Il problema è sempre a monte, giusto qualche pagina fa qualcuno parlava di accogliere/accettare tutti senza fare distinzioni di nessun tipo, senza distinguere un "noi" da un "loro". Ho risposto dicendo che se magari lui può ragionare in questi termini, la cosa non è affatto reciproca. Se uno è un immigrato clandestino, magari di religione islamica, non considera per niente gli occidentali come suoi simili. E se ha anche una posizione sociale precaria (povertà, incarcerazione etc.) sarà portato ad acquisire la cosiddetta victim mentality (io sono perfetto, è la società che è causa di tutti i miei mali). Quindi quello della radicalizzazione nelle carceri è l'ultimo dei problemi in ordine di rapporto di causalità.
Se Salah Abdeslam dopo aver massacrato oltre 100 persone in Francia si nascondeva in Belgio, in una comunità con forte presenza islamica e con la complicità dei residenti che lo nascondevano, io mi farei qualche domanda sull'islam moderato. Magari non ti ammazzano direttamente, ma sono ben felici quando qualcuno ti ammazza al posto loro.
Lo step successivo agli attentati, man mano che la popolazione islamica aumenta, è l'entrata in parlamento con la stesura di leggi islamiche basate sul corano. Del resto gli attentatori ed i radicali di cui parlano le cronache sono figli di immigrati, di seconda generazione quindi, che in teoria avrebbero dovuto integrarsi perfettamente. Ora hanno pure la cittadinanza e sono francesi al pari di chi vi risiede da secoli
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Per il resto non ho pensato a scriverlo, ma gli attentati del 2015/2016 in europa, io li avevo previsti con largo anticipo. Con una presenza di milioni di islamici sul territorio, con cellule jihadiste che nemmeno si sforzano di nascondere le proprie idee (ci pensano però la stampa ed i mass media a non parlarne mai e/o a fare disinformazione) gli attentati ci saranno sempre, anzi, i francesi dovrebbero baciare per terra che siano avvenuti così tardi e siano stati così pochi (è stato praticamente un miracolo che di attentati non ce ne siano stati molti di più e molto prima).