Switch Visual Novel e Avventure Narrative su Switch

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Ma quello è un mumen :coosaa:
 
È uscito il terzo capitolo di Spirit hunter, avevo completamente dimenticato :phraengo:
 





Ricordo che il IV fatto dai teutonici cercava di mantenersi più fiabesco generico nella varietà del mondo con alcune citazioni tipo narnia, mentre il V sempre loro era più piratesco con tocchi da Guerre Stellari. Simon era in entrambi abbastanza ...onzo a volte, soprattutto con l'uomo lupo, ma mi pare lo fosse anche nel secondo originale, non tanto nel primo.

Questo fatto in casa nostra sembra più benevolo e potteriano anni '90.


 
Mi sorprende un po' che nel forum nessuno parli di questo gioco. Forse è uscito in un periodo troppo pieno, forse non attira tanto la tematica, forse non è stato pubblicizzato bene...
Questo puzzle game è un unicum nel suo genere, non avevo mai provato un gioco in cui si dovesse decifrare un linguaggio, con la sua grammatica, la sua sintassi, la sua semantica. E non c'è solo un linguaggio! Ce ne sono diversi, ognuno con le proprie regole, ispirati ai linguaggi del mondo reale.

Per certi versi mi ricorda tanto le vecchie avventure grafiche con visuale dall'alto, con tanto backtracking, cercando di analizzare ogni stanza alla ricerca della soluzione del puzzle.

In qualche altro modo mi ricorda Return of The Obra Dinn nelle meccaniche di deduzione: cerchi di capire a cosa corrisponde un set di simboli, li associ al loro significato e se quel set è corretto, ti vengono validati e da quel punto avrai la traduzione real-time in italiano di quei segni. C'è anche un utile sistema di note manuali per tenere traccia delle proprie ipotesi.

Per quanto riguarda il world building, mi ricorda Outer Wilds in piccolo: conoscere la cultura delle varie popolazioni che abitano questo mondo è cruciale per avanzare nella storia e per risolvere i vari puzzle che costellano le varie zone. Così come in outer wilds la progressione era caratterizzata dall'aumento della propria conoscenza del mondo di gioco, così qui progredisci solo se riesci a capire chi ti sta intorno.

Per me la "trama" in un videogioco deve essere proprio raccontata in questo modo: la storia è al servizio del gameplay e viceversa.
Sebbene la trama del gioco non sia niente di intricato o di incredibilmente profondo, a differenza dei due titoli sopra citati, funziona comunque alla perfezione, nella sua semplicità. Diciamo che è una versione più piccola ed accessibile di quei due mostri sacri. Il che non significa che sia facile (anzi), solo che l'impostazione è un po' più "classica" quindi potenzialmente più adatta a tutti.

Lo stile grafico è tanto d'impatto quanto intelligente: i due sviluppatori hanno trovato uno stile unico, fumettoso e con colori accesissimi, che nasconde le imperfezioni tecniche rendendole un pregio.
La cosa che mi è piaciuta di più sono le inquadrature larghe che lasciano spazio alla bellissima ambientazione ispirata alla Torre di Babele. Anche le musiche accompagnano alla grande l'avventura.

Se dovessi dire quello che non va... Bhe mi piangerebbe il cuore, perchè il gioco mi piace troppo e non vedo grandi difetti, contestualizzandolo al tipo di produzione (team di piccole dimensioni, basso budget, puzzle game) :asd:
Diciamo che ci sono delle parti stealth che non incontrano granchè il mio gusto perchè preferisco sempre la parte deduttiva (non sono mal fatte in ogni caso).
E poi un paio di situazioni potevano essere contestualizzate meglio. Non dico altro per non fare spoiler, ma si parla di dettagli veramente di poco conto.

Consigliatissimo, ovviamente!
 
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