1) Questa è una libera e superficiale interpretazione di genocidio dall'articolo II della definizione legale sul genocidio redatta alla Convention on prevention and punishment of genocide del 1948, è un'interpretazione che ho notato in certi siti alternativi anti-sistema ma proviamo a dare un'occhiata più approfondita:Comunque, sul discorso in generale:
1) Il concetto che servono giovani è falsato dal fatto che si tratta di rimpiazzo demografico ( e così infatti è definito sul sito dell'Onu) e come tale è un genocidio.
2) Nessuno tiene mai conto del futuro impatto dell'automazione sul nostro mercato del lavoro ( ossia una marea di lavoro automatizzati) e su quelle del terzo mondo ( ovvero le fabbriche tornano qua ma saranno automatizzate)
3) ci sono una marea di sondaggi che dimostrano come si è ben lungi dall'ateizzazione sopra menzionata anzi, siamo di fronte a generazioni più conservatrici dei loro nonni ( una tendenza che pare riscontrabile, coi dovuti aggiustamenti anche nelle nuove generazioni di occidentali)e in tutto il mondo arabo si è riscontrato un emergere di religiosità: dalla laica Turchia sino all'Algeria la religione è tornata ad essere un elemento identificatore preponderante e purtroppo tale tendenza pare radicata anche nei musulmani di 2-3-4a generazione che vivono qua.
4) L'attuale immigrazione non è demograficamente, socialmente ed economicamente sostenibile e questo modello di "multiculturalismo" sta mostrando i suoi limiti ovunque mi pare: per dare un'idea del successo di tale modello vi basti pensare ai consensi di cui godevano i nazionalisti 15 anni fa ed oggi e, proporzionalmente, alla popolarità dell'UE ieri ed oggi.
Il punto (d) è quello che solitamente viene stressato ma questo può andare bene per certe narrative alternative, come ho ben scritto nel paragrafo Economia i fenomeni che portano a bassi tassi di natalità nelle società industrializzate sono fisiologici.(a) Killing members of the group; (b) Causing serious bodily or mental harm to members of the group;
© Deliberately inflicting on the group conditions of life calculated to bring about its physical destruction in whole or in part;
(d) Imposing measures intended to prevent births within the group;
(e) Forcibly transferring children of the group to another group. http://www.preventgenocide.org/genocide/officialtext-printerfriendly.htm
Anche accettassimo per assurdo che qualcuno ci costringa a fare meno figli, l'immigrazione costituirebbe genocidio solo se fossero gli immigrati stessi a costringerci a fare meno figli perché anche ipotizzassimo uno scenario negativo al limite in cui gli immigrati siano al 100% non integrabili e segregrati in società parallele il numero di Italiani non diminuerebbe per causa loro a meno che non si identifichino i matrimoni combinati volontari (o meticciaggio come viene definito in certi siti alternativi ) una forma di genocidio, cosa che non ritengo faccia riferimento al tuo caso e neanche lontanamente alla realtà, gli europei convertiti all'islam sono un'esigua minoranza comparata ai musulmani divenuti atei.
2) Io mi baso sugli studi più recenti, nel futuro potrebbero cambiare i trend e quindi le politiche proposte dagli economisti ma attualmente gli immigrati non sono un pericolo per il mercato del lavoro anzi.
3) Non conosco i trend nei paesi arabi ma quelli sui musulmani in Europa sono chiari da come si evince con un'analisi più approfondita e quantitativa qual è la mia, inoltre i giovani dell'Europa Occidentale sono molto più progressisti dei loro genitori (ciò non vale per l'Europa Orientale).
4) Io noto tendenze opposte, i giovani d'oggi sono molto più progressisti dei loro genitori e molto più aperti all'immigrazione secondo i sondaggi in Europa Occidentale quindi non prevedo nessun scenario negativo, in Europa Orientale i giovani sono mediamente più conservatori dei genitori. Proseguendo il tuo discorso vorrei far notare che in Europa Orientale partiti di estrema destra sono già saliti al potere senza immigrazione e ciò ben prima delle crisi migratoria (che comunque ha poco coinvolto l'Europa Orientale) quindi non ritengo la tua inferenza a riguardo valida. Aggiungo che le zone urbane dove si concentrano gli immigrati vedono un maggior supporto verso partiti liberali (ciò anche controllando la percentuale di persone con origini straniere). Macron al secondo turno contro Le Pen ha preso più del 90% a Parigi, Le Pen ha vinto più nelle campagne dove la presenza immigrata è minima. Da ciò si evince che la mera esistenza di partiti xenofobi non significa che questi abbiano ragione nei confronti dei sentimenti contro gli immigrati. Non dimentichiamo poi che la crisi economica non solo ha favorito partiti antisistema di destra ma anche partiti anti sistema di sinistra (Podemos e Syriza ad esempio) che godono anche di consensi maggiori e supporto trasversale a livello generazionale (i partiti anti-sistema di destra sono perlopiù supportati dalle fasce più anziane della popolazione).
Infine faccio notare che oggi la popolazione è mediamente più progressista di un tempo, tutti i partiti in Parlamento (eccetto FdI) supportano l'immigrazione regolare e sostanzialmente un Salvini si potrebbe riconoscere nel mio post (con le dovute cautele). Oggi si potrebbe essere definiti razzisti solo perché si vorrebbe arginare l'immigrazione irregolare, un tempo serviva molto di più. Concludendo, ritengo la tua inferenza nel migliore dei casi parziale.
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