SOMA | Horror sci-fi | Disponibile per pc, ps4, presto per xbox| SG: 8,0

  • Autore discussione Autore discussione Hell
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
si già da settembre inizierà un buon periodo, soprattutto per quanto riguarda il genere Horror su PS4, sembra che Sony ci stia puntando molto e a mio avviso fa benissimo, SOMA promette bene, i prodotti di Frictional Games sono validissimi (Vedi Amnesia) Ho aggiornato da zero il primo post con tutto quello che c'è da sapere su SOMA se siete curiosi date un'occhiata.
purtroppo non ho avuto modo di conoscere amnesia, dato che gioco solo su console. comunque quella specie di robot che si vede a fine video mi ha messo davvero un po' di tensione, mi sono subito immaginato io che gioco di notte con le cuffie e il volume sparato al massimo! ;p poi i luoghi oscuri con mostri che ti inseguono emettendo luci fortissimi mi generano addosso veramente molta paura, sarà che sono rimasto colpito da piccolo dalla scena di robocoop 2, dove si vede una macchina che entra in un magazzino senza luce, e stermina tutti quanti a colpi di mitra inseguiti da un forte bagliore generato dalla macchina. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png

 
purtroppo non ho avuto modo di conoscere amnesia, dato che gioco solo su console. comunque quella specie di robot che si vede a fine video mi ha messo davvero un po' di tensione, mi sono subito immaginato io che gioco di notte con le cuffie e il volume sparato al massimo! ;p poi i luoghi oscuri con mostri che ti inseguono emettendo luci fortissimi mi generano addosso veramente molta paura, sarà che sono rimasto colpito da piccolo dalla scena di robocoop 2, dove si vede una macchina che entra in un magazzino senza luce, e stermina tutti quanti a colpi di mitra inseguiti da un forte bagliore generato dalla macchina. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png
ahahahahhah oddio ricordo benissimo quella scena :rickds::rickds: favoloso!! cmq a parte tutto il titolo sarà ottimo a mio avviso.

 
Anteprima S.C.




Si percepisce immediatamente che c'è qualcosa che non va, all'interno del centro ricerca PATHOS-2, immerso nelle oscure profondità di chissà quale oceano. L'aria che si respira sembra corrotta, i neon brillano a intermittenza nei corridoi stretti e opprimenti, e la luce color ruggine degli schermi riflette sui cavi in vista, che corrono di stanza in stanza come squallidi vermi metallici.

L'atmosfera è sospesa, irreale: nelle stanze è rimasto un disordine "comprensibile", umano, ma siamo indiscutibilmente soli. Il silenzio è rotto dal rumore di strani macchinari ancora in funzione, dal suono di ventole che forzano il ricircolo dell'aria anche se non c'è più nessuno a respirarla. Non si avverte lo sconquasso della catastrofe, il trauma di un disastro terribile: il centro ricerca è morto in silenzio, ucciso nel sonno da un'eutanasia improvvisa.

Diversamente dal geniale Amnesia, il nuovo lavoro dei Frictional Games non è un horror puro: ma in S.O.M.A. c'è più di un momento disturbante, e questo clima di perdizione e deterioramento si appiccica sulla pelle del giocatore in pochi istanti.

E' normale, quindi, avanzare circospetti e sovrastati da un'ansia a tratti schiacciante: la stessa che pure ci ha accompagnato nelle fasi esplorative di Alien: Isolation. Nel centro ricerca sottomarino, però, il problema non è solo un'enorme bestia in agguato, agguerrita come l'alieno che ci ha dato la caccia sulla Sevastopol, ma un male più subdolo, nascosto e ubiquo: un disfacimento morale, emanato dagli strani esperimenti che in quei luoghi si sono consumati, e ormai diventato tangibile, pervasivo, pronto a mettere alla prova l'etica e la coscienza del giocatore.

Anima meccanica

S.O.M.A. è in sviluppo dal 2010, e dopo cinque anni pure le convinzioni dei fan più incrollabili cominciavano a vacillare. Qualche settimana prima dell'E3, per fortuna, con una brillante trovata di comunicazione Frictional Games ha annunciato la data d'uscita ufficiale, fissata per il 22 settembre. Siamo stati ben felici, quindi, di trovare nella sala privata che Sony ha allestito per l'evento losangelino una demo giocabile, ovviamente su PlayStation 4(il titolo arriverà anche su PC).

