Corte Suprema Uncharted 4 - Fine di un ladro

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Visto che è punto che citi anche qui, ma che ho colto anche in quanto hai scritto più sopra, non concordo con il fatto che U4 abbia una generale mancanza di eccellenza. Ci sono svariate componenti del gioco che a mio avviso quella soglia la raggiungono tranquillamente, mentre altre si attestano tranquillamente su un ottimo livello. Giusto per esemplificare, onestamente faccio fatica a trovare un qualsiasi altro gioco che riesca a fondere così sapientemente il lato ludico con quello cinematografico, ND ci aveva già provato in precedenza con gli altri Uncharted e soprattutto con TLOU, ma è soltanto con questo quarto capitolo che hanno a mio avviso inanellato la massima maturità di questa tipologia di intrattenimento, appunto a cavallo tra le esigenze ludiche e quelle cinematografiche. A livello di regia e recitazione siamo semplicemente su livelli eccellenti, e la cosa è ancor più sorprendente (e qui sta la vera eccellenza secondo me) nel momento in cui la transizione tra momenti cinematografici e ludici avviene pressochè senza soluzione di continuità: c'è una perfetta amalgama tra questi due tipi di intrattenimento e la medesima cura è riposta in entrambi, a differenza invece di altri esponenti che finiscono inevitabilmente per favorire una componente a scapito dell'altra (penso ai giochi di Cage, per dire). Sulla scrittura, penso ci sia ben poco da obiettare sulla qualità dei dialoghi, nella loro semplicità sempre credibili, possiamo forse discutere su alcune delle tematiche che il gioco tenta di affrontare e come finisce per svilupparle, quello sì.
Sarei tendenzialmente d’accordo(a mio avviso TLOU da questo punto di vista è ancora superiore), se non stessi trascurando un aspetto fondamentale che a mio avviso va a far crollare quanto hai scritto come un castello di carte: se la realizzazione tecnica e una sceneggiatura scritta con criterio vanno poi a raccontare una storia banale, personaggi blandi e stereotipi riciclati a più riprese non solo da altri media o titoli, ma addirittura dalla stessa serie, con colpi di scena piuttosto scontati e uno scontro finale che appare davvero forzato, a mio avviso hai avuto il pregio di raccontare al meglio la trama di un B movie ma il succo del prodotto è sempre insapore. Anche The Avengers è ben girato, ma resta sempre un filmetto per teenagers. Uncharted 4 mi ha dato l’idea di essere una ragazza dal corpo mozzafiato ma che sia in grado di parlare solo di trucchi e vestiti, ottima per un incontro occasionale ma difficilmente ci perderai la testa. Posso immaginare un bambino innamorarsi dei videogame con uno Zelda Ocarina of Time, un Gran Turismo 2 o anche con un Call of Duty 4 e lo stesso Uncharted 2, di certo non con a Thief’s end.

Ma oltre questo, penso che i punti di eccellenza di questo Uncharted vadano ritrovati anche a livello di gameplay e level design. Anche qui faccio fatica a trovare tps con un gunplay e delle hitbox così appaganti, oltre al fatto che finalmente abbiamo un pieno e totale sviluppo della verticalità negli scontri a fuoco il cui utilizzo è pienamente lasciato nelle mani del giocatore (alla cui varietà concorre poi anche l'ottima aggiunta del rampino). Aggiungiamo una cura nel level design degli scenari certosina, giocarlo a distruttivo ti porta effettivamente a sfruttare al massimo le possibilità offerte dall'ambiente di gioco, altrimenti non ne esci indenne. Lo stealth è perfettamente integrato e la transizione con le fasi sparacchine avviene praticamente senza soluzione di continuità ed in totale libertà di scelta per il giocatore. Infine ed ovviamente, tra i punti di eccellenza del gioco non si possono non considerare i valori produttivi: il comparto tecnico è inattaccabile, le animazioni sono le migliori mai viste in un videogioco e la cura dei dettagli è come sempre ai massimi livelli.
Questo non significa che il gioco sia eccellente in ogni sua componente, ovviamente, e sugli altri aspetti se ne può ovviamente discutere (alcuni punti dolenti li ho evidenziati io stesso mi pare qualche post fa).
Il concetto della verticalità è una caratteristica della serie, ma è altrettanto vero che le fasi di fuoco sono state ampiamente decentralizzate dalla formula e sono così sporadiche da risultare solo un ingrediente di una mistura che ha puntato molto su una varietà malcucinata: fasi di esplorazione e di platforming annacquate e senza le benché minima profondità, enigmi sempre banali e immediati, una fase stealth solo accennata. Tutti questi elementi erano accettabilmente abbozzati quando i titoli della serie erano dei TPS contaminati, peraltro con fasi di corpo a corpo che erano addirittura più complesse, ma nel momento in cui il titolo si è evoluto verso una caratteristica notevlmente più simile all’adventure sarebbe stato meglio se avessero posto una cura maggiore, anche perché se nei titoli precedenti potevamo riscontrare questa contaminazione in un massimo del 20% della durata totale dell’esperienza, in questo titolo tali fasi raggiungono tranquillamente il 50 se non il 60%.

