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Benvenuti nel thread dedicato alle discussioni tecniche sui videogiochi usciti ed in uscita, siano essi esclusive o multipiattaforma. In questo thread si discute dell'aspetto meramente tecnologico dei videogiochi, lasciando quindi da parte il lavoro artistico, che pure contribuisce in maniera non trascurabile alla resa visiva complessiva. Si può discutere di titoli per qualsiasi console, anche portatile, e qualsiasi configurazione PC, così come di titoli 2D o 3D; non c'è limite, purché i discorsi siano sensati e si consideri il rapporto tra il gioco di cui si discute e l'hardware su cui gira.
Di seguito alcune norme di buona condotta:
Di seguito alcune norme di buona condotta:
- è possibile confrontare videogiochi diversi, che girano sulla stessa piattaforma o su piattaforme diverse. In ogni caso sono graditi commenti logici, evitando confronti diretti tra generi diametralmente opposti o tra videogiochi che girano su piattaforme con caratteristiche intrinseche diverse (ad es. gioco su console portatile contro gioco su console fissa o PC);
- evitare post volti a denigrare una piattaforma: qui si discute di videogiochi, non di hardware;
- evitare di chiedere consigli per la configurazione di un PC da gaming o consigli sui settaggi da impostare nelle versioni PC dei videogiochi;
- è possibile, invece, chiedere la configurazione ed i settaggi usati per gli screen e/o video postati dei videogiochi in versione PC;
- è possibile discutere e postare screen e/o video di videogiochi con mod o strumenti simili (ad es. texture pack) che ne modificano la resa visiva, limitandosi però a quelle modifiche che incidono sulla resa tecnica e tralasciando quelle che influiscono sull'aspetto artistico (ad es. mod che introducono il cel shading nei videogiochi che in versione vanilla non usano questa particolare scelta artistica);
- è assolutamente vietato offendere gli altri utenti per le opinioni espresse.
BREVE DIZIONARIO TECNICO
Aliasing: Scalettature presenti sulle linee diagonali nell'immagine. Può essere mitigato aumentando la risoluzione, usando filtri anti-aliasing o mediante l'effetto blur (sfocatura).
Ambient occlusion: Filtro che simula l'impatto sull'illuminazione dato dall'interazione della fonte di luce con corpi ed oggetti, i quali creano coni d'ombra.
Frame rate: Numero di fotogrammi visualizzati per ogni secondo di video. Un frame rate con forti sbalzi comporta scatti improvvisi del video o rallentamenti.
Frame time: Tempo di permanenza sul pannello di un singolo frame che compone il video, misurato in millisecondi. Un frame time non costante può comportare scatti nel video, anche in presenza di un frame rate stabile.
HDR: Acronimo di high dynamic range. Un'immagine HDR presenta una illuminazione e, conseguentemente, una resa dei colori più realistica rispetto un'immagine SDR (standard dynamic range). Per poter visualizzare correttamente le immagini HDR sono necessari pannelli appositamente abilitati.
Illuminazione globale: Sistema di illuminazione basato non solo sulle fonti di luce, ma anche sull'interazione della luce con le superfici di corpi ed oggetti presenti, sui quali la luce può "rimbalzare", eventualmente subendo anche modifiche alla gradazione ed intensità in ragione delle caratteristiche della superficie con cui interagisce, per illuminare punti che non raggiungerebbe direttamente dalla fonte.
Motion blur: Effetto sfocato volto a riprodurre la "scia" che si ha in fotografia quando vengono ripresi soggetti in movimento da un punto di vista fisso, oppure quando vengono ripresi soggetti immobili da un punto di vista in movimento.
Ray Tracing: Tecnica per tracciare il percorso della luce nella scena tenendo conto delle interazioni con l'ambiente, al fine di renderizzare in maniera precisa riflessi, ombre, rifrazioni ed illuminazione indiretta. Le GPU con supporto al ray tracing di solito hanno un hardware dedicato, in quanto è una tecnica particolarmente esosa in termini di risorse richieste.
Risoluzione: Numero di pixel che compongono un singolo frame. Risoluzioni inferiori a 1280*720 (ogni frame è composto da 1280 colonne di 720 pixel ciascuna) sono definite SD (standard definition), mentre le risoluzioni pari o superiori a 1280*720 sono definite HD (high definition). Le risoluzioni pari o maggiori di 3840*2160 sono definite UHD (ultra high definition). Alcune risoluzioni intermedie diffuse sono 1600*900, 1920*1080 (full HD) e 2560*1440.
Tearing: Difetto di sincronia tra la fonte del video ed il pannello su cui è riprodotto il video. Tale difetto comporta che su parte del pannello viene visualizzato il frame aggiornato mentre su altra parte del pannello viene visualizzato un frame precedente, creando così il tearing (strappo) nella zona "di confine" tra i due frame differenti visualizzati sulle due parti del pannello. Può essere contrastato usando il v-sync oppure utilizzando pannelli che sincronizzano automaticamente la propria frequenza di fotogrammi rispetto la sorgente.
Texture: Immagini utilizzate per "coprire" i modelli poligonali al fine di introdurre dettagli e rendere i modelli più verosimili. Possono essere disegnate manualmente, ottenute da una fotografia od ottenute con una tecnica mista (fotografia successivamente modificata da un artista).
V-sync: Soluzione software per eliminare il tearing. La produzione di fotogrammi per secondo viene limitata per coincidere con il numero massimo di fotogrammi per secondo che possono essere mostrati dal pannello in uso. Tale soluzione presenta, tuttavia, un difetto evidente: il tetto al numero di fotogrammi al secondo da produrre può essere impostato solo usando multipli di 30, quindi, nel caso la fonte del video non riesca a garantire il frame rate prescelto, il frame rate sarà automaticamente ridotto al multiplo di 30 immediatamente inferiore, con evidenti sbalzi del frame rate.
Variable refresh rate: Tecnologia hardware che sincronizza in tempo reale la fequenza del pannello rispetto il frame rate del video riprodotto, in questo modo non può verificarsi il tearing. Rientrano in tale categoria anche le tecnologie proprietarie G-sync di NVIDIA e FreeSync di AMD.
Altra funzione di questo thread è orientare le scelte dei fortunati utenti che possiedono sia la PlayStation 5 che la Xbox Series X, permettendogli di individuare di volta in volta quale piattaforma offre un'esperienza grafica migliore nei titoli multipiattaforma.
Inutile snocciolare le specifiche tecniche, che trovate anche nel primo post del thread di confronto ufficiale, sulla carta Xbox è in vantaggio ai nastri di partenza, ma analizzeremo comunque i giochi in uscita cercando di individuare pregi e difetti di ogni versione.
I criteri, in ordine di importanza, saranno: frame rate; risoluzione e tecnica anti-aliasing; altri aspetti grafici (ray tracing, texture, LOD, draw distance ecc.); contenuti esclusivi, anche in esclusiva temporanea; tempi di caricamento. In calce ad ogni verdetto valorizzeremo anche l'implementazione di tecnologie uniche delle due console, ad esempio le feature esclusive del controller DualSense, il supporto al visore PlayStation VR2 o i diversi formati audio supportati.
E' possibile contribuire alla discussione caricando screenshot o video catturati sulla propria console, oppure linkando confronti reperibili sul web, citando sempre la fonte. Ricordiamo che è vietato citare i siti concorrenti, ovvero siti italiani di informazione (anche non esclusivamente) videoludica diversi da spaziogames.it e tomshw.it. E' consentito linkare i video e gli articoli solo della versione in lingua inglese di Digital Foundry e non anche gli articoli della versione in lingua italiana.
ELENCO DEI CONFRONTI
A
Assassin's Creed Valhalla
Versione migliore: PlayStation 5
Il nuovo capitolo del franchise Ubisoft si presenta su entrambe le piattaforme con una duplice modalità: la prima che punta ai 60 fps e la seconda, introdotta con la patch 1.0.4, che punta ad una risoluzione 4K nativa.
