PS4 13 Sentinels: Aegis Rim

  • Autore discussione Autore discussione .Mad
  • Data d'inizio Data d'inizio
ps4 retail
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Sh1n l'ho preso in offerta sullo store :D

Ovviamente non posso giocarci ora essendo in ballo con Biomutant e Elex, però è palese che una volta dentro non si esce più.

Ed è palese come l'aspetto grafico si sposa benissimo anche in una portatile, essendo che è tutto splendido eh, devo chiarirlo, ma ad esempio i personaggi sono cosi grandi in termini di pixel che risultano quasi appannati/opachi, insomma è tutto "gigante" in termini di stile, in portatile sarebbero con i tratti più definiti di sicuro.
Beastly ma io so che tu hai ps vita, giocatelo in remote play dalla play4. Così hai risolto
 
Beastly ma io so che tu hai ps vita, giocatelo in remote play dalla play4. Così hai risolto
Proverò a testarlo li magari,
anche se a questo punto sarebbe stato meglio su Switch,
su Vita c'è il rischio che le scritte piccole sono tipo microscopiche, quindi ci darò un occhio veloce :sisi:
 
Ci sono immerso ormai da più di una settimana e lo sto trovando grandioso. Davvero ben fatto l'intreccio narrativo.
Tralaltro anche le fasi RTS mi stan piacendo non poco :ahsisi:
Cloud poi l'hai finito?

Io l'ho provato un po' ma ho fatto il danno. Sapevo già che sarebbe stato magnetico come tutti i giochi Vanillaware che ho giocato e bruciato, e nonostante sono in ballo con un paio di giochi, non riesco a farne a meno e sono solo a 1 ora di gioco.

Una conferma ma che ho già visto giusto ieri, essendo che ci sono i capitoli, anzi, i singoli eventi ( che sono di una quantità infinita, sui 300 e passa penso) sono selezionabili, quindi penso sarà come Odin Sphere Che una volta finito puoi riviverli giusto? Quindi uno staccato di ciò che hai scritto dove non riuscivi a sbloccare le alternative, non penso sia un problema potendolo rifare poi vero?


Ah riguardo la trama in sé, poi puoi visionarla per intero in ordine cronologico come se fosse un film/serie TV alla Odin, oppure per visionarla devi anche giocarla a differenza di Odin dove potevi cliccare e assistere a tutte le scene senza necessariamente " giocare "?
 
Beastly io non l'ho finito anzi questa settimana non ho proprio avuto modo di toccarlo MA voglio darti ugualmente un consiglio.
Fatti meno problemi e gioca.
Tantissimi dei quesiti che ti stai facendo avranno una risposta prima di quanto tu possa immaginare...quindi rilassati.
Rischi di rovinarti l'esperienza.
 
Beastly io non l'ho finito anzi questa settimana non ho proprio avuto modo di toccarlo MA voglio darti ugualmente un consiglio.
Fatti meno problemi e gioca.
Tantissimi dei quesiti che ti stai facendo avranno una risposta prima di quanto tu possa immaginare...quindi rilassati.
Rischi di rovinarti l'esperienza.
Ma non mi sto facendo problemi ahah XD volevo semplicemente sapere se la struttura della trama era simile ad Odin nel senso di quality of life, perché so già come è impostata ma era giusto una conferma ^^ comunque a questo punto seguo il consiglio e vaso avanti XD tanto i Vanilla Sono una garanzia.
 
Ma non mi sto facendo problemi ahah XD volevo semplicemente sapere se la struttura della trama era simile ad Odin nel senso di quality of life, perché so già come è impostata ma era giusto una conferma ^^ comunque a questo punto seguo il consiglio e vaso avanti XD tanto i Vanilla Sono una garanzia.

Dal tuo post traspare il contrario però.
Più tranquillo, più sereno. Come ricordi giustamente tu i Vanillaware sono una garanzia.
Immergiti e divertiti :geddoe:
 
Dal tuo post traspare il contrario però.
Più tranquillo, più sereno. Come ricordi giustamente tu i Vanillaware sono una garanzia.
Immergiti e divertiti :geddoe:
Ahah ma no erano domande su quello che già penso sarà, ma mi piace riceverne conferma :sisi: lo sto già amando all'inverosimile e ho fatto due prologhi. Per me Vanilla ē amore.
 
:ohyess: miscredenti, tutti a dire che non sarebbe uscito su portatile:


Sembra fatto apposta, ci giocherò come su Switch, alternerò schermo grande a schermo piccolo, troppo figo.
 
La traduzione italiana è fatta bene se vuoi giocare con quella, pure più accurata a quella inglese in molte situazioni per quello che ho controllato io.

Comunque si gioca e non farti troppi problemi e non googlare nulla, poi tutto sarà chiaro.
 
L'ho cominciato da un po' pure io.

Credevo che mi sarei trovato in difficoltà nelle sezioni RTS ma tutto sommato devo dire che me la sto cavando bene. A difficoltà normale.

Parlando della storia, un po' alla volta il puzzle si ricomporrà e capirò meglio le cose.

Per ora posso dire che il gioco ha superato le mie aspettative. Promosso.
 
Normale è praticamente easy mode, Intense è più normale. Non ha un gameplay super profondo ma alcuni stages finali ad Intense sono davvero carini, in particolare
2-10
 
Sembra fatto apposta, ci giocherò come su Switch, alternerò schermo grande a schermo piccolo, troppo figo.
Bene, ora che hai trovato il tuo set up ti leggo già più "tranquillo".
Immergiti e goditi il viaggio :ooo:
 
Bene, ora che hai trovato il tuo set up ti leggo già più "tranquillo".
Immergiti e goditi il viaggio :ooo:
Esatto XD,
no però vabbè me lo sto godendo anche sulla normale tv che uso per la play,
sbloccato i vari prologhi ho visto che la struttura è la medesima di Odin riguardo la storia, puoi rivivere ogni singolo "frame", e la cosa mi piace troppo cosi non mi perdo niente nel caso voglio rivedermi delle scene.

L'unico dubbio rimane quello di poter rivedere tutto di seguito senza cliccare una volta finita una sequenza che torna alla "lista", in stile anime/film proprio, ma lo scoprirò soltanto alla fine :sisi:

Già intuito il macellame acuto confusionario, e la cosa non può che piacermi.

Semplicemente Vanillaware, mi faranno ricomprare Dragon's Crown ed Odin Sphere per ps4.
 
Esatto XD,
no però vabbè me lo sto godendo anche sulla normale tv che uso per la play,
sbloccato i vari prologhi ho visto che la struttura è la medesima di Odin riguardo la storia, puoi rivivere ogni singolo "frame", e la cosa mi piace troppo cosi non mi perdo niente nel caso voglio rivedermi delle scene.

L'unico dubbio rimane quello di poter rivedere tutto di seguito senza cliccare una volta finita una sequenza che torna alla "lista", in stile anime/film proprio, ma lo scoprirò soltanto alla fine :sisi:

Già intuito il macellame acuto confusionario, e la cosa non può che piacermi.

Semplicemente Vanillaware, mi faranno ricomprare Dragon's Crown ed Odin Sphere per ps4.

Nel database c'è una timeline per tutte le scene che hai sbloccato.
 
Nel database c'è una timeline per tutte le scene che hai sbloccato.
Lo so,
io mi riferivo al fatto che se poi si sbloccava un opzione alla Odin, anche li mentre giochi fai avanti e indietro in modo confuso, ma una volta finito il gioco puoi cliccare e visionare TUTTO in sequenza cronologica, come un enorme film (puoi pure selezionare i singoli episodi ecc..), il che è comodissimo.
 
Alla fine sono riuscito a giocare un pò, in sti giorni torno a casa che più stanco non si può.

26% storia e 13% combattimento, 7:40 ore,
sinceramente non mi aspettavo che le battaglie fossero cosi adrenaliniche, soprattutto se si vuole prendere S (normal mode),
capisco chi lamenta il fatto che non si vedano le Sentinelle in campo ma...compensa il fatto che oltre a vedere le parti prima di selezionare l'azione da compiere (il che fa figo alla fine), si vede l'anteprima con l'animazione in stile anime quindi alla fin fine la Sentinella la vedi anche se "low budget" visivamente,
i Vanilla non sono famosi per avere un alto budget e si vede, ma hanno saputo gestire il tutto in modo ottimo.

L'unica cosa che non ho ancora capito se si possa fare o no, e sapere lo status delle singole unità, quando le stunni magari, ma misà che lo vedi al momento dello stun il simbolo dello scudo e il numero di...turni?

per il resto con un attimo di pazienza anche se sono tante con i tasti L1-L2 puoi selezionare unità per unità quindi capisci dove sono quelle nemiche, alla fine non c'è bisogno di selezionarle sempre una ad una poichè molti colpi sono ad "area", quindi le strategie vanno solo per i robottoni (almeno fin dove sono arrivato io).

Molto figo, mi sta prendendo anche la modalità combattimento, e c'è un botto di roba da sbloccare tra skills ed equip.

Lo stile e l'art design è da piangere di gioia.
 
L'ho finito qualche giorno fa e devo dire che ha superato le mie aspettative.

Ero dubbioso visto che era molto diverso dai loro precedenti lavori. :sisi:

La storia ti tiene incollato allo schermo e le fasi rts sono piacevoli da giocare anche per uno come me che evita gli rts. L'ultimo che ho giocato è stato Warcraft 2, giusto per farvi capire :lol:.
 
per chi fosse scettico è in offerta prime day a 25 euro su amazon
è praticamente regalato :bruniii:

EDIT: 28/06/2021

13 Setinels



Dopo…

la sequenza interminabile di mind blow delle mie ultime sessioni quale modo migliore di iniziare una sessione se non con un altro mind blow? Che parte piano piano e poi esplode? 13 Sentinels non delude, non è mai scontato ed anche quando riesci a inquadrare qualcosa c’è sempre qualche sottigliezza che sfugge anche se lentamente riesci a mettere insieme i frammenti, a comprendere rapporti e relazione.



Dopo Miura, tocca a Takamya. Ero molto curioso di vestire nuovamente i suoi panni. Non solo alla luce della registrazione vista con Keitaro ma anche da un piccolo dettaglio: il luogo che si vede dietro di lei nella sua schermata di selezione è un posto che non avevo mai visitato. Chiaramente un tetto. Il tetto del istituto Sakura. Prima però una piccolezza cosi ovvia da essermi sfuggita: nonostante Yuki porti i guanti nel artwork, il modello in game ne è sprovvisto. Allo stesso tempo i background nella schermata di selezioni dei personaggi sono mostrati con tinte più scure, offuscate, meste solo fino a quando sono bloccate da un lock. Sono aspetti completamente tralasciabili ma mi stampano un sorriso ebete sulla faccia.



