Il multiculturalismo e le società multirazziali sono ormai insostenibili.Praticamente da sempre la diversa appartenenza razziale è origine di guerre e conflitti, questa volontà tipicamente di sinistra di uniformare tutto e tutti (anche i sessi e gli individui) è fuori da ogni logica.
Buona parte se non la maggioranza delle atrocità commesse nella storia dell'umanità sono avvenute ed avvengono sulla base di diversità etniche, i paesi mono-razziali infatti sono e saranno i più pacifici. Questi problemi se li possono permettere (per ora) gli stati uniti, che hanno solo una parvenza di stato sociale e sono uno stato ricco, e spendono comunque ogni anno carrettate di decine di miliardi di dollari in politiche assistenzialiste per le minoranze.
Questa è una visione molto parziale, Ideologizzata e semplicistica della società e della storia, hai praticamente inserito a forza il termine razza al posto del concetto più ampio e generico di fazione.
I conflitti nascono quando diverse fazioni si scontrano per raggiungere obbiettivi non conciliabili altrimenti. Le principali cause di conflitto nella storia sono politiche, economiche e religiosr nell'ultimo millennio ma il concetto di fazione è molto volubile ed è determinato dall'ideologia del momento.
Facciamo 4 esempi: Europa da 500 a 800, Unificazione dell'Italia, guerre in Iugoslavia e infine moderni paesi di immigrazione (USA, Canada, Australia, Singapore).
- Europa 500-800. In questo periodo l'Europa è stata dilaniata da orribili guerre di religione, ogni principato aveva il suo credo e non esitava ad usarlo come casus bellum. Tutto ciò avveniva in un periodo in cui la religione costituiva l'ideologia di riferimento, la rivoluzione ideologica illuminista nel '700 sposta i valori di riferimento sui valori liberali e secolari. Nascono gli attuali stati e finiscono le persecuzione religiose, improvvisamente si è liberi di professare la propria religione.
-Unificazione Italia. Per secoli gli stati che si sono spartiti la penisola italica si sono scontrati per le loro diversità, verso il 700-800 nasce il mito dell'Italia Unita, cambia l'ideologia di riferimento e gli stati italici mettono da parte le loro differenze per formare l'Italia unita . Ci vorrà un secolo per raggiungere la vera unità linguistica (in confronto oggi un immigrato impiega pochi mesi ad imparare la lingua) ma l'Italia oggi esiste e i sanguinosi conflitti presenti quando eravamo tutti divisi sono finiti. Da notare che questo modello di unificazione accomuna molte nazioni moderne.
- Guerre in Iugoslavia. Queste sono nate dalla naturale rivalità che esisteva tra le diverse repubbliche al loro interno ognuna dotata della propria terra, ideologia ed etnia, repubbliche quindi separate da secoli di storia, cultura, costumi e confini geografici che hanno poi voluto imporsi una sull'altra per decidere chi dovesse dettare le regole.
Nazioni preesistenti furono dominate dell'impero socialista e quindi unite.
Gli immigrati non hanno l'alibi per formare una nazione, non sono dotati cioè di quello spirito/ideologia che si forma con secoli di storia e cultura in connubio con la propria terra mentre è in primis proprio lo spirito a spingere verso guerre nazionaliste. In Iugoslavia al contrario le varie nazioni erano in una competizione nazionalista paritaria.
-Paesi moderni di immigrazione. L'immigrazione è comparabile allo schiavismo, le guerre in Iugoslavia sono comparabili alle guerre d'indipendenza contro gli imperi da cui poi ripartire per definire i propri confini nazionali, è lo stesso motivo per cui a Singapore o negli Stati Uniti d'America non esistono etnie che cercano l'indipendenza mentre in Russia o Irlanda del Nord queste tensioni sono forti. Singapore è lo stato con il più basso tasso di omicidi al mondo e uno dei più multiculturali al mondo, ancora Toronto is the most multicultural city in the world and is ranked as the safest large metropolitan area in North Diversity - Toronto
http://www1.toronto.ca/wps/portal/contentonly?vgnextoid=dbe867b42d853410VgnVCM10000071d60f89RCRD
Ergo ogni scenario apocalittico da attribuirsi al multiculturalismo è infondato a priori, ciò non significa che una minima correlazione tra multiculturalismo e disordine possa esistere quindi proseguiamo l'argomento. Canada e Australia sono ottimi posti, concentriamoci perciò sui travagliati ma interessanti Stati Uniti. Al contrario di quanto si può pensare le 'race relations' negli Stati Uniti sono in ottimo stato se comparate al passato, siamo passati dalla segregrazione a generazioni nate dopo quel periodo caratterizzate da questo trend
http://fusion.kinja.com/more-than-half-of-millennials-have-dated-outside-their-1793845015
http://www.pewresearch.org/2010/02/01/almost-all-millennials-accept-interracial-dating-and-marriage/
Cosa è cambiato? Solo l'ideologia di riferimento.
