Udienza Preliminare Super Mario Odyssey | Metacritic: 97 | SpazioGames: 9,5

Pubblicità
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Questa storia per cui un titolo non può prendere 10 o essere un capolavoro se non innova / non è super originale non l’ho mai capita. L’ innovazione e l’originalità non sono tutto, se un gioco nella sua interezza è eccellente e regala un’esperienza eccellente chi se ne fotte dell’originalità o del fatto che è l’episodio 1649264 della stessa ip, sarà comunque un gioco eccellente in ogni sua componente.

E fermo restando che Odyssey effettivamente innova, e anche parecchio, nel campo dei platform 3D quindi il discorso stando al metro di alcuni cadrebbe fin dal principio. Ma anche non volendo riconoscere tutta questa incisività alle sue innovazioni (magari sono anche superflue alla fine, non lo so perché ancora devo iniziarlo), resterebbe comunque un gioco eccellente per altri tantissimi motivi.

Detto questo, sul fatto che meriti 10 o meno aspetto di giocarlo, perché poi magari proprio come Zelda potrebbe dimostrarsi un gioco eccellente ma non esente da difetti (che usciranno fuori passata la solita euforia iniziale), o magari no ed è davvero da perfect score. Il punto che mi premeva sottolineare è che un gioco può essere da 10 anche senza dover per forza innovare o reinventarsi totalmente, non è che perché esiste già Mario Galaxy allora Odyssey non può essere un capolavoro.

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

 
Certo se questi amici li incontri ogni sera e ti dicono sempre le stesse cose ad un certo punto ti stanchi e cerchi nuova compagnia. Ma non e' la situazione di Mario 3D. Semmai era la situazione dei New Mario qualche anno fa, difatti in pochi ne parlano bene (io :asd:)
This, infatti ho smesso di comprarglieli.

I 2D intendo.

Soprattutto dopo aver visto il Gorillone stuprarli sotto tutti i punti di vista per l'ennesima volta. :pffs:

Per i Mario 3D basta vedere 3DWorld e questo Odyssey, che nel genere sono due titoli concettualmente quasi agli antipodi.

 
"In handheld mode, however, shaking the controllers means shaking the system. And that means it’s no good. You’ll want to do a higher jump and you’ll have to hoist the whole unit. You’ll be surrounded by enemies and want to do Cappy’s orbit attack and you’ll need to shake the controller enough that you might lose sight of the on-screen action."
:sisi:

 
I New sono platform di altissimo livello. Il loro problema (o almeno, il problema del 2 e del U) è il riciclo mai visto di assets e musiche.

Ecco, mi sembra siano stati penalizzati dalla critica per questo no?

 
Si ma qui stiamo parlando di dare il massimo dei voti...ancora non s'è capito...trailer belli e promettenti ne abbiamo visti in quantità...anche da titoli che poi non si sono meritati neanche il discreto.


Certo che le lodi te le tieni per te ma fino all'ultima volta che ho controllato questo thread è relativo alle recensioni della critica riguardo questo gioco...di cosa ho parlato io?? Ecco...

Per il resto evidentemente ti rode la questione e così tanto che la tiri fuori anche dove non compete.

E l'escamotage di usare HB come esempio e voler mettere in mezzo me e del fatto che sono, secondo la tua fantasiosa ricreazione, intrappolato nei "feels" ti fa per l'ennesima volta cattivissima pubblicità. Fatti un piacere, molla sta storia e torniamo a parlare nel merito.
Tu non hai capito che "i voti" sono menghiate.

Servono solo a decretare, all'interno di un genere, cosa è meglio di un altro. Il resto spetta alla piacenza dell'utente finale. Oggettivamente un prodotto può essere Ottimo o Pessimo, con tutto il grigiore nel mezzo che compete ai gusti.

Ti ripeto che ti sto riportando il caso Hellblade perchè è l'unico esempio recente di un gioco che NON merita alcuna lode perchè viscerale nella sua struttura il minimizzare l'aspetto più importante di questo medium, nullificando, quindi, l'aspetto che invece dovrebbe brillare più di ogni altro (almeno, che dovrebbe veicolare i costrutti di rimediazione narrativa legandoli al gameplay, creando 3 attuanti invece dei cannonici 2 a cui siamo ciecamente abituati per confronti diretti con il cinema).