Yuki ha fatto del tetto il suo rifugio personale. Il suo atteggiamento aggressivo e lo sguardo penetrante(modulato dal succo alla mela sempre a portata di mano), mediamente, bastano a tenere gli studenti a distanza. Mediamente, perché c’è qualcuno che non sembra proprio mollarla neppure per un secondo. Una ragazza chiamata Erika Aiba. Pur avendola ignorata il più possibile, sembra aver accettato di piacerle sebbene la cosa le secchi un po’.



Nulla di strano quindi, ha una fan…no. Non ci sarebbe nulla di strano, se Erika Aiba non fosse, letteralmente, un clone della giovane Tamao Kurabe per aspetto e nome. La ragazza ha notato che la Sukeban se ne va in giro per la scuola a fare domande su Minami e si autoproclama sua Watson. Ed è tutto taaanto, tanto sospetta. Erika pare svampita, distratta, ingenua ma è chiaro che stia SEMPRE attaccata a Yuki, non la perda mai di vista.


Tant’è che è inevitabile notare alcuni suoi cambi di mood, alcune sue dichiarazioni: non vuole essere “lasciata indietro”, è difficile “starti dietro”. Non sono affermazioni casuali, anche perché Erika “sa” che Takamya sta andando in giro a fare domande sulla scomparsa di Minami.


La cosa secca parecchio Yuki già nervosa perché ha “smesso di fumare” e freme dal cercare Natsuno prima però ci sono un paio di chicche piuttosto pregevoli. Sul argomento fumo invece si tornerà dopo, per ora fa atmosfera e solidifica lo status di teppista della nostra ragazza dai capelli corvini.



Ad una delle reti è legato un fazzoletto il cui proprietario è, da conversazioni origliate successivamente fra studenti random, è ignoto sebbene qualche romanticona ipotizza che sia una qualche ragazza in attesa del grande amore(la cosa a posteriori fa ridere di gusto).



Inoltre in mezzo allo “schifo” di immondizia, Yuki scorge un compito accartocciato: è di Amiguchi, ha preso nove. Come ci era stato dato sapere grazie alla storia di Megumi è mooolto intelligente Yuki però vede questo gesto come un ennesima prova della sua immaturità. Fra l’altro ripetendo la scena ho scoperto anche in questa occasione dialoghi secondari, come quello relativo ad Erika ed al succo di frutta



Impossibilitata a sbarazzarsi di Watson, Yuki decide di provare l’approccio più classico ad un indagine: raccolta di informazioni che passa ovviamente per il fare qualche domanda agli studenti. Si parte da una studentessa del IC,Megumi, che come da copione sta spiando Kurabe.


La ragazza è lievemente più coinvolta rispetto al prologo, si è resa conto che qualcosa non va a causa di tutte le domande ma non è in grado di fornire informazioni particolari se non una: durante le lezioni Minami era distratta ed annotava delle sue cose su un quadernetto inoltre sembrava recarsi spesso nello spogliatoio anche al infuori dagli orari del club.



Spostatasi verso Fuyusaka, per Yuki non ci sono molte informazioni. Nessuno riesce a trovarla, nessuno sa dove sia eppure le ricerche da parte di amici e adulti si fanno sempre più incessanti. Iori confessa di iniziare a temere il peggio ma prima di fornire altre eventuali info utili viene interrotta da Usami la quale, senza alcun pelo sulla lingua, più che alla scomparsa sembra interessata a Yuki: è una vera sukeban, di quelle che ha sempre letto nei manga “tieni nascosta una lama sotto la gonna?”



Pur se per vie traverse inoltre, Yuki ha iniziato a prendere atto e confidenza con ben tre dei “sospettati” che deve tenere d’occhio. Megumi, Tomi ed Iori…non lo ha dimenticato, per quanto il suo obiettivo sia un altro continua a portare avanti l’indagine per “quattrocchi”.


Senza altre piste, Takamya si sposta verso lo spogliatoio. Parlando con le compagne di squadra di Natsuno, ottiene qualche info aggiuntiva. Aveva iniziato a saltare gli allenamenti, armeggiava spesso nel suo armadietto con uno strano aggeggio alieno ed è sparita poco dopo l’incendio al edificio nord.



È la primissima volta che mi viene fatta menzione di questo evento, Yuki non ne sapeva niente. In quest’occasione Watson da prova di un minimo di utilità infatti un diversivo che permette a Yuki di infiltrarsi nello spogliatoio (normalmente inaccessibile ai non membri)e controllare il di lei armadietto ritrovando il famoso quadernetto al interno trova nozioni confuse ed eccitate, che a noi però sono piuttosto chiare sebbene subito dopo “disubbidisca” e faccia irruzione anche lei nello spogliatoio nonostante le fosse stato chiesto di aspettare fuori.


Tornando invece al famoso quaderno, i punti salienti sono tre.



Primo, Nat-chanha finalmente incontrato il suo “destino” ed è finalmente entrata in contatto con un “vero” alieno. La cosa preoccupa notevolmente la Sukeban, che per un attimo ha il terrore che possa essere stata rapita sul serio dagli alieni.


Secondo, gli alieni sono avanzatissimi e possiedono una tecnologia che gli permette di viaggiare nel tempo. Hanno costruito un portale che gli permette di andare avanti ed indietro attraverso il santuario Tokisaka



Terzo, il suo amico alieno è alla ricerca di una cosa chiamata “Sentinella 17” che serve per combattere “gli alieni cattivi”.



L’ingenuità ed entusiasmo unito a lampi di puro genio sono tipici di Minami, Yuki sa che è stata la sua amica a scrivere quelle cose: la fantomatica Sentinella 17, il “robot” di cui parla potrebbe essere l’arma di cui gli ha parlato Ida. Inoltre, deve recarsi al Santuario Tokisaka e per farlo si serve del aiuto di Erika.



La ragazza si fa aspettare al cancello e nel mentre Yuki si imbatte in Shinonome. La conversazione fra le due è “strana”, strana perché Ryoko NON ricorda di aver chiesto alla “collega” di nascondere una cosa per lei, una “scatola”. È scostante,reticente scettica, però…Yuki continua a preoccuparsi per lei ma come potrebbe essere altrimenti?



Flashback, siamo poco prima che Minami venga dichiarata effettivamente scomparsa. Girando per l’istituto, Yuki prende atto della tranquillità e del atmosfera che emana il vecchio edificio, prossimo alla demolizione. Un peccato perché sarebbe stato un ottimo luogo di ritrovo per la sua banda.



Mentre rimugina sulla sua banda e su come in altre circostanze sarebbe riuscita ad entrare al Sakura normalmente “come tutti gli altri”, scorge Shinonome poco lontano armeggiare con uno strano aggeggio a forma di scatola, so benissimo chi o cosa è. È BJ e i due sembrano conoscersi.



Il robottino sostiene che i “suoi” dati sono stati registrati e prega Shinonome di “tornare” prima di essere interrotto. Ryoko “spegne” la funzione AI di BJ e gli chiede di cercarli: cercare le informazioni che BJ ha sepolto dentro di se, su di lei e sul Professor Ida.


La registrazione che ne segue lascia senza parole. Una giovane donna(Presumibilmente Ryoko del 2188) è stata tradita, tradita ed usata dal Prof Ida l’uomo che aveva detto di “amarla”. In preda alla disperazione e persa ogni traccia di fiducia nel genere umano che continua a lasciarsi andare ai suoi più bassi istinti nonostante sia sul orlo di estinguersi.


Per cui ha fatto una scelta, impossibilitata a “bloccare” il progetto “arca “ha deciso di “farlo deragliare”. Modificando i protocolli dei Robot responsabili del progetto per la Terraformazione. Ne conseguirà che i settori entreranno in un loop infinito ed il mondo sarà finalmente in pace: libero dagli esseri umani. In un puro e tragico slancio di nichilismo e misantropia, del tutto incurante di ogni cosa “Anche questo posto presto esploderà. È la fine della razza umana. NON ci serve un futuro”



Sono tanto confuso oltre che rapito dalla potenza di queste parole(merito anche di un altissimo livello di recitazione della seiyuu). Birba ha detto che i Deimos anzi i Codice: Deimos sono dei distruttori di civiltà ma ascoltando solo questa conversazione, sembra che siano semplicemente le macchine per lavori pesanti modificati per fini più sinistri; ciò si sposa molto bene con quanto dettomi durante le fasi di battaglia: i Deimos inizialmente NON erano equipaggiati con armi, ma solo con strumenti per scavare.



Questo però NON spiega il PERCHé la terra sia stata distrutta e l’umanità sia “già” sul orlo del estinzione. In preda a tutte queste domande. Yuki si avvicina a Ryoko, disperata ed in ginocchio. La tira su mentre ascolta i suoi borbottii. Non riesce ad accettare che Ida le stia mentendo. Ha distrutto il mondo? A che servono allora le sue pillole? La nostra Sukeban è chiaramente preoccupata per Shinonome la quale, in ultimo momento di lucidità la prega di nascondere la scatola non parlandone per nessuna ragione al mondo con il Professor Ida.


Da abilità(fasi di battaglia) di Ryoko stessa che parlano tanto di “espiare”, è verosimile che sia effettivamente fautrice o comunque fra le cause principali della distruzione in atto. Ora come ora però la scena si sposta in infermeria. Ryoko dolorante si risveglia in infermeria.


Era svenuta e la sensei Morimura le ha dato le pillole quando è arrivata. Già le pillole, perché le ha Takamiya? Perché le avrebbe gettate a terra e perché le avrebbe detto di nascondere qualcosa da Ida? Long story short Shinonome sembra aver dimenticato tutto e più le si fanno domande, più rincara la dose di pillole sostenendo che “l’aiutano a ricordare”. Sono le stesse pillole che ha preso Juro e plausibilmente le stesse che Ei prende sempre(come confermato da Iori) nonché le medesime(e qui è magistrale il cambio di illuminazione che oscura COMPLETAMENTE la figura della sensei) che plausibilmente Morimura(sopraggiunta poco dopo)avrebbe voluto dare a Yuki che però si da alla fuga.



Sono confuso e perplesso. Soprattutto dal atteggiamento di Ryoko scostante, volubile, altezzoso, sempre diffidente…è sicuramente una ragazza fragile e come Gouto il suo prologo arriva ora, in questo momento. Sebbene, come Gouto nutro il sospetto che anche la sua storia sia di quelle che mi porranno di fronte a dei lock piuttosto importante.



Prima di proseguire una nota personale di completismo, Takamya è il secondo personaggio (dopo Kurabe) in cui riesco a visionare tutti gli eventi del ideale seconda “macro parte” sebbene abbia una struttura non lineare. È una cosa che voglio enfatizzare perché come giocatore sto facendo sempre un salvataggio extra quando mi appresto ad iniziare una macro sequenza di storia.



Una scelta forse troppo prudente ma che si è rivelata particolarmente utile proprio in questa circostanza. Per farla breve, la mia curiosità mi ha spinto ha “seguire” dapprima le piste più calde ed interessanti, ignorando quelle più banali…fino al raggiungimento del inevitabile lock.