Fosse come dici oggi dovremmo vivere ancora in tribù di poche persone mentre in realtà esistono nazioni di milioni e talvolta miliardi di abitanti. La tribù/fazione è un concetto arbitrario basato su costrutti sociali, gli Italiani erano considerati neri negli Stati di inizi '900, oggi sono considerati connazionali anche dal più estremista White Nationalist. L' uomo definisce naturalmente i limiti della sua tribù essendo lui stesso parte della natura , un liberale che ritiene i neri parte della sua tribù sociale è naturale quando un cavernicolo che si limita solo al suo clan o a un nazionalista.
Non c'è niente di inevitabile e determinato dalla razza in sé, conta l'ideologia sia per il cavernicolo quanto per il nazionalista e il liberale. E quindi giusto dire che ideologie nazionaliste creino conflitti mentre ideologie liberali li diminuiscano, ciò non significa che non esistano fattori che portano inevitabilmente all'aumento della xenofobia, ad esempio politiche migratorie non regolate favoriscono retoriche negative del noi contro loro ma è l'ideologia il componente primario. Applicando il tuo ragionamento si dovrebbe dare ragione a chi dice che l'ISIS (esempio di tribalismo portato agli estremi) è frutto solo del colonialismo e non di una sotto-ideologia legata all'islam, come se la povertà portasse necessariamente ad odiare ed uccidere persone dal credo diverso. Il miglioramento delle race relation negli Stati Uniti racconta invece lo scenario opposto.
[MENTION=68499]Xánder_[/MENTION]
1) Gli autoctoni diminuirebbero anche senza immigrazione quindi l'immigrazione non c'entra nulla col genocidio, gli scenari limiti legati all'immigrazione due: segregrazione senza alcuna integrazione, completa integrazione e unioni miste. Gli autoctoni diminuiranno non a causa dell'immigrazione ma per cause fisiologiche come abbiamo visto, cause che prescinde dai flussi migratori.
2)I rifugiati come ho scritto nel primo post sono un'esigua minoranza, gli immigrati in Europa sono perlopiù Tunisini, Marocchini e Algerini, tutti paesi piu liberali rispetto a 20 anni fa inoltre le proiezioni demografiche (indicate nella sezione Economia) indicano che entro il 2050 i tassi di natalità in Medio Oriente saranno sotto la soglia di ricambio (ciò è già successo in Iran)
Conosco bene quel sondaggio avendo fatto ricerche sul tema per un buon lasso di tempo, ho volontariamente saltato il sondaggio condotto per Channel 4 sui musulmani Inglesi secondo il quale il 60% dei musulmani vorrebbe addirittura rendere l'omosessualità illegale, i motivi sono di natura metodologica.
>If a particular study focusses on areas with at least 20% muslim populations these areas are likely to be more deprived than most, making extremism more attractive - we see the same dynamic in Muslim-majority countries.
The news came as ICM, the research company which carried out the survey for Channel 4, admitted that including areas with lower concentration of Muslims would have given a “subjective, better figure”. But it explained this was not possible within the budget.
http://www.huffingtonpost.co.uk/entry/channel-4-british-muslims_uk_570badf0e4b0fa55639d65a9
D'altra parte lo studio di Oxford che ho pubblicato ha analizzato campioni in aree con almeno il 10% di musulmani ed è quindi più preciso. Può sembrare una piccola differenza ma non lo è, passare da aree con almeno 10% ad aree con almeno il 20% di musulmani devia molto i risultati che si ottengono, inoltre la maggior parte dei musulmani Inglesi vive in aree con meno del 20% dei mussulmani sul totale quindi si stanno tralasciando i campioni più rappresentativi.
3) A parte Le Pen sono d'accordo.
4)Per questo ho parlato di potere d'acquisto aka reddito reale. e questa è la situazione:
http://www.repubblica.it/economia/2017/04/04/news/istat_conti_pubblici_reddito_famiglie-162152961/
http://www.termometropolitico.it/1155493_potere-dacquisto-come-si-sta-rispetto-alla-fine-degli-anni-80-sfatiamo-dei-miti.html