Thread immigrazione

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mi sono espresso male io. volevo dire blocco degli sbarchi nei porti siciliani, non blocco navale. Ad ogni modo che sia navale o meno dimostra come, se si vuole, si può tranquillamente chiudere i porti per gli sbarchi dei clandestini.
Di accordi ce ne sono stati con il governo libico dopo Gheddafi e sbagli anche nel dire che non esiste alcuna entità, a meno che tu non voglia affermare che quel simpatico omino con i baffetti di nome Serraj sia in realtà un ectoplasma http://www.repubblica.it/esteri/2017/02/02/news/migranti_accordo_italia-libia_ecco_cosa_contiene_in_memorandum-157464439/
Ho capito quello che intendi, credo tu fraintenda ciò che ho scritto. L'obbligo di soccorso in mare c'è e continua ad esserci ergo, al contrario di quanto scrivi, la necessità di salvare vite umane permane salvo che per motivi organizzativi le nostre navi porteranno i migranti salvati dai barconi in un porto italiano y invece che nel porto italiano x, per analogia se dovessero portare dei migranti in un cda a Viterbo invece che a Roma perché le autorità competenti a Roma sono troppo occupate per gestire l'operazione sarebbe la medesima situazione, ciò senza tirare fuori dietrologie.

Infatti ho specificato prima del governo Serraj, con tale governo sono stati effettivamente proposti progetti ma l'accordo che citi non è stato ratificato http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/24/bocciato-dai-giudici-laccordo-italia-libia-e-intanto-in-mare-altra-str/1378454/

Secondo il Libya Herald, la Corte d'appello della capitale libica ha bloccato l'intesa che prevede, tra l'altro, il rimpatrio dei migranti intercettati nel Mediterraneo in campi in Libia. In un Paese come la Libia, in cui le istituzioni tuttora impegnate in un'aspra guerra civile
In compenso finora è stato portato a termine questo accordo

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/migranti-firmato-accordo-tribu-sub-libia-controllo-frontiere-svolta-db12b338-ed4c-4475-a6fb-f8a4beeacf96.html?refresh_ce

E già intrapresa questa operazione

http://www.sardiniapost.it/cronaca/addestramento-la-maddalena-guardacoste-libici/

Ma non sono stati firmati accordi sugli sbarchi ergo il governo libico non può essere definito inadempiente ad accordi in merito essendo questi mai esistiti.

 
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Ho capito quello che intendi, credo tu fraintenda ciò che ho scritto. L'obbligo di soccorso in mare c'è e continua ad esserci ergo, al contrario di quanto scrivi, la necessità di salvare vite umane permane salvo che per motivi organizzativi le nostre navi porteranno i migranti salvati dai barconi in un porto italiano y invece che nel porto italiano x, per analogia se dovessero portare dei migranti in un cda a Viterbo invece che a Roma perché le autorità competenti a Roma sono troppo occupate per gestire l'operazione sarebbe la medesima situazione, ciò senza tirare fuori dietrologie.
Infatti ho specificato prima del governo Serraj, con tale governo sono stati effettivamente proposti progetti ma l'accordo che citi non è stato ratificato http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/24/bocciato-dai-giudici-laccordo-italia-libia-e-intanto-in-mare-altra-str/1378454/

In compenso finora è stato portato a termine questo accordo

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/migranti-firmato-accordo-tribu-sub-libia-controllo-frontiere-svolta-db12b338-ed4c-4475-a6fb-f8a4beeacf96.html?refresh_ce

E già intrapresa questa operazione

http://www.sardiniapost.it/cronaca/addestramento-la-maddalena-guardacoste-libici/

Ma non sono stati firmati accordi sugli sbarchi ergo il governo libico non può essere definito inadempiente ad accordi in merito essendo questi mai esistiti.
Non ci sarà mai nessuna ratificazione almeno da parte libica stai pur tranquillo, era quello il messaggio, perchè a loro. Cmq di concreto qualcosa c'è stato: https://www.avvenire.it/attualita/pagine/italia-libia-ue
- - - Aggiornato - - -

Cosa cambia fra il farli sbarcare in Sicilia od il farli sbarcare in Calabria?
Già i porti calabresi sono saturi così per essere, ma non è questo il punto che ho già spiegato più su. Un migrante non può rappresentare una minaccia islamista solo durante quella settimana e non essere tale nel resto dell' anno.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non è che è fascista, è che ha fatto un casino.