I dettagli in questo gioco sono ai livelli di GTAV.

Quindi yep, ripeto: GTAV = Mario Odyssey

Capolavori assoluti nei due rispettivi generi (uno veicolato al "realismo narrativo" e l'altro al "puro gameplay"). Chapeau Nintendo.

 
E' una visione giusta. e un pizzico troppo tollerante :asd:provo a spiegarmi:

i VG sono interattivi, ed è quello che fino all'altroieri li differenziava nettamente dagli altri media visivi. se mi fermassi qui dovrei dire che lo stupore e la qualità di un titolo vanno cercati nell'interazione.

ma diamo per buona la promiscuità: i VG possono anche essere quasi-film, anzi diciamo per assurdo che i migliori e più avanzati VG sono quasi-film. Su che base li valutiamo? Sul senso di novità? dei costumi? dell'ambientazione? dell'epoca storica sempre diversa? In ambito film, gente come Chaplin o Woody Allen o persino Orson Welles la dovremmo considerare immeritevole della massima stima perché... in fondo sono sempre loro in ogni film?
Devi considerare che gli attori interpretano spesso dei personaggi che non coincidono con loro stessi e hanno spesso background differenti e storie differenti. Nei videogames non abbiamo bisogno di attori umani e di riciclare le stesse facce :asd:

Inoltre ricordiamo che Horizont sindacava nello specifico nel raggiungimento del voto massimo e non di un livello comunque eccellente di prodotto. Credo si chieda se una pietra miliare possa essere il frutto di una serie trentennale e non di qualcosa di totalmente nuovo. Per me la risposta è sì, dato che lui si basa esclusivamente sullo stupore completo per giudicare mentre per me non esiste soltanto lo stupore nel valutare un videogioco o qualcos'altro.

Premetto che i videogiochi quasi-film non sono per me sempre i migliori. Sul ruolo cardine dell'interazione mi trovi d'accordo. Sulla loro valutazione io direi che vanno considerati tutti i parametri che hai citato e anche più.

Il gameplay è nei fatti l'interazione, ma ciò con cui interagiamo non è scindibile dall'interazione stessa. Parliamo di un processo; per giudicare l'interazione va giocato il prodotto nel suo complesso.

 
Ultima modifica da un moderatore:
I giochi di MArio mi stupiscono quasi sempre. In questo senso trovo che sia uno stupore più puro di quello offerto da una nuova IP. Come di un cuoco che ti stupisce con la pasta col nero di seppia anzichè con una sua completa invezione. Rinnovare o anche variare un titolo senza tradirlo mi pare opera meritoria di apprezzamento non meno della novità, anzi di più, visto che hai termini di paragone diretti. Quindi, sì, un Mario può meritare il massimo dei voti, così come una nuova IP, per me.
Rispettabilissimo. :)

 
Devi considerare che gli attori interpretano spesso dei personaggi che non coincidono con loro stessi e hanno spesso background differenti e storie differenti. Nei videogames non abbiamo bisogno di attori umani e di riciclare le stesse facce :asd:
Inoltre ricordiamo che Horizont sindacava nello specifico nel raggiungimento del voto massimo e non di un livello comunque eccellente di prodotto. Credo si chieda se una pietra miliare può essere il frutto di una serie trentennale e non di qualcosa di totalmente nuovo. Per me la risposta è sì, dato che lui si basa esclusivamente sullo stupore completo per giudicare mentre per me non esiste soltanto lo stupore nel valutare un videogioco o qualcos'altro.

Premetto che i videogiochi quasi-film non sono per me sempre i migliori. Sul ruolo cardine dell'interazione mi trovi d'accordo. Sulla loro valutazione io direi che vanno considerati tutti i parametri che hai citato e anche più.

