif o magari mi sbaglio....e non li hai ancora giocati?
Nono giocati e finiti tutti e 2, il 5 mi è anche piaciuto come gioco... Solo che di resident evil hanno poco poco //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Capcom ha annunciato il Biohazard 6 Special Package, una nuova edizione speciale di Resident Evil 6 riservata al mercato giapponese. La rivelazione è stata fatta dal numero di questa settimana di Famitsu, che ha anche precisato che si tratterà di una edizione economica del gioco, venduta digitalmente al prezzo di 3600 Yen (ossia circa 28€) o in edizione fisica a 3990 Yen (circa 31€).

In entrambi i casi, il gioco conterrà tutti i DLC pre-installati, incluse le quattro nuove modalità di gioco, sette nuovi stage e - ovviamente - il pacchetto completo del doppiaggio in lingua giapponese.

 

Acquistando l'edizione retail si avrà in omaggio anche uno speciale DVD contente tutti i trailer e video del gioco, comprese le cutscene della storia.

In Giappone, il pacchetto uscirà l'8 agosto.

 

Fonte S.G.

 
Ovviamente da noi un cavolo di niente...

 
Resident Evil: le origini dell’incubo | Parte 1

Un interessante retrospettiva di Spaziogames su Resident Evil , per i piu curiosi e appassionati della saga, vi riporto tutto l'articolo che potete trovare ovviamente qui

Quando l’opera di Shinji Mikami vide per la prima volta la luce, nel marzo del 1996, mai sino ad allora si era assistito ad una cosi chiara e palpabile rappresentazione dell’orrore in chiave virtuale. Il ticchettio martellante dell’orologio in sala da pranzo, la luce sporca e soffusa nei corridoi, i rantoli soffocati dei non-morti, ogni singolo elemento posizionato all’interno delle stanze di Villa Spencer, contribuiva a richiamare un senso di inquietudine sottile, a tratti insistente e perfettamente distinguibile. A più di vent’anni dal suo debutto su Playstation, Resident Evil resta una delle saghe più celebrate ed amate di sempre, con all’attivo circa 50 titoli pubblicati, tra spin-off, riedizioni, adattamenti e DLC. Dopo l’uscita dell’attesissimo remake di Resident Evil 2, ripercorriamo le tappe che hanno reso celebre ed indimenticabile la saga di punta della casa di Osaka.

“Un titolo survival horror, per essere definito tale, dovrebbe suscitare paura ed euforia al tempo stesso”

Shinji Mikami

Resident Evil (1996)

Tutto ebbe inizio nel lontano 1990, anno in cui un allora sconosciuto Shinji Mikami, approdò in Capcom per contribuire allo sviluppo di alcuni titoli su licenza Disney (tra questi figurava persino il bestseller Disney’s Aladdin, tie-in dell’omonimo lungometraggio animato uscito su SNES nel 1993). Non ci vorrà molto, però, prima che il futuro papà del  survival horror decida di abbandonare definitivamente il tocco vivace e colorato di tali produzioni, per immergersi in un progetto dal sapore ben più cupo e misterioso. Con l’arrivo infatti delle console a 32 bit ed il debutto del 3D, Mikami pensò di mettersi all’opera su un concept ben più maestoso e estremamente diverso rispetto a tutto ciò con cui era entrato in contatto in precedenza, sia nei toni che nella struttura.

Una delle principali fonti d’ispirazione per lo sviluppo del nuovo titolo di Capcom fu Sweet Home da cui Resident Evil ereditò molti elementi, tra cui principalmente l’ambientazione ed alcune meccaniche. Il gioco, rpg del 1989 uscito su NES, aveva come protagonisti 5 personaggi in fuga da – udite, udite- proprio un enorme villa infestata e prevedeva la presenza sia enigmi, che di ben cinque finali, tutti diversi a seconda di quanti riuscivano a  sopravvivere. Concepito inizialmente come uno sparatutto horror in prima persona, il nuovo progetto prese forma concretamente però soltanto a partire dal 1994, ossia due anni dopo l’uscita di Alone in the Dark, un gioco 3D distribuito da Infogrames e vero precursore del genere survival-horror. In un’intervista Mikami stesso rivelò che senza di esso Resident Evil non sarebbe mai stato il titolo che conosciamo oggi.

Fu così che il 22 marzo 1996 uscì finalmente in Giappone Biohazard, titolo action-adventure che mescolava personaggi e creature poligonali a fondali pre-renderizzati. Ambientato nel 1998, il gioco narrava le vicende della squadra Alpha del team S.T.A.R.S.  (composta da Chris Redfield, Jill Valentine, Albert Wesker, Barry Burton, Joseph Frost e Brad Vickers) incaricata di recuperare i membri della squadra BRAVO, scomparsi durante un’indagine sui misteriosi omicidi avvenuti nei pressi di Raccoon City.

A causa di alcuni inghippi legali però, tra cui l’esistenza di una band punk-metal statunitense denominata proprio Biohazard, Capcom fu costretta pubblicare il suo gioco in territorio occidentale con un nome totalmente diverso. Ecco cosi che nacque Resident Evil, definito ancor oggi come un capolavoro senza tempo, un gioco dalle atmosfere affascinanti, inquiete e terribilmente asfissianti. A rendere Resident Evil un titolo dall’inestimabile valore storico, però, non furono soltanto l’elevata direzione artistica, le novità adoperate in campo narrativo e prettamente registico, quanto piuttosto il merito di aver definito con esattezza i canoni di un intero genere videoludico: il “survival horror” (termine che appare per la prima volta proprio durante gli spot promozionali del titolo Capcom)

Ispirato fortemente alle opere cinematografiche in salsa zombie di George Romero, Resident Evil fu il primo gioco di successo su Playstation. In un anno riuscì a superare il milione di copie vendute, spingendo di conseguenza enormemente anche le vendite della console Sony in vista dell’arrivo di SEGA Saturn. Ma questo non fu solo che l’inizio di un successo commerciale destinato a durare ancora a lungo.