La prima modalità presenta una risoluzione dinamica con target 4K e frame rate con target 60 fps, non riuscendo, tuttavia, a reggere le aspettative. Per quanto riguarda la risoluzione il picco massimo su entrambe le console è 1728p (ben lontano dai 2160p di una risoluzione 4K nativa), quello minimo 1440p su PS5 e 1188p su Series X, con una risoluzione mediamente più elevata su PS5. Anche il frame rate stenta a mantenere i 60 fps su entrambe le piattaforme, peraltro l'instabilità del frame rate è causa di screen tearing in sporadiche occasioni. Tale problema può essere risolto su Xbox se collegata ad un pannello con supporto al VRR (variable refresh rate), ma non nella versione PS5, che non supporta ancora tale funzione.
La seconda modalità, invece, si presenta identica su entrambe le console, con una risoluzione 4K nativa e 30 fps stabili.
Dal punto di vista della pulizia del codice il gioco presenta diversi bug su entrambe la macchine, ma è ancora la versione Xbox a risultare meno curata, con problemi più frequenti. Infine i tempi di caricamento risultano leggermente più veloci su PS5 ed il gioco supporta le feature esclusive del controller DualSense.
In definitiva la versione PS5 risulta essere migliore ed è la versione preferibile per gli utenti multipiattaforma.
Assassin's Creed: Shadows
Versione migliore: Xbox Series X
Nelle modalità grafica (risoluzione variabile compresa tra 1080p e 1620p portata a 2160p con TAAU, 30 fps) e bilanciata (risoluzione variabile copresa tra 900p e 1440p portata a 2160p con TAAU, 40 fps) le versioni per Series X e PS5 sono sostanzialmente identiche. E' nella modalità performance (risoluzione variabile compresa tra 810p e 1440p portata a 2160p con TAUU, 60 fps) che la versione per Series X presenta un vantaggio sulla controparte per una migliore resa della vegetazione, in particolare in lontananza.
I limiti della modalità performance per quanto riguarda l'illuminazione (baked global illumination contro ray traced global illumination nella altre modalità), aggiunti ad altre migliorie (risoluzione nativa più alta, ciocche di capelli animate singolarmente) suggeriscono di giocare il titolo nelle modalità a 30 o 40 fps, ma in ogni caso il vantaggio della versione Series X nella modalità 60 fps ci porta a consigliarla come versione complessivamente migliore.
Versione migliore: PlayStation 5
Il nuovo capitolo del franchise Ubisoft si presenta su entrambe le piattaforme con una duplice modalità: la prima che punta ai 60 fps e la seconda, introdotta con la patch 1.0.4, che punta ad una risoluzione 4K nativa.
La prima modalità presenta una risoluzione dinamica con target 4K e frame rate con target 60 fps, non riuscendo, tuttavia, a reggere le aspettative. Per quanto riguarda la risoluzione il picco massimo su entrambe le console è 1728p (ben lontano dai 2160p di una risoluzione 4K nativa), quello minimo 1440p su PS5 e 1188p su Series X, con una risoluzione mediamente più elevata su PS5. Anche il frame rate stenta a mantenere i 60 fps su entrambe le piattaforme, peraltro l'instabilità del frame rate è causa di screen tearing in sporadiche occasioni. Tale problema può essere risolto su Xbox se collegata ad un pannello con supporto al VRR (variable refresh rate), ma non nella versione PS5, che non supporta ancora tale funzione.
La seconda modalità, invece, si presenta identica su entrambe le console, con una risoluzione 4K nativa e 30 fps stabili.
Dal punto di vista della pulizia del codice il gioco presenta diversi bug su entrambe la macchine, ma è ancora la versione Xbox a risultare meno curata, con problemi più frequenti. Infine i tempi di caricamento risultano leggermente più veloci su PS5 ed il gioco supporta le feature esclusive del controller DualSense.
In definitiva la versione PS5 risulta essere migliore ed è la versione preferibile per gli utenti multipiattaforma.
Assassin's Creed: Shadows
Versione migliore: Xbox Series X
Nelle modalità grafica (risoluzione variabile compresa tra 1080p e 1620p portata a 2160p con TAAU, 30 fps) e bilanciata (risoluzione variabile copresa tra 900p e 1440p portata a 2160p con TAAU, 40 fps) le versioni per Series X e PS5 sono sostanzialmente identiche. E' nella modalità performance (risoluzione variabile compresa tra 810p e 1440p portata a 2160p con TAUU, 60 fps) che la versione per Series X presenta un vantaggio sulla controparte per una migliore resa della vegetazione, in particolare in lontananza.
I limiti della modalità performance per quanto riguarda l'illuminazione (baked global illumination contro ray traced global illumination nella altre modalità), aggiunti ad altre migliorie (risoluzione nativa più alta, ciocche di capelli animate singolarmente) suggeriscono di giocare il titolo nelle modalità a 30 o 40 fps, ma in ogni caso il vantaggio della versione Series X nella modalità 60 fps ci porta a consigliarla come versione complessivamente migliore.
B
Borderlands 3
Versione migliore: Xbox Series X per i 120FPS/1080p, PlayStation 5 per i 60FPS/4K
Il terzo capitolo della saga looter shooter di Gearbox si aggiorna sulle nuove console portandosi a 60 FPS in 4K e migliora la coop splitscreen aggiungendo la possibilità di arrivare fino a 4 giocatori. Andando più nel dettaglio, in modalità risoluzione le due versioni sono più o meno allo stesso livello di qualità tecnica. Il gioco riesce a mantenere i 60 FPS su entrambe le console, con giusto qualche calo sporadico nelle scene più movimentate ma senza mai scendere sotto i 50. Volendo trovare una versione migliore, su PS5 avremo una migliore realizzazione delle ombre e densità della vegetazione e anche, dei caricamenti più rapidi di qualche secondo (12 secondi per il viaggio rapido rispetto ai 14-15 della versione Series X). Invece, in modalità performance, Borderlands 3 gira a 1080p ma arrivando a 120 FPS e, soprattutto, è qui che Series X riesce a superare nettamente la versione PS5 grazie al supporto al VRR che permette al framerate di non scendere al di sotto dei 90 FPS (a differenza della versione PS5 che arriva a calare fino a 80 FPS). In conclusione, le due versioni non presentano troppe differenze che portano a sconsigliarne una a discapito dell'altra, ma se si preferisce avere i 120 FPS più stabili, quella consigliata è proprio la versione Series X.
Versione migliore: Xbox Series X per i 120FPS/1080p, PlayStation 5 per i 60FPS/4K
Il terzo capitolo della saga looter shooter di Gearbox si aggiorna sulle nuove console portandosi a 60 FPS in 4K e migliora la coop splitscreen aggiungendo la possibilità di arrivare fino a 4 giocatori. Andando più nel dettaglio, in modalità risoluzione le due versioni sono più o meno allo stesso livello di qualità tecnica. Il gioco riesce a mantenere i 60 FPS su entrambe le console, con giusto qualche calo sporadico nelle scene più movimentate ma senza mai scendere sotto i 50. Volendo trovare una versione migliore, su PS5 avremo una migliore realizzazione delle ombre e densità della vegetazione e anche, dei caricamenti più rapidi di qualche secondo (12 secondi per il viaggio rapido rispetto ai 14-15 della versione Series X). Invece, in modalità performance, Borderlands 3 gira a 1080p ma arrivando a 120 FPS e, soprattutto, è qui che Series X riesce a superare nettamente la versione PS5 grazie al supporto al VRR che permette al framerate di non scendere al di sotto dei 90 FPS (a differenza della versione PS5 che arriva a calare fino a 80 FPS). In conclusione, le due versioni non presentano troppe differenze che portano a sconsigliarne una a discapito dell'altra, ma se si preferisce avere i 120 FPS più stabili, quella consigliata è proprio la versione Series X.
