Mah insomma, cioè io per esempio che purtroppo sono a casa disoccupato (e frustrato), dovrei pure sentirmi in colpa perchè non foraggio a dovere l'industria videoludica? Abbiate pazienza, ma non lo accetto. Cioè se mi danno i servizi in abbonamento, le offerte sugli store digitali/Amazon ecc., il mercato dell'usato e poi c'è pericolo di sostenibilità del mercato, la colpa non può essere dei consumatori, che spendono a seconda della loro disponibilità (e a volte, anche se si è tanto appassionati, comunque è bene usare raziocinio secondo me; detto questo ognuno è libero di spendere come meglio crede), ma di chi fornisce loro tutte queste opzioni.
Che poi boh, per esempio, mi sono recuperato i dati sui profitti dell'industria del gaming nel 2010, che furono di 63 miliardi di dollari. Nel 2020 il profitto è stato di 160 miliardi. Ma anche solo nel 2019 (quindi prima del COVID) è stato di 120 miliardi. Questi dati, essendo "revenue", immagino tengano conto anche delle spese, che sicuramente non sono quelle del 2010, ma molto più alte. Quindi fate conto voi.
Ecco, a fronte di questo, mi chiedo comunque la discussione delle ultime pagine (che ho letto attentamente) quanto senso abbia...