Risultato, la “pista” banale è apparsa in archivio nonostante non l’avessi visionata: un fatto inaccettabile per il mio essere completista, ho ricaricato TUTTO da capo per ottenere anche questo evento di mio pugno senza unlock automatici, per quanto sia un elemento secondario.



È d’atmosfera, semplicemente…bisogna seguire il piano che avevo prima di incontrare Ryoko al cancello, scegliendo di andare al santuario Tokisaka. Mentre Aiba giocheralla con i suoi capelli(animazione molto carina), Yuki salta fuori da un cespuglio e con un pizzico di amarezza deve accettare il fatto di non aver trovato alcun tipo di indizio e, in accordo con Watson, decide di continuare l’indomani cambiando approccio.



Ma cambiare approccio? Sempre le basi, andando in giro e facendo delle domande. Rispetto a quando ho incontrato avevo un elemento in più: l’incendio al edificio nord, accennatomi solo dalle ragazze del club di atletica ma ho altri a cui chiedere sempre nel corridoio del primo anno e se molti di loro(come Fuyusaka) sembrano cadere, genuinamente, dalle nuvole qualcun altro sa qualcosa.



O più correttamente, sa quello che si dice in giro: Yakushiji ha sentito dire che l’incendio “è” stato causato da un teppista che fumava il che la porta ad insinuare che la colpevole sia Yuki stessa. È positivo osservare come gli altri studenti prendano atto che Takamya sia una teppista e che, di conseguenza, dubitino della sua buona fede..


Yuki però sbotta irritata da queste insinuazioni sebbene ora abbia un elemento in più: al Istituo Sakura c’è un solo vero teppista, Nenji Ogata e nel mentre ho scoperto una cosina in più di lei: non fuma più da quando si è trasferita al Sakura, potrebbe essere stato un ordine del USI per non rischiare di farla sospendere ma potrebbe benissimo essere una sua scelta per non deludere Nat-chan.



Proseguendo con il secondo giro di domande, non ho potuto fare a meno di tornare nei pressi della palestra dove ora è presente un MIB in bella vista.



Il losco figuro si guarda intorno e tieni Yuki a distanza ma fornisce qualche informazione quando si fa presente di essere un “collega” del USI. I contatti vanno sempre mantenute al minimo però ci informa che apparentemente la Shikishima ha recentemente passato “qualcosa”(si suppone informazioni e strumentazione) al interno del edificio.



Tornando nel corridoio dopo aver parlato con il MIB, si ha inoltre modo di notare Ogata che (chiaramente) va per andare verso Tomi ma gira i tacchi non appena la scorge in compagnia di qualcun altro. Non ci vuole genio per sapere dove si trova: il tetto dove possiamo subito notare una ENORME anomalia.



Aiba che sussulta e si tiene mooolto a distanza(resta vicino alla porta) sussurrando spaventata “Parlare con i teppisti non è consigliabile”. Un comportamento già di per se anomalo visto che come ho avuto modo di verificare Takamya è notoriamente una teppista ma Erika non la molla un solo minuto.



Ogata e Takamya si conoscono ma dai sprazzi e cenni dei loro incontri, si conoscono per motivi che “esulano” dal loro essere dei giovani delinquenti. Nenji è infatti l’unico a non capire perché Yuki si morda ogni volta la lingua cambiando da “Nat-chan a Minami Natsuno” dopotutto l’ha sempre chiamata cosi “sin dalle scuole elementari”.


Ogata si rivela una miniera di informazioni, a modo suo è un ragazzo attento e premuroso. Partendo dalle basi: il fazzoletto legato alla ringhiera è suo e si trova li per vedere se si era asciugato, una piccola verità che fa sorridere visto che Yuki, come il resto del corpo studentesco, era convinto che fosse di una ragazza.


Per quanto invece riguarda l’incidente: primo, Nenji NON fuma secondo, è scoppiato nel bagno delle ragazze inoltre ritiene che sia riduttivo definirlo incendio. Per quanto invece riguarda Minami, Ogata si dimostra piuttosto preoccupato da quanto sta succedendo.



Qualche tempo prima l’aveva vista inseguita dagli uomini in nero inoltre ha sentito dire che un ragazzo delle medie la cercava. Sono entrambe informazioni a noi note: le ragazze del club di atletica pensano che Miura vada alle medie per via del cappello e credono che sia il ragazzo di Minami; Nenji inoltre come già sappiamo ha “aiutato”(finendo al tappetto) Minami a fuggire dagli uomini in nero ed in quel occasione la ragazza ha “scoperto” che la sua migliore amica collabora con il MIB.



Forte di tutte queste nuove informazioni, Yuki si dirige al edificio nord seguita a ruota da Aiba; sempre svampita, sempre con la testa fra le nuvole, sempre cosi apparentemente ansiosa di “mettersi nei guai”,. Le sue osservazioni al meno seccano, al più irritano fortemente la sukeban che si vede appiccicata controvoglia una ragazza che sembra “divertita” dal intera situazione e che finisce per essere…più losca dei MIB.



Nonostante le continue distrazioni, la scena parla da se. Non può essere stato un incendio né un esplosione. Quei danni, sono stati fatti con la forza, Yuki suppone che possa essere opera di più persone. In mezzo a ciottoli, frammenti di bagno e delle porte però è chiaramente distinguibile un oggetto: i resti di un paio di occhiali rossi.



Non potrebbe esserci collegamento più diretto: c’è una sola persona in tutta la scuola che porta occhiali con quella montatura, frequenta la IB, è un’amica di Minami ed era nella lista del quattrocchi, Tomi Kisaragi. Seguita a ruota da Aiba, la sukeban riesce a rintracciare la sua sospettata ed arriva un avvenimento piuttosto eloquente.


“Watson” si dilegua con un pretesto suppongo che sia per non avvicinarsi: ha sussultato dopo che l’inquadratura si è spostata sulla sospettata e Miwako, è già la seconda volta che si tiene volutamente a distanza da alcuni studenti.



Da parte sua Yuki non si cura molto della cosa, ha delle domande da fare. Che ci faceva Tomi Kisaragi nel edificio nord? Quelli sono chiaramente i suoi occhiali, è l’unica nella scuola a portarne di simili. Ad accuse cosi dirette, Kisaragi risponde con schiettezza e canonica loquacità: perché avrebbe dovuto andare in bagno in un posto come l’edificio nord…e come ha fatto a perdere gli occhiali, se li sta indossando?


Yuki si sente presa un po’ in giro, soprattutto quando la sua sospettata parla di incendio. Ha visto la scena del crimine e sa sin troppo bene che quello NON è stato un incendio. Da parte sua, con un po’ di timidezza Miwako smentisce la versione di Tomi.


Qualche giorno prima si trovava nel edificio nord, doveva lasciare delle fotocopie nel aula d’arte prima di tornare a casa insieme alle sue amiche. In quel occasione ha dapprima visto Minami, che “scusatasi” per la fretta sembrava fuggire da qualcosa o qualcuno e subito dopo aveva incrociato anche Usami. Tuttavia quella Usami si comportava in modo strano.


La sua gamba era chiaramente ferita ma con calma gelida ha continuato a camminare, ignorando le preoccupazioni e le premure di Miwako. Usami colta in fallo, inizia a protestare. Non avrebbe mai ignorato la sua amica in quel modo e non è mai stata nel edificio nord. Fortunatamente per lei sopraggiunge Fuyusaka che, messa a corrente della situazione, fa presente una cosa: il giorno del incidente, Tomi era con lei al cancello ad aspettare Miwako, come poteva essere nel edificio nord e per di più ferita?


Assurda che possa essere, Yuki inizia a pensare seriamente che ci siano DUE Tomi Kisaragi. Un’ipotesi che mi sento di supportare alla luce del flashback con il giovane Ida nella storia di Amiguchi. Per quanto invece riguarda Minami, Miwako non può dare molte informazioni: era di fretta ed aveva una borsa con se…ma ricorda di aver visto un’altra persona in quel occasione.


Era una ragazza dal aria familiare e gentile, Miwako non l’ha vista bene in viso: era ricoperta di polvere ma ha avuto la sensazione di conoscerla sebbene non sappia in che anno o in che sezione sia ma di una cosa è certa: veniva dal bagno. Due Tomi Kisaragi ed una ragazza misteriosa coperta di polvere, che istintivamente identifico con Tamao Kurabe/Erika Aiba che con questa sequenza ottiene una sua pagina in archivio con il tanto atteso artwork.



Questa sequenza di eventi non solo idealmente “apre” il lock che mi impediva di proseguire nella storia di Natsuno ma mi ha permesso di sbloccare anche il prologo di Kisaragi lasciando fuori il solo Ogata. Non aveva però concluso la mia partita nei panni di Yuki, sbloccato il lock relativo ad alcune voci in archivio sono subito andato avanti per completare l’ultimo “percorso”.


Non avevo indizi sul cosa fare, né nuove piste…fino a quando passeggiando nel corridoio ho sentito da alcuni studenti che un gruppetto di teppisti del Kuri si era appostato davanti al cancello, come Nenji aveva predetto Wajima ed i suoi tirapiedi sono arrivati al Sakura per vendicare la precedente umiliazione.



Incrociandoli, la banda prova subito ad attaccar briga prendendo di mira anche Erika, difesa a spada tratta dalla nostra sukeban “se provi a toccarla, ti taglio le mani”. Un po’ come avvenuto nel prologo di Hijiyama la rissa viene “skippata”. Il risultato però lo conosciamo, Wajima ed i suoi le hanno preso di brutto ma…



… non è una vittoria. Qualcuno ha chiamato la polizia e Yuki è stata arrestata e condotta in centrale nella sezione per crimini giovanili. Takamya “sa” di essere in una brutta situazione, essere sospesa ora farebbe saltare l’accordo fatto con il Direttore del USI, la vita di suo padre è in pericolo.



Presa dal ansia la ragazza tenta di parlottare con l’agente di guardia prima ed uscire direttamente dalla porta di ingresso poi. Contrariamente al ultimo titolo con una grossa enfasi su un interrogatorio giocato da me qualche anno fa, questa volta le cose si risolvono abbastanza in fretta.



Dopo essere stata ripresa più e più volte dal agente, questi si vede congedato da un suo superiore, che si presenta come il canonico Detective brizzolato con impermeabile. Nonostante avesse due frasi in croce, in realtà l’ho già incrociato, nella seconda scena del prologo di Yuki, è l’uomo che l’ha condotta al ufficio del USI ma andiamo con ordine.



Yuki ed il Detective si conoscono e conversano in termini piuttosto amichevoli. Dapprima la informa della fuga degli sgherri di Wajima dopodiché passa alle cose serie: era preoccupato. Preoccupato per lei, non si era sentito più parlare di lei dopo che l’aveva scortata al ufficio del USI. Non sapeva neppure che fosse stata trasferita.



L’uomo(il suo soprannome Oni Onishi è reso come Orco Onishi nella traduzione) ha capito che centra qualcosa l’USI e di fronte alle reticenze della ragazza decide di darle qualche informazione per guadagnarsi la sua fiducia.