C
Call of Duty Black Ops: Cold War
Versione migliore: pareggio
Il nuovo capitolo della serie FPS più conosciuta e venduta si presenta sulle console di nuova generazione con alcune interessanti novità: 120 fps, ray tracing (limitato alle ombre) e feedback peculiari per il controller DualSense.
Il gioco si comporta bene su entrambe le console sia in modalità 60 fps che in modalità 120 fps, con cali sporadici. Gli sviluppatori hanno infatti deciso di premiare la fluidità, adottando una risoluzione dinamica con target 4K (2160p) che in modalità 60 fps scala fino a 1800p, mentre in modalità 120 fps si attesta intorno i 1200p, con cali sporadici fino a 1080p. Nella modalità 60 fps la versione Xbox presenta una maggiore fluidità, soprattutto nelle scene scriptate, mentre nella versione a 120 fps è la versione PlayStation ad essere in vantaggio, anche in questo caso con maggiore evidenza nelle sezioni scriptate. Inoltre in modalità 120 fps la versione Xbox, oltre al frame rate più incerto, taglia o riduce fortemente alcuni effetti quali le fiammate delle postazioni-mitragliatrici sull'elicottero o il fumo proveniente dalla canna delle armi mentre si spara. Segnaliamo anche la presenza di sporadici bug nella campagna single player della versione PS5 giocata a 60 fps, che portano ad inspiegabili cali del frame rate fino a 45 fps. Anche se spesso riavviare l'ultimo checkpoint può risolvere il problema, auspichiamo una patch che lo elimini alla radice.
Segnaliamo, infine, l'interessante uso dei tasti dorsali adattivi del controller DualSense, che restituiscono un feedback tattile diverso per ogni arma regalando un maggiore coinvolgimento.
In definitiva le due versioni si presentano estremamente simili sotto tutti i parametri oggetto di confronto ed anche se la versione Xbox Series X sembra comportarsi meglio in modalità 60 fps e quella PlayStation 5 sembra andare meglio in modalità 120 fps, in entrambi i casi le differenza di fluidità sono minime. Pertanto consigliamo agli utenti multipiattaforma di scegliere in base a preferenze personali quali il controller (pur rimarcando le interessanti feature esclusive del DualSense) e la community di giocatori con cui confrontarsi online.
Control
Versione migliore: PlayStation 5
Gli ultimi giorni hanno visto tornare agli onori della cronaca l'ultima fatica di Remedy, quel "Control" sbucato dal nulla capace di fondere insieme le idee migliori dei precedenti lavori dello studio, limandone le asperità, e confezionando una interpretazione in chiave moderna e tridimensionale del piú classico dei metroidvania.
Tuttavia sugli hardware di vecchia generazione il gioco al lancio presentava qualche intoppo di troppo dal punto di vista tecnico, oltre a vedersi precluse le meraviglie del ray tracing di cui Control, in versione PC, è uno dei piú fulgidi esempi.
Sono tuttavia disponibili le patch "next gen" e oggi parliamo proprio di queste.
Partiamo dai freddi numeri: in versione Series X e PS5 la risoluzione nativa del gioco è fissata a 1440p con upscale a 4k. Questo vale per entrambe le modalità disponibili, ossia performance e grafica.
La modalità performance spinge il counter degli fps a 60 con sporadici e minimi cali, appena percepibili, solo nelle scene piú gravose.
La modalità grafica, invece, blocca il frame rate a 30 granitici e inserisce i riflessi in ray tracing che tanto abbiamo amato sulle schede RTX: la qualità delle immagini riflesse su vetri, pavimenti, muri è in grado di cambiare totalmente l'aspetto del gioco e di strappare un sorriso di sincero stupore.
Tuttavia non è tutto oro quel che luccica: allo stato attuale infatti, probabilmente per un problema dell'engine del gioco, su Xbox si presentano frequentemente fenomeni di stuttering non correlati all'effettistica o alla mole poligonale: il fenomeno si manifesta infatti alla comparsa di scritte e/o sottotitoli e piú in generale durante la normale esplorazione.
Curiosamente anche Series S (risoluzione nativa 900p con upscale a 1080 e 60fps senza RT) presenta lo stesso fenomeno.
Non dubitiamo che tutto questo possa essere corretto da una futura patch ma, allo stato attuale, la versione PS5 è sicuramente quella preferibile.
Crysis Remastered
Versione migliore: Xbox Series X
"Ma come ci gira Crysis?". Se nel 2007 eravate già abbastanza grandicelli da frequentare i forum del settore, questa frase vi sarà certamente familiare. Crysis è stato infatti per anni IL benchmark su cui far fracassare le proprie configurazioni PC da gaming. Oltre ad essere motivo di vanto perchè sulle console non era stato fatto un porting (che arrivò solo nel 2011, ma fu quel prodotto che tutti cercano di dimenticare, come la FIAT 500 degli anni 1990-1999 o Devil May Cry 2).
Il sottoscritto al riguardo ha un aneddoto con protagonista un maestoso Acer Predator arancione tamarrissimo, esposto presso una nota catena di elettronica: con i miei più cari amici decidemmo di sparare al massimo "ultra high" tutte le opzioni grafiche del gioco, installato per mettere in mostra la forza del Predator. Mi piace pensare che sia ancora in crash.
Lacrimoni a parte, è giunta l'ora di analizzare questo Crysis remastered uscito su PS5, Series X e Series S.
Come ci gira Crysis? La risposta è: "signor Stark, non mi sento tanto bene".
Tutte le console presentano tre modalità: quality, performance, ray tracing.
Series X punta ai 60 fps, in 4k per la quality, a 1080 per la performance e ray tracing.
PS5 sempre 60 fps, in 1800p e 1080p.
Series S punta ai 30 fps per ray tracing e quality, in 4k e 1080p. E ai 60 fps per la modalità performance, sempre in 1080p.
Per tutte le console e versioni parliamo di risoluzioni dinamiche.
Ce la fanno a raggiungere i target prefissati? Insomma.
La modalità performance offre prestazioni stabili sulle ammiraglie, mentre Series S cala vistosamente.
La modalità quality cala vistosamente su tutte e tre, spesso nel range 45-55 sulle ammiraglie, sub 30 per Series S.
La modalità ray tracing soffre degli stessi problemi ma paradossalmente su Series S è stabile a 30 fps.
Da questi dati possiamo estrapolare come le sole modalità performance diano una esperienza stabile a 60 fps su Series X e PS5, mentre per Series S di stabili abbiamo solo i 30 fps della modalità ray tracing.
Tutto il resto ha performance zoppicanti, che non ci sentiamo di consigliare.
Unico faro nella nebbia il supporto al Variable Refresh Rate di Series X: con questa opzione attiva la modalità quality risulta pulita e stabile.
Postilla: non ho inserito una descrizione accurata di cosa offra il ray tracing in questo gioco perchè sembra limitato a gestire riflessi e parte dell'illuminazione, ma non ho trovato materiale decente con cui fare delle comparazioni. Se avete segnalazioni, sono tutto orecchi.
In definitiva la domanda "ma come ci gira Crysis" sembra essere tutt'altro che obsoleta.
Versione migliore: pareggio
Il nuovo capitolo della serie FPS più conosciuta e venduta si presenta sulle console di nuova generazione con alcune interessanti novità: 120 fps, ray tracing (limitato alle ombre) e feedback peculiari per il controller DualSense.