Il gameplay è nei fatti l'interazione, ma ciò con cui interagiamo non scindibile dall'interazione stessa. Parliamo di un processo, per giudicare l'interazione va giocato il prodotto nel suo complesso.
sì, il tuo punto di vista mi era chiaro e lo condivido. farei un passo oltre nello stabilire che l'interazione è cruciale, non una preferenza. e sappiamo come anche quadri reiterati sappiano offrire sensazioni nuove ogni volta. sennò non esisterebbe neanche il gioco online, non soltanto i platform senza trama.

 
Non hai tutti i torti, ci vuole uno sforzo non indifferente :asd:
Però devi pensare che sicuramente la trama conterà meno di niente in Odyssey, allo stesso modo la caratterizzazione dei personaggi è nulla essendo ormai delle icone che si vendono da sole.

Di fatto Mario e il suo mondo sono dei feticci attorno a cui costruire un gameplay sempre fresco e nuovo infischiandosi di tutto il resto. Paradossalmente quello che dici tu sul senso di stupore dato da un gioco completamente nuovo è applicabilissimo a Odyssey visto che tutto quello che è davvero importante è di fatto nuovo, il resto è solo contorno e icone storiche da usare a piacimento senza dover rispettare chissà quale coerenza tramistica o ambientale o altro.

Se Odyssey fosse stato un gioco con personaggi e mondi diversi sarebbe stato identico a come è ora perché non è questo il cuore del gioco. Il senso di stupore a tutto tondo che tu citi è per i giochi che si basano non soltanto sul gameplay ma anche sulla trama, le ambientazioni e magari le riflessioni o i sentimenti. In Mario si cerca soltanto la pura giocabilità e il senso di meraviglia che da questa deriva.

Può essere un limite concentrarsi soltanto sul gameplay? Può darsi, ma non cambia che in ogni caso bisogna ammettere come sappia sempre rinnovarsi in maniera sbalorditiva e spesso innovando nel senso più puro del termine, diventando di volta in volta una pietra miliare dell'intero genere.
Ti capisco.

Per me la lettura è un po' differente invece; Lo stupore che posso riservare a Mario secondo me avrà sempre, nel suo profondo, una prevedibilità intrinseca. Cosa che non posso dire per una nuova IP.

E no, non è un limite concentrarsi solo nel gameplay; è una scelta. Dettata in questo caso dal marchio/dall'icona stra-vincente che non avrebbe alcun senso stravolgere.

Attenzione, ora non glorifichiamo questa cosa dello stupore...è stato un esempio e un modo per far capire che il fattore novità assoluta, e quindi ciò che conseguentemente fa scaturire a livello di emozione e/o di sensazione, per me ha un grandissimo peso nel far passare un titolo dall'essere ottimo al raggiungere vette, per definizione, insuperabili.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Devi considerare che gli attori interpretano spesso dei personaggi che non coincidono con loro stessi e hanno spesso background differenti e storie differenti. Nei videogames non abbiamo bisogno di attori umani e di riciclare le stesse facce :asd:
Inoltre ricordiamo che Horizont sindacava nello specifico nel raggiungimento del voto massimo e non di un livello comunque eccellente di prodotto. Credo si chieda se una pietra miliare può essere il frutto di una serie trentennale e non di qualcosa di totalmente nuovo. Per me la risposta è sì, dato che lui si basa esclusivamente sullo stupore completo per giudicare mentre per me non esiste soltanto lo stupore nel valutare un videogioco o qualcos'altro.

Premetto che i videogiochi quasi-film non sono per me sempre i migliori. Sul ruolo cardine dell'interazione mi trovi d'accordo. Sulla loro valutazione io direi che vanno considerati tutti i parametri che hai citato e anche più.

Il gameplay è nei fatti l'interazione, ma ciò con cui interagiamo non scindibile dall'interazione stessa. Parliamo di un processo, per giudicare l'interazione va giocato il prodotto nel suo complesso.
Questi sono discorsi delle scienze dei ludologi e dei narratologi.