Circa sei mesi prima, durante il trasporto di alcune macchine la polizia ha preso in custodia una strana ragazza di nome Ryoko Shinonome. Come accaduto anche a Takamya gli agenti del USI sono arrivati e l’hanno prelevata ma hanno fatto in tempo ad ascoltare alcune strambe affermazioni: ha detto di venire dal futuro e di essere li per combattere i Kaiju.



Yuki fa la scettica ma Onishi non ha finito. Ha avuto modo di assistere ad un altro strano incidente, uno strano oggetto metallico in cima ad un palazzo. Coperto poi successivamente con un telone e guardato a vista, sempre dagli agenti del USI.


Io “so” di cosa sta parlando, sta parlando della sentinella 19 con cui Keitaro è apparso nel 1985. Gli incidenti, uniti agli appunti sul quaderno di Minami…convincono Yuki a parlare. Onishi è uno dei pochi adulti di cui si fida e quanto raccontato su Shinonome combacia con quanto riportato sul quaderno di Nat-Chan che parlava di viaggi nel tempo e di un robot combattente.



Natsuno è proprio il primo tema toccato dalla Sukeban: è sparita da una settimana eppure la polizia non ne sa niente dopodiché fa un accenno al suo incarico e su come secondo l’USI la Shikishima stia coinvolgendo minorenni nella produzione di armi nucleari e che lei, come Shinonome, è stata trasferita al Sakura per sorvegliarli.



Sul USI in se, Onishi sa relativamente poco: sa che hanno legami con le alte sfere, sa che sono intoccabili e che indagano sulla Shikishima ma ha anche qualcosa di cartaceo. Dei documenti con richieste di blocco del traffico per mezzi pesanti. L’oggetto con cui Shinonome dice di essere “arrivata” dal futuro sarà presto trasferito ad un cantiere navale della Shikishima, è quella la prossima destinazione di Yuki.



Per conto mio io non posso NON prendere nota di una coincidenza. Nel elenco scena mi viene comunicato il nome completo del orco, ispettore Heizo Onishi. Heizo come Heizo Douji, il padre di Kiriko, della vera Kiriko. Dubito fortemente che sia una coincidenza.



Detto questo, dopo aver perso un po’ di tempo ad osservare la varietà di npc presenti sul treno(Dal sosia di John Lennon al tipico anziano con cappello,occhiali e bastone) per il porto ed a deliziarmi della quantità di nuovi background visti in queste poche scene.



Il piano di Takamya è molto semplice. Sa dove si trova il deposito dove trasporteranno il mezzo di Shinonome, si trova in un magazzino vicino al porto. Aspetterà che faccia buio per dare un’occhiata e quasi non si accorge della presenza di Ogata.


Il ragazzo sta semplicemente tornando a casa, Yuki ricorda bene una volta abitava vicino a Nat-chan ma ora vive con suo nonno e questo da ulteriore senso alla familiarità che il bancho ha non solo con Yuki ma anche con Natsuno.



Conversando del più e del meno, tenendo sempre nascosta la sua vera destinazione Ogata nota l’assenza della sua “leccapiedi”. Yuki è colta alla sprovvista da questa uscita poco educata, Aiba è in ID, come Nenji dovrebbe conoscerla.

Dovrebbe è la parola chiave, perché Nenji gli rivela che la vera Aiba non viene a scuola da un po’, quella non è Erika Aiba. Questa rivelazione punta fortemente verso la misteriosa ragazza coperta di polvere intravista da Miwako il giorno del incidente.



Da parte sua Yuki, salutato Ogata. Decide di concentrarsi sul arma della Shikishima sebbene faccia tesoro di quanto scoperto e si convinca di poter credere solo ed esclusivamente a quanto vede con i suoi occhi.



Infiltrarsi nel cantiere è cosa da poco per Yuki, è decisamente più difficile mettere ordine nei suoi pensieri che non possono non andare alla strana ragazza che si fa chiamare Erika Aiba e che la segue costantemente un po’ come se fosse una “Shiba” sebbene a differenza di Shiba la sua presenza sia “confermata” da taaanti altri.



Sempre rimuginando ed avanzando a tentoni nel buio, Yuki nota una strana luce illuminarsi…proviene dal suo collo. In quel momento, una voce familiare la accoglie, è Shinonome. L’hangar si illumina mentre le due ragazze si squadrano nessuna delle due ha una ragione per essere li.



Una risposta però può darla, criptica e ambigua che sia. Quella luce è la prova che loro sono piloti, la sentinella 14 li sta chiamando. Yuki osserva sbigottita l’oggetto con cui Shinonome sarebbe arrivata dal futuro mentre sopraggiunge un’altra figura, Renya Gouto che blocca la sua unica via di uscita.


Secondo Gouto “quella” è l’arma che useranno nelle loro prossime battaglie, ma Ryoko obietta stizzita. La sentinella 14 è la SUA sentinella, non permetterà a nessuno di salirci “nessuno la può pilotare meglio di me” circondata e “tradita” da quella che credeva essere un’alleata, a Yuki non resta che cercare risposte.


I due ragazzi gli tagliano ogni via di fuga, e non hanno intenzione di ricorrere alle maniere forti. Ryoko sempre in linea con i suoi sbalzi d’umore che vanno dalla più nera disperazione ad una fredda determinazione(e saccenza) che sconfina quasi nel sociopatico: non esita a puntarle una pistola addosso. Una pistola vera ovviamente “Se vuoi te lo dimostro”.



La sentinella, dunque Natsuno cercava questa? Per combattere gli alieni? Ryoko schernisce con una risata le bizzarrie di Minami, non stanno combattendo contro i marziani. Il loro obiettivo è salvare il mondo dai Kaiju. D’altra parte Gouto, che Yuki ha riconosciuto come un altro degli studenti da sorvegliare, le fuga qualche dubbio.


Per “loro” quello è il passato, vengono dal futuro proprio come ha scritto Natsuno e quel oggetto NON è l’arma della Shikishima, è stata costruita nel futuro e gli sarà utile nel combattere i Kaiju. Yuki si rifiuta di capire, si rifiuta di accettare, si rifiuta di essere di essere coinvolta eppure “la tua pelle illuminata ne è la prova” e cerca di farsi strada con la forza ma le cose peggiorano, ulteriormente.



Dietro a Gouto spunta anche Chihiro Morimura(infermiera) che accenna a come un “nuovo” codice sia stato aggiunto più volte e quindi è entrato in contatto con lei “più volte”. Sapevo già del esistenza di questo codice, è stato Gouto stesso a parlarne con Megumi in occasione della sconfitta del “primo” stregone(Gouto stesso) ma chi è stato ad inserirli? Se devo fare un nome dico Okino visto che contrariamente ad altri sembra agire quasi del tutto in solo ed è scaltro. Probabilmente il personaggio più scaltro e sveglio visto sino ad ora.



Intanto, il climax culmina Morimura afferma di dover fare delle ricerche su Yuki e per farlo Shinonome le spara alla spalle. La confusione è d’obbligo, soprattutto la posizione di Shinonome al interno delle alleanze è alquanto difficile da carpire, la ragazza è instabile e le medicine la portano a dimenticare quello che fa da una parte sta con Ida e l’USI dall’altra con Gouto… parlando proprio di lui non posso dimenticare in che momento della storia mi trovo.



Ha già recuperato Chihiro(bambina) ed ha condiviso con lei le sue perplessità sul avanzamento del utilizzo delle sentinelle da parte di Chihiro(infermiera) della quale non si fida e che crede sia controllata da qualcuno, forse Ida? Che sappiamo essere “losco” ed essere artefice delle drastiche decisione della Ryoko del XXII secolo?


Ida non sembre essere tipo da farsi degli scrupoli, so già(da storia di Sekigahara) che arriverà ad agire ignorando gli ordini di Morimura…e questo mi porta a farmi un’altra domanda, seppur banale: perché Morimura e Ida sono “cresciuti” a differenza degli altri?



Con queste domande in testa prendo atto delle limitate info a mia disposizione e mi sposto verso la seconda Zona di Battaglia, Shibugaki. Con la conclusione della seconda macro fase di Takamya ho raggiunto esattamente il 30% di completamento del titolo, posso finalmente tornare a combattere ed ottenere informazioni extra.



Il numero di Codici:D(eimos) e in aumentano ma a non convincere i veterani come Shinonome sono i dati che presentano in confronto a quelli conservati in archivio. Sono simili ma diversi. Secondo Miyuki Inaba, il sistema ha “aggiornato” migliorandoli in modo da poterli far competere con le sentinelle dei ragazzi.



Questo in cosa si traduce? Che i deimos migliorati assumono un colore diverso sulla mappa(azzurro anziché viola) mentre il processo avviato dalla idol è ancora “solo” al 6%. Durante il corso della battaglia, i ragazzi hanno dalla loro le informazioni “aggiornate” del Database della sentinella 16(quella di Usami) che contiene informazioni dettagliate su alcuni miglioramenti da miglioramenti nella corazza a modifiche agli alimentatori.



Per controbilanciare il potenziamento dei Kaiju, Hijiyama chiede a tutti i suoi compagni di installare un certo metasistema sulle loro sentinelle. Non è opera sua né di Okino ma della bambina di prima(Chihiro), in termini di gameplay questa nuova funzione serve a potenziare ulteriormente le sentinelle ma tutto a suo tempo, voglio prima concentrarmi sul lato “narrativo” di questa serie di battaglie.



La seconda fase si apre con una bella litigata fra Ogata e Takamya, il primo è stanco delle orde di nemici volanti e vorrebbe poter volare, la seconda invece si sente a disagio sulla sua “fragile” unità e tutto quello che vorrebbe è dare qualche bel cazzottone ai Deimos: le sentinelle di quarta generazione sono “troppo” complesse per lei.


Gouto per conto suo fornisce ai ragazzi qualche informazione aggiuntiva proprio sulle sentinelle di quarta: sono equipaggiate con strumentazioni ed armi che non esistono all’inizio del XXI secolo. Okino le ha progettate e create, utilizzando le tecnologie dei Deimos.


Sentendosi interpellato, il ragazzo non sente di meritare complimenti. Ha solo messo insieme un po’ di cose senza sapere esattamente come funzionassero, inoltre mette in chiaro una cosa: inizialmente le Sentinelle erano “sorelle” dei Deimos ma lo stesso Okino ci tornerà poco più in la.


A fine scontro, la parola va di nuovo ad Ogata con un quesito per Sekigahara: se il terminale è un punto debole, perché c’è ne sono cosi tanti? Non è forse un punto debole? A quanto pare Ei aveva già spiegato questa cosa al Bancho: i terminali sono gli strumenti che il sistema centrale USA per controllare la città, come se fosse un sistema nervoso.



