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Who Gets To Be On The Steam Store? | Info by Valve! |
Sarà che non utilizzo steam per cercare giochi nuovi, visto che tra forum, siti vari, passaparola, ho sempre trovato quel che mi interessava. Come detto da Sil, l'utilizzo di steam è relegato a semplice piattaforma per lanciare giochi Poi magari mi sarò perso qualche perla, ma dubito visto che nel caso ne avreste parlato voi o comunque sarebbe saltato fuori da qualche altra parte
Però vabbeh mi spiace per voi che ne usufruite se la situazione è quella descritta.
Il problema più che altro è che gli studi più piccoli (o anche titoli sviluppati da una sola persona) che magari tirano fuori dal cilindro un titolo interessante rischiano di perdersi nel marasma del pattume quotidiano. Purtroppo chi non ha possibilità di fare neanche un minimo di marketing rischia di passare del tutto inosservato, mentre prima chi pubblicava un titolo e restava almeno qualche giorno sulla home delle "nuove uscite" aveva la possibilità di avere un minimo di visibilità in più proprio grazie a steam.
Per dire, se anni fa ci fosse stata già la situazione attuale, titoli come Banished o Stardew Valley (i primi due che mi vengono in mente) sarebbero probabilmente passati inosservati.
Per il resto piacerebbe anche a me un po' di pulizia, ma la cosa non mi tange. Il negozio Steam ci guardo una volta ogni chissà quanto e per tenermi aggiornato mi basta venire qui :mah:
Il "soft-porn" (che pessima parola) in stile anime fa schifo e va bandito da Steam, ma se viene fatto con i personaggi poligonali allora va bene...Le assurdità internettiane :imfao:
A parte gli scherzi, penso che molti si stiano mettendo solo dalla parte dei consumatori e non da quella dei produttori di un titolo.
Il problema non sta nel "cosa c'è" su Steam, ma sul "cosa mi fà vedere" Steam. Anche perché a nessuno si possono imporre i propri gusti personali, però è giusto pretendere che i filitri su una piattaforma di compravendita funzionino correttamente.
A parte gli scherzi, penso che molti si stiano mettendo solo dalla parte dei consumatori e non da quella dei produttori di un titolo.
Il problema non sta nel "cosa c'è" su Steam, ma sul "cosa mi fà vedere" Steam. Anche perché a nessuno si possono imporre i propri gusti personali, però è giusto pretendere che i filitri su una piattaforma di compravendita funzionino correttamente.
Questo è vero fino a un certo punto, gli asset flip, tutto quello che viola copyright, i tutorial di unity/gamemaker e i giochi che neanche partono non dovrebbero essere pubblicati sullo store.
Ma infatti applicare un filtro a monte ai prodotti che vorrebbero essere pubblicati su Steam è generalmente sbagliato ma nello stesso tempo anche lì ci deve essere un limite. Sono assolutamente d'accordo sul discorso assets, copyright infringment e quant'altro. E poi, nonostante mi ritenga una persona abbastanza aperta mentalmente, ci sono titoli che viaggiano veramente lungo quella linea di buon gusto/cattivo gusto che ammetto di non sapere come trattare.
Al netto però di queste rare eccezioni credo bisogni ideare un più efficiente sistema di filtraggio. Anche solo l'idea di dare in pasto tag, che di fatto definiscono un titolo e sono responsabili di far entrare o meno un titolo nella mia o nella tua lista, a la qualunque non è molto difficile da capire che non sia una soluzione così efficiente.
Non so, magari disincentivare l'utilizzo ad cazzum del sistema facendo in modo di far rendere conto all'utente della "responsabilità" che ha quando mette un tag e come questo di fatto ha una conseguenza sul resto dei giocatori. Oppure viceversa ridurli pesantemente/eliminarli (sì...storia ben curata, sto guardando proprio te) proprio e tornare ad una etichettatura più "tradizionale" fatta di generi e (alcuni) sottogeneri. Tanti potrebbero dissentire ma secondo me si farebbe solo il bene del videogiocatore che finalmente tornerebbe a provare giochi invece di passare 5 ore a scrollare liste e 1 minuto a vedere i menù (perchè ci si è resi conto che dopo 5 ore si è sbagliato comunque).
Questo è vero fino a un certo punto, gli asset flip, tutto quello che viola copyright, i tutorial di unity/gamemaker e i giochi che neanche partono non dovrebbero essere pubblicati sullo store.
E quelli che sono stati pubblicati, e che violano i punti che tutti possono leggere nelle direttive di pubblicazione su Steam, vengono tolti dallo store.