Non crediate d'avere la verità assoluta a riguardo. Quello su cui gente come Massimo Maietti (semiotico) concordano, è che il videogioco ha 3 dimensioni d'aspetto in un analisi. La sfera narrativa, quella denominata gameplay (attenzione, anche l'interazione extra ed intradiegetica dei menu è gameplay, anche accendere una console o lanciare il file .exe su pc sono "gameplay"; o azioni interattive facenti parte l'esperienza ludica) e le sue strutture/meccaniche (COSA distingue il gameplay da un gioco ad un altro).

L'interazione (gameplay) può anche non veicolare l'aspetto narrativo, ma è necessario che si comprendano le meccaniche per dare coesione al gameplay ed alla narrazione. Quindi per comprendere un gioco, in una struttura d'analisi, bisogna comprendere le meccaniche che fanno parte del gameplay, a sua volta, la derivazione della sfera narrativa.

Diciamo che il discorso è un filo più complesso :asd:

 
Ti capisco.Per me la lettura è un po' differente invece; Lo stupore che posso riservare a Mario secondo me avrà sempre, nel suo profondo, una prevedibilità intrinseca. Cosa che non posso dire per una nuova IP.

E no, non è un limite concentrarsi solo nel gameplay; è una scelta. Dettata in questo caso dal marchio/dall'icona stra-vincente che non avrebbe alcun senso stravolgere.

Attenzione, ora non glorifichiamo questa cosa dello stupore...è stato un esempio e un modo per far capire che il fattore novità assoluta per me ha un grandissimo peso nel far passare un titolo dall'essere ottimo al raggiungere vette, per definizione, insuperabili.
Sulla questione del marchio vincente è difficile darti torto. Ovviamente tutti sognano un gameplay perfetto calato in un contesto di trama nuova e avvincente con ambientazione artisticamente ispirata.

Posso chiederti quali giochi sono riusciti a stupirti come dici? E soprattutto se hai mai giocato a un gioco con una trama davvero eccelsa.

 
This, infatti ho smesso di comprarglieli.I 2D intendo.

Soprattutto dopo aver visto il Gorillone stuprarli sotto tutti i punti di vista per l'ennesima volta. :pffs:

Per i Mario 3D basta vedere 3DWorld e questo Odyssey, che nel genere sono due titoli concettualmente quasi agli antipodi.
Fingo di esser miope e di non aver letto :biocaf:

 
Questi sono discorsi delle scienze dei ludologi e dei narratologi.
Non crediate d'avere la verità assoluta a riguardo. Quello su cui gente come Massimo Maietti (semiotico) concordano, è che il videogioco ha 3 dimensioni d'aspetto in un analisi. La sfera narrativa, quella denominata gameplay (attenzione, anche l'interazione extra ed intradiegetica dei menu è gameplay, anche accendere una console o lanciare il file .exe su pc sono "gameplay"; o azioni interattive facenti parte l'esperienza ludica) e le sue strutture/meccaniche (COSA distingue il gameplay da un gioco ad un altro).

L'interazione (gameplay) può anche non veicolare l'aspetto narrativo, ma è necessario che si comprendano le meccaniche per dare coesione al gameplay ed alla narrazione. Quindi per comprendere un gioco, in una struttura d'analisi, bisogna comprendere le meccaniche che fanno parte del gameplay, a sua volta, la derivazione della sfera narrativa.

Diciamo che il discorso è un filo più complesso :asd:
Va bè ma lo abbiamo scritto che il gameplay di per sé non esiste come qualcosa di tangibile ma è interazione tra più elementi.

Il discorso è complesso, ma possiamo parlarne proprio perché non esiste verità assoluta in merito :sisi:

 
Va bè ma lo abbiamo scritto che il gameplay di per sé non esiste come qualcosa di tangibile ma è interazione tra più elementi.
Il discorso è complesso, ma possiamo parlarne proprio perché non esiste verità assoluta in merito :sisi:
Senza fonti parlate al vento. :rickds:

Il gameplay è tangibile, è l'aspetto interattivo con la nomenclatura per il medium ludico, tutto qui.