Il sistema centrale controlla la città, che significa? I dettagli mi sono ignoti ma mi è nota la spiegazione semplice, cruda di Yuki “Vuoi dire che non lo sapevi? Siamo intrappolati qui da quando siamo nati…in questa città”. Una frase che sicuramente merita di essere chiarita in futuro, il resto del mondo “esiste”. Le fabbriche automatiche più importanti si trovano in India, ci sono stati numerosi riferimenti a governi stranieri ed altro ma so anche dei cenni che vengono dal 2188 ma…



…proseguiamo. La terza fase si apre con l’apprizione di nuove UPI, modificate per l’occasione. Shinonome non ne aveva mai affrontate, neppure durante la sua precedente esperienza nella battaglia del 2064; Minami ne ha visto i progetti però.



Nelle carte sul progetto del esplorazione dello spazio profondo, Juro ne “decanta” la mortifera magnificenza: una macchina di produzione perfetta, che combina materiali e forme incontrate con le nanomacchine che ha il suo interno ed è in grado di produrre anche copie di se stessa.



La sconfitta delle UPI non rilassa Okino. Ha un grosso timore: prima del loop le UPI non esistevano ed il sistema può “riprodurre”. Sia macchine da “sviluppo” che quelle per l’esplorazione dello spazioprofondo comi i “Deimos” e come già detto le sentinlle sono “sorelle” dei Deimos.



La quarta ondata vede il duo Amiguchi-Ogata, ricordare una bravata della loro giovinezza. Long story short? Quando Yuki sosteneva che Shu non fosse “diverso” da un capo banda del Sakura, non aveva tutti i tori. Se nel suo prologo lo abbiamo visto attaccar briga con Takemi e compagni senza battere ciglio, ora scopriamo che alle medie si era dato alla fuga(insieme ad Ogata) gettandosi nel fiume dopo aver pestato una ventina di teppistelli.



La quantità crescente di nemici, convince Ei che un cambio di strategia sia necessario: sconfiggerli tutti(sulla carta) diventa sempre più difficile e suggerisce di sfruttare gli IEM, equipaggiati sulle sentinelle di terza e prima generazione, per bloccare i nemici piuttosto che distruggerli.



La quinta fase, quella “conclusiva” di questo mio ritorno sui campi di battaglia ha visto realizzarsi i timori di Tsukasa, sebbene sia una realizzazione graduale. Scartato pressoché subito l’ipotesi di rinforzi, l’apparizione di sentinelle di prima generazione che emanano un codice D portano Gouto a supporre che si tratti delle sentinelle catturate durante la battaglia nel settore 2.



Renya però rettifica quasi subito, è più corretto dire che sono tornate alla normalità. Se non fossero controllate da loro, le sentinelle automatizzate funzionerebbe come Deimos se non fossero sotto il loro controllo. Durante la battaglia nel settore 2, Gouto rivela di aver comandato le unità dalla 1 alla 11 da SOLO.


Il de facto leader dei tredici ragazzi, non ritiene che sia un’impresa degna di ovazioni. Il controllo in remoto era inefficiente, per questo è passato al controllo manuale. Juro però non è dello stesso avviso, sono unità molto ben equipaggiate…diverse da quelle che dovrebbero essere state catturate/distrutte.



Conclusa l’orda, Okino ha modo di confermare le sue teorie: non sono unità catturate, i numeri identificativi a tre cifre lo dimostrano. Le sentinelle di prima generazione sono state create da una collaborazione di Okino e Ida. Erano automi costruiti per essere controllati dalla distanza, equipaggiamenti e strumentazioni extra come flare antiaerei e storditori sono stati creati ed aggiunti successivamente da Okino.



Questo spiega anche perché il collegamento fra le unità di prima ed i loro “compatibili” non sia perfetto. Le loro abilità andavano limitate per permettere il controllo dalla distanza. Questo in cosa si traduce? Nella presenza di un limitatore che applica una enorme pressione sul corpo ma migliora le performance.


Questa non è solo narrativa, è gameplay. Le unità di prima hanno effettivamente la capacità di rimuovere il loro limite, ottenendo a seconda della scelta capacità offensive o difensive di molto superiori. Altre note narrative? La sentinella pilotata da Iori è quella di Ei mentre mi è capitato nel mezzo di un’orda di ricevere il messaggio “ancora tre” prima del “ancora quattro”.



Più in generale sto trovando gli scontri sempre molto fattibili anche hard, mooolto tranquilli alle difficoltà inferiori. Con le sentinelle di seconda generazione e le loro torrette che continuano a dominare i campi di battaglia. Neppure gli intercettatori delle unità di quarta con i loro proiettili perforanti reggono il confronto sebbene le unità di terza con il loro strapotere offensivo potrebbero essere fonte di qualche bella sorpresa.



Con la fine della prima ondata ho finalmente sbloccato il potenziamento delle sentinelle. Al momento l’ho messo da parte in favore degli unlock e potenziamenti dei singoli equip che permettono di ottenere vantaggi “pratici” maggiori. La dove l’aumento delle singole stat è molto più graduale, anche perché non sembra esserci un limite a differenza delle abilità che cappano al+8. Ho fatto un test e sono arrivato anche ad un +45 quindi suppongo che il limite possa essere addirittura +99 se non +255.



Come già accaduto con la prima zona di battaglia, anche qui non è possibile proseguire subito oltre la quinta ondata. Questa volta il lock viene dalla Storia di Amiguchi “Tutto il mondo in 30 KM” un evento che plausibilmente si ricollega direttamente a quanto già preannunciato da Yuki durante uno delle ondate e che affronterò con la storia di Shu la cui storia è bloccata insieme a quella di Ei e Yuki, dietro il medesimo evento della storia di Natsuno Minaimo: “sterminatrice”.

EDIT: 29/06/2021

13 Sentinels



Ormai…

per quanto le mie sessioni siano sempre più dilatate a causa dei numerosi impegni di vita quotidiano, sono talmente immerso, talmente coinvolto dalle vicende che non mi sembra mai davvero di smettere di giocare. A mio ritmo, ma lentamente i veli si stanno scoprendo sui vari retroscena di questo intricatissimo puzzle ma basta introduzioni, ho due prologhi di cui parlare.



Come già accaduto ai tempi di Keitaro e Yuki, nonostante avessi sbloccato prima la storia di Shinonome ho deciso di dare priorità al prologo di Tomi. Un prologo strano il suo. Siamo già nel 1985, Tomi Kisaragi l’amica di Megumi, la ragazza che viene dal 2025 che ama cantare ed il mondo dei social.



Per lei essere negli anni ’80…è come guardare un vecchio film macchine squadrate, abiti vintage, cabine telefoniche…niente internet. È tutto cosi assurdo, tutto cosi diverso ed antiquato rispetto al “suo” presente. Ignorando la voce di Gotou che la segue poco distante ricordandole di NON dare nel occhio, Tomi finisce per prendersi gioco anche della pettinatura di un tipico bancho anni ’80, Nenji Ogata.



Sappiamo quanto il ragazzo sia irritabile, soprattutto con chi si prende gioco di lui ed in particolar modo quando si parla di capelli. Kisaragi d’altronde, non ha peli sulla lingua, non “capisce” che cosa ci sia di strano nella sua affermazione…fortunatamente per la quattrocchi, Gouto è pronto a scusarsi per la sua maleducazione e qui, il prologo inizia ad aggiustare il tiro.



Tomi Kisaragi è una ragazza sveglia e schietta, il suo essere sempre cosi diretta e tagliente la fa apparire a tratti strana(un’affermazione già sentita sia per bocca di Iori che Miwako) se non addirittura maleducata come in questo caso; ma le sue azioni, non sono animate da alcun tipo di malizia, non in questo caso almeno. Bastano pochi scambi con Renya per accorgersi di come questa sia la risorsa a cui Tomi sta ricorrendo per non impazzire.



Sono stati accettati in quel epoca grazie ai “mediatori”? Accettati? I fantomatici mediatori, la “Shikishima” non li sta forse solo usando per mettere le mani sulla tecnologia del futuro?

Andare a scuola? Ma quella non è la sua scuola, non ancora almeno. Gli studenti che frequentano al momento sono più grandi di sua madre e lei a breve compirà 16 anni…ma questo avverrà nel 2025, quanti anni ha “adesso”?



Gouto cerca di calmarla ma le sue parole sortiscono l’inverso del effetto desiderato. È stato portato in quel mondo CONTRO la sua volontà, perché dovrebbe credergli? Perché dovrebbe credere che il “suo” mondo è stato distrutto? E se cosi fosse, perché non può tornare indietro quantomeno per salvare i suoi cari?



Non può credere che sia andato tutto distrutto, solo perché le è stato detto da altri. Renya Gouto, lo conosce appena, perché dovrebbe ubbidire ai suoi ordini e credere alle sue parole? È in questo momento che Tomi fa la sua scelta: indagherà sulla Shikishima e nel mentre cercherà un modo di tornare indietro, per verificare, toccare con mano la verità.



È una conversazione questa che avviene prima del prologo di Fuyusaka e che contestualizza anche la domanda che Sawatari le aveva fatto proprio in quel occasione, lei e Gouto si conoscevano? Non aveva mentito a dirle che erano solo “conoscenti” chiusa questa primissima parte, la scena si sposta un po’ in avanti.


Iori ha iniziato ha iniziato a condividere i suoi strani sogni con Juro e Shu mentre Gouto ha iniziato a notare lo strano comportamento di Chihiro Morimura(infermiera) mentre al istituto Sakura, i lavori nel nuovo edificio non sono ancora terminati ed in un’assolata aula pomeridiana, Usami è ad un punto morto.


In mancanza del internet ha iniziato a fare ricerche alla vecchia maniera ma nulla NULLA dei testi che ha controllato le hanno fornito anche un solo indizio su un eventuale punto debole della Shikishima e nel mentre, in modo impercettibile ha iniziato ad integrarsi in quel mondo cosi diverso dal suo presente. Alcune cose le risultano ancora strane, come il sonnecchiare continuo di Iori e la mancanza degli smartphone ma si è fatta delle nuove amiche e trascorre con loro piacevoli pomeriggi a mangiare dolci.



È proprio grazie ad una di queste amiche che la situazione per Tomi sembra subire un’improvvisa evoluzione, la quantità di volumi sparsi sul suo banco attirano l’attenzione di quella cinnamon roll di Miwako che fraintende la situazione e si convince che Usami stia studiando per diventare una donna d’affari.


Forse perché seccata, forse perché priva di qualunque forma di pista da seguire ma Kisaragi decide di chiedere ugualmente al amica cosa sappia della Shikishima…e qui la sorpresa. Oltre a quello che tutti già sanno, l’azienda che produce di tutto(dai frigoriferi ai missili), popolarissima e ricchissima, sempre sulla cresta del onda dei mercati azionari…Miwako conosce qualcuno. Il padre di un suo amico, lavoro alla Shikishima. Questo suo amico è uno studente del istituto Sakura come loro e se vuole, può presentarglielo già in giornata.