Il gioco si comporta bene su entrambe le console sia in modalità 60 fps che in modalità 120 fps, con cali sporadici. Gli sviluppatori hanno infatti deciso di premiare la fluidità, adottando una risoluzione dinamica con target 4K (2160p) che in modalità 60 fps scala fino a 1800p, mentre in modalità 120 fps si attesta intorno i 1200p, con cali sporadici fino a 1080p. Nella modalità 60 fps la versione Xbox presenta una maggiore fluidità, soprattutto nelle scene scriptate, mentre nella versione a 120 fps è la versione PlayStation ad essere in vantaggio, anche in questo caso con maggiore evidenza nelle sezioni scriptate. Inoltre in modalità 120 fps la versione Xbox, oltre al frame rate più incerto, taglia o riduce fortemente alcuni effetti quali le fiammate delle postazioni-mitragliatrici sull'elicottero o il fumo proveniente dalla canna delle armi mentre si spara. Segnaliamo anche la presenza di sporadici bug nella campagna single player della versione PS5 giocata a 60 fps, che portano ad inspiegabili cali del frame rate fino a 45 fps. Anche se spesso riavviare l'ultimo checkpoint può risolvere il problema, auspichiamo una patch che lo elimini alla radice.
Segnaliamo, infine, l'interessante uso dei tasti dorsali adattivi del controller DualSense, che restituiscono un feedback tattile diverso per ogni arma regalando un maggiore coinvolgimento.
In definitiva le due versioni si presentano estremamente simili sotto tutti i parametri oggetto di confronto ed anche se la versione Xbox Series X sembra comportarsi meglio in modalità 60 fps e quella PlayStation 5 sembra andare meglio in modalità 120 fps, in entrambi i casi le differenza di fluidità sono minime. Pertanto consigliamo agli utenti multipiattaforma di scegliere in base a preferenze personali quali il controller (pur rimarcando le interessanti feature esclusive del DualSense) e la community di giocatori con cui confrontarsi online.
Control
Versione migliore: PlayStation 5
Gli ultimi giorni hanno visto tornare agli onori della cronaca l'ultima fatica di Remedy, quel "Control" sbucato dal nulla capace di fondere insieme le idee migliori dei precedenti lavori dello studio, limandone le asperità, e confezionando una interpretazione in chiave moderna e tridimensionale del piú classico dei metroidvania.
Tuttavia sugli hardware di vecchia generazione il gioco al lancio presentava qualche intoppo di troppo dal punto di vista tecnico, oltre a vedersi precluse le meraviglie del ray tracing di cui Control, in versione PC, è uno dei piú fulgidi esempi.
Sono tuttavia disponibili le patch "next gen" e oggi parliamo proprio di queste.
Partiamo dai freddi numeri: in versione Series X e PS5 la risoluzione nativa del gioco è fissata a 1440p con upscale a 4k. Questo vale per entrambe le modalità disponibili, ossia performance e grafica.
La modalità performance spinge il counter degli fps a 60 con sporadici e minimi cali, appena percepibili, solo nelle scene piú gravose.
La modalità grafica, invece, blocca il frame rate a 30 granitici e inserisce i riflessi in ray tracing che tanto abbiamo amato sulle schede RTX: la qualità delle immagini riflesse su vetri, pavimenti, muri è in grado di cambiare totalmente l'aspetto del gioco e di strappare un sorriso di sincero stupore.
Tuttavia non è tutto oro quel che luccica: allo stato attuale infatti, probabilmente per un problema dell'engine del gioco, su Xbox si presentano frequentemente fenomeni di stuttering non correlati all'effettistica o alla mole poligonale: il fenomeno si manifesta infatti alla comparsa di scritte e/o sottotitoli e piú in generale durante la normale esplorazione.
Curiosamente anche Series S (risoluzione nativa 900p con upscale a 1080 e 60fps senza RT) presenta lo stesso fenomeno.
Non dubitiamo che tutto questo possa essere corretto da una futura patch ma, allo stato attuale, la versione PS5 è sicuramente quella preferibile.
Crysis Remastered
Versione migliore: Xbox Series X
"Ma come ci gira Crysis?". Se nel 2007 eravate già abbastanza grandicelli da frequentare i forum del settore, questa frase vi sarà certamente familiare. Crysis è stato infatti per anni IL benchmark su cui far fracassare le proprie configurazioni PC da gaming. Oltre ad essere motivo di vanto perchè sulle console non era stato fatto un porting (che arrivò solo nel 2011, ma fu quel prodotto che tutti cercano di dimenticare, come la FIAT 500 degli anni 1990-1999 o Devil May Cry 2).
Il sottoscritto al riguardo ha un aneddoto con protagonista un maestoso Acer Predator arancione tamarrissimo, esposto presso una nota catena di elettronica: con i miei più cari amici decidemmo di sparare al massimo "ultra high" tutte le opzioni grafiche del gioco, installato per mettere in mostra la forza del Predator. Mi piace pensare che sia ancora in crash.
Lacrimoni a parte, è giunta l'ora di analizzare questo Crysis remastered uscito su PS5, Series X e Series S.
Come ci gira Crysis? La risposta è: "signor Stark, non mi sento tanto bene".
Tutte le console presentano tre modalità: quality, performance, ray tracing.
Series X punta ai 60 fps, in 4k per la quality, a 1080 per la performance e ray tracing.
PS5 sempre 60 fps, in 1800p e 1080p.
Series S punta ai 30 fps per ray tracing e quality, in 4k e 1080p. E ai 60 fps per la modalità performance, sempre in 1080p.
Per tutte le console e versioni parliamo di risoluzioni dinamiche.
Ce la fanno a raggiungere i target prefissati? Insomma.
La modalità performance offre prestazioni stabili sulle ammiraglie, mentre Series S cala vistosamente.
La modalità quality cala vistosamente su tutte e tre, spesso nel range 45-55 sulle ammiraglie, sub 30 per Series S.
La modalità ray tracing soffre degli stessi problemi ma paradossalmente su Series S è stabile a 30 fps.
Da questi dati possiamo estrapolare come le sole modalità performance diano una esperienza stabile a 60 fps su Series X e PS5, mentre per Series S di stabili abbiamo solo i 30 fps della modalità ray tracing.
Tutto il resto ha performance zoppicanti, che non ci sentiamo di consigliare.
Unico faro nella nebbia il supporto al Variable Refresh Rate di Series X: con questa opzione attiva la modalità quality risulta pulita e stabile.
Postilla: non ho inserito una descrizione accurata di cosa offra il ray tracing in questo gioco perchè sembra limitato a gestire riflessi e parte dell'illuminazione, ma non ho trovato materiale decente con cui fare delle comparazioni. Se avete segnalazioni, sono tutto orecchi.
In definitiva la domanda "ma come ci gira Crysis" sembra essere tutt'altro che obsoleta.
D
Devil May Cry 5
Versione migliore: Xbox Series X
L'edizione definitva di Devil May Cry 5 si presenta con un'esperienza fortemente personalizzabile dall'utente e pertanto occorre soffermarsi sulle diverse modalità: il gioco infatti offre non solo la possibilità di scelta tra 60 e 120 fps, ma in entrambe le modalità è possibile scegliere se attivare o meno le funzionalità ray tracing.
Nella modalità a 60 fps senza RT entrambe le versioni girano ad una risoluzione di 2160p (Ultra HD) ed i cali sotto i 60 fps sono rari, ma su Xbox il frame rate è mediamente più sostenuto. Attivando il RT la risoluzione 4K viene raggiunta attraverso tecniche di ricostruzione dell'immagine ed entrambe la piattaforme faticano a raggiungere il target di 60 fps, ma la versione Xbox si conferma la più performante.
La modalità a 120 fps presenta una risoluzione 4K frutto di upscaling ed entrambe le console riescono a gestire il gioco ad una media di 100 fps circa; tuttavia laddove la Xbox Series X presenta un frame rate migliore nelle cut scene, nel giocato è la versione PS5 ad avere un frame rate più consistente. Attivando il RT la risoluzione crolla a 1080p nativi (Full HD) ed il frame rate oscilla intorno i 60 fps, con un moderato vantaggio nella stabilità per la versione Xbox.
I tempi di caricamento presentano un leggero vantaggio per la versione PS5, ma la differenza è talmente risicata da non potersi considerare un vero e proprio plus per la console di casa Sony.