"Stupore" questo è un fattore intangibile e legato alle sfere emotive singole che non ha alcun valore in uno studio d'analisi. :asd:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Senza fonti parlate al vento. :rickds:
Il gameplay è tangibile, è l'aspetto interattivo con la nomenclatura per il medium ludico, tutto qui.
Fonti del nostro pensiero? Non mi autociterei :rickds:

L'interazione però non lo è :ahsisi:

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

 
Fonti del nostro pensiero? Non mi autociterei :rickds:
L'interazione però non lo è :ahsisi:

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk
*** bono, "gameplay" è l'interazione nei videogiochi.

Le meccaniche sono gli strumenti, all'interno del mondo di gioco, per compiere l'interazione.

La narrativa, la storia (chiamala come ti pare), è un terzo fattore che può essere slegato dalla meccanica ma che è legata all'interazione.

Le mie fonti sono le game studies, ed i dottori, studiosi e scienziati che ci lavorano, ma sicuramente per alcuni la gentaglia di questo forum ha più voce in capitolo :asd:

 
Ultima modifica da un moderatore:
sì, il tuo punto di vista mi era chiaro e lo condivido. farei un passo oltre nello stabilire che l'interazione è cruciale, non una preferenza. e sappiamo come anche quadri reiterati sappiano offrire sensazioni nuove ogni volta. sennò non esisterebbe neanche il gioco online, non soltanto i platform senza trama.
Però dobbiamo stare attenti al concetto di ''interazione'' e capire che non è soltanto quello che pensiamo si possa fare muovendo il personaggio, per fare un esempio.

Sui quadri reiterati che danno sensazioni nuove ogni volta si entra molto nel soggettivo. Per esempio è raro trovare in un gdr una trama che si discosti dai soliti cliché e che voglia trasmettere un messaggio. Si potrebbe dire che tra gdr e jrpg si giocano da anni le stesse storie, salvo alcuni casi.

- - - Aggiornato - - -

*** bono, "gameplay" è l'interazione nei videogiochi.
Le meccaniche sono gli strumenti, all'interno del mondo di gioco, per compiere l'interazione.

La narrativa, la storia (chiamala come ti pare), è un terzo fattore che può essere slegato dalla meccanica ma che è legata all'interazione.

Le mie fonti sono le game studies, ed i dottori, studiosi e scienziati che ci lavorano, ma sicuramente per alcuni la gentaglia di questo forum ha più voce in capitolo :asd:

Scusami eh ma se io esprimo la mia idea non devo citare qualcuno per dire che è un'idea, posso citare tizio perché dice qualcosa di simile eccetera eccetera. Non siamo nell'ambito della verità assoluta e quindi non c'è bisogno di parlare con la bibliografia in mano.

Posso dire benissimo che l'interazione per me è un concetto che non corrisponde al gameplay come lo definisci ora. Potrai soltanto smentirmi con l'ipse dixit e nient'altro secondo questo ragionamento. Questo è sbagliato, come si sarebbe andati avanti nella conoscenza in questo modo o come si sarebbero formulate nuove idee o ipotesi? Va bene che ogni idea di valore a questo mondo è già stata pensata e occorre soltanto ripensarla, ma almeno che non serva citarla sempre :asd:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Però dobbiamo stare attenti al concetto di ''interazione'' e capire che non è soltanto quello che pensiamo si possa fare muovendo il personaggio, per fare un esempio.
Sui quadri reiterati che danno sensazioni nuove ogni volta si entra molto nel soggettivo. Per esempio è raro trovare in un gdr una trama che si discosti dai soliti cliché e che voglia trasmettere un messaggio. Si potrebbe dire che tra gdr e jrpg si giocano da anni le stesse storie, salvo alcuni casi.
Ancora.

Gameplay



Meccaniche

Non a caso si dice anche Meccaniche del Gameplay (AKA. Meccaniche dell'Interazione) ma non Gameplay delle Meccaniche, perchè le meccaniche costruiscono i mezzi per l'interazione, e non viceversa.

Non è "non soltanto" è prorio "L'interazione non crea possibilità", sono le Meccaniche che creano possibilità nell'Interazione.