Per i Sikh portare il pugnale (che si chiama kirpan) è un dovere religioso, uno simboli che sono tenuti a indossare ogni giorno, come la barba o il turbante.

Poiché la lunghezza dell'arma di per sé violerebbe le norme che proibiscono il porto d'armi da taglio di una certa lunghezza, la Corte avrebbe dovuto ragionare sulla compatibilità del porto del coltello per un motivo religioso e il divieto, atto a tutelare la sicurezza pubblica.

E in parte, in fondo alla sentenza, lo fa, anche se non affronta completamente il problema dal punto di vista di tutela della libertà religiosa, ma ci mette in mezzo la questione dei valori. Inizia il discorso premettendo la natura di immigrato del sikh e ci mette dentro il discorso della scelta di vivere in un'altra società.

Questa prospettiva prima di tutto dimentica che il diritto, anche e in particolar modo quello penale, si applica comunque ai soggetti presenti sul territorio dello Stato e non è necessaria una qualche decisione o dichiarazione dello straniero di conformarsi alle leggi. Le leggi si applicano e basta, se vengono violate, ci saranno nel caso sanzioni.

Fa poi confusione (in modo direi grave) quando tira di mezzo di valori, perché pare confonderli con i principi, che sono un'altra cosa.

La questione andava trattata dal punto di vista della scelta religiosa e verificare se fosse accettabile che per seguire un obbligo religioso si possa derogare (come in altri casi) ad una legge. Questione che secondo me è accettabile.

Se tu dici a un Sikh che quello è un coltello, un oggetto che taglia, un'arma, lui ti risponderà che quello non è un coltello, è un kirpan, un oggetto sacro, un simbolo religioso. Non è stato creato per offendere, ma per scopi religiosi, un fedele Sikh non concepisce l'idea di usarlo in modo offensivo. Tra l'altro il significato del kirpan è legato alla pace e alla giustizia.

Anche senza indagare sulla natura del simbolo religioso, il discorso dei migranti e dei valori c'entra poco con il caso. Vederla così risponde ad una logica multiculturalista che divide i nativi dagli stranieri, gli ospiti da chi c'era per primo, la minoranza e la maggioranza.

In realtà il tessuto costituzionale, richiamato dalla Corte, non dovrebbe essere tanto una sorta di accordo che chi arriva deve in qualche modo accettare, ma è un sistema di tutela di diritti di libertà che regolano la vita di tutti.

Certe affermazioni della sentenza sembrano un titolo di una puntata di Dalla vostra parte, sembra proprio un testo scritto con poco criterio giuridico seguendo l'onda emotiva del momento.

Il testo completo della sentenza si può trovare qui: http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2017/05/15/24084-3.pdf

 
Non è che è fascista, è che ha fatto un casino.Per i Sikh portare il pugnale (che si chiama kirpan) è un dovere religioso, uno simboli che sono tenuti a indossare ogni giorno, come la barba o il turbante.

Poiché la lunghezza dell'arma di per sé violerebbe le norme che proibiscono il porto d'armi da taglio di una certa lunghezza, la Corte avrebbe dovuto ragionare sulla compatibilità del porto del coltello per un motivo religioso e il divieto, atto a tutelare la sicurezza pubblica.

E in parte, in fondo alla sentenza, lo fa, anche se non affronta completamente il problema dal punto di vista di tutela della libertà religiosa, ma ci mette in mezzo la questione dei valori. Inizia il discorso premettendo la natura di immigrato del sikh e ci mette dentro il discorso della scelta di vivere in un'altra società.

Questa prospettiva prima di tutto dimentica che il diritto, anche e in particolar modo quello penale, si applica comunque ai soggetti presenti sul territorio dello Stato e non è necessaria una qualche decisione o dichiarazione dello straniero di conformarsi alle leggi. Le leggi si applicano e basta, se vengono violate, ci saranno nel caso sanzioni.

Fa poi confusione (in modo direi grave) quando tira di mezzo di valori, perché pare confonderli con i principi, che sono un'altra cosa.

La questione andava trattata dal punto di vista della scelta religiosa e verificare se fosse accettabile che per seguire un obbligo religioso si possa derogare (come in altri casi) ad una legge. Questione che secondo me è accettabile.

