da ANSA
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Barcellona, furgone contro folla sulla Rambla, 13 morti e 80 feriti. Tre persone arrestate[/h] [h=2]
Pedoni investiti su marciapiede. Autista in fuga. Testimone italiana: 'Inseguiva le persone'[/h]
Si teme per la vita di un italiano dopo l'attentato che ha colpito Barcellona: si tratta di Bruno Gulotta, residente a Legnano, in Lombardia, che era in vacanza nella città catalana con la moglie e i figli. Gulotta, 35 anni, al momento dell'attacco si trovava sulla Rambla e sarebbe rimasto ucciso dal furgone killer che è piombato sulla folla provocando almeno 13 morti. Al momento non ci sono conferme ufficiali della notizia, ma un suo collega su Fb scrive: 'Purtroppo è vero. Il nostro carissimo amico e collega è stato ucciso'.
La Farnesina fa sapere che sono in corso verifiche sul coinvolgimento cittadini italiani, da parte dell'Unita di Crisi in raccordo con l'Ambasciata a Madrid e il Consolato a Barcellona, in costante contatto con le competenti autorità del paese. L'ambasciatore a Madrid conferma il ferimento di tre connazionali, due dei quali già dimessi dall'ospedale ed uno ricoverato per fratture.
La Rambla di Barcellona, colpita a morte dall'attentato terroristico di ieri, è stata riaperta al pubblico dopo essere stata completamente ripulita durante la notte. Lo ha constatato un giornalista dell'ANSA. La passeggiata che dal centro conduce al porto della città' rimane pero' chiusa al traffico delle auto. Centinaia di turisti stanno lasciando gli alberghi o gli appartamenti affittati nel centro della citta'.
La Rambla poche ore dopo l'attacco, il racconto dell'inviato dell'Ansa
Colpisce il silenzio. Un silenzio che la Rambla di Barcellona non ha probabilmente mai conosciuto. Un silenzio, nel cuore della notte, interrotto soltanto dai motori dei furgoni blindati dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana che ha isolato quasi totalmente un'area che da Gran Via passando per calle Pelayo raggiunge Plaza de Catalunya e quindi la Rambla colpita a morte, che scende verso il porto della citta'. Lontano si sentono gli spazzini che lavorano nella grande piazza centrale della metropoli catalana. Poco prima delle due di notte, l'inviato dell'ANSA e' stato uno dei primi giornalisti ad entrare nella 'zona cero', accessibile da poco soltanto a chi ha prenotato una stanza d'albergo sulla Rambla, ma off limits per telecamere e cronisti. Il tempo si e' come fermato, dopo l'attacco terroristico rivendicato dall'Isis che ha fatto almeno 13 morti e decine di feriti. Il grande marciapiede centrale che porta alla statua di Cristoforo Colombo non e' fruibile, bloccato dai nastri isolanti della polizia. Percorrendo i primi duecento metri della Rambla, presidiata da decine di poliziotti, spesso cortesi ma piuttosto nervosi, si vedono poche tracce del furgone che a zig zag sull'ampio marciapiede ha seminato morte e terrore. Ad un certo punto ci sono due edicole di cartoline rovesciate, in mezzo a vetri frantumati, ma la giovane poliziotta che ci scorta fino all'albergo ci impedisce di fotografarle. "Non siamo a teatro", dice seccamente.
Nella notte blitz polizia a Cambrils, uccisi cinque terroristi. Per governo Catalogna attacco collegato a quello della Rambla
L'attacco della scorsa notte nella localita' turistica di Cambrils e' legato a quello di ieri pomeriggio sulla Rambla a Barcellona. Lo ha detto il ministro regionale degli Interni della Catalogna Joaquim Forn alla radio RA C1 nelle prime ore del mattino precisando che l'attacco ''segue la stessa traccia. C'e' un collegamento''. La polizia non ha dato dettagli dell'attacco a Cambrils ma i media locali affermano che un'automobile ha investito un mezzo della polizia e la gente che si trovava nelle vicinanze.
