Tutte cose che nella trilogia originale non venivano spiegate minimamente: ordine dei jedi, passaggio al lato oscuro di Vader, l'imperatore. Anzi nella trilogia originale c'erano pure contraddizioni incredibili, e non è mai fregato nulla a nessuno, perché è l'esperienza quello che conta, non i dettagli.
La nuova trilogia sta seguendo tutte le linee guida di quella classica: concentrarsi sui personaggi e lasciare spazio all'interpretazione per il contesto in cui interagiscono.
Tutti dite di odiare i prequel ma volete esattamente ciò che i prequel hanno dato: spiegoni e world-building. Capisco che viviamo nell'epoca degli spiegoni alla Nolan, ma Star Wars con quella roba li non c'entra niente, per quanto mi riguarda.
Non ho mai dato contro ai prequel per gli spiegoni che poi "spiegoni" tra molte virgolette. Lo spiegone per antonomasia lo trovi in Blade Raunner 2049 con Leto che non chiude quel forno neanche un minuto. (faccio un esempio).
Non mi è sicuramente andato giù, l'ho detto, quando è stato introdotto il concetto di Midichlorian. Tutta la parte delle riunioni del consiglio dei Jedi e la relativa "politica" galattica mi è piaciuta nei prequel. Si parla comunque di scene di qualche minuto intervallate. Non abbiamo mezze ore nella pellicole di monologhi tanto da farti alzare gli occhi al cielo.
I problemi di quella trilogia sono gli infantilismi di Jar Jar nel I, le forzature della love story tra Anakin e Padme nel II, e una poco chiara e non ben gestita conversione di Anakin al lato oscuro. Io l'avrei impostata diversamente nel III.
Ma comunque non sono qui per parlare dei problemi dei prequel, li conosciamo tutti e li diamo per assodati. Con visioni diverse e ci sta ma generalmente si concorda per i punti principali.
Quello che vedo io è una mancanza di linea guida sugli eventi da eviscerare con una filosofia e uno stile che non trova un collegamento tra VII e VIII. Sembrano due film che parlano delle stesse cose ma per certi aspetti non l'uno il seguito dell'altro. Questa sensazione, che mi è venuta fuori solo dopo la sesta o settima visione del film, non me la tolgo di dosso.
A me sarebbe bastato che la carne al fuoco messa su nel Risveglio della Forza venisse presa e approfondita meglio nell'ottavo capitolo. Cosa che secondo me non è riuscita appieno. Ritorno di nuovo sul discorso dei dialoghi. Ragazzi sono veramente vuoti, ma vuotissimi. Privi di spessore, mi ritrovo Flinn che persino over-recita all'idea di trovare il maestro "Apricodici".
I cavalieri di Ren meritavano almeno un accenno, tantissime cose sono state ignorate, e ingiustamente, secondo me. Il backgroud di Ben molto fumoso. Un personaggio che può dare tantissimo ma dei cui conflitti interiori sappiamo nulla o poco. Ci sta che voglia ripercorrere la strada e condivida i principi del nonno, ma cos'è che l'ha spinto?
E me lo domando perchè, come detto nel film, lui ha questo conflitto interno tra bene e male. In Vader non pensavi di chiedertelo, sai che era malvagio fino al midollo e stop. Te l'hanno presentato così e bene. Già il fatto che si fosse convertito alla fine era un mezzo miracolo.
Questo aspetto...l'approfondimento del conflitto interno di Kylo non è un aspetto marginale. E' molto importante ai fini della trama. Forse l'aspetto principale di tutta la nuova trilogia. Me lo vorrai approfondire, anche con uno spiegone, un flashback, quello che vuoi per darmi un'idea più concreta. Me la menano ancora con il principio alla base della ribellione contro la tirannia e su Kylo dicono poco?