Un titolo che non fa altro che riprendere le meccaniche dei predecessori, senza aggiungere niente o addirittura togliendo peso a quanto funzionava in passato, fallendo quasi completamente nel resto dell’offerta non può ottenere una valutazione di 93% su Metacritic. E’ poi chiaro che il comparto tecnico sia eccellente, ma parliamo sempre di un parametro marginale e che ha poco senso nella valutazione di un'esperienza.

Ti faccio un altro esempio sul quale a mio avviso ha ben poco di eccellente ma che tu hai citato come un punto di forza: l'interattività dell'ambiente di Uncharted 4 è quasi nulla, non c'è stato alcun miglioramento rispetto ai predecessori ed è ben lontana dall'eccellenza raggiunta per esempio da Resident Evil 4, un titolo di 13 anni fa :asd:.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sarei tendenzialmente d’accordo(a mio avviso TLOU da questo punto di vista è ancora superiore), se non stessi trascurando un aspetto fondamentale che a mio avviso va a far crollare quanto hai scritto come un castello di carte: se la realizzazione tecnica e una sceneggiatura scritta con criterio vanno poi a raccontare una storia banale, personaggi blandi e stereotipi riciclati a più riprese non solo da altri media o titoli, ma addirittura dalla stessa serie, con colpi di scena piuttosto scontati e uno scontro finale che appare davvero forzato, a mio avviso hai avuto il pregio di raccontare al meglio la trama di un B movie ma il succo del prodotto è sempre insapore. Anche The Avengers è ben girato, ma resta sempre un filmetto per teenagers. Uncharted 4 mi ha dato l’idea di essere una ragazza dal corpo mozzafiato ma che sia in grado di parlare solo di trucchi e vestiti, ottima per un incontro occasionale ma difficilmente ci perderai la testa. Posso immaginare un bambino innamorarsi dei videogame con uno Zelda Ocarina of Time, un Gran Turismo 2 o anche con un Call of Duty 4 e lo stesso Uncharted 2, di certo non con a Thief’s end.

Il concetto della verticalità è una caratteristica della serie, ma è altrettanto vero che le fasi di fuoco sono state ampiamente decentralizzate dalla formula e sono così sporadiche da risultare solo un ingrediente di una mistura che ha puntato molto su una varietà malcucinata: fasi di esplorazione e di platforming annacquate e senza le benché minima profondità, enigmi sempre banali e immediati, una fase stealth solo accennata. Tutti questi elementi erano accettabilmente abbozzati quando i titoli della serie erano dei TPS contaminati, peraltro con fasi di corpo a corpo che erano addirittura più complesse, ma nel momento in cui il titolo si è evoluto verso una caratteristica notevlmente più simile all’adventure sarebbe stato meglio se avessero posto una cura maggiore, anche perché se nei titoli precedenti potevamo riscontrare questa contaminazione in un massimo del 20% della durata totale dell’esperienza, in questo titolo tali fasi raggiungono tranquillamente il 50 se non il 60%.

Un titolo che non fa altro che riprendere le meccaniche dei predecessori, senza aggiungere niente o addirittura togliendo peso a quanto funzionava in passato, fallendo quasi completamente nel resto dell’offerta non può ottenere una valutazione di 93% su Metacritic. E’ poi chiaro che il comparto tecnico sia eccellente, ma parliamo sempre di un parametro marginale e che ha poco senso nella valutazione di un'esperienza.