Come avrete capito dall'incipit, S.O.M.A. è un gioco che crea subito un fortissimo legame con l'utente, grazie alle sue atmosfere affascinanti ma perverse. Il contesto sci-fi costruito dal team è efficace e diretto, e ci ricorda da vicino quella "fantascienza fatiscente" che tanto di moda andava negli anni '70. Da questo punto di vista il paragone con Alien non sembra così azzardato: i laboratori di ricerca di PATHOS-2 sono zeppi di macchinari analogici, presse rumorose che stridono quasi volessero urlare, quadri elettrici che sfrigolano. Saranno gli effetti di luce gestiti in maniera sublime, le texture che esibiscono i colori tetri dell'ossidazione, ma l'ambiente di gioco sembra carico di cupi e oscuri presagi. Forse il merito è proprio del motore grafico sviluppato da Frictional, quell'HPL Engine che prende il nome da Lovecraft per mettere in mostra la sua anima nera.

Rispetto ai tempi di Amnesia (o del suo più sfortunato sequel) i passi in avanti sono comunque evidenti, e la pulizia della scena non ha nulla da invidiare a quella di prodotti ben più blasonati. E' vero che gli ambienti non sono molto estesi, ma i dettagli poligonali abbondano, le texture sono eccezionalmente definite, e la gestione delle fonti di luce è esattamente quella che serve per creare l'atmosfera collosa e opprimente di cui si diceva. Insomma, il lavoro di ottimizzazione tecnica ha dato i suoi frutti, e S.O.M.A. si presenta in gran forma anche su console (siamo curiosi di vedere quali meraviglie potrà fare su PC).

A livello di gameplay Frictional Games sembra volersi allontanare almeno un po' dal suo precedente lavoro, costellando la progressione di enigmi e scelte morali. Nella sequenza che abbiamo giocato, ad esempio l'obiettivo era quello di ripristinare l'energia del centro di controllo, utilizzando una serie di terminali per spegnere i sistemi più onerosi e far ripartire quelli di base. Il team di sviluppo non si fa troppi scrupoli a lasciare l'utente solo e spaesato, senza indizi: l'unico modo per accedere al computer era quello di trovare il codice d'accesso di un operaio, scritto sul suo cartellino identificativo. Senza indicatori e aiuti di sorta, il giocatore è costretto ad osservare, ingegnarsi, esplorare con metodo le viscere del centro ricerca. È proprio in un corridoio vicino alla sala controllo che abbiamo trovato il corpo riverso del ricercatore, straziato e buttato senza cura.

Le cose hanno cominciato a farsi ancora più inquietanti quando abbiamo scoperto che la coscienza del povero Carl era stata trasferita in un robot senziente, intrappolato sotto una pressa e convinto di essere un umano. Ecco quindi in che ambito si sono svolti gli sperimenti del centro ricerca: reti neurali, intelligenza artificiale, trasferimento e conservazione dell'intelligenza umana dopo la morte.

L'orrore di S.O.M.A. è insomma meno esplicito, anzi strisciante e "nascosto": eppure si manifesta in tutta la sua potenza nell'immagine di una macchina urlante, un ammasso di fili e metallo che sembra addirittura provare dolore. Soffre, si agita e si contorce, e ci chiede di chiamare qualcuno, di salvarlo. Sappiamo che è solo un robot, magari ha persino avuto un ruolo nella tragedia che dobbiamo svelare. Eppure è facile, dopo averlo ascoltato, provare un moto di pietà.

Starà al giocatore decidere come trattare questa macchina cosciente. Disattivando l'energia ausiliaria della pressa lo lasceremo agonizzante, ma potremo proseguire facilmente riattivando i sistemi di comunicazione del centro ricerca. Se vogliamo evitargli lo strazio, invece, dovremo cercare un altro generatore, molto più lontano, attraversando un'area infestata da una creatura che ci darà la caccia.

S.O.M.A., insomma, sembra volerci mettere di fronte a scelte morali tutt'altro che semplici, come se volesse studiare tacitamente le nostre reazioni: saremo in grado di dare ad un essere meccanico lo stesso valore che diamo ad una vita? E' possibile provare empatia per un robot, ascoltando il suono della sua voce rotta e metallica che ci implora pietà?

Ogni tanto sembra quasi di sentirti osservati, come se gli esperimenti di una neuroscienza malata e corrotta non si siano ancora fermati, ma proseguano proprio grazie al protagonista, cavia inconsapevole di un test che valica e sconquassa i confini dell'etica.