Un colpo di fortuna inaspettato accompagnato da un’altra piccola grande sorpresa nonostante la sua grande timidezza, che ha dimostrato con Juro, Shu, Keitaro e Renya…Miwako “ha” degli amici maschi o più correttamente ne ha uno. È una bella sorpresa e nota di background alla luce di quanto Sawatari sia un personaggio iper ricorrente in tante delle storie dei pg ma proseguiamo.



Quello stesso giorno, finite le lezioni DIETRO l’aula di scienza, non è dettaglio di background secondario. È mooolto importante, come abbiamo avuto già modo di scoprire nella storia di Renya, nel aula di scienze si trova uno dei portali per viaggiare nel tempo. Uno dei pochissimi portali ma diamo tempo al tempo.



È uno scambio questo molto breve, “l’amico” è in ritardo ma Miwako è molto tranquilla, sa che verrà. È uno che mantiene “sempre”, le promesse. Pochi istanti dopo, una figura a noi nota si avvicina con tono familiare a Miwako, chiedendo dove fosse la “ragazza carina” che è innamorata di lui.



Tomi si nasconde in fretta e furia dietro Miwako mentre questa, del tutto ignara dei trascorsi fra i due fa le dovute presentazioni. Sono amici di infanzia e lei gli ha detto che una ragazza voleva parlargli, peccato che lui abbia frainteso e creda che una ragazza carina voglia conoscerlo. La situazione era destinata a degenerare dapprincipio è la povera Sawatari non ha il polso per impedire ad Elvis e Carlino(il perché Ogata la chiami cosi è minuziosamente esplicato nel archivio) inizino a beccarsi ferocemente ma…arriva l’inaspettato.



Un lampo, poi nulla. Fuyusaka che stava sopraggiungendo in quel momento cade a causa della luce improvvisa e per inserirci quel pizzico di fanservice che non guasta mai, possiamo vederle le mutandine sebbene con pudico tatto la ragazza si affretti a sistemarsele.



L’insolito trio composto da Miwako, Nenji e Tomi si risveglia in mezzo alla strada di una città distrutta, da background so già che siamo nel 2025. Miwako tira subito un sospiro di sollievo quando la sua amica rinviene, finalmente e tenta subito di bloccare il nuovo batibecco fra lei ed Ogata.



Il ragazzo crede di avere un’idea di quello che sta succedendo, è tutto distrutto e si trovano in mezzo ad una strada e non a scuola: suppone che siano stati sbalzati via e che a farlo sia stata una bomba nucleare. Miwako va subito nel panico, devono andarsene: se è scoppiata un’atomica moriranno per le radiazioni ma Usami non è d’accordo.


Quel cartello…sono a Keyaki, nel bel mezzo del quartiere commerciale. Troppo, troppo lontani dalla loro scuola. A questo punto Miwako inizia a perdere la sua compostezza, perché ci sono solo loro? Che ne è dei suoi genitori? Davvero sono scappati tutti?

Fortunatamente Usami ha la lucidità per chiedere ai presenti di nascondersi dalla fonte di uno strano rumore in lontananza: non è un elicottero di salvataggio come ipotizzato da Nenji, lei sa cos’è, è un Kaiju. Lo aveva già visto al TG, prima che la situazione degenerasse. Ora…ora ne ha la certezza e sente di poter condividere questa verità con i suoi compagni di sventura: quella non è la città che conoscono loro e la “sua” città, il futuro del 2025.


Ogata non ha tempo di chiedere spiegazioni, Miwako che si era allontanata per cercare sopravvissuti accorre urlando: a trovato qualcuno, il prologo si chiude in questo modo. Non mi aspettavo di vedere Sawatari coinvolta anche in un viaggio nel tempo, è sempre di più “meno” un personaggio di background e spero…spero che presto ci dicano come lei e Nenji sono diventati amici anche se da quanto detto in precedenza sono amici di infanzia.



Ora, un’altra cosa. Sono felice. Sono felice del “ordine” che sto scegliendo. Sono felice perché vedo la storia prendere forma davanti ai miei occhi a modo mio, mi sorprendo di come riesco a collegare, intessere…comprendere “quesiti” quando ne conosco già per intero o parzialmente la risposta. Non esiste prologo migliore, momento migliore per fare questo inciso che il prologo di Ryoko Shinonome. È IL personaggio perfetto per parlarne, mai come in questo caso giocarla subito dopo Tomi è stato propizio ma iniziamo a dare un po’ di contesto.


La scena si apre nel anno 2064, nel cortile del Istituto Sakura. Ryoko Shinonome è una studentesse che vive in quest’epoca. I bendaggi sono ancora lontani, però la sua andatura è già leggermente aggobbata ì. La ragazza ha colto l’occasione per avvicinare o più correttamente, provare ad avvicinare una persona che sente a lei molto cara.



Un uomo di cui si è invaghita, il Professor Ida. Sebbene ufficialmente non dovessero avere contatti a scuola quando non necessario, perché sorvegliati da una fantomatica organizzazione segreta…la ragazza non è riuscita a resistere al idea di contattarlo. Si è chiaramente invaghita di lui, innamorata ed Ida lo sa, lo ha già capito. L’ha fatta sentire importante, speciale e sente di poter e voler approfondire questo legame.



Spontaneo è un mio piccolo quesito in mezzo ai suoi pensieri, quanto di questa infatuazione è dovuta al fatto che Ryoko(2188) un tempo innamorata e stata poi tradita da Ida(presumibilmente 2188)? O è tutta opera di “questa”Ida? Del suo carisma e del suo fare leva sulle aspirazioni ed i sentimenti di una ragazza ancora adolescente.



È disgustoso constatare come Ida riesca a manipolarla, pende del tutto dalle sue labbra. Prima la tratta con freddezza(“Ti contatterò io”), poi le da una grossa delusione (“Per me, per noi sei speciale”) e poi decanta le sue lodi facendola sentire importante, speciale, preziosa.



Una componente fondamentale ed imprescindibile nella loro battaglia contro i Kaiju. È qui che vengo a scoprire che Ryoko ha “già” avuto modo di pilotare una sentinella, respingendo un piccolo gruppo di Deimos comparsi sulla costa. Ryoko però non si da pace, quanto dice il professore è molto abile. Devono restare uniti se vogliono sperare di vincere ma…davvero lui è interessato a lei solo per le sue doti di pilota? Non ha nessuna possibilità di essere ricambiata?



A questo punto, Ei irrompe nella conversazione. Il ragazzo è a dir poco furioso. Perché la senpai Shinonome si trova con lui se aveva detto di NON contattarlo? Ryoko si affretta a chiarire il malinteso e poi…accetta. Accetta di combattere ancora sulle sentinelle…ma Sekigahara la blocca. Non le permetterà di combattere da sola. Combatterà anche lui insieme a lei ed Ida, con sorriso compiaciuto li invita a incontrarsi dopo le lezioni per discutere dettagli sul loro piano d’attacco.


La presenza di Ei è fondamentale. Aver giocato la sua prima e seconda parte, da al interno prologo una lettura completamente diversa. Stacco. Ida, Morimura e Gouto si trovano sullo stesso palazzo già visto nei flashback di Ei. Da parte mia è mooolto bello poter osservare una battaglia campale anche dal lato “navigatori”. Le fasi RTS hanno i loro limiti, ma i Vanillware hanno sfruttato tutti i loro mezzi per permettere ai giocatori di carpire…quello che sarebbe “potuto essere” e come “dovrebbe apparire”.


Le cose sembrano andare per il meglio, le tredici sentinelle schierate sul campo stanno riuscendo a respingere le orde di Kaiju, nonostante tutto fosse contro di loro stanno riuscendo a guadagnare terreno…questo quantomeno inizialmente. Improvvisamente la Sentinella 14, viene colpita, poi le comunicazioni con Sekigahara si interrompono.



Gouto fa un’analisi d’emergenza e realizza che l’attacco viene dalla Sentinella di Sekigahara, la 15. Renya prega Juro e Ryoko di ritirarsi ma i ragazzi non sono più in grado di controllare le loro sentinelle e stanno subendo danni enormi. Le difese crollano, le vite dei piloti sono in pericolo…e Morimura prende una decisione.



Ordina a Gouto di impostare il teletrasporto, senza neanche avere il tempo materiale di settare le coordinate. Devono dare la priorità alla sopravvivenza dei piloti…ma in questo modo NON avranno modo di controllare di sapere dove finiranno le varie Sentinelle, è un problema per dopo però. Ida si “offre” per comandare la Sentinella 8 in remoto e permettere anche a Morimura e Gouto di ritirarsi ma…ma io so cosa è successo.



O più correttamente, ho una vaga idea di cosa possa essere successo. Ida Tetsuya è stato lui, è stato lui a chiedere a Sekigahara di modificare una delle sentinelle di seconda generazione. Voleva impedire l’inizio del operazione Egida al punto da sacrificare il settore 2 di questo loop? Manipolando Ei con la promessa di lasciare in pace la sua senpai(è molto carino che in archivio spieghino anche il significato di questo di termine) e poi sfruttare i sentimenti della stessa per aizzarla contro Ei?


A che pro? Qual è il suo obiettivo? Nel bene e nel male, Ida si sta sempre più delineando come antagonista della situazione. Manipola, usa, inganna e non si fa scrupoli di alcun tipo. Il fatto che questo “tradimento” arrivi dopo che ha scoperto di quanto successo in futuro con gli Intralacitor mi fa supporre che possa avere sfruttato il caos per prendere il controllo anche del corpo originale di Chihiro Morimura ma perché rendere le sentinelle inutilizzabili? Perché renderle fortemente nocive per i piloti, causando le conseguenze che conosciamo vedi ad esempio quando successo a Izumi nella battaglia finale nel Settore 3.



Nel mentre tutto acquista senso, la fuga di Ei, la compara improvvisa delle sentinelle nei vari settori cominciando con Juro che proprio nella scena successiva “conoscerà” Megumi e Tomi sebbene…sebbene l’interesse principale rimanga Ida.



La conclusione di questo prologo mi ha anche fatto dono(finalmente) della sua pagina in archivio…e c’è tutto quello che so fino ad ora. Da ragazzino era timido ed impacciato, era innamorato di Tomi Kisaragi, alle superiori ha cambiato look, ha “riportato” in vita Tomi come AI nel futuro e trasformato Tamao Kurabe in una Ai…e tanto, tanto altro ancora ma che legame c’è fra lui e Shu Amiguchi? Possibile che i suoi fini con il tempo possano essere divenuti diversi dalla sopravvivenza del genere umano e la sconfitta dei codice Deimos? Dopotutto…c’è anche quanto detto da Ryoko(2188) da tenere SEMPRE in considerazione ma andando con ordine.



La scena successiva è nel 2025, Ryoko Shinonome è arrivata inseguendo qualcuno. È passato moolto tempo dalla battaglia nel Settore 3, si trova li per catturare qualcuno, per ottenere vendetta…per Ida ed anche per i ragazzi che sono li presenti. Si, perché questa scena si svolge poco prima del ultima del prologo di Kisaragi. Miwako, Nenji e e Tomi sono stati teletrasportati nel settore 3 ma NON si sono ancora svegliati.