Ti faccio un altro esempio sul quale a mio avviso ha ben poco di eccellente ma che tu hai citato come un punto di forza: l'interattività dell'ambiente di Uncharted 4 è quasi nulla, non c'è stato alcun miglioramento rispetto ai predecessori ed è ben lontana dall'eccellenza raggiunta per esempio da Resident Evil 4, un titolo di 13 anni fa :asd:.
Ma Uncharted fin dalle origini nasce come una serie pesantemente stereotipata, è praticamente l’Indiana Jones dei videogiochi e lo fa maledettamente bene. A mio avviso raccontare una buona storia non significa necessariamente dover tirare fuori una sceneggiatura originale o una storia profonda, qui stiamo parlando del classico blockbusterone alla Indie ma in salsa videoludica, neanche si pone il problema di prendersi troppo sul serio (come fa invece TLOU, in parte fallendo :asd: ). Certo, c’è la tematica del contrasto interiore di Nate e il rapporto con il fratello, ma il canovaccio generale resta pur sempre quello di una storia spensierata collocata nella solita folle caccia al tesoro. Chiedere qualcosa di altro e più profondo da un Uncharted significa semplicemente chiedergli di smettere di essere Uncharted :asd:

Non concordo con i tuoi appunti sul gameplay nè tantomeno sul fatto che non ci siano stati evidenti miglioramenti rispetto al passato. È migliorato tutto, a partire dal gunplay passando per le hitbox e finendo con lo stealth (tutt’altro che accennato, è perfettamente integrato con le meccaniche di gioco e con il level design delle “arene”). La verticalità è un punto di estremo favore, perché fin quando la serie si sviluppava esclusivamente lungo corridoi finiva sostanzialmente con l’essere fine a sè stessa durante gli scontri. In questo capitolo invece abbiano finalmente delle aree più ampia con totale libertà di approccio lasciata al giocatore, che può usare la verticalità offerta dal level design a suo uso e consumo, combinando tutti gli strumenti che il gioco mette a disposizione, partendo dallo stealth fino al rampino e alla su combinazione col corpo a corpo, oltre al gunplay che ovviamente consente una perfetta combinazione con le “coperture” verticali anche durante l’arrampicata.

A livello di interazione mi sembra si attesti su livelli discreti, le coperture sono praticamente tutte distruttibili, mutando anche a seconda delle tipologie dei materiali e costringendoti spesso e volentieri ad affrontare gli scontri in maniera dinamica, spostandoti continuamente (e qui ritorniamo al level design delle arene e alla verticalità) oppure ripiegando sullo stealth (e anche qui, ennesimo punto di forza nel poter passare senza alcuna soluzione di continuità da sparatorie a stealth anche nel medesimo scontro).

Poi sulla distribuzione delle fasi shooter e il bilanciamento con la componente platform se ne può discutere, è probabilmente il punto più controverso ed anche a me ha fatto storcere il naso sotto questo profilo. Il dlc (Lost Legacy) ha decisamente cambiato registro da questo punto di vista, probabilmente anche giovando della minore longevità

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Verdetto a cura di: Storm_FF

La Corte, riunita a discutere di uno dei maggiori blockbuster della gen, decreta Uncharted 4 un titolo meritevole dei suoi elogi, e solo leggermente sopravvalutato in virtù del fragoroso 93 di metacritic di cui si fregia. I valori produttivi altissimi sono indiscutibili, un tripudio per gli occhi con location mozzafiato dai colori sgargianti, animazioni minuziose e una densità di particolari che solo Naughty Dogs riesce ad offrire. Non è passato inosservato il netto cambio registico figlio del successo di The Last of Us, da cui Uncharted 4 eredita toni più maturi e riflessivi, oltre che personaggi caratterizzati con più cura, cosa che fa stonare ancor di più la storica piattezza degli antagonisti della serie. Forte del dichiarato addio di Naughty Dogs alla serie dopo questo capitolo, si percepisce un tono nostalgico dell'avventura, che chiude le vicende di Nate con un finale dai più apprezzato. Tutti i partecipanti si sono espressi riguardo il fatto che in questo capitolo si spari davvero poco rispetto agli standard a cui si era abituati, soprattutto nei primi capitoli in cui è preponderante l'aspetto narrativo, per alcuni una caduta di stile rispetto ai ritmi sempre alti del secondo, mai spodestato, capitolo. Dal lato gameplay l'hardware potenziato ha permesso aree generalmente più grandi, con brevi sezioni che fanno respirare aria di open world e scalate maestose grazie al nuovo espediente del rampino, benchè i set pieces memorabili siano stati meno del previsto. Anche lo shooting è migliorato, così come la IA nemica, che purtroppo viene ancora troppo facilmente ingannata dall'approccio stealth, molto più presente in questo capitolo. Pur essendo un'esperienza single player senza compromessi, qualcuno ricorda anche la bontà del comparto multiplayer. Il giudizio complessivo della Corte conclude che la valutazione corretta sarebbe stata attorno a 90.

 
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