Alla luce delle analisi delle diverse modalità la versione per Series X esce vincitrice, mentre la versione PS5 è consigliabile solo agli utenti multipiattaforma che contano di giocare in modalità 120 fps e senza attivare il ray tracing.
DIRT
Versione migliore: Series X
DIRT non è facile da giudicare in questa sede: se prima della patch 2.00 il gioco su Series X sembrava provenire direttamente dalla generazione precedente (e mi riferisco ad Xbox 360, lampanti i fari esagonali) ed era piagato da una insensata assenza di dettagli grafici con una draw distance molto limitata, dopo la patch la situazione è molto migliorata, portando alla luce le peculiarità dell'una e dell'altra macchina.
Abbiamo tre modalità fra cui scegliere: risoluzione, grafica e framerate.
Non è questa la sede per analizzare quale modalità implementi cosa, l'unico accenno doveroso è la totale assenza di pubblico nella modalità framerate, che spinge fino ai 120fps, come una forte diminuzione della vegetazione, o meglio della draw distance.
Dove stanno le differenze quindi?
In linea generale l'immagine su PS5 gode di una risoluzione maggiore, con texture piú nitide (implicato anche il filtro anisotropico?) e qualche dettaglio in piú nelle geometrie.
La differenza non è abissale e difficilmente avvertibile durante il gameplay.
Tuttavia mentre la controparte mantiene un frame rate sostanzialmente stabile in tutte le modalità, PS5 ha qualche lievissimo calo, che diventano importanti in modalità framerate dove si lambiscono i 100frame al secondo, mentre Series X ha cali molto meno marcati.
Pertanto in questa sede ci sentiamo di consigliare Series X se il vostro tv/monitor supporta i 120hz e il VRR (attualmente assente su PS5 ma in arrivo, a detta di Sony), mentre in tutti gli altri scenari è il gusto personale a farla da padrone decidendo se tollerare qualche, in ogni caso raro, calo di frame rate per una maggiore pulizia grafica o prediligere la stabilità dell'esperienza.
Versione migliore: Xbox Series X
L'edizione definitva di Devil May Cry 5 si presenta con un'esperienza fortemente personalizzabile dall'utente e pertanto occorre soffermarsi sulle diverse modalità: il gioco infatti offre non solo la possibilità di scelta tra 60 e 120 fps, ma in entrambe le modalità è possibile scegliere se attivare o meno le funzionalità ray tracing.
Nella modalità a 60 fps senza RT entrambe le versioni girano ad una risoluzione di 2160p (Ultra HD) ed i cali sotto i 60 fps sono rari, ma su Xbox il frame rate è mediamente più sostenuto. Attivando il RT la risoluzione 4K viene raggiunta attraverso tecniche di ricostruzione dell'immagine ed entrambe la piattaforme faticano a raggiungere il target di 60 fps, ma la versione Xbox si conferma la più performante.
La modalità a 120 fps presenta una risoluzione 4K frutto di upscaling ed entrambe le console riescono a gestire il gioco ad una media di 100 fps circa; tuttavia laddove la Xbox Series X presenta un frame rate migliore nelle cut scene, nel giocato è la versione PS5 ad avere un frame rate più consistente. Attivando il RT la risoluzione crolla a 1080p nativi (Full HD) ed il frame rate oscilla intorno i 60 fps, con un moderato vantaggio nella stabilità per la versione Xbox.
I tempi di caricamento presentano un leggero vantaggio per la versione PS5, ma la differenza è talmente risicata da non potersi considerare un vero e proprio plus per la console di casa Sony.
Alla luce delle analisi delle diverse modalità la versione per Series X esce vincitrice, mentre la versione PS5 è consigliabile solo agli utenti multipiattaforma che contano di giocare in modalità 120 fps e senza attivare il ray tracing.
DIRT
Versione migliore: Series X
DIRT non è facile da giudicare in questa sede: se prima della patch 2.00 il gioco su Series X sembrava provenire direttamente dalla generazione precedente (e mi riferisco ad Xbox 360, lampanti i fari esagonali) ed era piagato da una insensata assenza di dettagli grafici con una draw distance molto limitata, dopo la patch la situazione è molto migliorata, portando alla luce le peculiarità dell'una e dell'altra macchina.
Abbiamo tre modalità fra cui scegliere: risoluzione, grafica e framerate.
Non è questa la sede per analizzare quale modalità implementi cosa, l'unico accenno doveroso è la totale assenza di pubblico nella modalità framerate, che spinge fino ai 120fps, come una forte diminuzione della vegetazione, o meglio della draw distance.
Dove stanno le differenze quindi?
In linea generale l'immagine su PS5 gode di una risoluzione maggiore, con texture piú nitide (implicato anche il filtro anisotropico?) e qualche dettaglio in piú nelle geometrie.
La differenza non è abissale e difficilmente avvertibile durante il gameplay.
Tuttavia mentre la controparte mantiene un frame rate sostanzialmente stabile in tutte le modalità, PS5 ha qualche lievissimo calo, che diventano importanti in modalità framerate dove si lambiscono i 100frame al secondo, mentre Series X ha cali molto meno marcati.
Pertanto in questa sede ci sentiamo di consigliare Series X se il vostro tv/monitor supporta i 120hz e il VRR (attualmente assente su PS5 ma in arrivo, a detta di Sony), mentre in tutti gli altri scenari è il gusto personale a farla da padrone decidendo se tollerare qualche, in ogni caso raro, calo di frame rate per una maggiore pulizia grafica o prediligere la stabilità dell'esperienza.
F
Forza Horizon 5
Versione migliore: Xbox Series X
Il gioco presenta due modalità, quality (con target 30 fps) e performance (con target 60 fps). In modalità quality le due versioni sono virtualmente indistinguibili: risoluzione nativa 2160p e 30 fps solidissimi. In modalità performance i 60 fps sono stabili su entrambe le macchine grazie alla risoluzione dinamica, che però su PS5 interviene in maniera più aggressiva. E' bene precisare, comunque, che per la maggior parte del tempo la risoluzione è ancorata a 2160p su entrambe le console anche in modalità performance.
Segnaliamo l'uso del feedback aptico e dei griletti adattivi nella versione PS5, ma la risoluzione in modalità performance indica un leggero vantaggio della versione Series X e la fa vincere il confronto.
Versione migliore: Xbox Series X
Il gioco presenta due modalità, quality (con target 30 fps) e performance (con target 60 fps). In modalità quality le due versioni sono virtualmente indistinguibili: risoluzione nativa 2160p e 30 fps solidissimi. In modalità performance i 60 fps sono stabili su entrambe le macchine grazie alla risoluzione dinamica, che però su PS5 interviene in maniera più aggressiva. E' bene precisare, comunque, che per la maggior parte del tempo la risoluzione è ancorata a 2160p su entrambe le console anche in modalità performance.
Segnaliamo l'uso del feedback aptico e dei griletti adattivi nella versione PS5, ma la risoluzione in modalità performance indica un leggero vantaggio della versione Series X e la fa vincere il confronto.
G
Ghost Recon Breakpoint
Versione migliore: Xbox Series X
Ubisoft rifà il trucco al più recente capitolo della serie Ghost Recon, uscito nel 2019 su PC, PS4 e Xbox One, con esiti non particolarmente convincenti, in particolare sulla nuova console di casa Sony. Cominiciamo col precisare che, come è ormai consuetudine per i giochi Ubisoft (con la rumorosa eccezione di Watch Dogs Legion), le versioni per console di nuova generazione di Ghost Recon Breakpoint presentano due distinte modalità grafiche, a seconda che l'utente prediliga la fluidità o la resa visiva.