Scusami eh ma se io esprimo la mia idea non devo citare qualcuno per dire che è un'idea, posso citare tizio perché dice qualcosa di simile eccetera eccetera. Non siamo nell'ambito della verità assoluta e quindi non c'è bisogno di parlare con la bibliografia in mano.
Posso dire benissimo che l'interazione per me è un concetto che non corrisponde al gameplay come lo definisci ora. Potrai soltanto smentirti con l'ipse dixit e nient'altro secondo questo ragionamento. Questo è sbagliato, come si sarebbe andati avanti nella conoscenza in questo modo o come si sarebbero formulate nuove idee o ipotesi? Va bene che ogni idea di valore a questo mondo è già stata pensata e occorre soltanto ripensarla, ma almeno che non serva citarla sempre :asd:
Puoi dire benissimo una castroneria, c'è gente che ha studiato anni la cosa ed altre persone che a sua volta studiano queste cose e sono ben disposte a correggerti.

Se poi vuoi continuare ad ignorare le cose, sii ignorante nelle tue "idee".

Le tesi si basano sulle idee di altri, che vanno sviluppate. Vuoi parlare d'analisi videoludica ? Studiate. Come faccio io e fanno altri. E che palle :asd:

- - - Aggiornato - - -

1509096813510.jpg


:rickds::rickds:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ancora.
Gameplay



Meccaniche

Non a caso si dice anche Meccaniche del Gameplay (AKA. Meccaniche dell'Interazione) ma non Gameplay delle Meccaniche, perchè le meccaniche costruiscono i mezzi per l'interazione, e non viceversa.

Non è "non soltanto" è prorio "L'interazione non crea possibilità", sono le Meccaniche che creano possibilità nell'Interazione.

Puoi dire benissimo una castroneria, c'è gente che ha studiato anni la cosa ed altre persone che a sua volta studiano queste cose e sono ben disposte a correggerti.

Se poi vuoi continuare ad ignorare le cose, sii ignorante nelle tue "idee".

Castronerie in base a quale verità assoluta a cui confrontarsi? Posso benissimo esporre un'idea nuova in questo campo e nessuno può dimostrarmi che la sua è corretta e la mia meno.

Si sta parlando di parola, di filosofia, non di fatti.

Riguardo all' ''interazione'' ad esempio ti stai fissando su un'accezione del termine che non è quella da me utilizzata.

Con ''interazione'' mi sto riferendo in generale al rapporto tra giocatore e gioco nel significato più generico e che tu non conosci perché non ho espresso cosa voglio riassumere. Tu stesso prima citavi come c'è chi include nell'interazione anche elementi extradiegetici come il lanciare l'exe, per me potrebbe benissimo non essere così, come fai a dire che ho torto o meno? Perché l'ha scritto Pitagora o Aristotele o un docente universitario?

 
Ultima modifica da un moderatore:
Castronerie in base a quale verità assoluta a cui confrontarsi? Posso benissimo esporre un'idea nuova in questo campo e nessuno può dimostrarmi che la sua è corretta e la mia meno.
Si sta parlando di parola, di filosofia, non di fatti.

Riguardo all' ''interazione'' ad esempio ti stai fissando su un'accezione del termine che non è quella da me utilizzata.

Con ''interazione'' mi sto riferendo in generale al rapporto tra giocatore e gioco nel significato più generico e che tu non conosci perché non ho espresso cosa voglio riassumer. Tu stesso prima citavi come c'è chi include nell'interazione anche elementi extradiegetici come il lanciare l'exe, per me potrebbe benissimo non essere così, come fai a dire che ho torto o meno? Perché l'ha scritto Pitagora o Aristotele o un docente universitario?
HAHAHAHAHA

Sì che possono!

Si chiamano GAME STUDIES.

I discorsi dell' intra ed extra diegesi si riallacciano al dualismo del modello di rimediazione di Bolter e Grusin (1999); ipermediazione e immediazione trasparente.

Senti, interazione è l'interazione.

Ogni mattina interagisci con la tazza del cesso (spero per il tuo colon).

Sono le MECCANICHE che definiscono il modo con cui il videogioco ti permette d'interagire.

Vuoi usare le meccaniche che usi nell'interazione con il cesso con i videogiochi ?

Se vuoi...

Ricordati solo di pulirti le mani dopo.

 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top