Se tu dici a un Sikh che quello è un coltello, un oggetto che taglia, un'arma, lui ti risponderà che quello non è un coltello, è un kirpan, un oggetto sacro, un simbolo religioso. Non è stato creato per offendere, ma per scopi religiosi, un fedele Sikh non concepisce l'idea di usarlo in modo offensivo. Tra l'altro il significato del kirpan è legato alla pace e alla giustizia.

Anche senza indagare sulla natura del simbolo religioso, il discorso dei migranti e dei valori c'entra poco con il caso. Vederla così risponde ad una logica multiculturalista che divide i nativi dagli stranieri, gli ospiti da chi c'era per primo, la minoranza e la maggioranza.

In realtà il tessuto costituzionale, richiamato dalla Corte, non dovrebbe essere tanto una sorta di accordo che chi arriva deve in qualche modo accettare, ma è un sistema di tutela di diritti di libertà che regolano la vita di tutti.

Certe affermazioni della sentenza sembrano un titolo di una puntata di Dalla vostra parte, sembra proprio un testo scritto con poco criterio giuridico seguendo l'onda emotiva del momento.

Il testo completo della sentenza si può trovare qui: http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2017/05/15/24084-3.pdf
Blabla multiculturalismo blabla.

Quella lì era un' arma stop, non c'è bisogno di sbattersi tanto.

 
comunque che io sappia i sikh a parte il fatto che portano i turbanti strani e vanno in giro coi coltelli sono abbastanza bro tier. :asd:

non causano praticamente mai problemi che io sappia.

comunque la cosa credo sia risolvibile portando un coltello smussato o più piccolo.

comunque in generale c'è poco da dire se una parte della cultura non è compatibile con quella del paese ospitante non la si può accettare solo perchè "multikultiuralishm"

 
comunque che io sappia i sikh a parte il fatto che portano i turbanti strani e vanno in giro coi coltelli sono abbastanza bro tier. :asd:
non causano praticamente mai problemi che io sappia.

comunque la cosa credo sia risolvibile portando un coltello smussato o più piccolo.

comunque in generale c'è poco da dire se una parte della cultura non è compatibile con quella del paese ospitante non la si può accettare solo perchè "multikultiuralishm"
Questa l'ho già sentita ma non ho capito perché sinceramente. :asd:

 
e verificare se fosse accettabile che per seguire un obbligo religioso si possa derogare (come in altri casi) ad una legge. Questione che secondo me è accettabile.
Scriminante culturale anyone? :rickds: :asd:

 
Blabla multiculturalismo blabla.
Quella lì era un' arma stop, non c'è bisogno di sbattersi tanto.
E' un po' più complicato di così.

comunque che io sappia i sikh a parte il fatto che portano i turbanti strani e vanno in giro coi coltelli sono abbastanza bro tier. :asd:non causano praticamente mai problemi che io sappia.

comunque la cosa credo sia risolvibile portando un coltello smussato o più piccolo.

comunque in generale c'è poco da dire se una parte della cultura non è compatibile con quella del paese ospitante non la si può accettare solo perchè "multikultiuralishm"
Non si tratta di un problema di compatibilità culturale, che invece è una cosa che la Cassazione ha buttato in mezzo alla questione senza apparente logica. :asd:

Se fosse stato un sikh italiano tutta l'argomentazione dei giudici sui valori e gli immigrati (già fallace di suo) cadrebbe completamente.

E queto proprio perché il problema non è di tipo prettamente culturale, ma se il credo religioso possa giustificare il porto di armi vietate dalla legge.

Poi anche su quello fa discorsi che non condivido personalmente, il problema è che tutta l'argomentazione è sorretta dall'idea della compatibilità di quelli che chiama "valori.

Che più correttamente i giudici dovrebbero chiamare principi e spiegare meglio a quali si riferiscono, visto il ruolo che dovrebbero avere nell'ordinamento. :asd:

Scriminante culturale anyone? :rickds: :asd:
Non parlo di scriminante culturale, ma di tutela della libertà religiosa, sono due cose diverse. :asd:

 
"Non parlo di scriminante culturale però parlo di scriminante culturale :sisi:"

Che poi la religione è una forma di cultura ma vabbè.

 
Non è che è fascista, è che ha fatto un casino.Per i Sikh portare il pugnale (che si chiama kirpan) è un dovere religioso, uno simboli che sono tenuti a indossare ogni giorno, come la barba o il turbante.