Resident Evil 2 (1998)

Lo sviluppo di Resident Evil 2 ebbe inizio poco dopo la pubblicazione del primo episodio: nel 1996. Deciso ad evolvere e ad ampliare la formula ludica proposta dalla serie, Mikami si mise all’opera per riuscire a creare un titolo profondo e dall’impronta più action, con l’introduzione di nuovi personaggi e di una nuova ambientazione. A soli due mesi dall’uscita, però, accadde qualcosa di inaspettato.

Non convinto della qualità tecnica e complessiva del gioco, Mikami decise di cestinare tutto il lavoro svolto sino a quel momento e di riscrivere il gioco da zero. In un’intervista il director arrivò addirittura a definire il suo titolo un gioco dal gameplay “noioso e monotono”. La versione originaria, divenuta poi famosa tra gli appassionati con il nome di Resident Evil 1.5 vedeva l’agente di polizia Leon S. Kennedy ( personaggio mantenuto poi nella versione finale) e la studentessa Elza Walker, alle prese  con gli orrori dell’epidemia zombie a Raccoon City.

Giunti a questo punto, Hideki Kamiya subentrò a Mikami nel ruolo di director del progetto, mantendo inalterate molte delle idee proposte dal suo predecessore. Il motore grafico rimase essenzialmente lo stesso, mentre gran parte della storia, dei personaggi e dei livelli furono ripensati completamente. Elza Walker venne rimpiazzata da Claire Redfield, sorella di Chris, con il fine di introdurre un collegamento con la trama del primo capitolo.

Pubblicato finalmente nel 1998, Resident Evil 2 si presentò sul mercato come un titolo estremamente arricchito sia sul piano tecnico che narrativo. Ritenuto ancor oggi tra gli appassionati come il miglior Resident Evil di sempre, questo nuovo episodio introdusse, tra le tante novità, anche un inedito sistema di trame intrecciate denominato “Zapping System”, in cui i due protagonisti, esplorando il mondo di gioco contemporaneamente, avevano la possibilità condizionare alcuni elementi delle reciproche campagne.

La pubblicazione in Giappone venne accompagnata da una costosa campagna di pubblicità televisiva diretta dal regista George A. Romero. Tra settembre e ottobre 1997, due spot vennero registrati e filmati a Los Angeles: Leon e Claire furono interpretati rispettivamente da Brad Renfro e Adrienne Frantz e la produzione costò alla software house nipponica la notevole cifra di 1.5 milioni di dollari: motivo per cui Capcom decise che non avrebbe mai più azzardato una tale “impresa” con attori “reali”. Acclamato da critica e pubblico Resident Evil 2, vendette 5 milioni di copie solo su Playstation, con un ottimo porting per Nintendo 64, uscito poco dopo.

Resident Evil 3: Nemesis (1999)

Concepito inizialmente con il nome di Biohazard 1.9, Resident Evil 3: Nemesis passò dall’essere uno spin-off al terzo capitolo ufficiale della saga. A tal riguardo, Mikami dichiarò successivamente che questo repentino cambio di rotta fu dovuto in gran parte alle pressioni operate da Sony, la quale voleva che Capcom pubblicasse almeno tre capitoli della serie principale su Playstation.

Questo terzo episodio percorreva le orme del suo predecessore sia sul fronte ludico che narrativo. Il titolo, infatti, si svolge quasi in parallelo alle vicende raccontate in Resident Evil 2: inizia un giorno prima e si conclude quello dopo. Sebbene, infatti, la protagonista Jill Valentine (membro del team S.T.A.R.S.) e Leon S. Kennedy percorrano percorsi diversi, in realtà si trovano ad attraversare nello stesso momento nella centrale di polizia. Tra le principali novità apportate, oltre alla presenza di un nuovo sistema di creazione delle munizioni e di un’unica protagonista giocabile, ci fu l’introduzione di una nuova tipologia di nemico: Nemesis, arma bio organica ed ennesima evoluzione del Tyrant, creata dalla Umbrella con il solo scopo di uccidere tutti i membri della S.TA.R.S. Il mostro appare come un enorme essere deforme, ricoperto di cuciture e vasi sanguigni ed in grado di uccidere il giocatore con un sol colpo. Dotato di una resistenza sovrumana, il nuovo antagonista si ripresenta più volte al giocatore nel corso dell’avventura, lasciandolo così in preda ad un’ansia ed un’angoscia sempre costante.

All’epoca dal videogioco, fu tratto inoltre anche il romanzo di S.D. Perry, intitolato Resident Evil – Nemesis, quinto capitolo della sua serie di romanzi su Resident Evil. Il libro presentava nuovi materiali, personaggi e scene addizionali, non presenti nel gioco. Resident Evil 3: Nemesis uscì sulla prima Playstation nell’autunno del 1999 e, sebbene non riuscì a riscuotere lo stesso successo in termini di vendite del secondo capitolo, venne apprezzato in larga parte dalla critica, ma soprattutto accolto con enorme affetto dal pubblico.

Con questa retrospettiva, abbiamo ripercorso la prima parte della storica e, come dimostrato dal remake che sta raccogliendo ampi consensi, sempre attuale serie survival horror di Capcom. Restate su Spaziogames per non perdervi, molto presto, la seconda parte di Resident Evil: le origini dell’incubo, in cui tratteremo i capitoli più recenti della saga a base di zombie.

Fonte Spaziogames

 
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