Helios è certamente il figlio di Selene, figlio morto nell'incidente in cui si vede lei guidare e per il quale la stessa Selene ha subito un trauma profondo che la causa enorme senso di colpa. Non a caso, ogni volta che lasciamo indietro la nave Helios, superando la prima porta, compare il messaggio "Hai abbandonato Helios", quindi una sorta di metafora di quanto già accaduto al momento dell'incidente, con Selene che si salva senza riuscire però a portare con sè il figlio, che resta invece ad annegare nell'auto. Octo è il polipo di Helios, che continua a perseguitare Selene nelle sue visioni e forse su Atrops stesso, viste le creature tentacolari che lo popolano. Inoltre, dalle sequenze nella casa intuiamo che il rapporto di Selene con il figlio è stato estremamente problematico, con lei costantemente assente a causa del suo lavoro e Helios "abbandonato" a sè stesso in casa.
Theia è la madre di Selene, che era (o avrebbe voluto) essere un'astronauta, ma non ha mai potuto realizzare a pieno il suo sogno a seguito di un incidente automobilistico che aveva coinvolto lei stessa (lasciandola paralizzata e su una sedia a rotelle) e la figlia Selene, rimasta invece illesa. Questo lo apprendiamo da un notiziario tv che si vede in una delle prime sequenze nella casa. Anche in questo caso il rapporto tra Selene e Theia era pessimo, per gli stessi motivi visti prima (madre assente, lavoro, ecc...), quindi abbiamo una sorta di dualità o ripetizione degli eventi che riguarda Theia-Selene e Selene-Helios (rapporto problematico, incidente), ma con esiti diversi: nel primo caso ad avere la peggio è Theia, che restando paralizzata deve rinunciare al sogno di divenire astronauta, cosa che porta Selene a perseguire quella stessa carriera in un'ottica di compensazione; nel secondo caso è Helios ad avere la peggio e a perdere la vita, portando Selene alla disperazione e al senso di colpa più totali che la porteranno infine su Atropos.
L'Astronauta, eh bella domanda. Il true ending sembra suggerire che si tratti di Selene, letteralmente o metaforicamente. Se sposiamo la teoria letterale, potrebbe trattarsi materialmente di Selene, teletrasportata sulla Terra al momento dell'incidente in una sorta di paradosso temporale generato da Atropos. Qui saremmo nel campo dello sci-fi puro.
Se, invece, sposiamo la teoria metaforica, l'astronauta altro non sarebbe se non la personificazione del senso di colpa di Selene per ciò che ha fatto al figlio: Selene inizialmente incapace di riconoscersi come la causa della morte del figlio, trasforma sè stessa nell'Astronauta per giustificare lo sbandamento e la caduta dal ponte mentre stava guidando. Nel true ending però abbiamo la realizzazione e accettazione finale della propria colpa, con Selene che si "immedesima" nell'astronauta e prende coscienza di essere lei stessa la causa unica dell'incidente e della morte del figlio. Al momento preferisco questa teoria
Atropos. Beh questa è certamente la parte lasciata maggiormente all'interpretazione del giocatore e a mio avviso trovare una risposta univoca è impossibile, semplicemente perchè gli sviluppatori hanno voluto lasciare tutte le strade aperte, quindi una qualsiasi delle risposte sarebbe ugualmente valida. Di base il quesito principale è ovviamente il seguente: Atropos è reale o una mera rappresentazione mentale di Selene? Il ciclo è reale o è Selene che continua a rivivere il traume dell'incidente fino alla realizzazione e accettazione finale?
Entrambe le teorie sono soddisfacenti a mio avviso e hanno elementi a favore, come a sfavore.
Atropos reale: Atropos è effettivamente un pianeta reale, ove esiste un'entità capace di creare connessioni particolari con coloro che popolano il pianeta. L'entità in questione sarebbe il mostrone subacqueo a tre occhi rossi che vediamo nel finale e sarebbe la causa della fine dei Senzienti (sappiamo che la guerra è stata scatenata dalla volontà di alcuni di essi [gli Esuli] di ascendere/discendere, si fa spesso menzione di un'entità che crea/distrugge, ecc...
Sappiamo, grazie alle conversazioni in banca dati, che Selene avrebbe richiesto di partecipare alle missioni di esplorazione Astra DOPO l'incidente, proprio per lasciarsi alle spalle i legami familiari recisi e imbarcarsi in una missione "senza ritorno" proprio perchè ammette di non avere più nessuno da cui tornare. Quindi avremmo uno scenario in cui Selene entra nell'Astra dopo la perdita del figlio e con un profilo psicologico compromesso (che inizialmente infatti porta ad un rifiuto nei suoi confronti) semplicemente per lasciarsi tutto alle spalle, finchè ad un certo punto la nave Astra non riceve il segnale della Pallida Ombra e Selene parte da sola per Atropos. E qui, se Atropos è reale, si potrebbe fare tutto un discorso su come il pianeta (o l'entità) intrappoli Selene in loop temporale sfruttando gli elementi del suo subconscio, un pianeta mutevole che cambia in base alla psiche di Selene, fin quando quest'ultima non arriva alla consapevolezza e accettazione/espiazione di ciò che ha fatto. Oltretutto non sappiamo quanto dura effettivamente il loop in cui è incastrata Selene, in alcuni casi il Glifi sembrano addirittura suggerire che sia stata Selene stessa (intrappolata nel ciclo infinito) a sterminare la civilità dei Senzienti. Addirittura in una scena vediamo Selene abbattere con un cannone sè stessa e la sua nave, rinforzando ulteriormente la teoria del time loop/paradosso temporale (o forse no? spiego dopo)
Atropos metafora: altra teoria molto solida, qui semplicemente Atropos sarebbe tutto un costrutto mentale di Selene con cui cerca di combattere il senso di colpa per la morte del figlio, rivivendo ancora e ancora il trauma iniziale dell'incidente (simboleggiato dallo schianto continuo della navicella). La navicella chiama Helios (abbandonata e irrecuperabile), le creature tentacolari che richiamano il polipo del figlio, l'Astronauta come materializzazione del senso di colpa (allo stesso tempo guida e persecuzione per Selene), la musica del boss del quarto bioma che è The Reaper (la canzone ascolata da Selene in auto al momento dell'incidente)... Tutti elementi che fanno propendere per questa teoria.
Inoltre, sappiamo che Selene ha una passione per l'avventura e i racconti epici (come dimostrato dal libro di storie che leggiamo spesso nella casa o dalla sua richiesta di ingresso nell'Astra); sappiamo che ha origini greche e una grande conoscenza della mitologia ellenica; tutto questo spiegherebbe come, con la sua fervida immaginazione, sia riuscita a creare un racconto immaginario di queste proporzione per proteggersi (e poi liberarsi) dal trauma dell'incidente, un racconto che di base comprende tutte le sue esperienze di vita passata (tra cui anche la simbologia greca, vedasi i nomi dei boss). Addirittura si potrebbe anche mettere in dubbio che Selene sia mai diventata un'astronauta, ma che faccia tutt'altro lavoro
Alla luce di queste teorie, il finale può essere interpretato in diversi modi,
ma si finisce sempre al medesimo risultato: Selene accetta le proprie colpe e si riconosce come unica responsabile della morte del figlio. Che il tutto poi avvenga a seguito di una effettiva odissea temporale su Atropos o semplicemente nella sua mente, penso non sia importante e tranquillamente interpretabile da ciascuno di noi.