Poiché la lunghezza dell'arma di per sé violerebbe le norme che proibiscono il porto d'armi da taglio di una certa lunghezza, la Corte avrebbe dovuto ragionare sulla compatibilità del porto del coltello per un motivo religioso e il divieto, atto a tutelare la sicurezza pubblica.

E in parte, in fondo alla sentenza, lo fa, anche se non affronta completamente il problema dal punto di vista di tutela della libertà religiosa, ma ci mette in mezzo la questione dei valori. Inizia il discorso premettendo la natura di immigrato del sikh e ci mette dentro il discorso della scelta di vivere in un'altra società.

Questa prospettiva prima di tutto dimentica che il diritto, anche e in particolar modo quello penale, si applica comunque ai soggetti presenti sul territorio dello Stato e non è necessaria una qualche decisione o dichiarazione dello straniero di conformarsi alle leggi. Le leggi si applicano e basta, se vengono violate, ci saranno nel caso sanzioni.

Fa poi confusione (in modo direi grave) quando tira di mezzo di valori, perché pare confonderli con i principi, che sono un'altra cosa.

La questione andava trattata dal punto di vista della scelta religiosa e verificare se fosse accettabile che per seguire un obbligo religioso si possa derogare (come in altri casi) ad una legge. Questione che secondo me è accettabile.

Se tu dici a un Sikh che quello è un coltello, un oggetto che taglia, un'arma, lui ti risponderà che quello non è un coltello, è un kirpan, un oggetto sacro, un simbolo religioso. Non è stato creato per offendere, ma per scopi religiosi, un fedele Sikh non concepisce l'idea di usarlo in modo offensivo. Tra l'altro il significato del kirpan è legato alla pace e alla giustizia.

Anche senza indagare sulla natura del simbolo religioso, il discorso dei migranti e dei valori c'entra poco con il caso. Vederla così risponde ad una logica multiculturalista che divide i nativi dagli stranieri, gli ospiti da chi c'era per primo, la minoranza e la maggioranza.

In realtà il tessuto costituzionale, richiamato dalla Corte, non dovrebbe essere tanto una sorta di accordo che chi arriva deve in qualche modo accettare, ma è un sistema di tutela di diritti di libertà che regolano la vita di tutti.

Certe affermazioni della sentenza sembrano un titolo di una puntata di Dalla vostra parte, sembra proprio un testo scritto con poco criterio giuridico seguendo l'onda emotiva del momento.

Il testo completo della sentenza si può trovare qui: http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2017/05/15/24084-3.pdf
Va bene, domani me ne andrò in giro con una scimitarra, e se i carabinieri mi fermano gli dirò che in realtà lui è Francesco, mio zio

Cmq mi fa piacere sapere che alla Cassazione sono giovani di laurea evidentemente e non sanno scrivere una sentenza confondendo questo o quell' altro termine/concetto.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Qui un informativo articolo per fare qualche paragone: http://www.sikhanswers.com/modern-youth-issues/legal-standing-on-sikhs-wearing-kirpan/

tl;dr

-In Canada e Stati Uniti è legale portare il kirpan.

-In Svezia è legale solo se presenta determinate caratteristiche che rendano la lama innocua.

-In Danimarca è illegale.

-L'articolo 9 della Convenzione Europea sui Diritti Umani difende il diritto di portare il kirpan

-Le direttive dell'Eurostar consentono il porto del kirpan da parte dei passeggeri a patto che rispetti determinate condizioni di non pericolosita'.

 
Va bene, domani me ne andrò in giro con una scimitarra, e se i carabinieri mi fermano gli dirò che in realtà lui è Francesco, mio zio
Cmq mi fa piacere sapere che alla Cassazione sono giovani di laurea evidentemente e non sanno scrivere una sentenza confondendo questo o quell' altro termine/concetto.
Non sarebbe la prima volta che qualche giudice pronuncia sentenze di dubbia correttezza nella decisione o nella motivazione.

Specie quando c'è di mezzo la libertà religiosa, la giurisprudenza amministrativa ad esempio

In questo caso la Cassazione conferma una sentenza precedente che si esprimeva in modo simile sul porto del kirpan, ma lo fa - male - buttando dentro discorsi sui valori occidentali che non c'entrano con la questione.