Comunque sia pare che molti non abbiano capito la natura di questo comunicato.
In pratica si tratta di una presa di posizione da parte di Valve verso i gruppi SJW che avevano richiesto l'eliminazione di titoli con contenuti "sessuali" da Steam, e che hanno portato alla temporanea espulsione di HuniePop (e tutti i titoli creati dal suo gruppo) dallo store.
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Come potete vedere la situazione si è conclusa per il meglio, a parte i soliti nomi della stampa che spingono verso discussioni assolutistiche puramente dettate dal gusto personale.
Questi tipi di comportamenti e richieste, da parte di un pubblico che io ritengo intellettualmente violento ed irrazionale, sono molto controverse in un mercato che Steam vuole tenere libero da ogni sorta di pregiudizio. Il discorso può essere espanso oltre il "nazismo" di questi estremisti anche verso chi chiede che su Steam non siano presenti i primi progetti, sicuramente grezzi, dei vari singoli/gruppi indipendenti che hanno bisogno di farsi conoscere e maturare esperienza.
E tali discussioni toccano personalmente il nostro mercato nazionale, perché molti dei primi lavori provenienti dai nostri futuri talenti ai più risultano come "cloni" o "giochetti del *****".
La parola "Sessualità" ora sembra essere divenuta il tabù, specialmente americano, mentre "Violenza" pare ormai passata di moda. Eppure per Hatred qualche anno addietro si alzò un polverone fittissimo, e ricordo che io stesso mi posi dalla parte di chi riteneva giusto lasciar produrre opere videoludiche senza muovere insensati pregiudizi; specialmente verso un titolo che si è dimostrato lacunoso sotto molti aspetti, quindi anche non così meritevole di discussioni e coverage da parte della stampa elettronica.
E quelli che sono stati pubblicati, e che violano i punti che tutti possono leggere nelle direttive di pubblicazione su Steam, vengono tolti dallo store. https://partner.steamgames.com/?goto=%2Fhome
Comunque sia pare che molti non abbiano capito la natura di questo comunicato.
In pratica si tratta di una presa di posizione da parte di Valve verso i gruppi SJW che avevano richiesto l'eliminazione di titoli con contenuti "sessuali" da Steam, e che hanno portato alla temporanea espulsione di HuniePop (e tutti i titoli creati dal suo gruppo) dallo store.
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Come potete vedere la situazione si è conclusa per il meglio, a parte i soliti nomi della stampa che spingono verso discussioni assolutistiche puramente dettate dal gusto personale.
Questi tipi di comportamenti e richieste, da parte di un pubblico che io ritengo intellettualmente violento ed irrazionale, sono molto controverse in un mercato che Steam vuole tenere libero da ogni sorta di pregiudizio. Il discorso può essere espanso oltre il "nazismo" di questi estremisti anche verso chi chiede che su Steam non siano presenti i primi progetti, sicuramente grezzi, dei vari singoli/gruppi indipendenti che hanno bisogno di farsi conoscere e maturare esperienza.
E tali discussioni toccano personalmente il nostro mercato nazionale, perché molti dei primi lavori provenienti dai nostri futuri talenti ai più risultano come "cloni" o "giochetti del *****".
La parola "Sessualità" ora sembra essere divenuta il tabù, specialmente americano, mentre "Violenza" pare ormai passata di moda. Eppure per Hatred qualche anno addietro si alzò un polverone fittissimo, e ricordo che io stesso mi posi dalla parte di chi riteneva giusto lasciar produrre opere videoludiche senza muovere insensati pregiudizi; specialmente verso un titolo che si è dimostrato lacunoso sotto molti aspetti, quindi anche non così meritevole di discussioni e coverage da parte della stampa elettronica.
Apro un OT brevissimo. Non vorrei sbagliarmi ma credo di ricordare che in questo caso erano nazisti veramente, senza virgolette. Per una volta credo che la richiesta fosse arrivata da uno di quei gruppi ultra-religiosi americani, infatti Valve inizialmente aveva ceduto.
Apro un OT brevissimo. Non vorrei sbagliarmi ma credo di ricordare che in questo caso erano nazisti veramente, senza virgolette. Per una volta credo che la richiesta fosse arrivata da uno di quei gruppi ultra-religiosi americani, infatti Valve inizialmente aveva ceduto.
Quelli di Hatred erano pazzi nel privato; non che il gioco fosse più "sano".
Comunque dentro il titolo non hanno messo nulla che incitasse al nazismo o ogni altra forma di odio raziale, per fortuna pare che loro odiassero tutta l'umanità in egual modo in quel periodo.