SOMA Purtroppo la demo si è conclusa troppo in fretta per trarre altre conclusioni, e permetterci di capire quanto peso la percepibile componente enigmistica nell'economia dell'esperienza completa. Quello che abbiamo visto ci ha convinto pienamente, a livello di atmosfere, scrittura, qualità dei puzzle e tensione. Meno terrificante di Amnesia ma all'apparenza più bilanciato, e sicuramente più originale in quanto a setting e background narrativo, S.O.M.A. potrebbe essere il grande grande capolavoro di Frictional, intransigente e cattivo, avvolto da un fascino tetro e disturbante. Molto dipenderà anche dalla varietà delle situazioni. Il team di sviluppo promette la presenza di più creature, ciascuna con precise routine comportamentali. Per sviare le attenzioni di quella che ci ha braccato nella demo era sufficiente tirare in giro alcuni oggetti, ma più avanti le mostruosità robotiche pronte a farci la pelle si faranno più scaltre, meno prevedibili, impareranno a cacciare. Frictional conferma, comunque, che la relazione fra cacciatore e preda non sarà l'unico elemento al centro del gameplay, e che i puzzle e l'investigazione avranno invece un ruolo chiave. In effetti - dopo Amnesia e Alien: Isolation - le sequenze di fuga ci sono apparse quelle un po' meno ispirate: meglio puntare su altri valori, altri ritmi e nuove soluzioni. Da quel che abbiamo visto la strada imboccata sembra essere quella giusta, anche per parlare in maniera sempre brillante di spinose questioni morali. Aspettiamo più che fiduciosi il 22 settembre.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Nuova anteprima S.G.

ASPETTATIVE

- Bellissima atmosfera

- Scontri con i nemici carichi di tensione

- Aspettatevi un comparto sonoro da infarto

Penumbra: Overture, Penumba: Black Plague, Penumbra: Requiem, Amnesia: The Dark Decent, Amnesia: A Machine for Pigs. Dal 2007 ad oggi il team svedese di Frictional Games ha portato su PC una serie di incubi in soggettiva davvero niente male, trovando soprattutto con i due episodi di Amnesia un buon successo di pubblico. Tra l’altro il modello survival-horror di Amnesia senza armi o combattimenti (se si vede un pericolo, si scappa o ci si nasconde) non è rimasto isolato, considerando un altro discreto successo come quello ottenuto da Outlast. Ora Frictional Games è in procinto di tornare sul mercato con il suo progetto più ambizioso di sempre, quel SOMA in lavorazione da quasi cinque anni che dal 22 settembre segnerà tra l’altro il debutto del team svedese su PlayStation 4 e in generale su console. A poco più di due mesi dall’uscita, abbiamo potuto provare una versione preview per PC, che a detta degli sviluppatori che ci hanno invitato il codice su Steam è quasi definitiva e rappresenta circa un terzo del gioco completo; se così fosse per davvero, prepariamoci a una longevità finale di 12-15 ore.

Terrore assicurato

SOMA si potrebbe descrivere come una versione sci-fi del classico survival horror in soggettiva in stile Frictional, con le uniche grandi differenze di un livello produttivo più elevato e di un’ambientazione subacquea che, come nel caso dell’altrettanto affascinate Tacoma, non può non ricordare la Rapture di BioShock. Nei panni del giovane Simon, che dopo un esame medico all’apparenza innocuo si ritrova di colpo a bordo della stazione scientifica PATHOS-2 in fondo all’oceano, dobbiamo essenzialmente esplorare i fondali e le varie basi con i loro interni per capire come diavolo siamo finiti qui e che costa stia succedendo su PATHOS-2. Bastano pochi minuti infatti per capire che qualcosa è andato storto tra laboratori distrutti, corpi inermi nei corridoi, una strana sostanza che ricopre le pareti e un senso generale di abbandono. L’atmosfera di SOMA colpisce fin da subito e chi è minimamente appassionato di Alien, Dead Space e di tutto il filone fanta-horror si troverà immediatamente a proprio agio. Merito di una simile immersività nel gioco va anche all’eccezionale comparto audio (l’ascolto in cuffia è pressoché obbligatorio), capace di ricreare una scena sonora dettagliatissima e di un realismo quasi sconcertante. Aggirarsi per i corridoi e le stanze di PATHOS-2 diventa così una tensione continua al minimo rumore e sinceramente non ricordiamo altri titoli simili (non da tripla A insomma) sviluppati con una tale cura sonora. Valido anche il doppiaggio inglese e anche per quanto riguarda i sottotitoli troviamo solo quelli in inglese.