"Non parlo di scriminante culturale però parlo di scriminante culturale :sisi:"
Che poi la religione è una forma di cultura ma vabbè.
Certo che religione e cultura sono collegate, ma io facevo un altro discorso.

Giuridicamente parlando il credo religioso viene tutelato nel nostro ordinamento giuridico, al punto che quando la professione o atti di fede di un individuo

entrano in possibile conflitto, occorre fare un bilanciamento tra gli interessi costituzionalmente protetti, che può portare ad applicare in modo diverso una norma, per tutelare la libertà religiosa.

Come ad esempio quando si riconosce come festività lavorativa la Pasqua degli ortodossi.

La scriminante culturale, che non è un concetto così tanto specifico in realtà dato che non è previsto da nessuna norma del codice penale, è un'altra cosa, che normalmente non è neanche così tanto applicata da noi. E meno male visto che rischia di fare più danni che altro.

 
la libertà religiosa dovrebbe essere solo sul piano spirituale mai sul piano pratico.

non me ne frega niente se sei ebreo non puoi circoncidere un bambino che neanche parla.

così come non puoi andare in giro col volto coperto.

così come non puoi uccidere gli animali in maniere disumane perchè "muh religion"

 
Cosa cambia fra il farli sbarcare in Sicilia od il farli sbarcare in Calabria?
Che così lorsignori del G7 non dovranno vederli

comunque che io sappia i sikh a parte il fatto che portano i turbanti strani e vanno in giro coi coltelli sono abbastanza bro tier. :asd:non causano praticamente mai problemi che io sappia.

comunque la cosa credo sia risolvibile portando un coltello smussato o più piccolo.

comunque in generale c'è poco da dire se una parte della cultura non è compatibile con quella del paese ospitante non la si può accettare solo perchè "multikultiuralishm"
Non ho mai sentito, neppure da neonazisti, nulla da ridire contro i sikh, il che la dice lunga su quanto siano integrabili e vere risorse.

Qui un informativo articolo per fare qualche paragone: http://www.sikhanswers.com/modern-youth-issues/legal-standing-on-sikhs-wearing-kirpan/tl;dr

-In Canada e Stati Uniti è legale portare il kirpan.

-In Svezia è legale solo se presenta determinate caratteristiche che rendano la lama innocua.

-In Danimarca è illegale.

-L'articolo 9 della Convenzione Europea sui Diritti Umani difende il diritto di portare il kirpan

-Le direttive dell'Eurostar consentono il porto del kirpan da parte dei passeggeri a patto che rispetti determinate condizioni di non pericolosita'.
Sarei favorevole ad una soluzione stile Svezia onestamente: in questo modo si è tutti contento, a meno che non sia proprio l'essere un'arma il fattore importante per un sikh.

Comunque, sul discorso in generale:

1) Il concetto che servono giovani è falsato dal fatto che si tratta di rimpiazzo demografico ( e così infatti è definito sul sito dell'Onu) e come tale è un genocidio.

2) Nessuno tiene mai conto del futuro impatto dell'automazione sul nostro mercato del lavoro ( ossia una marea di lavoro automatizzati) e su quelle del terzo mondo ( ovvero le fabbriche tornano qua ma saranno automatizzate)

3) ci sono una marea di sondaggi che dimostrano come si è ben lungi dall'ateizzazione sopra menzionata anzi, siamo di fronte a generazioni più conservatrici dei loro nonni ( una tendenza che pare riscontrabile, coi dovuti aggiustamenti anche nelle nuove generazioni di occidentali)e in tutto il mondo arabo si è riscontrato un emergere di religiosità: dalla laica Turchia sino all'Algeria la religione è tornata ad essere un elemento identificatore preponderante e purtroppo tale tendenza pare radicata anche nei musulmani di 2-3-4a generazione che vivono qua.

4) L'attuale immigrazione non è demograficamente, socialmente ed economicamente sostenibile e questo modello di "multiculturalismo" sta mostrando i suoi limiti ovunque mi pare: per dare un'idea del successo di tale modello vi basti pensare ai consensi di cui godevano i nazionalisti 15 anni fa ed oggi e, proporzionalmente, alla popolarità dell'UE ieri ed oggi.

