Con un annuncio dell’ultima ora, Ati ha dichiarato che non presenterà l’R520 Al Computex di Taipei. Presentazione che scivola così, verso la fine di luglio, esattamente un mese dopo la presentazione della G70. Questo perché in qualche reply che ho lasciato precedentemente, avevo detto che entro il giorno 6 di questo mese, ultimo giorno del Computerx, l’R520 sarebbe stato svelato. La smentita non ha tardato a presentarsi! :/
Cambiando discorso, Ati ha svelato il principio di funzionamento del sistema Crossfire!
Soluzione molto particolare quella della casa canadese: le differenze con lo SLI sono sottili come un capello ma grandi come il mondo. Il principio di funzionamento di base è lo stesso: due GPU in link per raddoppiare (più o meno) le prestazioni, ma mentre lo SLI usa due schede identiche, il Crossfire sfrutta la presenza di una scheda “Master” e un’altra “Slave” messa in coppia.
Le schede Nvidia per lo SLI devono essere obbligatoriamente dello stesso modello e con la stessa BIOS. Le due schede ATI possono essere tranquillamente di modelli differenti e con bios differenti.
Ati ha dichiarato che il sistema funziona esclusivamente con le schede madri dotati di chipset Ati. Anche se in teoria sarebbe possibile usare una qualsiasi motherboard dotata di doppio slot PCI-E 16x in quanto la comunicazione viene stabilita grazie ad un cavetto DVI esterno che unisce le due schede. Il chipset che gestisce il Crossfire si trova sulla GPU master e la motherboard di per sè, non ha un chipset dedicato alla gestione del “dual GPU”. Cosa che invece accade con lo SLI, dove le due GPU non sono in grado di comunicare tra loro e devono usare un chipset esterno che funga da “mediatore” per entrambe.
La soluzione di Ati è geniale ma ha anche i suoi lati negativi (come tutte le configurazioni dual GPU).
Se la scheda Slave può essere un qualsiasi modello della serie X800 o X850 già in commercio, la scheda Master è in realtà un modello X800 PE o X850 PE con l’aggiunta del chipset per il Crossfire già incorporato. Questi due modelli di GPU Crossfire sono dei modelli “Platinum Edition” a tutti gli effetti e l’aggiunta del chipset Crossfire non fa altro che aumentarne ancora di più il prezzo.
Se con Nvidia era possibile unire due Geforce 6600 GT, con il Crossfire è obbligatorio comprare una scheda X800 o X850, (della fascia alta, in pratica!) è unirla ad una qualsiasi scheda X800 o X850 anche di fascia bassa.
La scheda Slave si appoggia direttamente alla Master, ma cosa succede quando la Slave è inferiore come prestazioni rispetto alla Master?
Al di là delle prestazioni, entrano in gioco diversi fattori, come il numero delle pipelines in questione. Se la scheda master è dotata di 16 pipes mentre la slave solo di 12, allora la GPU master potrà usare, solo 12 pipelines. In pratica una X850 PE Master perde gran parte delle sue potenzialità per adattarsi alla scheda più lenta.
Ovviamente chi possiede una X800 di fascia bassa e vuole raddoppiare le sue prestazioni col Crossfire, è costretto a spendere 600€ per una X800 o X850 Crossfire e ottenere una Dual GPU con prestazioni inferiori rispetto alla singola scheda Crossfire appena acquistata. In pratica è più conveniente montare come Slave, una scheda X800 o X850 di fascia alta.
Anche i metodi di renderizzazione dell’immagine sono diversi rispetto allo SLI.
Il sistema di Nvidia divide orizzontalmente ogni schermata in 2 parti ed ogni scheda renderizza la sua frazione di schermo con divisione equa del carico di lavoro.
Il Crossifre ha 4 diverse modalità di funzionamento nel renderizzare l’immagine in coppia, ognuna coi suoi pro e i suoi contro:
Modalità SuperTiling:
Ogni schermata viene divisa in tanti quadrati, come in una scacchiera, ed ogni scheda renderizza la sua “parte” di quadratini. Questo sistema funziona con tutti i giochi e con tutte le applicazioni Direct 3D, ma il carico del lavoro viene ottimizzato solo dal lato pixel.
Questo sistema purtroppo non funziona con le operazioni OpenGL e l’aumento di prestazioni è solo dell’1,1 in quanto tutt’è due le schede devono renderizzare l’intera immagine.
Modalità Scissor:
In parole povere il sistema dello SLI, l’immagine viene divisa orizzontalmente in due parti ed ogni scheda “pensa” alla sua.
Il sistema lavora con tutti i giochi che già supportano lo SLI, ma le schede devono elaborare sempre l’intera geometria della scena.
Modalità AFR (Alternate Frame Rendering):
Con questo metodo ogni scheda renderizza tutta la schermata di gioco, ma vengono distribuiti equamente i frame elaborati. Una scheda renderizza i frame pari e l’altra i frame dispari.
E’ la modalità più performante del Crossfire in quanto consente di (quasi) raddoppiare il numero di fps rispetto alla singola GPU, ma non funziona con le applicazioni che usano la funzione “Render to Texture” ovvero quelle che sfruttano la fusione delle luci e delle ombre o altri effetti, in un'unica texture.
Modalità Super AA:
Questo sistema non incrementa le prestazioni bensì la qualità dell’immagine.
L’antialias consente di eliminare l’effetto “scaletta” che si può notare quando i vettori dell’immagine non sono perfettamente orizzontali o verticali. Il vettore in questione viene “ammorbidito” mostrando una linea retta invece che i singoli pixel che lo compongono. Applicando l’antialias la scheda crea vicino alla scalettatura dell’oggetto, una sfumatura graduale tra i colori dell’oggetto e quelli dello sfondo. Maggiore sarà il moltiplicatore dell’Antialias 2x, 4x, 8x, maggiore sarà la graduazione della sfumatura e il carico di lavoro della GPU. Il sistema Crossfire in modalità super AA, fa sì che ogni scheda renderizzi tutta l’immagine del gioco, e che ogni pixel, sia sfumato per metà da una scheda e per metà dall’altra. Il pixel viene così diviso in due parti uguali diagonalmente. Ogni scheda applica l’AA solo alla sua metà per ogni pixel
In pratica selezionando l’antialias a 8x, il Crossfire fa sì che ogni scheda usi l’AA a 4x. E’ possibile ottenere così, antialias a 12x e 14x, ovvero 1ox o 12x di antialias Multi-Sampling + 2x SS, antilias Super-Sample. L’antilias Super-Sample è in grado di ammorbidire tutta la scena, mentre il Multi-Sample lavora solo sul bordo della superficie. Ovviamente con Super AA non si possono avere aumenti di prestazioni.
Per quanto riguarda le prestazioni, nei giorni passati abbiamo visto i benefici. Anche se i driver definitivi non sono ancora stati rilasciati.
Valgono tutti i discorsi sul fattore costo/prestazione fatti per lo SLI di Nvidia: anche il Crossfire come deve affrontare il problema di un costo elevato che non giustifica l’aumento di prestazioni ottenuto. Le difficoltà di gestione non mancheranno anche per Ati e molte volte la soluzione migliore per praticità e stabilità, è in una scheda singola dalle alte prestazioni.
ATI Radeon CrossFire video graphics cards review