Nel blu dipinto di blu

Superato con agilità lo scoglio dell’atmosfera (della grafica parliamo poco sotto), vediamo dove voglia puntare SOMA. Come già detto, nel gioco non esistono armi da raccogliere e da usare contro i nemici e, da quanto visto in questa versione preview, non c’è nemmeno un inventario se escludiamo un dispositivo tecnologico (l’Omnitool) che serve per aprire porte e interagire con alcuni computer sparsi per la base. In realtà gli oggetti da prendere i mano e da visualizzare a 360 gradi sono tantissimi ma del tutto inutili (e comunque non si possono tenere con sé), per non parlare di armadietti da aprire e di documenti da leggere. Tutta la parte esplorativa si basa insomma sulla ricerca dei pochi oggetti davvero interattivi che possano aiutarci a capire cosa stia succedendo. Se però le sezioni in interni sanno un po’ di già visto su questo versante, quando si esce da queste location al chiuso e si finisce a camminare sul fondale oceanico grazie a una tuta ipertecnologica (altro mistero da risolvere), SOMA cambia volto e propone sezioni di gioco appiedate dove essenzialmente bisogna andare da un punto A a un punto B cercando di orientarsi. Non esiste infatti alcuna mappa e la scarsa luminosità dei fondali non aiuta di certo, anche se dopo un po’ si capisce come in realtà tutta la parte acquatica sia un contenitore piuttosto ristretto, lineare e con ancora meno interattività rispetto alle parti in interni.

Fuggire senza guardarsi indietro

Non nascondiamo che dopo la quarta uscita in acqua sia emersa un po’ di noia e non vedevamo l’ora di trovare un ingresso pressurizzato da qualche parte per tornare all’interno delle varie sezioni della base. Un po’ spiace visto che proprio l’elemento acquatico rimane uno dei tratti distintivi del gioco, ma così com’è stato affrontato non aggiunge granché a parte un diverso impatto visivo e speriamo che nel proseguo del gioco ci sia qualche sorpresa più intrigante su questo versante. Sorprese che invece sono arrivate dalla particolare tipologia di nemici. Pur senza spoilerare nulla, si capisce fin da subito che su PATHOS-2 si è sperimentato qualcosa con macchine, robot e intelligenza artificiale che non è andato per il verso giusto. Per questo ci si può imbattere in robot feriti i cui “chip” interni sono in realtà le coscienze dell’equipaggio umano della base e questa è un’ottima trovata scenico-narrativa, che aggiunge un pizzico di bizzarria e inquietudine al tutto. Gli stessi nemici visti finora sono robot a dir poco particolari (verrebbe quasi da dire mutanti) e il loro ingresso in scena sposta il gioco su un terreno tipicamente survival. Se il primo robot nel magazzino non rappresenta un grande pericolo e si può superare sgattaiolando via mentre è girato dall’altra parte, il secondo nemico nel relitto della nave è già un altro paio di maniche. Più ci avviciniamo a esso e più la visuale del gioco diventa come impazzita tra effetti psichedelici, video traballante e scariche elettromagnetiche e la tensione è alle stelle, anche perché la creatura robotica ci insegue come un mastino e, non avendo un’arma con cui difenderci, non resta altro che trovare la via giusta in una sezione labirintica per arrivare sani e salvi in una navetta subacquea. Il momento migliore di questa versione preview e se anche il resto del gioco saprà regalare simili emozioni in salsa horror, SOMA potrebbe davvero diventare il gioco migliore mai realizzato dal team svedese. Bisogna però ancora migliorare l’ottimizzazione del motore grafico HPL Engine 3, visto che il frame-rate è a dir poco incostante e in certi punti il gioco tende addirittura a bloccarsi per qualche secondo, il tutto su un PC che non ha avuto particolari problemi nemmeno con The Witcher 3: Wild Hunt in versione piuttosto pompata. Ed è un vero peccato, anche perché stiamo parlando di un motore potente e di un comparto grafico a tratti davvero notevole, soprattutto quando si esplorano i fondali oceanici e si possono ammirare giochi di luce ed effetti particellari degni di nota. Speriamo davvero che la versione finale di fine settembre sia meglio ottimizzata e non così pesante e che, a parte l’atmosfera innegabile, SOMA riesca anche a proporre una trama affascinante e tanti momenti di tensione.