 
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Qui un informativo articolo per fare qualche paragone: http://www.sikhanswers.com/modern-youth-issues/legal-standing-on-sikhs-wearing-kirpan/tl;dr

-In Canada e Stati Uniti è legale portare il kirpan.

-In Svezia è legale solo se presenta determinate caratteristiche che rendano la lama innocua.

-In Danimarca è illegale.

-L'articolo 9 della Convenzione Europea sui Diritti Umani difende il diritto di portare il kirpan

-Le direttive dell'Eurostar consentono il porto del kirpan da parte dei passeggeri a patto che rispetti determinate condizioni di non pericolosita'.
Ora come ora in danimarca sono illegali i migranti stessi un altro po :rickds:
http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/17/foto/danimarca_ministra_festeggia_su_instagram_le_leggi_anti-immigrati-160755344/1/#1

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Non sarebbe la prima volta che qualche giudice pronuncia sentenze di dubbia correttezza nella decisione o nella motivazione. Specie quando c'è di mezzo la libertà religiosa, la giurisprudenza amministrativa ad esempio

In questo caso la Cassazione conferma una sentenza precedente che si esprimeva in modo simile sul porto del kirpan, ma lo fa - male - buttando dentro discorsi sui valori occidentali che non c'entrano con la questione
Si si ma sarà un caso che le sentenze dei giudici non vi piacciono solo quando vanno a sfavore rispetto a certe tematiche.

 
Sì dai, legalizziamo anche la poligamia solo per gli uomini dato che l'islam la permette.

E permettiamo l'uso dei burqa.

E i sacrifici umani.

Non è che è fascista, è che ha fatto un casino.Per i Sikh portare il pugnale (che si chiama kirpan) è un dovere religioso, uno simboli che sono tenuti a indossare ogni giorno, come la barba o il turbante.

Poiché la lunghezza dell'arma di per sé violerebbe le norme che proibiscono il porto d'armi da taglio di una certa lunghezza, la Corte avrebbe dovuto ragionare sulla compatibilità del porto del coltello per un motivo religioso e il divieto, atto a tutelare la sicurezza pubblica.

E in parte, in fondo alla sentenza, lo fa, anche se non affronta completamente il problema dal punto di vista di tutela della libertà religiosa, ma ci mette in mezzo la questione dei valori. Inizia il discorso premettendo la natura di immigrato del sikh e ci mette dentro il discorso della scelta di vivere in un'altra società.

Questa prospettiva prima di tutto dimentica che il diritto, anche e in particolar modo quello penale, si applica comunque ai soggetti presenti sul territorio dello Stato e non è necessaria una qualche decisione o dichiarazione dello straniero di conformarsi alle leggi. Le leggi si applicano e basta, se vengono violate, ci saranno nel caso sanzioni.

Fa poi confusione (in modo direi grave) quando tira di mezzo di valori, perché pare confonderli con i principi, che sono un'altra cosa.

La questione andava trattata dal punto di vista della scelta religiosa e verificare se fosse accettabile che per seguire un obbligo religioso si possa derogare (come in altri casi) ad una legge. Questione che secondo me è accettabile.

Se tu dici a un Sikh che quello è un coltello, un oggetto che taglia, un'arma, lui ti risponderà che quello non è un coltello, è un kirpan, un oggetto sacro, un simbolo religioso. Non è stato creato per offendere, ma per scopi religiosi, un fedele Sikh non concepisce l'idea di usarlo in modo offensivo. Tra l'altro il significato del kirpan è legato alla pace e alla giustizia.

Anche senza indagare sulla natura del simbolo religioso, il discorso dei migranti e dei valori c'entra poco con il caso. Vederla così risponde ad una logica multiculturalista che divide i nativi dagli stranieri, gli ospiti da chi c'era per primo, la minoranza e la maggioranza.

In realtà il tessuto costituzionale, richiamato dalla Corte, non dovrebbe essere tanto una sorta di accordo che chi arriva deve in qualche modo accettare, ma è un sistema di tutela di diritti di libertà che regolano la vita di tutti.

Certe affermazioni della sentenza sembrano un titolo di una puntata di Dalla vostra parte, sembra proprio un testo scritto con poco criterio giuridico seguendo l'onda emotiva del momento.

Il testo completo della sentenza si può trovare qui: http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2017/05/15/24084-3.pdf
Quindi qualsiasi cosa dica una religione deve essere accettata dallo Stato secondo te?

