Riflessione 2023 fra i peggiori anni di sempre per l'industria videoludica?

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
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Esiste una crisi di modelli industriali soprattutto lato grossi publisher third parties che comporta strategie di monetizzazione e di player retention aggressiva in produzioni soprattutto americane, ma la realta' e' che la quantita' di titoli di alto livello e' sicuramente elevata, probabilmente maggiore che nella stragrande maggioranza delle ere videoludiche.
Facendo cherrypicking potremmo dire che Diablo IV sia una delusione cocente e che sia faticoso capire in cosa abbia migliorato la formula del 3(almeno al lordo delle mie 50 ore di gioco) e figuriamoci del 2, magari FFXVI potrebbe essere esposto a critiche rispetto al passato della serie e Starfield tradito le aspettative, ma resta il fatto che nel 2023 abbiamo ricevuto blockbuster di alto livello, titoli autoriali eccezionali e produzioni indipendenti di qualita' folle. Stavo giocando per esempio Dune: Spice Wars, uno strategico che conosceranno in quattro gatti e si tratta di un titolo pazzesco per essere stato sviluppato da un team indipendente di cui in un forum come questo non si leggono nemmeno 2 righe.Su PS4 e One e' arrivato Gloomhaven digital che si tratta di un titolo mitologico fra gli amanti dei giochi da tavolo e non ne parla nessuno, senza stare a scomodare la sfilza di 80+ che sono usciti quest'anno e di cui sembra non freghi nulla a nessuno. Fatico a trovare il tempo di giocare tutto quello che vorrei sinceramente, che poi cio' derivi da produzioni di anni precedenti impilate nel 2023 causa covid e' un altro discorso. Nel Cinema stiamo vedendo adesso una ripresa qualitativa, ma sinceramente gli ultimi anni sono stati a dir poco disastrosi e la tendenza peggiorativa era presente da ben prima del Covid.
Lato ludico abbiamo una componente autoriale ancora fortissima e dei mercati che valorizzano le loro produzioni, basti vedere Elden Ring che non sarebbe mai potuto uscire cosi' se sviluppato da una SH americana, ma lo stesso si potrebbe dire di Zelda o di BG3. Questi titoli stanno influenzando il mondo videoludico e hanno gia' attirato critiche stramboidi dal settore americano per essere "insostenibili" nella loro visione di business, perche' e' chiaro che se Diablo 4 e' stato sviluppato con X volte il numero di impiegati di BG3 laddove molti di questi si occupano del lato monetizzazione che evidentemente non funziona e basta vedere i numeri, forse non sarebbe male che la casa di sviluppo si concentrasse su altro: chesso' rendere il prossimo Diablo piu' corto, svilupparlo per meno tempo e al contempo investire su nuove IP.
Intervengo giusto per dire che BG3 è stato sviluppato da circa 500 sviluppatori sparsi in 7 studi di sviluppo worldwide in 6 anni, non è che nasce dal garage del buon Vincke
Non so quanti son quelli di diablo 4, le headline parlavano di 8600 sviluppatori senza però riflettere sul fatto che in realtà nei crediti son stati listati TUTTI i dipendenti di Blizzard Entertainment

Piuttosto fa ridere molto di più che abbiano dovuto richiamare Metzen (Dimissionario nel 2016) per dirigere l'orchestra dell'intero brand di Warcraft (Bruscolini insomma, il brand che ha tenuto in piedi ActiBlizzard per un ventennio)
Questo a dimostrazione di una moria creativa all'interno dell'azienda preoccupante
 
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Intervengo giusto per dire che BG3 è stato sviluppato da circa 500 sviluppatori sparsi in 7 studi di sviluppo worldwide in 6 anni, non è che nasce dal garage del buon Vincke
Non so quanti son quelli di diablo 4, le headline parlavano di 8600 sviluppatori senza però riflettere sul fatto che in realtà nei crediti son stati listati TUTTI i dipendenti di Blizzard Entertainment

Piuttosto fa ridere molto di più che abbiano dovuto richiamare Metzen (Dimissionario nel 2016) per dirigere l'orchestra dell'intero brand di Warcraft (Bruscolini insomma, il brand che ha tenuto in piedi ActiBlizzard per un ventennio)
Questo a dimostrazione di una moria creativa all'interno dell'azienda preoccupante

Di sicuro sono stati oltre un migliaio perche' non e' che i contenuti di gioco manchino ma la qualita' degli stessi e' talmente dozzinale che e' quasi come se non ci fossero o che danneggino l'esperienza. Ci sono quasi 200 subquest e quelle degne di nota si contano sulle dita di una mano :asd:.
Sul fatto che rimpasti e scandali vari abbiano inciso sullo sviluppo del prodotto poi e' sicuro, ci sono degli stacchi qualitativi anche all'interno delle stesse cutscene che sono totalmente inspiegabili anche se va fatto un plauso al fatto che almeno personalmente non abbia incontrato bug di sorta.
 
