J.J. Abrams, in compagnia di Chris Rock al Q&A organizzato al Tribeca Film Festival, dal quale vi abbiamo già riportato un commento su Rey, torna sul perché delle similitudini tra Star Wars: Il Risveglio della Forza e i film passati, in particolare Una Nuova Speranza.
Rock esordisce facendo i complimenti al regista per come, con il resto della produzione, siano riusciti ad integrare al meglio i vecchi personaggi in una nuova storia: “Nelle mani sbagliate sarebbe potuta essere la cosa più stupida di sempre, ma voi l’avete gestita abilmente.”
ffc-luke-champion-tall
Luke Skywalker su Ahch-to
Abrams risponde sottolineando come voleva che il film: “recuperasse la storia di quello che è avvenuto in Il Ritorno dello Jedi”, e anche se alcuni si sono lamentati delle similitudini con Una Nuova Speranza: “Stavamo consapevolmente provando ad ispirarci a dei momenti familiari in modo che il resto della storia potesse aggrapparsi a qualcosa che sapevamo essere Star Wars.”
Il regista e sceneggiatore sottolinea anche come Il Risveglio della Forza avesse la necessità di fare da ponte da dove la Galassia era stata lasciata a dove si muoverà e alle novità del futuro: “Aveva la necessità di definire se stesso (n.d.a. il film) come qualcosa di familiare, dando la sensazione di un movimento verso un nuovo terreno, che è ciò che sono Episodio VIII e IX.”
Per concludere ha anche svelato che Mark Hamill all’inizio era perplesso dal fatto che il suo personaggio sarebbe apparso così poco sullo schermo, temendo che potesse anche essere presa come uno scherzo ma “raggiungere Luke era il motivo su cui girava la storia”.
Una scelta che alla fine ha pagato, fin dalle emozioni trasmesse dall’aver girato l’incontro tra Rey e Luke, durante il quale Abrams si è reso conto che Hamill aveva la stessa età di Alec Guinness, quando quest’ultimo girò Una Nuova Speranza: “Ho iniziato a commuovermi letteralmente.”