Ryoko è convinta che il pericoloso criminale 426, l’uomo che ha causato la morte di Ida si trovi nascosto nel edificio cosi impugna una pistola phaser. Secondo Shinonome è un criminale che viene dal 2100 e che viaggia nel tempo per “ostacolarli”. Dal retro del edificio, con passo fermo e deciso esce Ei.



Il ragazzo è piuttosto seccato, deluso dal continuo parlare di Ida. La sua senpai parla “ancora” di quella storia? E cosa le fa credere che lui sia 426? Shinonome si sente sicura sotto questo punto di vista, il virus che ha distrutto le sentinelle è stato creato con i dati di 426…ma Ei Sekigahara fino a prova contraria NON viene dal 2100, lui viene dal settore 3, come Ryoko.



A venire dal 2100, può essere solo una persona. Una persona che “ha” dato asilo ad Ei nel settore 5, Tsukasa Okino, salvo sorprese credo che possa essere “lui” 426 ma un passo alla volta. A Shinonome non importano le ragioni, vendicherà Ida…ma Sekigahara dapprima le fa notare che la pistola è bloccata poi…poi crolla, in preda a dolori lancinanti e tutto si fa buio, l’effetto delle pillole e finito ed il suo corpo ne paga le conseguenze. Ei osserva mortificato la scena “Perdonami Ryoko, non sono riuscito a salvarti” ad enfatizzare ancora una volta come il ragazzo tenga veramente a lei, a differenza di qualcun altro che la sto solo manipolando. In questo momento della storia Yuki non è ancora stata reclutata dal USI e quindi Shinonome stessa, quasi sicuramente, non sa ancora che Ida è vivo. Inoltre Ei la chiama per nome senza onorifico, che una sottigliezza non da poco e sottolinea molto il legame precedente fra i due, che ora pare scomparso. Ryoko non sembrava riconoscerlo.



Ci sono tante altre cose che potrei dire e tanti dubbi e domande ma…di una cosa sono sicuro. Prima di cominciare una parvenza di terzo giro, giocherà di nuovo con Kisaragi e Shinonome le quali non sono precluse da alcun tipo di lock credo e spero, che nel mentre arrivi anche l’ultimo dei tredici prologhi.

EDIT: 02/07/2021

13 Sentinels



Via…



…il dente via il dolore? NON riesco ancora a capacitarmi della facilità con cui questo titolo riesce a sorprendermi. Anche volendo tralasciare(con taaanta difficoltà) la squisita perfezione artistica , gli scenari mozzafiato e…taaanto altro ancora, il dente è lui, il plot. La sceneggiatura di questo titolo è qualcosa di fuori dal mondo. I twist, i ribaltamenti, i dettagli piccoli e grandi sono qualcosa che mi lascia senza parole anche dopo decine di ore.



Ma bando alle ciance e passiamo alla storia di Tomi. È passato poco tempo dalla fine del suo prologo, Shinonome è stata “trovata”(Come da fine prologo)ma non ha ancora ripreso i sensi e Miwako la sorveglia. Nenji invece si è allontanato a cercare altri sopravvissuti, viveri o qualunque altra cosa possa essere utile con grande irritazione di Tomi(chiaramente visibile anche nella sua espressione a “riposo”) che non è stata consultata.



Il ragazzo, di ritorno, da subito prova di essere un tipo affidabile e premuroso, proprio come aveva detto la sua amica Miwako. Portando alle ragazze delle bibite(una da archivio si chiama “Valkyrie” e ricorda “Quel” logo, proprio “QUELLO” tanto caro agli appassionati)…proprio quello di cui Kisaragi aveva bisogno per placare la sete ed iniziare a ricredersi su di lui



Nenji sarà stato lontano poco tempo, ma ha già un buon numero di info. Ha individuato diversi distributori e minimarket da cui poter recuperare viveri di prima necessità. Al posto di casa sua, quarant’anni nel futuro, c’è un grattacielo mentre al posto della casa della cinnamon roll c’è un parcheggio. La capacità di Miwako di mantenere una parvenza di calma è sorprendente, non dava l’idea di essere una ragazza “cosi” forte. Ne tantomeno di essere una comprimaria cosi importante e non un personaggio di sfondo.



D’altra parte seppur addolcitasi grazie alla bevanda, Kisaragi non è convinta. Come fa Ogata a dire che il Kaiju che ha visto è morto? Non avendo voglia di stare a sentire le sue lamentele, Ogata la accompagna a Misumi dove ha visto il presunto cadavere di Kaiju mentre Miwako resta alla base.



Le reticenze di Usami sono più che legittime. Loro non sanno chi o cosa siano i Kaiju, come può dire che sia “morto”? Non possono farlo ma non si può neppure dare torto a Nenji che di fronte alla figura sventrata ed immobile della creatura metallica esordisce con un “Sembra morto, vero?”



Tomi avvicinandosi inizia a tornare su quanto sentito da Minami in precedenza, che non sia un Kaiju? Che possa essere un alieno? Eppure, quello che sembra essere un pannello di controllo ha un aspetto stranamente familiare oltre che “semplice”. Mentre la ragazza armeggia con il pannello di controllo, Ogata si allontana attirato da strani movimenti vicino alle macerie poco distanti.



Un falso allarme? Un’illusione dovuta al assurda situazione in cui si trovano? No. Dopo pochi secondi, Nenji corre a per di fiato verso Tomi, pregandola di nascondersi. I due, fanno appena in tempo a trovare rifugio nella carcassa del Titano cosi da NON essere notati…da…quella COSA. Da cinefilo, lo definirei un terminator o più correttamente lo scheletro di un T-800 che sembra essere di pattuglia(E Tomi si rivela essere una discreta cinefila, visto che lo chiama “exterminator” adoro queste cose sebbene sia lontana dai livelli di Juro). Non avevo mai visto creature del genere e mai ne era stata fatta menzione. NON sono sicuro che siano dei Deimos, anche e soprattutto alla luce di quanti già so e che, fra l’altro, verrà approfondito a breve. Potrebbe essere un androide ma passiamo oltre.



Di nuovo al sicuro, i ragazzi fanno un’altra scoperta sorprendente. Al interno del Kaiju è presente un logo, un logo della Shikishima. Quindi quelle creature non sono alieni ma sono state create dal uomo ma perché allora attaccano altri esseri umani? Innervositasi e bramosa di risposte, Tomi inizia ad armeggiare con il pannello di controllo ma non importa quale tasto prema, i suoi dati biometrici non corrispondono.


A questo punto, Ogata si fa avanti…ed i suoi dati “corrispondono”. Cosi, come parlasse del tempo, il bancho rivela che suo padre è addirittura un membro del consiglio di amministrazione della Shikishima e suppone che sia per questo che è riuscito ad avere l’accesso. Il che, fa di lui un signorino di buona famiglia proprio come Amiguchi con enorme stupore di Kisaragi e di me giocatore.


La voce che fuoriesce dal pannello fornisce dettagli di background aggiuntivi a quello che già sapevo grazie agli stralci del futuro del 2188(Shinonome su tutti): il Kaiju non è un Kaiju, è una macchina edile tripede costruita per il progetto di colonizzazione interstellare della Shikishima e proveniente dal anno 2188. Più nello specifico, si tratta di una macchina edile con un’autonomia di oltre 180 giorni il cui compito originale era terraformare…ma perché attaccano?



I ragazzi(cosi come la prima parte della “storia”) tornano alla base, Ogata si procura un po’ di cioccolato per le sue compagne di sventura, in modo da migliorare il loro umore…e lui zitto, zitto NON ha ancora mangiato nulla. Miwako nel frattempo ha “spostato” la senpai Shinonome su un letto ritrovato in una delle case distrutte. È molto sofferente e non ha la più pallida idea di come aiutarla, d’altra parte Usami inizia a credere che lei non sia venuta in quel posto insieme a loro ma che fosse già li…e che sia quindi una persona proveniente dal futuro, capace magari di mostrare loro la via per tornare negli anni ’80.



D’altra parte Ogata, non si capacita di molte delle cose che ha visto per la città del XXI secolo, siano essi negozi, distributori, televisori o altro. Tomi non si cura troppo delle critiche del bancho ma…spinta dai suoi racconti, sente il bisogno di “vedere” con i suoi occhi quanto è successo a casa sua. È un momento molto importante per Tomi.



La volontà di tornare nel suo tempo o quantomeno verificare la buona fede di Gouto(Che diciamocela tutta, fa ben poco per NON apparire losco) erano il motore che aveva spinto le sue azioni fino al incidente, ora…ora non può più nascondersi. È un momento che in un certo senso ho già “vissuto” visto che “Tomi” aveva già avuto modo di piangere di fronte alle macerie di casa sua insieme ad Ida ma quello era, congettura mooolto tirata starò sicuramente prendendo una cantonata, un altro loop.



Qui non c’è tempo per piangere. Usami prova ad essere forte, troppo forte. Nenji la consola, la invita a sfogarsi se ne ha bisogno, la sua voce nasale tradisce il suo bisogno fisico di piangere ma...forse non ha ancora abbastanza confidenza con il ragazzo per lasciarsi andare.


In compenso ora “sa”, sa perché Megumi con cui aveva trascorso tanti pomeriggi ha cambiato “cosi” tanto atteggiamento. L a mente di Tomi torna indietro, si tratta di un momento di poco successivo a quello della sua primissima scena nel prologo ed immediatamente successivo alla seconda scena del prologo di Megumi.



Accompagnata da un’ost a dir poco favolosa, in un assolato pomeriggio Tomi Kisaragi si aggira per il cortile del Istituto Sakura. I club che si allenano(possiamo sentire distintamente le loro voci), ragazzi e ragazze che chiacchierano, Miwako e la “ragazza che è seduta dietro di me, sembra cosi spensierata”…spensierata è una parola grossa, Iori ha già iniziato ad avere i suoi “sogni” ed ha iniziato a dormire poco. Cosi poco che si è addormentata in infermeria ed ha perso le lezioni pomeridiane.



In questo contesto cosi rilassante, Tomi si sente fuori posto ma come potrebbe essere altrimenti? Le ragazze che sono sue compagne di classe nel suo tempo hanno cinquant’anni e più anni, sono più grandi di sua madre come può andare a scuola facendo finta di nulla? Mentre prova a dirigersi verso la biblioteca dove spera di trovare qualche info sulla Shikishia, Tomi si imbatte in una persona conosciuta: Megumi.



Contrariamente alle mie aspettative(cosa tutt’altro che strana) le due NON sono arrivate nel passato insieme. Tutt’altro, Tomi non sapeva neppure che la sua migliore amica fosse sana e salva. L’occasione è propizia, può chiedere a lei la verità. Gouto sta mentendo vero? La loro città, i suoi genitori…non può essere andato tutto distrutto, vero? Il silenzio e l’espressione di Yakushiji non necessitano di nulla.