Interessante dunque se mi fondo un culto che preveda l'uso sacro di droghe, armi e puttane andrebbe bene o? Mi fondo una religione che preveda di fare quello che voglio, posso farlo, no? Perché sarebbe indemocratico se qualcuno può delinquere per fede, ma la fede inventata da me che mi permette di fare ciò che voglio non mi fosse riconosciuta, giusto?

Perché *** e la fede sono al di sopra dello Stato di diritto, giusto?

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Ora come ora in danimarca sono illegali i migranti stessi un altro po :rickds:
http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/17/foto/danimarca_ministra_festeggia_su_instagram_le_leggi_anti-immigrati-160755344/1/#1

- - - Aggiornato - - -

Si si ma sarà un caso che le sentenze dei giudici non vi piacciono solo quando vanno a sfavore rispetto a certe tematiche.

Buonismo a livello mai visto, stanno fuori e nemmeno se ne rendono conto.

 
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Lei si che è bro tier. :sisi:

Meanwhile negli emirati svedesi il governo ha messo nella loro lista di persone che incitano all'odio contro migranti, donne e gay tipi come Lauren Southern, Blair White che vorrei specificare che è un trans e Dave Rubin che è gay, fa piacere che in Svezia hanno le loro priorità in modo corretto. :rickds::rickds:

https://mobile.twitter.com/Lauren_Southern/status/864526101867048961

https://mobile.twitter.com/MsBlaireWhite/status/864539688505180161

https://mobile.twitter.com/RubinReport/status/864550781684375552

 
la libertà religiosa dovrebbe essere solo sul piano spirituale mai sul piano pratico.
Beh mi spiace ma tutto il nostro sistema costituzionale (nonché decenni di riflessione giuridica sul tema) ti contraddicono :asd:

Sarei favorevole ad una soluzione stile Svezia onestamente: in questo modo si è tutti contento, a meno che non sia proprio l'essere un'arma il fattore importante per un sikh.
Ma infatti c'è la possibilità di sistemare la questione con un accomodamento che trovi un equilibro tra esigenze pubbliche e del singolo fedele, basta volerlo fare., ci sono tutti gli strumenti anche da noi.

Si si ma sarà un caso che le sentenze dei giudici non vi piacciono solo quando vanno a sfavore rispetto a certe tematiche.
E daje co sta cosa del "voi" radicalchic/sinistroidi/o chissà quale altro sottogruppo inventato :asd:

Poi oh, mi viene da rispondere come Cart certe volte.

Appena uno entra nello specifico e fa una riflessione un attimino più approfondita si risponde "si si vabbè però in fondo è semplice".

No, non è semplice per niente.

 
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E daje co sta cosa del "voi" radicalchic/sinistroidi/o chissà quale altro sottogruppo inventato :asd:

Poi oh, mi viene da rispondere come Cart certe volte.

Appena uno entra nello specifico e fa una riflessione un attimino più approfondita si risponde "si si vabbè però in fondo è semplice".

No, non è semplice per niente.
Niente voi, loro, solo noi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sì dai, legalizziamo anche la poligamia solo per gli uomini dato che l'islam la permette. E permettiamo l'uso dei burqa.

E i sacrifici umani.

Quindi qualsiasi cosa dica una religione deve essere accettata dallo Stato secondo te?

Interessante dunque se mi fondo un culto che preveda l'uso sacro di droghe, armi e puttane andrebbe bene o? Mi fondo una religione che preveda di fare quello che voglio, posso farlo, no? Perché sarebbe indemocratico se qualcuno può delinquere per fede, ma la fede inventata da me che mi permette di fare ciò che voglio non mi fosse riconosciuta, giusto?

Perché *** e la fede sono al di sopra dello Stato di diritto, giusto?

Buonismo a livello mai visto, stanno fuori e nemmeno se ne rendono conto.
La libertà religiosa ha una certa portata, e naturalmente dei limiti, all'interno del nostro ordinamento.

E non è che è così "secondo me" o perché me lo invento, ma per qualche secolo di studi scientifici sul tema. :asd:

Comunque su questo discorso finiamo troppo OT, io proseguirei di là http://forum.spaziogames.it/board/threads/440007-Thread-Ufficiale-RELIGIONI-(Leggere-il-primo-post-prima-di-intervenire!!)/page318

 
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