Su Mobygames per Baldur's Gate 3 sono segnate 2332 persone nel ruolo di professioni e 642 nei ringraziamenti.
Superano di qualche centinaio quelli di TLOU2 per dire.
 
 
Esiste una crisi di modelli industriali soprattutto lato grossi publisher third parties che comporta strategie di monetizzazione e di player retention aggressiva in produzioni soprattutto americane, ma la realta' e' che la quantita' di titoli di alto livello e' sicuramente elevata, probabilmente maggiore che nella stragrande maggioranza delle ere videoludiche.
Facendo cherrypicking potremmo dire che Diablo IV sia una delusione cocente e che sia faticoso capire in cosa abbia migliorato la formula del 3(almeno al lordo delle mie 50 ore di gioco) e figuriamoci del 2, magari FFXVI potrebbe essere esposto a critiche rispetto al passato della serie e Starfield tradito le aspettative, ma resta il fatto che nel 2023 abbiamo ricevuto blockbuster di alto livello, titoli autoriali eccezionali e produzioni indipendenti di qualita' folle. Stavo giocando per esempio Dune: Spice Wars, uno strategico che conosceranno in quattro gatti e si tratta di un titolo pazzesco per essere stato sviluppato da un team indipendente di cui in un forum come questo non si leggono nemmeno 2 righe.Su PS4 e One e' arrivato Gloomhaven digital che si tratta di un titolo mitologico fra gli amanti dei giochi da tavolo e non ne parla nessuno, senza stare a scomodare la sfilza di 80+ che sono usciti quest'anno e di cui sembra non freghi nulla a nessuno. Fatico a trovare il tempo di giocare tutto quello che vorrei sinceramente, che poi cio' derivi da produzioni di anni precedenti impilate nel 2023 causa covid e' un altro discorso. Nel Cinema stiamo vedendo adesso una ripresa qualitativa, ma sinceramente gli ultimi anni sono stati a dir poco disastrosi e la tendenza peggiorativa era presente da ben prima del Covid.
Lato ludico abbiamo una componente autoriale ancora fortissima e dei mercati che valorizzano le loro produzioni, basti vedere Elden Ring che non sarebbe mai potuto uscire cosi' se sviluppato da una SH americana, ma lo stesso si potrebbe dire di Zelda o di BG3. Questi titoli stanno influenzando il mondo videoludico e hanno gia' attirato critiche stramboidi dal settore americano per essere "insostenibili" nella loro visione di business, perche' e' chiaro che se Diablo 4 e' stato sviluppato con X volte il numero di impiegati di BG3 laddove molti di questi si occupano del lato monetizzazione che evidentemente non funziona e basta vedere i numeri, forse non sarebbe male che la casa di sviluppo si concentrasse su altro: chesso' rendere il prossimo Diablo piu' corto, svilupparlo per meno tempo e al contempo investire su nuove IP.
Credo sia da circa 5-6 anni che noto un'impennata sul lato qualitativo. In questi anni sono usciti titoli del calibro di TloU2, God of War, RDR2, Elden Ring, BotW, TotK, Mario Odyssey, BG3, HK, Ori e così via, ed ho citato titoli più o meno di massa con alle spalle valori produttivi differenti, ma comunque prodotti qualitativamente suntuosi.
Io che gioco perlopiù su Switch e secondariamente su PC e PS5, ho avuto modo d giocare titoli validissimi dalla fortissima componente autoriale.

Semmai la crisi riguarda un certo modello d'affari, in particolare americano, che peraltro è quello meno direzionato sul versante autoriale. Fare giochi d'autore sembra rendere, mentre si vede zoppicare perlopiù titoli mossi da interessi più focalizzati sul marketing e la monetizzazione.

Ovviamente sono generalizzazioni ed esistono casi che confutano questa visione, e capisco che il mio discorso tenga poco conto della componente economica e troppo di quella artistica, ma a me sembra la crisi di un certo modo di fare dell'industria videoludica, non di qualcosa a tutto tondo.
 
Direi di si, è uscito praticamente un solo gioco, Baldur's Gate 3...ah no anche Street Fighter 6 :ahsisi:
I giochi citati dall'utente sopra, sono capolavori a breve termine, magnifici all'uscita e negli anni successivi, ma entro 10 anni puzzeranno di stantio...ad esclusione di Mario Odyssey probabilmente.
 
 
Direi di si, è uscito praticamente un solo gioco, Baldur's Gate 3...ah no anche Street Fighter 6 :ahsisi:
I giochi citati dall'utente sopra, sono capolavori a breve termine, magnifici all'uscita e negli anni successivi, ma entro 10 anni puzzeranno di stantio...ad esclusione di Mario Odyssey probabilmente.
Se lo dici tu allora :well:
 
 
 
 
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