Proprio in quel momento però, Juro si trova a passare vicino alle ragazze. Kisaragi, che NON sa quanto è accaduto, prova ad indagare. Quello è Izumi, vero? Perché è sempre agitato? Sembra un’altra persona. …solo ora scopre che ha perso la memora e purtroppo non è una cosa temporanea “pare” che sia permanente. Forse involontariamente ma Tomi finisce per chiedere un po’ troppo “Quindi non si ricorda di te? Dovremmo rinunciare a lui?” suscitando il pianto inconsolabile della sua amica “NON rinuncerò MAI a lui” e tutto quello che resta a Tomi osservarla in silenzio, costernata e mortificata.



Superata anche questa mini sequenza, la storia di Tomi viene bloccata da un lock che ho iniziato a definire come semplice alias blocchi relativi al numero di elementi sbloccati in archivio ed ho subito proseguito con la terza ed ultima sequenza. Di ritorno nuovamente alla “base” ho avuto tempo e modo di tornare sia vicino ai resti del Kaiju sia vicino casa Kisaragi.


Si tratta in entrambi i casi di visite opzionali MA estremamente importanti, soprattutto nel secondo caso. Tornando vicino al Titano, riesaminando il pannello di controllo si possono scoprire nuove dettagli sulla struttura del Kaiju in se(Quali peso, materiali con cui è costruito e via discorrendo) mentre tornando a casa di Tomi i due ragazzi hanno modo di intravedere un robottino volante, che i due ipotizzano essere un piccolo Kaiju…ma NON si tratta di un Kaiju. Quello è “un” BJ, un ricognitore…e qui ho ricordato: Sekigahara “potrebbe” essere ancora li, in quel settore.


D’altronde Ogata gli ha fatto una domanda molto specifica durante una delle mie ultime fasi di battaglia, quindi devono aver avuto modo di discutere a quattr’occhi. Ei potrebbe essere la chiave per permettere ai ragazzi di tornare nel 1985. Altro dettaglio molto carino, viene da Ogata che, nel caso si sia già “ritornati” negli altri due posti visitabili protesta in modo molto colorito.


D’altra parte, un’inaspettata quanto gradita opinione viene da Miwako: la ragazza ha ascoltato in religioso silenzio le parole dei suoi compagni di sventura ma non riesce a levarsi l’idea che la scuola possa essere importante. Dopotutto erano a scuola(Dietro l’aula di scienza) quando si sono teletrasportati, quindi forse a scuola c’è un qualche indizio, un qualche portale, un qualcosa che possa permettere loro di tornare indietro.



Tomi si indispettisce per la sua stessa ingenuità, certo, la cinnamon roll ha ragione. Dopotutto Morimura(“l’infermiera con le tette grosse?”cit Ogata) è sempre a scuola e lei viene da un futuro ancora più lontano del suo, con grande sgomento dei pensieri. Lasciando sempre Sawatari a guardia di Shinonome, il duo si dirige verso la scuola ma nulla di fatto.


Ancora una volta, mi ritrovo a visitare uno scenario che pensavo non avrei mai visto la infuori di flashback, cosi come la casa distrutta di Tomi, ora mi ritrovo a camminare sulla strada distrutta che si interrompe vicino alla carcassa della Sentinella 13. Se, come dice Kisaragi, quella “cosa” non è un Kaiju ma un robot che ha lottato contro di loro per difenderli, allora deve aver perso.



Tomi non commenta le ovvie conclusioni del bancho ma il suo sguardo si fa triste e scuro. Non possono e non devono lasciare Miwako da sola per troppo tempo e non possono usare quella strada per arrivare a scuola, è troppo pericoloso e mentre fanno per andarsene, la mente di Tomi torna indietro. Indietro al giorno in cui i Kaiju hanno attaccato la città e la Sentinella 13 si è attivata per lottare.



Tomi si trovava al interno di un centro commerciale, alla disperata ricerca della sua mamma mentre Gouto la raggiunge e la prega di lasciar perdere. È troppo tardi, i Deimos sono arrivati e loro devono evacuare. Proprio in quel istante, la terra inizia a tremare, si tratta della Sentinella 13 che si sta dirigendo sul campo di battaglia. Anche se è “troppo presto”, Izumi ha scelto di combattere contro il volere di Gouto, era una cosa che “solo” lui poteva fare. D’altra parte io so “già” che lo ha fatto per la promessa con Megumi.



Tomi si intestardisce ancora di più nel cercare sua madre ma viene “fermata” da un colpo di pistola paralizzante. È Chihiro Morimura la quale, prende atto del azione indipendente di Juro e prega Gouto di portare la ragazza per “l’esperimento”, sostenendo che abbia la precedenza addirittura sul evacuazione.


Cosa possa essere questo esperimento mi è del tutto ignoto e volendo potrei proseguire per direttissima, visto che la “terza” macroparte della storia di Tomi non è coperta da Lock di alcun tipo ma sono un tipo molto metodico e,come da previsione, questa seconda parte mi ha portato l’ultimo prologo. Quello di Nenji Ogata.



…e ancora una volta si cambia genere. Se con Tomi eravamo a “L’ultimo uomo sulla terra”, “Terminator” e “Cast Away” ora Nenji si trova a vivere una situazione non dissimile da quella del buon Okabe in “Steins;Gate” il che è ancora più esilarante se si pensa che Ogata è doppiato da Tomokazu Seki aka Daru ma prima qualche coordinata.



Siamo mooolto dopo la storia di Tomi, la prima scena “precedente” disponibile è l’incontro fra Takatoshi ed Okino al suo nascondiglio nel di lui prologo, la prima “successiva” è invece il ritorno a casa di Megumi dopo aver sparato al primo stregone.


Per come parrebbe impostata, la storia di Nenji per ora appare “densa” tutti gli eventi appaiono uno dopo l’altro, non ci sono salti indietro o avanti. Non so se durerà ma per come appare potrebbe iniziare a sciogliere i nodi sui loop già menzionati in precedenza.


L’inizio però, per conto suo, è in medias res. In attesa del treno insieme a Tomi, Ogata ha una fortissima sensazione di Dejà vu. Non so(ancora) di cosa i due stessero parlando, so però che Kisaragi stava dando ragione al Bancho che però, in questo caso non “dorme” in piedi.



È genuinamente confuso e spaventato. Lui “era” sul treno, quel treno è deragliato se lo avessero preso…sarebbero morti. Tomi non capisce, non è tornata indietro, il treno lo deve ancora prendere ed è alquanto seccata da queste improvvisa ondata di stranezze. Nenji prova a spiegarsi, chiede a Tomi di starlo a sentire(e la ragazza sussulta, è implicito che si aspettasse una dichiarazione o qualcosa di simile) ma i suoi tentativi vengono solo scambiati per altre bizzarrie.



Si, prende quel treno. Tutti i giorni, per andare a scuola. Dove sarebbe il problema? Nenji continua a ragionare, ricorda di aver preso un treno diverso dal suo perché inseguiva Kisaragi “non ci siamo lasciati vero?” frase più fraintendibili non ne poteva scegliere “NON siamo mai stati insieme”.



Seccato, Usami decide di lasciar perdere mentre Ogata fa due passi per sbollire…finendo per imbattersi in quel pagliaccio di Wajima ed i suoi tirapiedi. Al nostro bancho non va proprio di litigare, nuovamente, con loro. Questo tizio ed i suoi sgherri ormai sono una spalla comica le ha prese(insieme al resto della cricca) da Yuki, Takatoshi e Ogata, e si è pure beccato un pugno in faccia da Amiguchi ma continua ad atteggiarsi da macho, è esilarante.



In questo caso vuole vendicarsi di Ogata(di nuovo) per una presunta offesa subita “che siamo forti solo quando siamo tanti” che poi sarebbe la verità ma non approfondiamo. Ogata non vorrebbe pestarli di nuovo però…le continue provocazioni e soprattutto l’arrivo di Kisaragi, complicano le cose al posto di sistemarle.



Wajima si fa beffe della “fidanzata” di Ogata che definisce per una ragazzina delle elementari ed il nostro teppista ovviamente non ci vede più dalla rabbia e massacra di botte lui ed il resto della cricca. Con grande disappunto di Tomi la quale, profondamente deluso da questo impeto di aggressività e sempre più indispettita dalle sue stranezze, sale ugualmente sul treno.



Nenji si affretta a seguirla, ma è troppo tardi; mentre per conto mio non posso non notare come diversi dei passeggeri siano uguali a quelli che ho già visto quando ci sono salito con Yuki, Tomi e Ogata iniziano nuovamente a litigare. Non le piacciono i tipi apprezzare i ragazzi aggressivi e di non avere alcuna intenzione di litigare mentre Nenji si rifiuta di credere che lui “non” le piaccia, ma non è quello il punto. I Kaiju compaiono in lontananza fra il panico e lo stupore dei passeggeri. Tomi in particolare NON aveva sentito nulla a riguardo da Morimura.



Il resto…è storia, il treno deraglia e tutti si fa buio. Per conto mio, prima ancora di iniziare a parlare del “dopo” mi domando, come hanno fatto questi Kaiju a comparire? Sono un primo attacco? Un anomalia? Siamo moooolto prima del inizio della fine, molto prima che si concludano tutte le storie. La storie di Megumi, di Ei, di Juro devono ancora chiudersi, hanno delle scene DOPO. Quindi che ci fanno dei Kaijju li?



D’altra parte i momenti wtf?! Non finiscono. Ogata si risveglia al interno di una macchina misteriosa(La sentinella 10?), è circondato da tante luci ed una voce misteriosa(Mi pare di sentirci qualcosa di Okino ma potrei sbagliarmi) gli parla.



Nenji(ed io) non capisce assolutamente nulla di cosa stia succedendo, quello che gli interessa è sapere di Kisaragi. Sta bene? È al sicuro? La voce per conto suo gli chiede della chiave del Codi D(eimos) e lo rimanda “indietro” per trovarla. Riportandolo alle 16:50 alla stazione di Kazunami, poco più di venti minuti prima del deragliamento esattamente dove si trovava al inizio del prologo.



Chi è la voce misteriosa? Cosa si intende per chiave del Codice D? Perché dei Deimos hanno “già” attaccato la città? Le domande sono tante, ma prima di tornare su Nenji mi toccherà affrontare quantomeno la seconda parte di Ryoko nella speranza di riuscire a carpire qualcosa sui loop. Il “tornare indietro” è stato accompagnato dalla stessa animazione con orologio che accompagna sempre viaggi nel tempo
 
Ultima modifica:
è praticamente regalato :bruniii:
considerando che io l'ho preso al d1 a 60 e ancora non toccato, si , decisamente.
nell'ultimo periodo, non solo oggi con il prime day, i jrpg vengono scontati parecchio a differenza di 7 gen dove gli unici scontati erano i ff e i titoli bamco
 
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