Per quanto riguarda la modalità performance, con target a 60 fps, la versione PS5 mantiene il target in maniera costante ma a prezzo di una bassa risoluzione (appena 1080p), vegetazione ridotta, una distanza minore entro cui gli elementi della scena sono renderizzati ed ombre di qualità inferiore rispetto la controparte verdecrociata. Al contrario la versione per Series X presenta alcune incertezze nella tenuta del frame rate, ma con una risoluzione maggiore (1440p) oltre i vantaggi già citati rispetto la versione PS5.
In modalità risoluzione è la versione Series X la sola a raggiungere il target Ultra HD (2160p), mentre la versione PS5 si limita ad una deludente risoluzione 1440p, pari a quella del gioco su PS4 Pro. Anche in questo caso la versione per Series X oltre alla maggiore risoluzione presenta una maggiore distanza entro cui gli elementi dello scenario sono renderizzati ed ombre migliori.
In definitiva il lavoro svolto da Ubisoft, benché fornito sotto forma di patch gratuita, non appare soddisfacente su nessuna delle due macchine, ma al netto di qualche singhiozzo nel frame rate la versione per Series X è sicuramente quella consigliata, mentre la versione PlayStation 5, ad eccezione dei 60 fps non rappresenta un upgrade rilevante rispetto quanto già visto su PS4 Pro.
Versione migliore: Xbox Series X
Ubisoft rifà il trucco al più recente capitolo della serie Ghost Recon, uscito nel 2019 su PC, PS4 e Xbox One, con esiti non particolarmente convincenti, in particolare sulla nuova console di casa Sony. Cominiciamo col precisare che, come è ormai consuetudine per i giochi Ubisoft (con la rumorosa eccezione di Watch Dogs Legion), le versioni per console di nuova generazione di Ghost Recon Breakpoint presentano due distinte modalità grafiche, a seconda che l'utente prediliga la fluidità o la resa visiva.
Per quanto riguarda la modalità performance, con target a 60 fps, la versione PS5 mantiene il target in maniera costante ma a prezzo di una bassa risoluzione (appena 1080p), vegetazione ridotta, una distanza minore entro cui gli elementi della scena sono renderizzati ed ombre di qualità inferiore rispetto la controparte verdecrociata. Al contrario la versione per Series X presenta alcune incertezze nella tenuta del frame rate, ma con una risoluzione maggiore (1440p) oltre i vantaggi già citati rispetto la versione PS5.
In modalità risoluzione è la versione Series X la sola a raggiungere il target Ultra HD (2160p), mentre la versione PS5 si limita ad una deludente risoluzione 1440p, pari a quella del gioco su PS4 Pro. Anche in questo caso la versione per Series X oltre alla maggiore risoluzione presenta una maggiore distanza entro cui gli elementi dello scenario sono renderizzati ed ombre migliori.
In definitiva il lavoro svolto da Ubisoft, benché fornito sotto forma di patch gratuita, non appare soddisfacente su nessuna delle due macchine, ma al netto di qualche singhiozzo nel frame rate la versione per Series X è sicuramente quella consigliata, mentre la versione PlayStation 5, ad eccezione dei 60 fps non rappresenta un upgrade rilevante rispetto quanto già visto su PS4 Pro.
I
Immortals: Phoenix Rising
Versione migliore: mod. qualità PS5, mod. performance Xbox Series X
Il 2020 si è concluso con un colpo di coda della casa d'oltralpe che, sorprendendo pubblico e critica, dopo il rilascio dei suoi pesi massimi (AC: Valhalla e WD Legion) porta a compimento Immortals: Phoenix Rising (ai tempi Gods and Monsters).
Il gioco è uno spassoso action adventure capace di amalgamare con efficacia alcuni degli spunti delle migliori produzioni degli ultimi anni del genere di appartenenza, conservando tuttavia una propria identità.
Il gioco è disponibile per PC, PS5, Xbox Series X, Series S e Switch. Ma come "gira"? Partiamo dai freddi numeri.
Immortals su PS5 e Series X offre la possibilità di scegliere tra una modalità prestazioni e una qualità che migliora la draw distance (sempre lievemente superiore su Series X), illuminazione e particellari
In modalità qualità il titolo su PS5 e Series X gira a 2160p a 30 frame al secondo.
Tuttavia mentre PS5 mantiene la risoluzione stabile, Series X sembra soffrire un po' offrendo una risoluzione dinamica con lievi e sporadici cali fino a 3328x1872.
Da segnalare una minor qualità delle ombre nella versione PS5 in questa modalità.
In modalità performance entrambe le console raggiungono i 60 fps usando però risoluzione dinamica e tecniche di upscaling (temporal reconstruction) per fornire un output a 2160p
Se la risoluzione cala su PS5 fino a raggiunge i 2275x1280, Series X cala fino a 1920x1080. Tuttavia PS5 presenta fenomeni di stuttering, anche se poco intrusivi.
Entrambe le console in modalità performance raramente raggiungono i 2160p nativi e performano meglio o l'una o l'altra a seconda della scena proposta. Presentano entrambe blandi fenomeni di tearing visibili solo ai lati dello schermo che non inficiano assolutamente l'esperienza
In modalità qualità la scelta cade su PS5: la risoluzione ancorata a 4k nativi e il frame rate a 30 fps compensa i pochi dettagli persi in confronto alla controparte.
La modalità performance porterebbe ad un sostanziale pareggio, tuttavia lo stuttering della versione PS5 fa propendere per la console Microsoft.
Su series S in modalità qualità la risoluzione è ancorata a 1440p e 30 fps, senza particolari problemi. In modalità performance la risoluzione scende a 1080p con il frame rate che raggiunge i 60 fps (con lievi e sporadici cali) tranne che nelle cutscene in cui viene ridotto di default a 30.
Indiana Jones e l'Antico Cerchio
Versione migliore: Xbox Series X
Sia su PS5 che su Series X il gioco non presenta modalità grafiche tra cui scegliere. La risoluzione è dinamica e oscilla tra 1800p e 1200p con TAA, ma è mediamente più alta su Series X; il frame rate è mediamente stabile sul target di 60 fps su entrambe le macchine, ma anche in questo aspetto i cali, limitati quasi esclusivamente alle cut scene e ai momenti in cui si verifica il salvataggio automatico, sono meno evidenti nella versione Xbox.
Segnaliamo l'uso del feedback aptico e dei griletti adattivi nella versione PS5, ma le performance indicano un leggero vantaggio della versione Series X, che quindi è quella preferibile.
Versione migliore: mod. qualità PS5, mod. performance Xbox Series X
Il 2020 si è concluso con un colpo di coda della casa d'oltralpe che, sorprendendo pubblico e critica, dopo il rilascio dei suoi pesi massimi (AC: Valhalla e WD Legion) porta a compimento Immortals: Phoenix Rising (ai tempi Gods and Monsters).
Il gioco è uno spassoso action adventure capace di amalgamare con efficacia alcuni degli spunti delle migliori produzioni degli ultimi anni del genere di appartenenza, conservando tuttavia una propria identità.
Il gioco è disponibile per PC, PS5, Xbox Series X, Series S e Switch. Ma come "gira"? Partiamo dai freddi numeri.
Immortals su PS5 e Series X offre la possibilità di scegliere tra una modalità prestazioni e una qualità che migliora la draw distance (sempre lievemente superiore su Series X), illuminazione e particellari
In modalità qualità il titolo su PS5 e Series X gira a 2160p a 30 frame al secondo.
Tuttavia mentre PS5 mantiene la risoluzione stabile, Series X sembra soffrire un po' offrendo una risoluzione dinamica con lievi e sporadici cali fino a 3328x1872.
Da segnalare una minor qualità delle ombre nella versione PS5 in questa modalità.
In modalità performance entrambe le console raggiungono i 60 fps usando però risoluzione dinamica e tecniche di upscaling (temporal reconstruction) per fornire un output a 2160p
Se la risoluzione cala su PS5 fino a raggiunge i 2275x1280, Series X cala fino a 1920x1080. Tuttavia PS5 presenta fenomeni di stuttering, anche se poco intrusivi.