Otto ore dopo l'attentato di Barcellona, con il suo carico tragico di 13 morti e un centinaio di feriti stimati, lo scenario stava per ripetersi nella notte a Cambrils, localita' turistica della costa a sud-ovest della capitale catalana. Ne e' convinta la polizia locale, che in un blitz ha ucciso cinque sospetti terroristi, confermando in un secondo momento che il gruppo aveva investito alcune persone con un'automobile. Sei i civili investiti che sono rimasti feriti. Nelle prime ore del mattino la polizia aveva riferito che quattro sospetti terroristi erano stati uccisi nella cittadina a sud di Barcellona in un'operazione dei polizia per ''rispondere ad un attacco terroristico''. La polizia regionale della Catalogna aveva detto inizialmente di non poter dire come le sei persone fossero rimaste ferite, e aveva postato sui social network la notizia di un'indagine in corso per accertare se i sospetti attentatori indossassero cinture esplosive da kamikaze, supposizione che si e' poi rivelata fondata.
Negli attacchi coinvolta una cellula terroristica di otto persone
Una cellula terroristica di otto persone sarebbe stata coinvolta negli attacchi di ieri a Barcellona e Cambrils: e' quanto ritengono gli inquirenti spagnoli secondo una fonte giudiziaria. Lo scrive il quotidiano britannico Independent. La cellula, prosegue il giornale, pianificava di usare bombole di gas, che secondo un altro giornale britannico - il Daily Mail - dovevano essere caricate sul furgone utilizzato nell'attacco sulla Rambla.
Sono tre le persone arrestate perché ritenute coinvolte nell'attentato di Barcellona, dove
un furgone ha investito i pedoni sulla Rambla. Sarebbe in fuga il conducente del van, che secondo la stampa locale potrebbe essere sfuggito a un posto di blocco ieri sera all'uscita della città. Un'auto ha forzato il passaggio sulla Diagonal ferendo un agente e il conducente è poi fuggito a piedi. Secondo il ministro degli interni catalano Joaquim Form "potrebbe essere" il terrorista ricercato. Nell'auto è stato trovato il cadavere del proprietario ucciso a coltellate. Posti di blocco sono stati allestiti alle principali uscite dalla capitale catalana. Un secondo furgone bianco collegato all'attacco a Barcellona è stato trovato nel villaggio di Vic, nei pressi della città: si ipotizza che il mezzo sia stato usato per la fuga.
"Uno degli autori dell'attacco di oggi è stato ucciso in una sparatoria con la polizia a Sant Just Desvern", una decina di chilometri a ovest di Barcellona, scrive La Vanguardia. L'ucciso avrebbe tentato di forzare un posto di blocco.
Finora il bilancio è di tredici morti a Barcellona, dopo che
il furgone ha travolto diverse persone sulla Rambla. Sono 80 le persone rimaste ferite e ricoverate negli ospedali, delle quali 15 sono in condizioni molto gravi.
In un primo momento la polizia aveva riferito di aver arrestato
Driss Oukabir, la cui identità corrispondeva ai documenti forniti per noleggiare il furgone. Ma più tardi un uomo - sempre identificato come Driss Oukabir Soprano - si è presentato al commissariato di Ripoll (Girona), dove risiede, denunciando il furto dei suoi documenti. Lo riferisce La Vanguardia. La polizia aveva diffuso la sua identità e la sua foto come colui che aveva affittato il furgone usato nell'attentato. Il sindaco della località ha confermato l'identità dell'uomo. Gli agenti stanno cercando di chiarire perché Oukabir non abbia denunciato prima il furto e sospettano il fratello minore di Driss, Moussa.
L'Isis ha rivendicato l'attentato di Barcellona attraverso la sua 'agenzia' Amaq, definendo gli attentatori "soldati dello Stato islamico". Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, pubblicando una immagine della rivendicazione in arabo.
Il viale è stato transennato ed evacuato. Il conducente aveva abbandonato il veicolo e sarebbe fuggito a piedi. Il furgone è salito sulla parte centrale del celebre viale del centro di Barcellona, percorso da numerosi turisti, e
si era schiantato contro una edicola all'altezza dell'incrocio con Carrer Bonsucces dopo avere investito una decina di persone.
Il governo catalano ha deciso
tre giorni di lutto nazionale dopo l'attentato di Barcellona.
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https://www.youtube.com/watch?time_continue=14&v=mcPkxPYWs7U
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Il conducente del furgone
foto random