SOMA scritta da SPECIALIZED Da queste poche ore passate con una versione preview di SOMA sembra proprio che Frictional Games abbia puntato a realizzare il suo titolo più importante e ambizioso di sempre. Lo si vede nel comparto grafico (molto curato anche se male ottimizzato), in quello sonoro (da brividi) e soprattutto nell’ambientazione tra BioShock e Dead Space. Se vi piace il survival horror esplorativo senza combattimenti, senza armi e senza inventario, SOMA vi piacerà sicuramente, anche se resta da vedere come il tutto funzionerà sulla lunga distanza.

 
tra l'altro tra Until Down e questo su ps4 per tre mesetti buoni si possono giocare degli horror, bene cosi

 
Prime recensioni entusiastiche da siti concorrenti:

SOMA attesta inequivocabilmente la piena maturazione di Frictional Games, a cui mancano solo grandi budget per esprimere appieno tutto il proprio potenziale. Considerando le dimensioni contenute di uno studio indipendente e in via di espansione come questo, i risultati raggiunti sono a tratti sbalorditivi. SOMA non può però vivere solo di una storia di alto livello, e deve dunque fare i conti con qualche incertezza e un paio di situazioni usate più come riempitivo per arrivare a un tempo di gioco che si attesta attorno alle dodici-tredici ore complessive. Si tratta comunque di problemi che tutto sommato non vanno ad intaccare il valore complessivo dell'opera, che si rivela un piccolo cult della fantascienza, capace di arricchire il medium di appartenenza, fino a oggi orfano di titoli in grado di trattare più che dignitosamente argomenti simili.

voto 8

SOMA è uno di quei titoli che vanno giocati a prescindere da ogni possibile opposizione perché riescono a fare bene quello che molti altri titoli neanche tentano: raccontare una storia profonda sfruttando i mezzi espressivi propri dei videogiochi, stupendo il giocatore in più di un'occasione talvolta prendendolo anche in contropiede. Detto questo è anche un horror di grande levatura, con momenti terrorizzanti, anche se più radi rispetto ad alcuni concorrenti. Insomma, Frictional Games è riuscita un'altra volta a realizzare un capolavoro, con cui il resto dell'industria dovrà nuovamente confrontarsi negli anni a venire.

voto 9,2

 
e non solo...

SOMA, nuovo titolo horror di Frictional Games, debutterà domani su PC e PlayStation 4, e diversi colleghi della critica internazionale hanno già avuto modo di dire la loro sull'esperienza offerta al giocatore. A quanto pare, l'opera non tradisce le aspettative e, viste le valutazioni ottenute, riesce a tutti gli effetti a risultare terrificante.

Vi proponiamo qui sotto un elenco con i voti assegnati da alcune testate:

TheSixthAxis – 9/10

God is a Geek – 8.5/10

Push Square – 8/10

GamesRadar+ – 3.5/5

Twinfinite – 5/5

ZTGD – 9.5/10

The Escapist – 4.5/5

3DJuegos – 9/10

GameWatcher – 9/10

Destructoid – 9/10

Gamespot – 9/10

Gaming Nexus – 8.8/10

PC Games (Germania) – 8.6/10

Game Informer – 8.5/10

IGN.com – 8.1/10

PCGamer – 8/10

The Jimquisition – 8/10

Shacknews – 7/10

Fonte S.G.

Un'ennesima conferma della bontà del titolo:hype:

 
felice di leggere tutti quei voti ottimi. già dal trailer avevo intravisto ke sarebbe stato un buon titolo horror, ma questi sn dati ottimali. nn avrò giocato ad amnesia, ma questo lo giokerò sicuramente. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Porcaccia la miseria, la lista di titoli da prendere su PS4 si allunga sempre più //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ho pubblicato la lista trofei proprio pochi giorni fa,e comunque devo dire che m'interessa come gioco. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
SOMA è un piccolo capolavoro, uno di quei prodotti costruiti con cura maniacale e che stimolano il pensiero dell'utente in primis. Atmosfera disturbante e curatissima, e un senso di inquietudine profonda permeano un gioco che fa riflettere, pone domande e mette in gioco i valori. In una raffinata cornice horror/fantascientifica costruita con maestria.

Non apettatevi però un horror puro e cattivo come Outlast o ancor meglio Amnesia o Alien:Isolation. E' un'altra cosa, il vostro approccio con determinate aspettative potrebbe precludervene il godimento.

 
La domandona è: li vale 28€? Mi pare un prezzo eccessivo per un gioco che si esaurisce in 5-6h ed è poco rigiocabile
per me vale anche 70 euro se ti devo dire la mia.

Cmq molta gente dice che ci ha messo dalle 10 alle 12 ore a finirlo

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top