Entrambe le console in modalità performance raramente raggiungono i 2160p nativi e performano meglio o l'una o l'altra a seconda della scena proposta. Presentano entrambe blandi fenomeni di tearing visibili solo ai lati dello schermo che non inficiano assolutamente l'esperienza
In modalità qualità la scelta cade su PS5: la risoluzione ancorata a 4k nativi e il frame rate a 30 fps compensa i pochi dettagli persi in confronto alla controparte.
La modalità performance porterebbe ad un sostanziale pareggio, tuttavia lo stuttering della versione PS5 fa propendere per la console Microsoft.
Su series S in modalità qualità la risoluzione è ancorata a 1440p e 30 fps, senza particolari problemi. In modalità performance la risoluzione scende a 1080p con il frame rate che raggiunge i 60 fps (con lievi e sporadici cali) tranne che nelle cutscene in cui viene ridotto di default a 30.
Indiana Jones e l'Antico Cerchio
Versione migliore: Xbox Series X
Sia su PS5 che su Series X il gioco non presenta modalità grafiche tra cui scegliere. La risoluzione è dinamica e oscilla tra 1800p e 1200p con TAA, ma è mediamente più alta su Series X; il frame rate è mediamente stabile sul target di 60 fps su entrambe le macchine, ma anche in questo aspetto i cali, limitati quasi esclusivamente alle cut scene e ai momenti in cui si verifica il salvataggio automatico, sono meno evidenti nella versione Xbox.
Segnaliamo l'uso del feedback aptico e dei griletti adattivi nella versione PS5, ma le performance indicano un leggero vantaggio della versione Series X, che quindi è quella preferibile.
M
Mortal Shells
Versione migliore: pareggio
Cerchiamo innanzi tutto di inquadrare bene l'argomento: Mortal Shells è il primo progetto di Cold Symmetry, un piccolo team di sviluppo che è riuscito con un piccolo budget a reinterpretare il genere dei souls-like comprimendo tutto il gioco in appena 5GB di dati, usando peraltro l'Unreal Engine, motore estremamente valido ma generalmente esoso in termini di spazio di archiviazione. Inoltre stiamo parlando della enhanced edition che aggiunge essenzialmente 1GB di texture in alta risoluzione, in quanto per la scorsa gen il tutto si risolveva in 4GB totali.
Le texture quindi sono dal punto di vista tecnico l'unica vera differenza con le precedenti versioni, al netto di frame rate e risoluzione.
Tuttavia l'inesperienza del team viene fuori andando ad analizzare nel dettaglio le varie versioni.
Partiamo dalla risoluzione: 1440p dinamici su PS5 (che dinamici non sembrerebbero, visto che non calano mai), 1800p dinamici su Series X (anche qui, i cali di risoluzione non sono pervenuti) e 1350p upscalati a 1800p su Series S (che crollano a 1080p, con framerate fluttuante tra 30 e 60 con v-sync che va e viene... insomma... un pasticcio!).
Lasciamo quindi da parte la sorella minore di casa Microsoft (che purtroppo allo stato attuale delle cose si vede surclassata dalla precedente One X in termini di godibilità) e concentriamoci sulle due ammiraglie.
Per entrambe il framerate target è di 60 fps. PS5, in sostanza, ce la fa, con qualche sporadico calo di qualche frame nelle situazioni più concitate, ma davvero difetti di poco conto.
Series X ce la fa a sua volta, anzi, regge anche nei combattimenti più spettacolari... per poi perdersi clamorosamente nei rapidi cambi di scenario, tipicamente quando il nostro personaggio corre all'interno degli ambienti di gioco: emerge infatti un problema di caricamento delle textures visibile anche nei filmati di intermezzo e probabilmente colpevole anche di questi cali, notevoli, accompagnati dalla perdita del v-sync.
Alla luce di questi fatti alcuni potrebbero preferire la stabilità della versione PS5, altri decidere che correre come dei conigli non sia così necessario... dal canto nostro ci è difficile prendere una posizione.
Gli sviluppatori hanno promesso patch aggiuntive per risolvere il problema dello streaming delle textures (che affligge anche la claudicante Series S) come per portare la risoluzione di PS5 a 1800p alla stregua di Series X.
Nel frattempo? Evitate Series S.
Aggiornamento: l'ultima patch porta la versione PS5 a 1800p non dinamici, migliorando la pulizia grafica ma rendendo il framerate decisamente instabile. Pertanto il nostro giudizio rimane sostanzialmente invariato.[/COLOR]
Versione migliore: pareggio
Cerchiamo innanzi tutto di inquadrare bene l'argomento: Mortal Shells è il primo progetto di Cold Symmetry, un piccolo team di sviluppo che è riuscito con un piccolo budget a reinterpretare il genere dei souls-like comprimendo tutto il gioco in appena 5GB di dati, usando peraltro l'Unreal Engine, motore estremamente valido ma generalmente esoso in termini di spazio di archiviazione. Inoltre stiamo parlando della enhanced edition che aggiunge essenzialmente 1GB di texture in alta risoluzione, in quanto per la scorsa gen il tutto si risolveva in 4GB totali.
Le texture quindi sono dal punto di vista tecnico l'unica vera differenza con le precedenti versioni, al netto di frame rate e risoluzione.
Tuttavia l'inesperienza del team viene fuori andando ad analizzare nel dettaglio le varie versioni.
Partiamo dalla risoluzione: 1440p dinamici su PS5 (che dinamici non sembrerebbero, visto che non calano mai), 1800p dinamici su Series X (anche qui, i cali di risoluzione non sono pervenuti) e 1350p upscalati a 1800p su Series S (che crollano a 1080p, con framerate fluttuante tra 30 e 60 con v-sync che va e viene... insomma... un pasticcio!).
Lasciamo quindi da parte la sorella minore di casa Microsoft (che purtroppo allo stato attuale delle cose si vede surclassata dalla precedente One X in termini di godibilità) e concentriamoci sulle due ammiraglie.
Per entrambe il framerate target è di 60 fps. PS5, in sostanza, ce la fa, con qualche sporadico calo di qualche frame nelle situazioni più concitate, ma davvero difetti di poco conto.
Series X ce la fa a sua volta, anzi, regge anche nei combattimenti più spettacolari... per poi perdersi clamorosamente nei rapidi cambi di scenario, tipicamente quando il nostro personaggio corre all'interno degli ambienti di gioco: emerge infatti un problema di caricamento delle textures visibile anche nei filmati di intermezzo e probabilmente colpevole anche di questi cali, notevoli, accompagnati dalla perdita del v-sync.
Alla luce di questi fatti alcuni potrebbero preferire la stabilità della versione PS5, altri decidere che correre come dei conigli non sia così necessario... dal canto nostro ci è difficile prendere una posizione.
Gli sviluppatori hanno promesso patch aggiuntive per risolvere il problema dello streaming delle textures (che affligge anche la claudicante Series S) come per portare la risoluzione di PS5 a 1800p alla stregua di Series X.
Nel frattempo? Evitate Series S.
Aggiornamento: l'ultima patch porta la versione PS5 a 1800p non dinamici, migliorando la pulizia grafica ma rendendo il framerate decisamente instabile. Pertanto il nostro giudizio rimane sostanzialmente invariato.[/COLOR]
N
NBA 2K21
Versione migliore: PlayStation 5
Il nuovo titolo dedicato al basket di 2K porta quest'anno grosse novità, con le versioni per le console di nuova generazione che dispongono di asset ed effetti esclusivi, oltre un'interfaccia completamente nuova.
Per quanto riguarda la risoluzione il gioco gira a 4K nativi sia su PlayStation 5 che su Xbox Series X, ma è il frame rate a premiare la console di casa Sony. Mentre su PS5 il gioco si manitene costantemente a 60 fps con tutte le visuali, su Series X ci sono dei piccoli cali con la visuale standard, che si fanno più marcati se si utilizzano visuali più ampie che mostrano a schermo un maggior numero di giocatori, tifosi ed oggetti. Entrambe le console adottano una fluidità ridotta a 30 fps per i replay.
In termini di asset, effetti e tempi di caricamento le due versioni sono identiche, mentre segnaliamo che la versione PlayStation supporta le feature esclusive del controller DualSense per una maggiore immersione.
In definitiva la versione PS5 risulta essere la migliore, anche se i cali di frame rate su Series X non sono particolarmente gravi.
Versione migliore: PlayStation 5
Il nuovo titolo dedicato al basket di 2K porta quest'anno grosse novità, con le versioni per le console di nuova generazione che dispongono di asset ed effetti esclusivi, oltre un'interfaccia completamente nuova.
Per quanto riguarda la risoluzione il gioco gira a 4K nativi sia su PlayStation 5 che su Xbox Series X, ma è il frame rate a premiare la console di casa Sony. Mentre su PS5 il gioco si manitene costantemente a 60 fps con tutte le visuali, su Series X ci sono dei piccoli cali con la visuale standard, che si fanno più marcati se si utilizzano visuali più ampie che mostrano a schermo un maggior numero di giocatori, tifosi ed oggetti. Entrambe le console adottano una fluidità ridotta a 30 fps per i replay.
In termini di asset, effetti e tempi di caricamento le due versioni sono identiche, mentre segnaliamo che la versione PlayStation supporta le feature esclusive del controller DualSense per una maggiore immersione.
In definitiva la versione PS5 risulta essere la migliore, anche se i cali di frame rate su Series X non sono particolarmente gravi.
T
The Division 2
Versione migliore: Xbox Series X
Andando ad analizzare la patch "next gen" per lo sparatutto di Ubisoft emerge forse il più importante gap visto finora per quanto riguarda le due ammiraglie.
Come al solito però partiamo con i numeri.
La patch porta tutte e tre le versioni (PS5, Series S, Series X) a 60 frame al secondo, aggiungendo poco o nulla dal punto di vista tecnico: abbiamo in generale una migliore qualità delle texture e una incidenza inferiore del pop up degli elementi a schermo. Tuttavia queste sono le uniche caratteristiche che accomunano le tre versioni.
La risoluzione infatti (dinamica su tutte le piattaforme) su Series S raggiunge i 1080p con cali fino a 900p; Xbox Series X raggiunge i 4k con cali fino a 1800p, mentre ps5 si ferma a 1890p con cali fino a 1080p.
Passando al lato framerate Series S è la console che mantiene in maniera più stabile i 60fps, Series X presenta diversi cali nelle scene più concitate (in particolare sembrano mettere sotto scacco la macchina gli effetti volumetrici in primo piano) mantenendo tuttavia il v-sync sempre attivo come la sorella minore. PS5 invece pur presentando più raramente dei cali soffre in questi contesti di tearing dell'immagine.
Passando al lato caricamenti questi risultano nettamente abbreviati rispetto alla scorsa generazione e vedono Xbox Series X primeggiare, tallonata dalla sorellina, mentre PS5 in determinati frangenti impiega quasi il doppio del tempo.
Versione migliore: Xbox Series X
Andando ad analizzare la patch "next gen" per lo sparatutto di Ubisoft emerge forse il più importante gap visto finora per quanto riguarda le due ammiraglie.
Come al solito però partiamo con i numeri.
La patch porta tutte e tre le versioni (PS5, Series S, Series X) a 60 frame al secondo, aggiungendo poco o nulla dal punto di vista tecnico: abbiamo in generale una migliore qualità delle texture e una incidenza inferiore del pop up degli elementi a schermo. Tuttavia queste sono le uniche caratteristiche che accomunano le tre versioni.
La risoluzione infatti (dinamica su tutte le piattaforme) su Series S raggiunge i 1080p con cali fino a 900p; Xbox Series X raggiunge i 4k con cali fino a 1800p, mentre ps5 si ferma a 1890p con cali fino a 1080p.
Passando al lato framerate Series S è la console che mantiene in maniera più stabile i 60fps, Series X presenta diversi cali nelle scene più concitate (in particolare sembrano mettere sotto scacco la macchina gli effetti volumetrici in primo piano) mantenendo tuttavia il v-sync sempre attivo come la sorella minore. PS5 invece pur presentando più raramente dei cali soffre in questi contesti di tearing dell'immagine.
Passando al lato caricamenti questi risultano nettamente abbreviati rispetto alla scorsa generazione e vedono Xbox Series X primeggiare, tallonata dalla sorellina, mentre PS5 in determinati frangenti impiega quasi il doppio del tempo.
W
Watch Dogs Legion
Versione migliore: PlayStation 5
In controtendenza rispetto l'altro big Ubisoft disponibile al lancio delle nuove console, Assassin's Creed Valhalla, gli sviluppatori di Watch Dogs Legion hanno preferito sacrificare la la fuidità per convogliare tutte le risorse in altri aspetti. Cominciamo col dire che il gioco non presenta opzioni grafiche, dunque non ci sono opzioni per impostare il frame rate target a 60 fps o per disattivare il ray tracing. Il gioco regge i 30 fps con costanza su entrambe le piattaforme, sia nel gameplay che nelle cut scene, grazie alla risoluzione dinamica con traget 4K (2160p), che nei momenti più stressanti per gli hardware scala fino a 1440p, ma si attesta mediamente sopra i 1800p. In situazioni simili la risoluzione dinamica sulle due console tende a comportarsi in maniera simile, per cui nessuna delle due risulta in vantaggio su questo parametro. Discorso a parte merita l'implementazione del ray tracing, che non convince particolarmente su nessuna delle due macchine: i riflessi sono renderizzati a 1080p non nativi su entrambe le piattaforme.
Segnaliamo che la versione Series X presenta un pop-in decisamente più marcato della controparte PS5 e fa un uso peggiore del filtro anisotropico sulle texture, mentre nella versione PS5 non sono presenti le pozzanghere nei riflessi. Inoltre la versione PS5 è in vantaggio nei tempi di caricamento, maggiori del 50% su Series X nelle rilevazioni di DF (26 secondi contro 18).
Pur non presentando vantaggi consistenti la versione PS5 risulta quindi migliore ed è quella che consigliamo agli utenti multipiattaforma.
Versione migliore: PlayStation 5
In controtendenza rispetto l'altro big Ubisoft disponibile al lancio delle nuove console, Assassin's Creed Valhalla, gli sviluppatori di Watch Dogs Legion hanno preferito sacrificare la la fuidità per convogliare tutte le risorse in altri aspetti. Cominciamo col dire che il gioco non presenta opzioni grafiche, dunque non ci sono opzioni per impostare il frame rate target a 60 fps o per disattivare il ray tracing. Il gioco regge i 30 fps con costanza su entrambe le piattaforme, sia nel gameplay che nelle cut scene, grazie alla risoluzione dinamica con traget 4K (2160p), che nei momenti più stressanti per gli hardware scala fino a 1440p, ma si attesta mediamente sopra i 1800p. In situazioni simili la risoluzione dinamica sulle due console tende a comportarsi in maniera simile, per cui nessuna delle due risulta in vantaggio su questo parametro. Discorso a parte merita l'implementazione del ray tracing, che non convince particolarmente su nessuna delle due macchine: i riflessi sono renderizzati a 1080p non nativi su entrambe le piattaforme.
Segnaliamo che la versione Series X presenta un pop-in decisamente più marcato della controparte PS5 e fa un uso peggiore del filtro anisotropico sulle texture, mentre nella versione PS5 non sono presenti le pozzanghere nei riflessi. Inoltre la versione PS5 è in vantaggio nei tempi di caricamento, maggiori del 50% su Series X nelle rilevazioni di DF (26 secondi contro 18).
Pur non presentando vantaggi consistenti la versione PS5 risulta quindi migliore ed è quella che consigliamo agli utenti multipiattaforma.
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